mercoledì 31 luglio 2013

INTERESSANTE CONVENZIONE CISL PER GLI ISCRITTI SU SERVIZI SANITARI

La CISL ha sottoscritto una convenzione nazionale, rivolta agli iscritti ed ai loro familiari, con Pro.Ge.Sa., società che si occupa di servizi in ambito sanitario. Pro.Ge.Sa., per prima in Italia, ha creato una rete ampia e diffusa di Strutture Sanitarie di tutte le tipologie, sull’intero territorio Nazionale, offrendo agli iscritti alla CISL la possibilità di usufruire di prestazioni sanitarie di qualità verificata a costi sicuramente più contenuti rispetto ai Tariffari privati, utilizzando il sistema “Help Card – Sconti in Sanità”. Lo sconto dedicato è del 50% per l’acquisto/adesione al sistema “Help Card”; normalmente offerta al costo di 24 euro (iva compresa) all’anno per l’intero nucleo familiare (coniuge/convivente e figli), mentre per gli iscritti alla CISL, sempre compreso il nucleo familiare, il prezzo sarà scontato del 50%, ovvero 12 euro iva compresa, con la durata di un anno di calendario dalla sua sottoscrizione. Inoltre Pro.Ge.Sa., in questo particolare momento di crisi, ha previsto per tutti i lavoratori iscritti alla CISL in Cassa Integrazione un’ulteriore agevolazione economica per l’adesione al sistema, al costo di 6 euro all’anno. Gli iscritti che decideranno di aderire al sistema Help Card potranno fruire delle prestazioni sanitarie ad un prezzo scontato (dal 5% al 40% rispetto al tariffario privato della Struttura Sanitaria), presso le Strutture convenzionate con Pro.Ge.Sa. per Help Card. Attualmente le Strutture Sanitarie convenzionate su tutto il territorio Nazionale sono più di 1.100, ed applicheranno una riduzione del proprio listino privato su: Ø Visite Specialistiche Ø Accertamenti Diagnostici ambulatoriali Ø Interventi Chirurgici Ø Ricoveri Medici Ø Fisiokinesiterapia Ø Terapie Odontoiatriche Ø Prestazioni di Medicina Estetica Per ulteriori informazioni, potete consultare il sito: http://www.noicisl.it/ ]www.noicisl.it e cliccare sul logo Pro.ge.sa., nella home page del sito, oppure potete inviare una mail all’indirizzo: mailto:helpcard.scontisanita@progesasrl.it ]helpcard.scontisanita@progesasrl.it, o telefonare al numero 06/87137366.

VERTENZA INDESIT, ANDREA COCCO: "I MERLONI RIFLETTANO SULLA INDESIT O SARA' UN SETTEMBRE CALDISSIMO"

Cocco, segretario provinciale Fim-Cisl, avverte la dirigenza nel giorno in cui arriva il via libera agli scioperi allo stabilimento di Melano “I Merloni trascorrano buone vacanze ma riflettano sul da farsi, altrimenti li attenderà un settembre caldissimo”. Sono le parole del segretario provinciale Fim-Cisl Andrea Cocco in coda al via libera agli scioperi allo stabilimento Indesit di Melano annunciato in chiusura secondo il piano esuberi presentato dall'azienda. Anche stamane un'ora di stop a scaglioni degli operai in vista del rompete le righe di venerdì, ultimo giorno di lavoro per le tre settimane di ferie estive. Non va, invece, in ferie il tavolo tecnico tra Ministero e Regioni per trovare soluzioni per la vertenza Indesit e tutto il comparto dell'elettrodomestico: domani alle 14 nuovo confronto a Roma per cercare di mettere a punto le prime iniziative concrete, in particolare la piattaforma di ricerca e sviluppo che potrebbe posizionarsi proprio all'interno dello sito di Melano. In vacanza senza novità sostanziali, invece, il vertice del faccia a faccia tra sindacati e management Indesit: prossima riunione fissata a Roma in Ministero per il 17 settembre. Fino ad allora, dunque, difficilmente ci saranno novità concrete e sostanziali sul piano dei 1.425 esuberi. “Indesit – si legge in una nota unitaria di Fim. Fiom e Uilm - ha dichiarato che è necessario effettuare ulteriori approfondimenti e verifiche e che pertanto occorre altro tempo prima di entrare nella fase negoziale, ribadendo la volontà di investire 70 milioni di euro ma anche vincolando la disponibilità a modificare il piano solo dinanzi ad esplicite azioni di sostegno”. Di fatto, dunque, una situazione di stallo che si trascinerà fino all'autunno. "All'Indesit - dichiara Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore elettrodomestici - chiediamo di impiegare il tempo del 'pit stop' estivo per modificare finalmente il piano industriale ed alle istituzioni di utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dal nostro ordinamento, per contrastare le delocalizzazioni". (Fonte: Il Resto del Carlino)

lunedì 29 luglio 2013

PROGETTO PIATTAFORMA, GRUPPO DI LAVORO IL 1° AGOSTO

Quella iniziata oggi sarà l'ultima settimana lavorativa prima delle ferie per gli stabilimenti di Melano ed Albacina, anche se per quest''ultima, oggi in realtà si è trattato di un giorno di Cigo. Intanti, si riunirà giovedì 1° agosto  il gruppo di lavoro istituzionale definito specificamente per lo sviluppo del progetto di piattaforma fisica di ricerca e innovazione per il settore degli apparecchi domestici e professionali. L’incontro è stato convocato dal Sottosegretario De Vincenti e vi parteciperanno il Ministero dello Sviluppo, il Ministero della Ricerca, il Ministero del Lavoro, le Regioni Marche, Campania, Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, a seguito dell’impegno assunto nell’incontro di martedì scorso al MISE. Il coinvolgimento coordinato di tre Ministeri chiave nel gruppo di lavoro inter-istituzionale, insieme alle Regioni, è un presupposto fondamentale per dare veloce impulso operativo al progetto di piattaforma fisica di ricerca e innovazione, di cui la Regione Marche ha già declinato governance e modalità operative di intervento.
Tale iniziativa proposta dalla Regione Marche è stata condivisa quale progetto di politica industriale nazionale per una strategia di difesa attiva orientata a dare futuro all’intero settore degli apparecchi domestici e professionali, che rappresenta in Italia il secondo comparto manifatturiero dopo l’automotive.
E’ un progetto di ampio respiro, per salvaguardare le produzioni in Italia del settore degli apparecchi domestici e professionali, tutelare l’occupazione, rilanciare una strategia competitiva basata non sulla riduzione dei costi, bensì sulla crescita del valore aggiunto del prodotto alimentato da investimenti in ricerca, innovazione, trasferimento tecnologico e design. Ma sicuramente da sola non basterà per garantire la totale occupazione dei 1425 esuberi annunciati il 4 giugno dalla Indesit nel suo piano di riorganizzazione.

sabato 27 luglio 2013

VERTENZA INDESIT, ANNA TROVO': "CONFERMIAMO NOSTRE PREOCCUPAZIONI"

(Anna Trovo')
Indesit: Trovo' (Fim), confermiamo nostre preoccupazioni Azienda investa per ridare centralita' produttiva all'Italia

"Confermiamo tutte le nostre preoccupazioni, per questa ragione la mobilitazione continua fino a quanto il piano non sara' modificato". Lo afferma la segretaria nazionale della Fim Cisl Anna Trovo', al termine
dell'incontro al ministero dello Sviluppo tra azienda e sindacati sulla vertenza Indesit.
"Nel prossimo incontro previsto il 17 settembre in sede ministeriale - aggiunge - ci aspettiamo che quanto discusso oggi possa trovare applicazione nella modifica radicale del piano.
Rimaniamo del parere che le verifiche aziendali debbano avere come unico scopo quello di cambiare il piano, nell'ottica di ridare prospettiva industriale a tutti gli stabilimenti e lavoratori italiani del gruppo. E' necessario, in questo senso, che l'azienda investa in termini d'innovazione e ricerca e produca negli stabilimenti italiani, quelli che hanno fatto di Indesit sinonimo di qualita' e del saper fare made in Italy nel
mondo. Dal Governo invece, ci aspettiamo un contributo in termini di politiche industriali di settore che oggi mancano".

