venerdì 29 gennaio 2016

WHIRLPOOL, UTILE DEL 4° TRIMESTRE BALZA A 180 MILIONI DI DOLLARI, MA CALANO LE VENDITE A CAUSA DEL DOLLARO FORTE

Utile piu' che raddoppiato per Whirlpool nel quarto trimestre. La strategia di riduzione dei costi ha bilanciato il calo delle vendite provocato dal rafforzamento del dollaro, che rende i prodotti della societa' piu' cari all'estero (le fluttuazioni valutarie hanno pesato in negativo per il 4% sul fatturato). Nonostante questo, il colosso americano degli elettrodomestici ha riportato profitti per 180 milioni di dollari, 2,28 dollari per azione, contro gli 81 milioni, 1,02 dollari per azione, dello stesso periodo del 2014. Escludendo le voci straordinarie, i profitti sono stati di 4,10 dollari per azione, in rialzo dai 3,52 dollari precedenti e meglio dei 3,91 dollari attesi dagli analisti. Il fatturato e' calato del 7,4% a 5,6 miliardi, in questo caso meno dei 5,74 miliardi previsti. Le vendite in America Latina sono scese da 1,3 miliardi a 800 milioni, mentre quelle in Nord America sono salite da 2,8 a 2,9 miliardi. Le consegne in Nord America sono attese in aumento del 5% nel 2016. Per l'anno in corso, Whirlpool attende profitti per azione tra 11,25 e 12 dollari per azione e profitti legati alle attivita' in essere tra 14 e 14,75 dollari per azione. Gli analisti attendono utili per 14,41 dollari per azione. 

(FONTE: Corsera)

mercoledì 27 gennaio 2016

domenica 24 gennaio 2016

DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2016, PUBBLICATA LA VERSIONE DEFINITIVA DEL MODELLO 730

Stagione fiscale 2016 relativamente ancora lontana e nel frattempo, come consuetudine l’Agenzia delle Entrate pubblica i modelli definitivi e le relative istruzioni per la compilazione di Certificazione Unica (ex Cud), 730, 770 e IVA per la dichiarazione dei redditi, tutti approvati attraverso sette diversi provvedimenti che recepiscono le novità normative in vigore da quest’anno, a partire dalle spese sanitarie nel 730 precompilato con relative scadenze. 
Oltre al modello 730/2016 con relative istruzioni, sono stati pubblicati 730-1 (destinazione otto, cinque e due per mille), 730-2 (ricevuta avvenuta consegna), 730-3 (prospetto di liquidazione relativo all’assistenza fiscale), 730-4, 730-4 integrativo (comunicazione, bolla di consegna e ricevuta del risultato contabile del sostituto d’imposta), bolla per la consegna dei modelli 730/2016 e 730-1.
Il 730/precompilato sarà a disposizione dei contribuenti dal 15 aprile nell’apposita sezione del sito web delle Entrate e conterrà: dati Certificazione Unica, deduzioni e detrazioni (mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali, bonus ristrutturazione e bonus energia, contributi versati per lavoratori domestici e da quest’anno anche spese sanitarie), alcune informazioni contenute nella dichiarazione 2015 (ad esempio, relative a terreni e fabbricati), altri dati presenti in Anagrafe tributaria (ad esempio, catasto e banche dati immobiliari). Il modello 730, precompilato o ordinario, si presenta entro il 7 luglio.
Inoltre è stato reso disponibile anche il modello ordinario e quello sintetico di Certificazione Unica 2016, con relative istruzioni. La CU certifica i redditi da lavoro dipendente, quelli da pensione, l’ammontare complessivo dei redditi da lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi (articoli 53 e 67 del TUIR). Fra le novità, la possibilità di inserire nella Certificazione il codice fiscale del coniuge dei dipendenti, anche se non fiscalmente a carico. Nell’ex-CUD trovano dunque spazio più informazioni rispetto a quelle previste nel 2015: questo si traduce in una semplificazione degli adempimenti relativi al 770 per i sostituti d’imposta, che devono trasmettere la CU 2016 ai lavoratori entro il 28 febbraio e all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo 2016 (esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite intermediario).