venerdì 26 luglio 2013

VERTENZA INDESIT, NON SI PERDA TEMPO, UN MESE PER RIVEDERE PIANO

La vertenza Indesit si aggiorna a  settembre ma il mese di tempo che il governo ha richiesto ai sindacati
non deve suonare come una 'pausa estiva' ma come un tempo in cui  ricercare una soluzione alternativa all'inaccettabile piano  industriale. Cosi' Fim, Uilm e Ugl commentano la decisione del  Ministero dello Sviluppo, al termine del confronto di oggi, di  riconvocare le parti il 17 settembre prossimo.
"Chiediamo ad Indesit  di impiegare il tempo del prossimo mese per modificare finalmente il  piano industriale ed alle istituzioni di utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione dal nostro ordinamento, per contrastare le delocalizzazioni'', dice Gianluca Ficco, coordinatore nazionale  Uilm del settore elettrodomestici.
Sul tavolo del confronto infatti, ci sarebbero, potenzialmente, una pluralita' di misure disponibili a favorire un cambiamento del  piano industriale di Indesit, dal contratto di sviluppo alle politiche attive del lavoro ad una piattaforme di ricerca in sinergia fra pubblico e privato. Un auspicio rinnovato anche dall'Ugl. "Indesit
utilizzi la pausa estiva per rivedere il piano industriale perche' per noi la priorita' e' una sola: che l'occupazione venga salvaguardata, e non soltanto a breve termine, ma nel medio-lungo raggio'', spiega il
vice segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera.
Preoccupata anche la Fim. "Rimaniamo del parere che le verifiche aziendali debbano avere come unico scopo: quello di cambiare il piano, nell'ottica di ridare prospettiva industriale a tutti gli stabilimenti e lavoratori italiani del gruppo.E' necessario in questo senso, che  l'azienda investa in termini d'innovazione e ricerca e produca negli stabilimenti italiani, quelli - dice la segretaria Fim - che hanno fatto di Indesit sinonimo di qualità e del saper fare made in Italy nel mondo. Dal governo invece, ci aspettiamo un contributo in termini di politiche industriali di settore che oggi mancano", conclude il  segretario nazionale Fim, Anna Trovo'.

VERTENZA INDESIT, COMUNICATO UNITARIO INCONTRO DEL 26.07.2013

VERTENZA INDESIT, OGGI TERZO ROUND AL MISE

OGGI A ROMA ALLE ORE 10,00 PRESSO IL  MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO TERZO INCONTRO TRA GOVERNO, REGIONI, INDESIT E FIM, FIOM E UILM NEL TENTATIVO DI VERIFICARE SE SE ESISTANO IN CONCRETO POSSIBILITA' DI APERTURA DEL  PIANO INDUSTRIALE DI RIORGANIZZAZIONE CHE L'AZIENDA HA RESO NOTO LO SCORSO 4 GIUGNO. PER LA TERZA VOLTA NEL MESE DI LUGLIO LE PARTI SI SONO INCONTRATE PRESSO IL MISE, DOPO I RENDEZ-VOUZ DEL 1° E 16 LUGLIO. FIM FIOM E UILM, CERCHERANNO DI CAPIRE E VALUTARE LE DINAMICHE E LE SINERGIE SCATURITE DAL TAVOLO TECNICO TRA REGIONI MARCHE E CAMPANIA, INDESIT E GOVERNO, SVOLTOSI SEMPRE A ROMA LO SCORSO 23 LUGLIO, FERMO RESTANDO CHE GLI OBIETTIVI SINDACALI RIMANGONO QUELLI INIZIALI, OSSIA MANTENIMENTO DELLE PRODUZIONI IN ITALIA E SALVAGUARDIA DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI. ED IN TALE OTTICA DOVREBBE COLLOCARSI L'IDEA DELLA PIATTAFORMA FISICA DI RICARCA ED INNOVAZIONE IPOTIZZATA DALLA REGIONE MARCHE NELLA RIUNIONE DEL 23 SCORSO.
MARCO MILANI, AD E PRESIDENTE DI INDESIT COMPANY, IN OCCASIONE  DELLA PRESENTAZIONE DEI DATI SEMESTRALI, HA DETTO CHE IL PIANO SI PUO' CAMBIARE, FERMA RESTANDO LA NECESSITA' DI RENDERE LA PRESENZA INDUSTRIALE DI INDESIT IN ITALIA SOSTENIBILE NEL TEMPO, CON SEMPRE SUL PIATTO PERO' 1425 ESUBERI. NIENTE MACELLERIA SOCIALE, SENZA NESSUN LICENZIAMENTO, PERO' CON 1425 ESUBERI, QUESTO IL "NODO GORDIANO" DA SCIOGLIERE E SOLO QUANDO QUESTO SARA' SCIOLTO, ALLORA ANCHE QUESTA ENNESIMA SFIDA SARA' VINTA. MA DOPO 52 GIORNI DA QUEL LONTANO E MALEDETTO 4 GIUGNO,  LA STRADA DA PERCORRERE SEMBRA ESSERE ANCORA LUNGA E PERIGLIOSA. MA D'ALTRONDE COME DICEVANO I LATINI: " AD ASTRA PER ASPRA", LE VIE CHE PORTANO AI RISULTATI SONO PIENE DI OSTACOLI.

mercoledì 24 luglio 2013

CHIESTA LA PROROGA DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA FINO AL 31 DICEMBRE PER I LAVORATORI DI BREMBATE E REFRONTOLO

E' stato firmato il 22 luglio scorso a Roma presso il Ministero del lavoro, l'accordo di prosecuzione della cassa integrazione in deroga, per il periodo 29 luglio 2013 al 31 dicembre 2013, per i lavoratori della Indesit Company di Brembate e Refrontolo.
Delle 510 persone inizialmente colpite dalla decisione aziendale di chiusura, quasi 400 sono uscite con uno degli strumenti definiti dall'accordo del 31/12/2010, ma 126 (109 full time e 17 part-time al 50%), dei quali 108 occupati presso Brembate e 18 occupati a Refrontolo sono ancora in attesa di una soluzione; FG Pallets per il sito di Brembate e Sech per quello di Refrontolo, confermano comunque, l'intenzione di rilevare i siti e di effettuare nuove assunzioni, nonostante il processo di reindustrializzazione dello stabilimento di Brembate, abbia subito dei ritardi a causa di alcune problematiche di carattere urbanistico. Problematiche poi risolte dal tavolo istituzionale, che però data la loro complessità vedranno giungere a compimento la reidustrializzazione con un ritardo contenuto entro un periodo massimo di un anno.

INDESIT, DOVE STA ANDANDO? DOSSIER ISCOS MARCHE

In quali parti del mondo produce e vende Indesit Company? Quali sono le condizioni di lavoro negli stabilimenti all'estero? Come è cambiato il Consiglio di Amministrazione e quali le strategie per il futuro? Alcune risposte in questo dossier.
     