SCARICA IL MODELLO 730 E LE ISTRUZIONI

sabato 23 gennaio 2016

PERMESSO PER I PAPA' PER LA NASCITA DI UN FIGLIO

PIU' WELFARE AZIENDALE, MAGGIORE BENESSERE...E SOLDI


La mancata applicazione nel 2015 della detassazione al 10% dei premi di risultato variabili, frutto di accordi aziendali, ha avuto anche ripercussioni economiche sul salario dei lavoratori, molti dei quali si sono visti annullare in toto, il beneficio degli 80 euro del bonus Renzi. Per il 2016 la detassazione è stata reintrodotta, anche se per soli 2000 € contro i 3000 € precedenti, al contempo però ampliandone la platea dei beneficiari portando da 40 mila a 50 mila euro il reddito del 2015 entro il quale bisogna essere per fruire del beneficio. Ma appare evidente in tempi di congiuntura economica, nei quali i lavoratori faticano ad arrivare a fine mese e le aziende a far quadrare i conti, che comunque c'è bisogno di un approccio culturalmente diverso nei confronti del welfare aziendale. Spese mediche, libri scolastici, permessi per conciliare l'impiego con le esigenze della famiglia, servizi all'assistenza all'infanzia, borse di studio, carrello della spesa, sono alcuni esempi di welfare aziendale implementato tramite accordi aziendali in Italia. Il modello conviene a entrambe le parti, perché il valore del contributo “in natura” è più alto rispetto a quanto il lavoratore riuscirebbe ad acquistare con un aumento in busta paga soggetto alle normali aliquote fiscali.

giovedì 21 gennaio 2016

SVOLTOSI OGGI IL QUARTO INCONTRO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEI METALMECCANICI, PROSSIMO APPUNTAMENTO IL 28 GENNAIO

Nulla di fatto nel quarto incontro svoltosi oggi a Roma tra Federmeccanica e  Fim-Cisl, Fiom-Cgil,  e Uilm-Uil per il rinnovo del Ccnl scaduto il 31/12/2015. Prossimo incontro il 28 gennaio in 'ristretta', con le delegazioni sindacali rappresentate dalle sole segreterie nazionali. E' quanto deciso al termine dell'incontro odierno, appunto il quarto, nel corso del quale sono state sostanzialmente ribaditele rispettive posizioni, già emerse nelle sessioni precedenti. A partire dal prossimo tavolo si comincerà ad affrontare punto per punto i diversi capitoli. Nodo principale è il salario.    "Andiamo avanti", ha detto il direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi, "con l'obiettivo di realizzare un contratto nazionale che garantisca il 100% dei lavoratori epreveda un sistema sano di aumenti retributivi legati ai risultati delle aziende, distribuendo ricchezza dopo che si èprodotta. Non ci sono pregiudiziali". Quanto ai tempi, Franchi ha affermato che "saranno quelli che serviranno, l'obiettivo è arrivare alla meta".   La proposta di Federmeccanica per i sindacati significa limitare gli aumenti salariali (con i minimi di garanzia) del contratto nazionale solo al 5% dei lavoratori, per loro inaccettabile.
"Su questo aspetto la Fim è contraria. Dal 28 gennaio le parti hanno condiviso di avviare un negoziato più intenso in delegazione ristretta che affronti i singoli contenuti. Per la Fim è indispensabile intensificare il negoziato per dare ai lavoratori una risposta positiva ed immediata ad un contratto scaduto il 31 dicembre 2015", ha detto il segretario generale delle tute blu della Cisl, Marco Bentivogli, ribadendo l'importanza di rinnovare il contratto su tutti i punti, compreso il livello salariale. "Abbiamo chiesto di uscire dalla fase tattica e di entrare in quella concreta. Basta tatticismo", ha affermato il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, sottolineando di aver "ribadito la nostra contrarietà alla loro proposta salariale e confermato che per noi rinnovare il contratto significa rinnovarlo per tutti.Entro il mese di febbraio vogliamo approfondire tutti i temi e verificare se ci sono le condizioni per arrivare ad una stretta finale". Anche il numero uno della Fiom, Maurizio Landini, ha sottolineato il nodo degli aumenti salariali il contratto deve erogare "a tutti" e questo è "un punto di differenza esplicito nella trattativa. Il mese di febbraio diventa importante,dobbiamo definire il calendario per avere un quadro complessivo sui punti, su cosa siamo d'accordo e su cosa siamo distanti".Per Landini vanno valutati "anche momenti di informazione unitaria dei lavoratori".