Dove produce
      
Indesit Company ha 14 impianti produttivi, 6 in Italia (Albacina e Melano per la cottura; Comunanza e Teverola per il lavaggio; Carinaroper il freddo; None per le lavastoviglie, chiuso nel 2012), e 8 all'estero (PoloniaRegno UnitoRussia e Turchia), contando 16mila dipendenti.
(vedi voce Wikipedia)
       
In particolare:
Freddo
 Gli impianti del settore del freddo coprono una vasta area da ovest a est generando circa un terzo dell’intera produzione di elettrodomestici del gruppo. I quattro stabilimenti di Carinaro (Caserta), di Lódz (Polonia), Manisa (Turchia) e Lipetsk (Russia) producono oltre quattro milioni di pezzi all’anno.[...]

lavaggio e asciugatura
Oltre cinque milioni i pezzi prodotti ogni anno dagli stabilimenti di Indesit Company. [...] Due dei quattro stabilimenti per il lavaggio sono in Italia, a Comunanza (Ascoli Piceno) e Teverola (Caserta), gli altri due sono a Radomsko (Polonia) e Lipetsk (Russia).
A Yate (Regno Unito) è concentrata tutta la produzione di asciugabiancheria di Indesit Company mentre la produzione delle lavastoviglie è localizzata a Radomsko (Polonia).

cottura
Indesit Company produce e commercializza oltre tre milioni e mezzo di elettrodomestici per la cottura ogni anno: forni e piani per incasso, cappe e cucine per la libera installazione.
Gli stabilimenti della cottura sono tre, di cui due nelle Marche, a Melano-Marischio e Albacina (Ancona). Il terzo si trova a Lódz (Polonia).
Fonte: sito Indesit Co.

La zona economica speciale di Lodz
Gli investitori in questa zona riescono a recuperare fino al 70% di quanto investito in esenzione dalle tasse.         
Il 22 gennaio 2013 il consiglio dei ministri polacco ha deciso di estendere la zona, la terza nel mondo secondo il Financial Times (https://www.premier.gov.pl/en/news/news/extending-lodz-special-economic-zone-new-investment-and-new-jobs.html)

Il salario medio del settore della manifattura è di circa 480 euro lordi, con tasse al 30% (http://www.worldsalaries.org/poland.shtml)
1.       Si può vedere un video sullo stabilimento di Radomsko e sulle sue qualità. Tra i commenti serpeggia il malumore degli operai, tra stipendi a 280€ e condizioni di lavoro quantomeno difficili.
2.   Diritti sindacali in Polonia e Turchia
Nei link è possibile leggere l'elenco delle violazioni dei diritti sindacali in Polonia secondo il report di ITUC del 2013
E per il futuro? Indesit va via
Ad aprile 2013 si iniziava a parlare di alleanze e cambiamenti
1.       Per la prima volta nessun membro della famiglia Merloni, azionista di controllo con il 40,6% del capitale, avrà un ruolo al vertice di Indesit
A Fabriano l’ultimo bilancio ha evidenziato una sostanziale tenuta dei ricavi (2,8 miliardi di euro) e dell’utile netto (0,60 euro per azione). Ma la relazione annuale segnala che l’ebitda è in flessione di quasi l’8% e che l’indebitamento è passato da 218 a 256 milioni di euro. Scricchiolii inevitabili in un contesto in cui il settore degli elettrodomestici ha subito una battuta di arresto nell’area che comprende l’intera Europa e la Russia (Indesit ha una quota di mercato di circa il 13%). Un piccolo aiuto per il bilancio è arrivato, tra l’altro, da proventi straordinari per 22 milioni.

Segnali, insomma, che la strategia stand alone da multinazionale tascabile non garantisce più alcunché. La considerazione è spietata e discende dall’analisi di mercato del Vecchio continente, che da tempo indica l’ineluttabilità di un processo di consolidamento. I big come Bosch ed Electrolux, oltre alla stessa Indesit, saranno presto incalzati dai marchi asiatici Samsung, Lg, Arcelik e, infine, dai cinesi di Haier. Il timore è scoprirsi improvvisamente piccoli in un mercato di giganti. I fratelli Merloni, tra innumerevoli fibrillazioni, ne hanno preso consapevolezza, tanto che il prossimo mandato al plenipotenziario Milani sarà proprio quello di sposare o alleare al meglio Indesit. Di certo a Fabriano niente sarà più come prima. 
fonte: Il Mondo.
Un passo indietro nella governance

Le osservazioni di Etica sgr, azionista di Indesit, sull'ultima assemblea:
Bene il bilancio di sostenibilità, la politica del dividendo e il piano di ricollocamento del personale, ma delusione per la doppia carica di amministratore delegato e presidente, un passo indietro nella governance. 
 In assemblea è stato inoltre presentato il Bilancio di Sostenibilità 2012, che anche quest’anno ha raggiunto illivello di applicazione A+, il più alto previsto dalle linee guida definite dal Global Reporting Initiative
Etica sgr ha, però, obiettato il fatto che il documento è stato messo a disposizione soltanto il giorno prima dell’assemblea e ha chiesto che la pubblicazione di tale reportistica avvenga in un periodo antecedente alla data assembleare in modo da permettere richieste e osservazioni puntuali, a beneficio di tutti i portatori di interesse.

L    L’azienda, inoltre, ha risposto soltanto parzialmente riguardo al rapporto esistente tra la retribuzione media dei dipendenti di Indesit (in Italia e all’estero) e quella dell’amministratore delegato, con riferimento sia all’esercizio 2011 sia al 2012. L’unico dato comunicato è quello italiano, in base al quale risulta che l’ad in entrambe le annualità ha percepito una retribuzione fissa di 25 volte superiore a quella media dei dipendenti italiani.

Marco Milani, riconfermato ad, è stato nominato anche presidente, succedendo così ad Andrea Merloni. 
1.       Ed Etica sgr ha subito fatto notare il passo falso nella governance: «In relazione alle best practice seguite a livello internazionale in tema di corporate governance, che prevedono la separazione del ruolo di presidente da quello di amministratore delegato, auspichiamo il ritorno a una divisione dei compiti di indirizzo e di quelli di gestione in un’ottica di una conduzione societaria più efficace nel medio e lungo periodo».
Etica sgr ha votato contro il piano di incentivazione. «Rileviamo la presenza degli stessi obiettivi di performance previsti per i bonus annuali che, pertanto, fa sì che le remunerazioni di breve e di lungo periodo siano valutate, almeno parzialmente, sugli stessi target – ha detto Viscovi -. A nostro avviso, mancano informazioni relative al valore dei due obiettivi previsti e alle percentuali minime di raggiungimento degli stessi che determinano l’erogazione dell’incentivo di lungo periodo. Infine, avremmo preferito che il Piano fosse destinato alla totalità dei dipendenti del gruppo».
Bocciata da Etica sgr anche la policy in tema di remunerazione, perché non è stato indicato un tetto per le componenti variabili di lungo periodo. «Per il calcolo della componente variabile della remunerazione dei vostri dirigenti e dell’amministratore delegato, avremmo visto con favore l’utilizzo da parte di Indesit di indicatori che mettano in correlazione diverse variabili economiche, quali ad esempio il ROE, il cost/income e il ROI in quanto, pur consapevoli dei limiti di tali indicatori, riteniamo che gli stessi possano essere utili a collegare le remunerazioni variabili del management alla gestione aziendale. Come chiesto lo scorso anno, auspichiamo possano essere introdotti, anche per l’Amministratore Delegato e i Dirigenti con Responsabilità Strategiche,indicatori legati alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro (quali l’indice di frequenza e il tasso di gravità degli infortuni sul lavoro e il grado di esposizione al rumore) e ulteriori parametri legati alle performance ambientali(come, ad esempio, la riduzione dei consumi energetici, la riduzione dell’utilizzo di acqua nei processi produttivi e la produzione di rifiuti), attualmente previsti solo per alcune figure professionali».



CONTI IN DISCESA PER INDESIT COMPANY

Il Consiglio di Amministrazione di Indesit Company, riunitosi oggi a Milano sotto la Presidenza di Marco Milani, ha esaminato i dati del secondo trimestre 2013 e approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013.
Conti in discesa per Indesit Company che nel secondo trimestre vede un utile netto e ricavi peggiorare.
Il giro d'affari scende infatti a 646,5 milioni di euro dai 685 milioni di un anno prima, come conseguenza dei minori volumi di vendita e dell'impatto negativo del cambio. Lo si legge in una nota dove si evidenzia che il risultato netto di pertinenza è negativo per 21,2 milioni, in peggioramento rispetto al rosso di 10,1 milioni di un anno prima.
Sale invece a 13 milioni l'Ebit adjusted rispetto agli 11 milioni dello stesso periodo di un anno fa.
In tale scenario, per l'esercizio 2013, il Gruppo prevede un fatturato in contrazione rispetto all'anno precedente di circa il 3-4%, un margine operativo escludendo gli oneri non ricorrenti (EBIT adjusted) di circa il 3-3,3% del fatturato realizzato (efficienze di costo e incrementi prezzo compenseranno in parte l'impatto negativo della contrazione del fatturato), un indebitamento finanziario netto in incremento rispetto all'anno precedente influenzato, prevalentemente, del peggioramento della redditività operativa e del capitale circolante netto (per effetto dei minori volumi prodotti che riducono l'ammontare dei debiti commerciali), parzialmente compensato dalla riduzione degli investimenti.
 Indesit: nel secondo trimestre perdita da 21,2 milioni di euro


Secondo trimestre 2013
Highlights finanziari
• Ricavi: 646,5 milioni di euro (685,0 milioni di euro)
• EBIT Adjusted: 13 milioni di euro (10 milioni di euro)
• Indebitamento Finanziario Netto: 520 milioni di euro (431 milioni)
"I risultati del secondo trimestre riflettono le azioni messe in atto dalla società per preservare la redditività del gruppo. Il miglioramento del mix delle vendite e gli incrementi selettivi dei prezzi, come nei piani della società, hanno comportato una riduzione dei volumi. Il fatturato del gruppo è stato inoltre penalizzato dall'andamento sfavorevole delle valute. Il margine operativo realizzato mette in luce l' impegno a preservare la profittabilità del gruppo tramite le azioni di contenimento dei costi" ha commentato Marco Milani Presidente e Amministratore Delegato di Indesit Company.
"Per il resto del 2013 si prevede una domanda ancora debole e viene confermato l'impegno della società a continuare a salvaguardare la profittabilità del gruppo, perseverando nelle azioni di contenimento di costi e di miglioramento dei ricavi attraverso il lancio di nuovi mirate di incremento prezzi", ha concluso Marco Milani.
Nel secondo trimestre del 2013 il mercato degli elettrodomestici (Industry Unit Shipments ha registrato, rispetto allo stesso periodo del 2012, un lieve incremento in Europa Occidentale (+0,2%) ed una crescita del 3,4% in Europa Orientale. Complessivamente la domanda nella cosiddetta Greater Europe evidenzia un recupero pari all'1,3%. Nel semestre il mercato degli elettrodomestici (Industry Unit Shipments) evidenzia, rispetto al primo semestre del 2012, un calo intorno al 2% in Europa Occidentale ed un andamento positivo dell'1,7% in Europa Orientale. Complessivamente la domanda nella cosiddetta Greater Europe si è ridotta di circa l'1%.
I ricavi del Gruppo nel secondo trimestre 2013 sono stati pari a 646,5 milioni di euro (685,0 milioni di euro), in diminuzione del 5,6% rispetto allo stesso periodo del 2012. Sono diminuiti in particolare del 5,8% i ricavi per prodotti finiti in conseguenza di minori volumi di vendita per il 4,1% e per l'impatto negativo, pari al 2,2%, delle valute. Tali effetti negativi sono stati attenuati da un effetto positivo, pari allo 0,6%, del price/mix.
I ricavi per servizi hanno registrato una diminuzione del 3,3%. Nel corso del secondo trimestre è stata avviata la distribuzione dei piccoli elettrodomestici nei paesi selezionati: Italia, Turchia, Regno Unito e Russia.
I prodotti, sia della linea food sia della linea home care, nonché le macchine da caffè hanno trovato una positiva accoglienza da parte del mercato.
Il margine operativo del secondo trimestre, escludendo gli oneri non ricorrenti netti (EBIT Adjusted), è risultato pari a 13 milioni di euro (11 milioni di euro). Gli oneri non ricorrenti, che ammontano a 12,2 milioni di euro (8,2 milioni di euro nel secondo trimestre del 2012), sono principalmente riconducibili agli accordi di risoluzione consensuale dei contratti dei dirigenti coinvolti nel piano di riorganizzazione. Il margine operativo risente positivamente delle azioni di efficienza industriale e di riduzione dei costi di struttura.
Al netto degli oneri non ricorrenti il margine operativo è risultato pari a 1 milione di euro (3 milioni di euro nel secondo trimestre 2012).
Il risultato netto di pertinenza dei soci della controllante risulta negativo per 21,2 milioni di euro a fronte di una perdita da 10,1 milioni di euro registrata nel secondo trimestre del 2012.

L'indebitamento finanziario netto è pari a 519,8 milioni di euro (430,8 milioni di euro), sostanzialmente in linea con la chiusura del primo trimestre 2013. Attese secondo semestre 2013 Per la seconda parte del 2013 non è atteso un miglioramento nella domanda di mercato di elettrodomestici bianchi (Industry Unit Shipments), che è prevista in linea con l'andamento del primo semestre. L'andamento dei tassi di cambio è ipotizzato in linea o in lieve peggioramento rispetto al primo semestre.
La politica dei prezzi intrapresa dovrebbe consentire un recupero in termini di redditività nella seconda parte dell'anno. In tale scenario, per l'esercizio 2013, il Gruppo prevede:
• un fatturato in contrazione rispetto all'anno precedente di circa il 3-4%
• un margine operativo escludendo gli oneri non ricorrenti (EBIT adjusted) di circa il 3-3,3% del fatturato realizzato (efficienze di costo e incrementi prezzo compenseranno in parte l'impatto negativo della contrazione del fatturato)
• un indebitamento finanziario netto in incremento rispetto all'anno precedente influenzato, prevalentemente, del peggioramento della redditività operativa e del capitale circolante netto (per effetto dei minori volumi prodotti che riducono l'ammontare dei debiti commerciali), parzialmente compensato dalla riduzione degli investimenti

martedì 23 luglio 2013

VERTENZA INDESIT, COCCO: "SALVAGUARDIA DELL'OCCUPAZIONE OBIETTIVO PRIORITARIO"


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'Presumo che le iniziative ed i progetti e le risorse che oggi le regioni Marche e Campania hanno presentato al ministero devono auspicare una modifica sostanziale da parte dell'azienda del piano, ci riserviamo di attendere l'incontro di venerdì prossimo per esprimere giudizi più dettagliati'.
Andrea Cocco, Fim Cisl Marche, commenta così dopo l'incontro Indesit, Regioni e Ministero e aggiunge: "Il mantenimento delle produzioni in italia e la salvaguardia dell'occupazione rimangono per noi e per i lavoratori obiettivi prioritari ed irrinunciabili".

sabato 20 luglio 2013

CORREVA L'ANNO 1975- GLI ALBORI DELLA LOTTA



LONTANE IMMAGINI IN BIANCO E NERO DI UN AFFOLLATO CORTEO PER LE VIE DI FABRIANO  DEGLI OPERAI MERLONI NEL 1975.