mercoledì 20 gennaio 2016

FISCO INFO: LA DETRAZIONE PER SPESE FUNEBRI ORA AMPLIATA A QUALUNQUE SOGGETTO ANCHE NON PARENTE

Con l’approvazione della legge di stabilità 2016 (LEGGE 28 dicembre 2015, n. 208 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato entrata in vigore il 01/01/2016, la detrazione delle spese funebri mantiene lo stesso tetto per ogni funerale, ma si estende la platea dei potenziali fruitori della detrazione. Non vi è più il vincolo di parentela col defunto di cui all’articolo 433 del C.C., ma è chiunque abbia pagato il funerale che lo può detrarre (sempre entro il limiti massimi ammessi). 
Come si legge anche nella relazione di accompagnamento al provvedimento:
L’articolo 15 del Tuir prevede che le spese funebri siano detraibili solo se sostenute in dipendenza della morte delle persone indicate nell’articolo 433 c.c., nonché di affidati o affiliati.
Si elimina quindi il riferimento alla relazione di parentela con il defunto, consentendo così la detrazione in dipendenza del solo evento della morte.
L’intervento normativo supera le difficoltà di acquisizione dell’informazione relativa al grado di parentela, senza il quale non è possibile stabilire se la spesa sia o meno detraibile, al fine di consentire l’indicazione delle spese funebri nella dichiarazione dei redditi precompilata già a partire dall’anno d’imposta 2015.
Va ricordato inoltre, che è già molto ampia la platea di beneficiari attualmente individuata dalla legge (coniuge, figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi, discendenti e ascendenti, generi e nuore, suoceri, fratelli e sorelle), che danno diritto ad una detrazione di imposta del 19%.
Le istruzioni, appena emanate per la compilazione del modello 730/2016 del resto citano chiaramente: per le spese funebri sostenute per la morte di persone, indipendentemente dall’esistenza di un vincolo di parentela con esse.
L’importo, riferito a ciascun decesso, non può essere superiore a 1.550,00 euro, generando un credito pari a 294,5 €. Tale limite resta fermo anche se più soggetti sostengono la spesa. 

martedì 12 gennaio 2016

FONDO COMETA: RENDIMENTI MESE DICEMBRE 2015


Con una flessione si chiude il 2015 dei cinque comparti, compreso il neonato Sicurezza 2015, che addirittura fa registrare il segno meno, del fondo pensione dei metalmeccanici, dopo l'ottimo andamento del mese di novembre. Un annata caratterizzata da salite e repentine discese, oscillazioni dovute alle tempeste come le crisi greca o quella cinese che hanno flagellato i mercati economici mondiali, con inevitabili ripercussioni anche sugli strumenti finanziari nei quali Cometa investe.