PIAZZA GRANDE


LA COPERTINA DI QUESTA SETTIMANA DE l'AZIONE, SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI FABRIANO, DIRETTO DALL'AMICO CARLO CAMMORANESI, CHE TANTO SPAZIO STA DANDO ALLA VERTENZA INDESIT. ANCHE IN QUESTO NUMERO DIVERSI ARTICOLI CHE RIPORTANO VOCI E COMMENTI DELLA GRANDIOSA MANIFESTAZIONE DI VENERDI' 12.

FONDO COMETA: RENDIMENTI GIUGNO 2013

Nel mese di giugno 2013 si evidenziano le difficoltà dei mercati finanziari. Il primo semestre del 2013, mostra segni di rallentamento, incidendo in misura minore sui risultati positivi rispetto a sei mesi del 2012.Tutti i comparti del Fondo, pur rimando in positivo,  fanno registrare una sostanziale riduzione dei guadagni fatti da inizio anno. Dato il rally delle Borse internazionali, non sorprende che la gestione dinamiche del comparto Crescita, con investimenti prevalentemente azionari, abbia fatto registrare il risultato migliore nel breve e medio periodo del 2013.

venerdì 19 luglio 2013

VERTENZA INDESIT, IL GATTO SELVAGGIO TORNA A "GRAFFIARE". A MELANO E' LA VOLTA DELL'ESTRAZIONE A SORTE. E ANCHE TEVEROLA RISPONDE

 
 

(Un lavoratore con un "pizzino")
Riprendono gli scioperi a "gatto selvaggio" negli stabilimenti Indesit Company di Melano e Albacina. A Melano i lavoratori  hanno scioperato in base agli orari scritti su dei bigliettini estratti a sorte. Ad Albacina la mattina si è scioperato a seconda della postazione lavorativa e il pomeriggio in base ai nati nei primi 15 giorni del mese oppure nella quindicina successiva. Un modo "colorito" ma efficace, per dimostrare che l'attenzione sulla vertenza non è calata, e non ce nessuna intenzione di farlo, anche nel giorno dell'incontro tra istituzioni ed Indesit rinviato al 23 luglio prossimo. 
(I "pizzini" dell'estrazione)
E se Fabriano chiama Teverola risponde. Gli operai non hanno fatto passare in silenzio il rinvio del vertice, scioperando anche loro a "gatto selvaggio", forma di protesta che dovrebbe proseguire anche la prossima settimana. Un segnale che Fim, Fiom e Uilm mandano alla Indesit, per ribadire che alle aperture dei giorni scorsi devono seguire in tempi rapidi fatti concreti che dimostrino realmente la volontà di salvaguardare l'occupazione degli stabilimenti italiani e le relative produzioni.

giovedì 18 luglio 2013

VERTENZA INDESIT: MILANI, PRONTI A PARLARE DI TUTTO, PURCHE' SI VADA NELLA STESSA DIREZIONE


Indesit:Milani,pronti a parlare di tutto 

 
 "La disponibilità l'azienda l'ha data. Noi siamo pronti a parlare di tutto, a patto di andare nella stessa direzione, cioè di rendere sostenibile la presenza industriale di Indesit in Italia". Lo ha detto il presidente e amministratore delegato del gruppo Marco Milani a margine di un'audizione alla Commissione Industria del Senato. Intanto, il tavolo tra i rappresentanti di Indesit Company e delle istituzioni al ministero dello Sviluppo economico è stato spostato per motivi organizzativi da domani al 23 luglio prossimo.

VERTENZA INDESIT IL TAVOLO TECNICO AZIENDA ISTITUZIONI DI DOMANI SPOSTATO AL 23 LUGLIO

Il tavolo tecnico tra Indesit e istituzioni convocato per domani al ministero dello Sviluppo Economico è stato spostato al 23 luglio alle 11,30.
E' quanto conferma un portavoce della società.
L'apertura di un tavolo tecnico è stata decisa nell'incontro di due giorni fa tra sindacati, azienda e istituzioni, dopo che Indesit ha aperto a un confronto di merito riguardo il piano di riassetto, che prevede tra le altre cose oltre 1.400 esuberi.
Secondo quanto spiegato dal ministero dello Sviluppo economico, nel primo tavolo tecnico si parlerà del "tema degli investimenti e di possibili interventi pubblici".
Seguirà un secondo tavolo tecnico a luglio, a cui parteciperanno anche i sindacati, e una tavolo generale a settembre, nel tentativo di trovare un accordo che coniughi salvaguardia dell'occupazione e produttività.


mercoledì 17 luglio 2013

MELALBA TODAY: 43 DAY ASSEMBLEE A MELANO ED ALBACINA

Indesit, assemblee a Melano e Albacina
Resta alta l'attenzione dei lavoratori  e dei loro rappresentanti sindacali dopo il tavolo di ieri a Roma. Oggi negli stabilimenti fabrianesi di Melano e Albacina, come consuetudine, si sono svolte assemblee "molto partecipate". Fim, Fiom e Uilm,  valutano in maniera "moderatamente positiva", ossia in definitiva con un atteggiamento assai prudente, l'apertura dell'azienda al tavolo di ieri al Mise, ma intendono verificarla concretamente, anche alla luce di ulteriori proposte e disponibilità che l'azienda saprà esprimere. Intanto è confermato il pacchetto di quattro ore di  sciopero da effettuarsi  prima del 26 luglio, quando è in programma un nuovo incontro del coordinamento  a Roma, e già nei prossimi giorni potrebbe tornare a "graffiare" l'ormai celeberrimo "gatto selvaggio" o  altre forme di lotta, secondo quanto stabilito dalle RSU. Ma molta attesa ed attenzione sarà rivolta anche al tavolo tecnico, senza la presenza del sindacato, di venerdì prossimo dove siederanno oltre all'azienda anche il Governo e le Regioni interessate, riservato al tema degli investimenti  e dei possibili interventi pubblici, che potrebbero sbloccare la vertenza. Dalle sorti e dalle indicazioni che emergeranno in questi due appuntamenti di fine luglio, si potrà intravvedere l'indrizzo che prenderà l'intera vertenza Indesit, giunta ormai appunto oltre la quarantesima giornata e così come preconizzato, la soluzione della vicenda, non è precisamente dietro l'angolo. Intanto l' Indesit non terrà alcun cda straordinario il 24 luglio. Il consiglio di amministrazione che si terrà il 24 era già previsto dal calendario degli eventi societari per il 2013. Lo precisa l'azienda in una nota replicando, "alle notizie di stampa che parlano erroneamente di 'improvvisa convocazione di un cda Indesit per il prossimo 24 luglio". Indesit precisa che "la convocazione del consiglio di amministrazione della società per il 24 luglio è stata comunicata già in data 19 dicembre 2012 ed è da allora nel calendario degli eventi societari 2013. Il Consiglio si riunirà per ottemperare agli obblighi previsti per gli emittenti quotati dalla normativa in tema di approvazione e pubblicazione della relazione finanziaria semestrale".


 

BANDO REGIONE MARCHE PER ISCRITTI ALL'UNIVERSITA' LAVORATORI O FIGLI DI LAVORATORI DA ALMENO TRE MESI IN DISOCCUPAZIONE, MOBILITA', CIGO, CIGS E IN DEROGA

La Regione Marche, in linea con il protocollo d’intesa siglato dal Presidente della Regione, con CGIL Marche, CISL Marche e UIL Marche in data 19/12/2012, per la difesa del lavoro, la coesione sociale, il sostegno allo sviluppo, intende sostenere gli iscritti all’università residenti nelle Marche, lavoratori o figli di lavoratori, che si trovano da almeno tre mesi in disoccupazione, in mobilità, in cassa integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga.
La domanda di contributo deve essere presentata utilizzando la procedura di invio telematico e cartaceo.
Il contributo pro-capite per il sostegno allo studio universitario agli aventi titolo è di 500 €.
Possono presentare domanda gli studenti universitari lavoratori o figli di lavoratori residenti nelle Marche, con ISEE fino a 30.000,00 € (con riferimento alla dichiarazione dei redditi 2012 periodo di imposta 2011) ed iscritti nell’A.A. 2012/2013 a: Corsi di laurea di primo livello, corsi di laurea di secondo livello, corsi di laurea a ciclo unico/magistrale (sono inclusi i corsi di laurea del vecchio ordinamento attivati prima del DM 509/99) presso Università e AFAM delle Marche o presso Università e AFAM di altre Regioni (vedi art. 4 del Piano sul diritto agli studi universitari - Delibera Amministrativa del Consiglio Regionale n. 29 del 21/6/2011). Sono esclusi i corsi di terzo livello.
Le domande saranno finanziate sulla base della graduatoria.

Non possono accedere al presente bando chi ha già beneficiato del contributo con il primo bando 2013 e quanti sono beneficiari di borsa di studio.
Scadenza del bando: 12/09/2013

Il testo del presente bando ed i relativi allegati non costituiscono documentazione ufficiale di gara, per la quale si rimanda alla consultazione del BUR [http://www.regione.marche.it/Home/AttidellaRegione/BURBollettinoufficialedellaRegioneMarche.aspx ]BUR
ATTENZIONE: IL BANDO È RISERVATO AGLI STUDENTI UNIVERSITARI

martedì 16 luglio 2013

Alessandro Moscè intervista Andrea Cocco e Stefano Balestra



GRANDE DIRETTORE CON LA MAGLIETTA DELLA VERTENZA!!!

VERTENZA INDESIT: 4 ORE DI SCIOPERO ENTRO IL 26 LUGLIO

Fim Fiom e Uilm indicono ulteriori 4 ore di sciopero entro il 26 luglio e sospendono il giudizio dopo l'incontro di oggi al Mise nel corso del quale Indesit "ha dichiarato la propria disponibilita' a riconsiderare il piano industriale" sugli esuberi.
In una nota, isindacati spiegano che "le mobilitazioni delle lavoratrici e dei lavoratori e delle comunita' marchigiane e campane, le sollecitazioni delle Organizzazioni sindacali e delle Istituzioni hanno prodotto oggi un primo risultato. L'Azienda - prosegue la nota - ha subordinato tale disponibilita' ad un confronto con i rappresentanti delle Istituzioni per valutare la sostenibilita' di un piano diverso, anche alla luce degli strumenti che le Istituzioni regionali e nazionali metteranno a disposizione. Questo confronto, tra Aziende e Istituzioni, si svolgera' il prossimo 19 luglio". "Un giudizio di merito delle Organizzazioni sindacali e dei lavoratori, quindi, sara' possibile solo alla luce delle ulteriori proposte di disponibilita' che l'azienda presentera' al sindacato, successivamente al 19 luglio, in un nuovo incontro che si svolgera' presso il Ministero dello Sviluppo Economico, indicativamente oggi fissato per venerdi' 26 luglio.
Nei prossimi giorni, a fronte di nuovi elementi se emergeranno, si riunira' il Coordinamento sindacale Indesit" continua la nota aggiungendo che "nel frattempo sono proclamate ulteriori 4 ore di sciopero da svolgersi entro il 26 luglio, salvo articolazioni diverse decise dalle Rsu".

VERTENZA INDESIT: COCCO, PRIMO RISULTATO DA VERIFICARE

'Sull'incontro di martedì al ministero, Fim Fiom Uilm danno un giudizio prudentemente positivo, perchè l'azienda si è resa disponibile a riconsiderare il piano industriale', così Andrea Cocco della segreteria FIM CISL MARCHE.
Alla luce delle mobilitazioni dei lavoratori e delle comunità marchigiane e campane e le sollecitazioni del sindacato e delle istituzioni si è prodotto un primo risultato, che andrà verificato sulla base di una ricognizione con le istituzioni degli strumenti nazionali e regionali che possono essere messi a disposizione; l'eventuale utilizzo dello strumento dell'accordo di programma Antonio Merloni Marche e Umbria non può avere un carattere sostitutivo rispetto alle sue finalità originarie, ma deve prevedere risorse aggiuntive.

VERTENZA INDESIT: ANNA TROVO', INCONTRO PRUDENTEMENTE POSITIVO

L'incontro sulla vertenza Indesit, che si e' svolto questo pomeriggio presso il  ministero dello Sviluppo Economico a Roma, e' stato  "prudentemente positivo" secondo Anna Trovo', segretario nazionale Fim-Cisl. "Si apre ora una fase di approfondimento su come e quanto Indesit Company si dimostri disponibile a modificare il piano industriale presentato lo scorso 4 giugno che per noi e' inaccettabile", ha ribadito.

VERTENZA INDESIT, APERTURA AZIENDA, TAVOLO CON REGIONI E GOVERNO IL 19 LUGLIO

Riunione ristretta a istituzioni e azienda su contributi

Venerdì 19 luglio ci sarà un nuovo incontro sul futuro di Indesit Company tra l'azienda, il Governo e istituzioni locali per vedere quali contributi concreti ci possono essere per modificare il percorso intrapreso dall'azienda. E' quanto si apprende da fonti sindacali al termine dell'incontro al ministero dello Sviluppo economico.
L'azienda sarebbe disponibile "a modifiche anche sostanziali sulla base di questi contributi di Regioni e Governo".

lunedì 15 luglio 2013

VERTENZA INDESIT, DOMANI ALLE ORE 14,00, SECONDO ROUND AL MISE A ROMA

Domani al MISE secondo incontro tra Fim Fiom e Uilm e Indesit Company, che segue il primo esplorativo di due settimane fa. Andrea Cocco, della Fim-Cisl: 'Anche il ministero faccia la sua parte' Aggiunge Cocco: 'Non solo i lavoratori Indesit chiedono al management di cambiare il piano industriale, ma le comunità marchigiane e campane che vogliono lavoro, occupazione, industria'."Anche il ministero faccia la sua parte, non ci servono arbitri ma giocatori titolari che si assumino le responsabilità di giocare questa difficile partita". L'incontro al ministero dello Sviluppo Economico é stato posticipato dall'orario originario delle ore 11 alle ore 14. Si dice ottimista il ministro dello Sviluppo Economico Zanonato a proposito del tavolo convocato domani 16 luglio a Roma con i sindacati per discutere sul piano di riorganizzazione aziendale indetto dalla Indesit che prevede 1425 esuberi. 'Il mio ministero è sempre ottimista, perché vuole risolvere i problemi' ha affermato il presidente della Regione Spacca che invece si considera meno fiducioso, ma pronto al confronto con il Ministro. Lunedì, in occasione della riapertura della Raffineria Api di Falconara infatti il presidente ha affermato che il modello intrapreso dalla Raffineria è "un modello necessario, il modello della collaborazione" che si potrebbe applicare anche alla Indesit ed a altre situazioni di crisi. E ha aggiunto che questo modello "che non cede alla rabbia e alla emotività, può essere utile per riprendere il lavoro".

VERTENZA INDESIT, SI TORNA AL LAVORO, OGGI VERTICE CON IL CAPOGRUPPO PD, SPERANZA

Indesit: oggi lavoro regolare, stasera incontro con capogruppo Pd Speranza Dopo giorni di sciopero a gatto selvagio, oggi si è tornati a lavorare regolarmente negli stabilimenti fabrianesi di Indesit Company a Melano ed Albacina. I sindacati si preparano così al secondo incontro del tavolo convocato dal ministro dello Sviluppo Zanonato domani a Roma. Fim, Fiom e Uilm, intanto sperano che la mobilitazione dei lavoratori e la "disapprovazione espressa dalle forze sociali e dalle istituzioni convoca l'azienda a ritirare il piano scellerato" di riorganizzazione che prevede 1.425 esuberi. Nel pomeriggio inoltre le Rsu dei due stabilimenti incontreranno a Senigallia il capogruppo del Pd alla Camera Roberto Speranza.