lunedì 11 gennaio 2016

RIPRENDE IL 21 IL NEGOZIATO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEI METALMECCANICI


Quando i metalmeccanici italiani, si sono svegliati il 1° gennaio scorso si sono ritrovati con il contratto nazionale di lavoro scaduto. Eh si perchè a differenza dell'ultima tornata contrattuale del 2012, non si è riusciti a rinnovare il contratto prima della sua scadenza naturale fissata per l'ultimo giorno del 2015. Il negoziato partito ad inizio novembre ha visto le parti confrontarsi davvero poche volte, i prossimi incontri, sono fissati per i prossimi 21 e 28 gennaio. Sono 1,6 milioni i lavoratori interessati da questo rinnovo, che è apparso sin da subito tutto in salita, per colpa della "deflazione" ma anche a causa di uno scenario economico "post-bellico", così come lo ha descritto Federmeccanica, focalizzando l'attenzione in termini di produzione industriale persa, pari al 30% oltre ai 250 mila posti di lavoro evaporati, o gli 85 mila persi nel settore impiantistico. Senza dimenticare che la piattaforma, si colloca all'interno del dibattito sulla riforma del modello contrattuale, la cui proposta di riforma sarà varata giovedì prossimo dagli attivi unitari di Cgil, Cisl e Uil.
La proposta di Federmeccanica
La federazione degli imprenditori metalmeccanici ha avanzato una  proposta contrattuale, che prevede che nel 2016 nessun aumento salariale per assorbire quei 74 euro in più (4%) erogato nello scorso triennio. Dal luglio 2017, invece, più 37,31 euro al mese in busta paga, ma solo per chi è sotto il minimo di garanzia, come elemento perequativo. Per gli anni a venire Federmeccanica si impegna a riaggiornare i minimi contrattuali sulla base dell’inflazione Istat. La stessa offre 260 euro con la contrattazione aziendale, anche sotto forma di welfare. Gli imprenditori si dichiarano disponibili a garantire una copertura sanitaria al 100% a carico delle aziende per tutti i lavoratori, estesa anche ai familiari. Per gli industriali l’esborso sarebbe pari a 156 euro annui con cui garantire una copertura assicurativa con valore di mercato di circa 700 euro e assicurare la copertura integrale delle prestazioni estese anche ai familiari. Per la parte di previdenza integrativa, invece, la proposta di Federmeccanica prevede la diminuzione del contributo minimo a carico del lavoratore e un aggravio, dall’1,6% al 2%, pari a 91 euro in più, di quello a carico dalle aziende. Quanto al capitolo formazione la medesima proposta prevede 24 ore in un triennio con un contributo ulteriore a carico dell’azienda, ma distinto dall’accantonamento previsto per Fondimpresa.
La Fim
La proposta sul salario avanzata da Federmeccanica “va radicalmente modificata perchè i futuri incrementi in busta paga non possono essere riservati a meno del 5% dei lavoratori metalmeccanici. Devono coinvolgere la totalità dei lavoratori». Così Marco Bentivogli, segretario generale Fim,ha bocciato gli imprenditori meccanici: “Prevedere –ha detto- erogazioni salariali solo dal 2017 e dopo 6 mesi dal periodo di riferimento non consente di tutelare il potere d’acquisto dei salari. E’ evidente l’intenzione di Federmeccanica di recuperare i 74,68 euro mensili dati in più dal passato contratto, decidendo di non erogare nessun aumento per il 2016 e non applicando gli aumenti a tutti i metalmeccanici”. Una mossa che Bentivogli ha etichettato come antiproduttiva: “Siamo il Paese con i salari più bassi, la leva per recuperare la produttività passa attraverso altre leve competitive non verso azioni di riduzioni salariali”.

sabato 9 gennaio 2016

STRUMENTI PER CAPIRE: PERCHE' LO STIPENDIO DI GENNAIO SARA' PAGATO ENTRO IL 12 GENNAIO

Perchè lo stipendio con le competenze di dicembre è sempre pagato entro il 12 gennaio dell'anno successivo? Questo è quasi un obbligo in capo alle aziende. Infatti nel testo unico delle imposte sui redditi, il cosiddetto TUIR, c’è una norma chiamata il “principio di cassa allargato” che rende conveniente dal punto di vista fiscale, per le aziende, pagare gli stipendi ed i compensi di dicembre ai dipendenti e collaboratori entro il 12 gennaio dell’anno successivo. Solo in questo modo infatti è possibile considerare di competenza dell’anno appena concluso il pagamento delle retribuzioni relativo alla mensilità di dicembre.
Il principio di cassa allargato è chiaro: gli stipendi di dicembre 2015 possono essere considerati di competenza dell’anno 2015, solo se vengono pagati entro il 12 gennaio 2016. In caso contrario, se il pagamento degli stipendi avviene oltre il 12 gennaio, le retribuzioni stesse confluiscono nella competenza dell’anno d’imposta 2016.
Il principio di cassa allargato è contenuto nell’art. 51 del TUIR, che appunto definisce la “Determinazione del reddito di lavoro dipendente”. Il comma 1: “Il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d'imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro. Si considerano percepiti nel periodo d'imposta anche le somme e i valori in genere, corrisposti dai datori di lavoro entro il giorno 12 del mese di gennaio del periodo d'imposta successivo a quello cui si riferiscono”.
Se le retribuzioni sono pagate entro il 12 gennaio 2016, sono considerati come percepiti nell’anno d’imposta 2015, e tassate anche in tale anno (anche se percepite nell’anno successivo 2016), quindi il datore di lavoro potrà inserire lo stipendio di dicembre nella Certificazione Unica 2016 (ex modello CUD), relativa ai redditi percepiti dal lavoratore nell’anno d’imposta 2015. 

venerdì 8 gennaio 2016

STRUMENTI PER CAPIRE: ELEMENTO INDIVIDUALE ANNUO

Con la retribuzione del mese di dicembre 2015, che percepiremo nel mese di gennaio 2016, troveremo, tra le competenze la voce: "Elemento individuale annuo". Esclusivamente per i lavoratori operai in forza alla data del 31 dicembre 2008, a fronte della nuova normativa, a partire dal 2009, viene erogata annualmente con la retribuzione del mese di dicembre una somma annua pari a 11 ore e 10 minuti a titolo di elemento individuale annuo di mensilizzazione non assorbibile ex Ccnl 20 gennaio 2008. Tale elemento, deriva dal calcolo della differenza tra il pagamento mensilizzato e quello precedente ad ore, per gli operai, che calcolato in un ciclo completo (28 anni) è appunto di 11 ore e 10 minuti mediamente.
In caso di risoluzione del rapporto di lavoro, al lavoratore spetterà il pagamento di questo elemento in proporzione dei dodicesimi maturati.
La frazione di mese superiore a 15 giorni è considerata come mese intero.

mercoledì 6 gennaio 2016

DOMANI RIPRENDONO L'ATTIVITA' MELANO E ALBACINA

Dopo la lunga pausa per le festività natalizie, riapriranno domani giovedì 7 gennaio, con il primo turno di mattina i siti  fabrianesi, del polo Melalba della Whirlpool/Indesit. Si tornerà al lavoro dopo 19 giornate di stop, infatti i due siti avevano chiuso i battenti, concludendo l'attività lavorativa il 18 dicembre scorso.
Si riprende il lavoro in un anno denso di impegni, aspettative, cambiamenti, soprattutto per lo stabilimento di Melano, destinato a diventare l'hub europeo-mediterraneo produttore di piani cottura della multinazionale extralarge americana del bianco. Ma più in generale ci sarà molta attesa per la concretizzazione di quanto previsto dall'accordo quadro del 2 luglio 2015. I primi segnali del cambiamento per Melano, compreso lo spostamento di un buon numero di lavoratori dallo stabilimento di Albacina, già ci sono stati, ma sono ancora da stabilire le tempistiche e le modalità per lo spostamento degli impianti complessi, che dovrebbero consentire al plant di Melano di diventare quella fabbrica integrata verticalmente, secondo quanto previsto dalla Whirlpool. Lumi in merito, dovrebbero scaturire dagli incontri istituzionali, previsti dall'accordo del 2 luglio. Sono infatti attesi a breve anche gli incontri per il monitoraggio dell'andamento del piano di integrazione, il suo avanzamento ed il correlato utilizzo degli ammortizzatori sociali,  a livello nazionale con il relativo Comitato che vedrà intorno al tavolo il Mise, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Confindustria, le Regioni, le Organizzazioni Sindacali e il Coordinamento Sindacale, la cadenza prevista delle riunioni di questo organismo è semestrale. Inoltre dovrebbe svolgersi sempre a stretto giro di posta il secondo incontro del Comitato Locale per sito, dopo quello precedente svolto a settembre scorso, visto che la cadenza prevista è trimestrale. Ovviamente tale percorso riguarderà anche la componente impiegatizia, gli "white collar", anch'essi alle prese con un complesso processo di integrazione.