FABRIANO CITTA' SIMBOLO DELLA CRISI ITALIANA

A MODO MIO - MELANO STORY (DA L'AZIONE DEL 29.6.2013)

sabato 13 luglio 2013

DIARIO DI VIAGGIO - MELALBA TODAY 38° GIORNO



38 GIORNI, SONO PASSATI COME DETTO DA QUEL FATIDICO 4 GIUGNO, GIORNO DELL'ANNUNCIO DEL PIANO LACRIME E SANGUE DELLA INDESIT COMPANY. QUANTA STRADA ABBIAMO FATTO DALL'OCCUPAZIONE PACIFICA DELL'HEADQUARTERS INDESIT L'INDOMANI DELL'ANNUNCIO, FINO ALLA SONTUOSA E PARTECIPATISSIMA MANIFESTAZIONE DI IERI. QUANTE COSE ABBIAMO FATTO IN QUESTE CINQUE SETTIMANE CON LA PARTECIPAZIONE RESPONSABILE DI TUTTI. DAGLI SCIOPERI A "GATTO SELVAGGIO" ORMAI DIVENUTI FAMOSI IN TUTTA ITALIA, AI PRESIDI "INTELLIGENTI" DAVANTI AI CANCELLI, ANCHE QUANDO L'AZIENDA CI MISE IN MANIERA FORZOSA IN LIBERTA', LA MARCIA A FABRIANO IN OCCASIONE DELLA VENUTA DELLA CAMUSSO, IL DISCORSO AL PALIO PER SENSIBILIZZARE LA CITTADINANZA, IL SERPENTONE IN ANCONA ALLA REGIONE DELLA SCORSA SETTIMANA. E COME DIMENTICARE I PRESIDI NOTTURNI DAVANTI AI CANCELLI DI MELANO VISSUTI RISCOPRENDO IL SENSO DELLA COESIONE, DELLA FRATELLANZA, DELL'AMICIZIA, DEL SACRIFICIO, ACCOMUNATI TUTTI DAL RAGGIUNGIMENTO DI UN OBIETTIVO COMUNE. E GIORNO DOPO GIORNO OGNI VOLTA CHE CI GIRAVAMO ALLE SPALLE, ERAVAMO SEMPRE DI PIU', DAPPRIMA I CIRCA 30 SINDACI, POI I PRESIDENTI DELLE CINQUE PROVINCE DA CUI PROVENGONO I LAVORATORI DEGLI STABILIMENTI DI MELANO ED ALBACINA. ED INFINE IL GOVERNATORE DELLA REGIONE MARCHE, TUTTI FIRMATARI DEL DOCUMENTO "IMPEGNO PER IL LAVORO" PRESENTATO DA FIM, FIOM E UILM. DAY AFTER DAY UNA MASSA CRITICA SEMPRE PIU' IMPONENTE. TANTI COME QUELLI PRESENTI ALLA BELLISSIMA E SUGGESTIVA FIACCOLATA FABRIANO MELANO DEL 1° LUGLIO, PROMOSSA DALLA PARROCCHIA DI MELANO E CON IL VESCOVO VECERRICA SEMPRE VICINO ALLE ISTANZE DEI LAVORATORI SIN DALL'INIZIO DELLA VERTENZA. ED ORA ASPETTANDO L'INCONTRO DI MARTEDI' 16 LUGLIO, NESSUNA RASSEGNAZIONE, PRONTI A RICOMINCIARE QUALORA L'AZIENDA NON DESSE  ALCUN SEGNO DI DISPONIBILITA' A MODIFICARE QUEL PIANO CHE PER ESCLUSIVE LOGICHE FINANZIARIE VOLTE A MASSIMALIZZARE IN MANIERA MIOPE I PROFITTI, E NON INDUSTRIALI, RIDUCE LA PRODUZIONE CON TANTI SALUTI AI LAVORATORI CHE HANNO FATTO E STANNO FACENDO GRANDE LA INDESIT, FACENDOLA CRESCERE FINO AD ESSERE UNA TRA LE PIU' GRANDI AZIENDE DEL SETTORE ELETTRODOMESTICO AL MONDO. NON E' PIU' ACCETTABILE, SUL PIANO DELLA RAZIONALITA' ECONOMICA CHE CHIUSURE DI SITI E LOGICHE DI DISINVESTIMENTO PRODUTTIVO GUIDINO LE SCELTE IMPRENDITORIALI SOLO PER SODDISFARE I MERCATI FINANZIARI E GLI INTERESSI A BREVE DEGLI AZIONISTI. QUASI CHE INVESTIRE, CREARE LAVORO SIA DIVENTATO UN DISVALORE.
SE PASSA QUESTO PRINCIPIO DI "DISIMPEGNO INDUSTRIALE", CHE RAPPRESENTA BENE IL PARADIGMA DELLA FINANZIARIZZAZIONE DELL'ECONOMIA REALE, SOCIALMENTE DEVASTANTE, IN QUESTI TERRITORI RISCHIANO LA CHIUSURA DELLE TANTE PICCOLE REALTA' IMPRENDITORIALI E COMMERCIALI CON LA PERDITA DI ULTERIORI POSTI DI LAVORO, CIOE' LA DESERTIFICAZIONE INDUSTRIALE ED ECONOMICA E LA CONSEGUENTE LACERAZIONE SOCIALE COSI' SPREGIUDICATA E PENALIZZANTE CHE METTERA' IN DIFFICOLTA' MIGLIAIA DI FAMIGLIE, GIA' IN FORTE SOFFERENZA PER UNA CRISI CHE NON HANNO CREATO, MA CHE PAGANO SOTTO TUTTI PUNTI DI VISTA. CAPIAMO LE DIFFICOLTA' DI CHI SI MUOVE IN MERCATI SEMPRE PIU' POPOLATI DA SQUALI, MA CHIEDIAMO CHE IL PIANO INDUSTRIALE SIA STRALCIATO E RISCRITTO, IN MODO DA ESSERE SOSTENIBILE, SIA SOCIALMENTE CHE INDUSTRIALMENTE, IN GRADO DI MANTENERE L'OCCUPAZIONE E DARE CERTEZZE DI NON LASCIARE SENZA SOLUZIONE E SOPRATTUTTO SENZA FUTURO NESSUNO DEI LAVORATORI.
DI SFIDE IN PASSATO NE ABBIAMO CONDIVISE E VINTE TANTE CON L'AZIENDA, ED ORA SIAMO PRONTI AD UN CONFRONTO CHE POTRA' ESSERE ANCHE DURO, MA CHE PORTI A PROSPETTIVE ECONOMICHE ED OCCUPAZIONALI ED A SOLUZIONI CONDIVISE E CONDIVISIBILI.

IL GRANDE SCIOPERO: THE DAY AFTER


venerdì 12 luglio 2013

38° PARALLELO- FABRIANO BRUCIA - "UNITED WE STAND"- MANIFESTAZIONE E SCIOPERO INDESIT

38° GIORNO DALL'INIZIO DI QUELLA CHE SI PUO' TRANQUILLAMENTE DEFINIRE LA MADRE DI TUTTE LE VERTENZE. 5000, FORSE ANCHE PIU', POCO IMPORTA, QUELLO CHE COLPISCE E' LA VOLONTA' DI UNA COMUNITA' DI NON PIEGARSI ALLE LOGICHE DELLA FEROCE GLOBALIZZAZIONE. FORSE, ANZI SICURAMENTE LA PIU' GRANDE MANIFESTAZIONE METALMECCANICA A FABRIANO E FORSE DELLE MARCHE. TANTI LAVORATORI DI TANTE AZIENDE ALCUNE DELLE QUALI IN DIFFICOLTA' COME LA JP INDUSTRIES, LA GHERGO GROUP, LA TECNOWIND CHE SEMBRA ESSERE USCITA DAL GORGO DELLA FINANZIARIZZAZIONE DELL'ECONOMIA, A DANNO DI QUELLA REALE, DI CHI PRODUCE RICCHEZZA. "CASERTA E FABRIANO TENIAMOCI PER MANO", UNO SLOGAN DA BRIVIDI CHE UNISCE DUE PARTI D'ITALIA TANTO LONTANE MA AL CONTEMPO TANTO VICINE. GRAZIE A FABRIANO CHE HA MOSTRATO TANTO CALORE, AI NEGOZIANTI TANTO VICINI, ALLE TANTE DONNE PRESENTI, AI TANTI BAMBINI, ALLE TANTE FAMIGLIE PRESENTI, AI PENSIONATI EX METALMECCANICI CHE NON DIMENTICANO IL LUOGO DELLA LORO GIOVENTU'. TUTTI SIMBOLI DI QUESTA COMUNITA' CHE NON VUOLE MOLLARE. IN QUESTI SCATTI, LE IMMAGINI A MIO AVVISO PIU' SIMBOLICHE..










giovedì 11 luglio 2013

VERTENZA TECNOWIND, SYNERGO HA VENDUTO LA PROPRIETA'


L'azienda è stata ceduta al prezzo simbolico di un euro al management capeggiato dall'attuale presidente Fosco Celi
La SYNERGO ha ceduto la proprietà di Tecnowind al prezzo simbolico di un euro al management capeggiato dall'attuale presidente Fosco Celi. Un passaggio preliminare dirimente che di fatto funge da apripista alla probabilissima sopravvivenza dell'azienda di cape aspiranti almeno per tutta l'estate e all'imminente vendita al gruppo di imprenditori capeggiato da Roberto Cardinali. Proprio l'ingegnere della 'Consul Marche' è entrato per la prima volta nel consiglio di amministrazione attraverso l'atto formale di stamane che ha dato mandato al presidente Celi di gestire in prima persona il destino dell'impresa che conta 325 dipendenti nello stabilimenti di Marischio (l'unico italiano) e che si avvale sul territorio di un indotto superiore ai trecento lavoratori.
E proprio Celi, nella nuova veste di principale azionista, ha immediatamente provveduto a contattare il Tribunale fallimentare per la consegna della richiesta di concordato preventivo con i creditori con prosecuzione dell'attività. Se, come sembra, tutti i carteggi saranno conformi ed esaustivi, già nei primi giorni della prossima settimana il giudice potrebbe accettare la richiesta, congelando i debiti e dunque fornire un primo via libera. Poi, nello spazio di qualche mese, ci sarà da presentare un nuovo piano industriale.
 
Tecnowind: Synergo cede a un euro le azioni alla dirigenza e ai lavoratori
Synergo SGR S.p.A. · 11 luglio 2013L’azienda comunica di aver deliberato la cessione dell’intero pacchetto azionario (89%) al prezzo simbolico di un euro, cedendo il 51% agli attuali dirigenti e il 38% ai lavoratori dell’azienda
  Comunicato Stampa
“Synergo SGR S.p.A. comunica relativamente alla partecipazione di maggioranza assoluta (pari all’89% del capitale) detenuta nella società Tecnowind, per il tramite del fondo gestito “IPEF IV Italy”, di aver deliberato la cessione dell’intero pacchetto azionario al prezzo simbolico di un euro, secondo le seguenti modalità:
- una partecipazione di maggioranza, pari al 51% del capitale di Tecnowind, in favore degli attuali dirigenti della medesima;
- la residua partecipazione, pari al 38%, in favore dei lavoratori dell’azienda, il tutto secondo le modalità di rappresentanza che i medesimi vorranno concordare tra loro e comunicarci unitariamente, attraverso un comunicato congiunto delle rispettive rappresentanze sindacali.
La decisione di Synergo fa seguito agli infruttuosi colloqui intercorsi nei giorni scorsi con l’Ing. Roberto Cardinali, assistito dal suo legale, in merito al trasferimento del pacchetto di maggioranza della società Tecnowind e alla nomina di un Consiglio di Amministrazione formato anche da rappresentanti dei nuovi investitori.
In particolare, la richiesta dell’Ing. Roberto Cardinali era quella di nominare la maggioranza dei componenti del C.d.A. di Tecnowind. Synergo ha dovuto prendere atto della distanza tra le posizioni delle parti e dell’impossibilità di giungere ad un accordo, per le seguenti motivazioni:
- il socio Synergo ritiene che la nomina di un Consiglio di Amministrazione, formato in prevalenza da componenti nominati dal nuovo investitore, avrebbe potuto fornire a terzi l’errata convinzione che il processo di ristrutturazione fosse stato già completato, mentre lo stesso è attualmente ancora in itinere;
- il socio Synergo ritiene inoltre che la proposta di ristrutturazione dell’investitore ed il conseguente piano industriale debbano essere valutati da un organo dotato di sostanziale terzietà.
Synergo ha già dato mandato affinché gli atti di cessione siano perfezionati quanto prima. Si confida che le iniziative sopra indicate possano essere attuate nell’ambito del processo di ristrutturazione in atto, nel pieno rispetto della legge e con la più ampia tutela degli interessi dei lavoratori.”
Ufficio Stampa Synergo

" BLOCCHIAMO QUESTO GIOCO!!"- VERTENZA INDESIT 12 LUGLIO, ANCHE ARTIGIANI E COMMERCIANTI ADERISCONO ALLA MANIFESTAZIONE

Confartigianato, Cna e Confcommercio: la chiusura della Indesit di Melano rischia di assestare un duro colpo a occupazione e indotto. Serrande chiuse e uno slogan chiaro e lapidario: Blocchiamo questo gioco!
Blocchiamo il terribile e inevitabile effetto domino che si abbatterà sul tessuto produttivo locale se verrà chiuso lo stabilimento Indesit di Melano.
Anche le micro e piccole imprese dell’artigianato e del commercio rappresentate dalle “3 C” Confartigianato, Cna e Confcommercio parteciperanno alla manifestazione di protesta nazionale che si terrà venerdì 12 luglio a Fabriano indetta unitamente dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori per salvaguardare le piccole imprese, il sistema economico e l’occupazione. Le piccole imprese parteciperanno allo sciopero restando chiuse nella mattinata in occasione della manifestazione, esporranno sulle vetrine il manifesto di adesione e prenderanno parte al corteo. Interverrà al comizio previsto nel punto di concentrazione dei manifestanti anche un rappresentante di Cna, Confcommercio, Confartigianato.
La paventata chiusura della Indesit di Melano, così come le criticità diffuse sul territorio, minacciano serie conseguenze su tutto l’indotto – dichiarano le “3 C” – Ad oggi a Fabriano ci sono 3.950 unità senza lavoro e aumenteranno con la fine della cassa integrazione Ex Merloni e per altre vertenze locali. La chiusura dello stabilimento Indesit di Melano rischia in questo contesto di assestare un altro duro colpo alla occupazione locale.
Questa situazione, grave per la crisi dell’Ex Merloni, per le difficoltà di Tecnowind, Faber, Elica che hanno comportato un drastico calo di commesse locali e regionali, richiede interventi concreti a sostegno di processi di diversificazione e di sostegno all’impresa diffusa e ai suoi occupati. Con la nostra partecipazione allo sciopero generale di venerdì  – concludono Confcommercio, Confartigianato, Cna -  intendiamo porre al centro dell'iniziativa anche il ruolo e le difficoltà delle piccole aziende e dei loro dipendenti