mercoledì 30 dicembre 2015

RADDOPPIATO IL CONGEDO PER I PAPA'

Sotto l'albero di Natale, la legge di Stabilità per il 2016, approvata definitivamente lo scorso 22 dicembre, ha portato alcune interessanti novità per quello che concerne il welfare familiare e che puntano a migliorare la conciliazione vita-lavoro.
Congedo per papà raddoppiato
Per chi ha figli piccoli, il congedo parentale obbligatorio retribuito per il papà lavoratore dipendente, introdotto in via sperimentale dalla legge Fornero del 2012, fino a dicembre di quest'anno, passa da uno a due giorni, che potranno essere fruiti anche non continuativamente, entro cinque mesi dalla nascita del figlio. Il papà potrà prendere il congedo anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice. La misura si inserisce in un pacchetto di riforme a sostegno della maternità dei lavoratori autonomi già contenute nel job act.
I lavoratori e le lavoratrici autonome, genitori di bambini nati dopo il 1° gennaio 2016, potranno infatti beneficiare del congedo parentale per un periodo di 6 mesi entro i primi 3 anni di vita del bambino, godendo del medesimo trattamento economico e previdenziale previsto oggi per i dipendenti.

Carta famiglia: sconti per chi ha più di 3 figli
Per le famiglie numerose, cioè quelle con almeno tre figli minori residenti, anche se straniere, verrà emessa una “card”: è volontaria e servirà, in base all'Isee, a ottenere sconti a servizi privati e pubblici che aderiranno all'iniziativa. Per esempio, prezzi agevolati sui trasporti e sugli acquisti. Dentro un “Piano Povertà”, si è finanziata anche una carta acquisto per famiglie con almeno 3 figli o con disabili. Fondi anche per la legge 'dopo di noi', in favore delle persone disabili che rimangono senza genitori. Entro marzo saranno varati i decreti attuativi che ne definiranno i contorni. la card potrà essere utilizzata per ottenere sconti su beni e servizi.

Riscatto maternità
Arriva la possibilità di cumulare il riscatto degli anni di laurea con il riscatto del periodo di maternità facoltativa fuori dal rapporto di lavoro. Viene inoltre riconosciuta l’inclusione dei periodi di maternità ai fini del conteggio dei premi di produttività aziendali.

AUGURI DI BUON ANNO!!!



A TUTTI I MIGLIORI AUGURI PER UN 2016 RICCO DI SODDISFAZIONI!!!

martedì 29 dicembre 2015

DAL 2016 TORNA LA DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA'

La legge di stabilità per il 2016, approvata definitivamente dal Senato lo scorso 22 dicembre 2015, per quanto riguarda il settore del lavoro vede un gradito ritorno per i lavoratori, ossia la reintroduzione, dopo che questo era stato bloccato per il 2015, del regime fiscale agevolato dei premi di produttività (ossia la detassazione dei premi di produttività).
L’applicazione riguarderà i datori di lavoro del settore privato e la misura dell’agevolazione resta pari al 10%. Beneficiario dell’agevolazione è ogni prestatore di lavoro che non vi rinunci espressamente. È inoltre previsto un limite annuale di 2.000 euro lordi, aumentato fino a un importo non superiore a 2.500 euro per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro, con modalità da specificare con decreto interministeriale da approvare entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di stabilità..
Il lavoratore deve essere titolare di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore a 50.000 euro nell’anno precedente a quello di percezione delle somme detassate.
Sono agevolabili:
– i premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, misurabili e verificabili sulla base di criteri definiti con decreto interministeriale;
– le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa.
In entrambi i casi, le erogazioni devono essere previste e regolate da contratti collettivi aziendali o territoriali di cui all’art. 51 del DLgs. n. 81/2015.

Per quanto riguarda il regime contributivo, fino al 2014 tali premi e somme subivano un assoggettamento a contribuzione normale al momento dell’erogazione e un successivo sgravio contributivo ai sensi dell’art. 1 commi 67-68 della L. n. 247/2007, nella misura di 25 punti percentuali sui contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro e totali per i contributi a carico dei lavoratori, su un importo massimo del premio pari al 5% della retribuzione contrattuale percepita.
Tale sgravio contributivo veniva regolamentato e concesso a seguito di un decreto interministeriale che ne fissava le regole nel rispetto dei limiti finanziari del Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello. Dal 2016 non è più prevista la decontribuzione previdenziale per i premi di produttività. Il disegno di legge di stabilità 2016, al comma 95, confermando quanto già contenuto nell’originario art. 12, prevede l’azzeramento delle disponibilità di tale Fondo, con la conseguenza che i premi di produttività non usufruiranno più della decontribuzione previdenziale chenè stata finora per i datori di lavoro uno sprone a stipulare con le organizzazioni sindacali dei lavoratori accordi in materia di premi di produttività.

Il suddetto Ddl prevede, inoltre, che il contratto collettivo aziendale o territoriale possa contenere la scelta, in capo al dipendente, fra i premi di produttività e le somme e i valori di cui al comma 2 e all’ultimo periodo del comma 3 dell’art. 51 del TUIR, senza che questi entrino a far parte del reddito di lavoro dipendente.
In buona sostanza (sempre che il contratto collettivo aziendale o territoriale lo preveda) il lavoratore può scegliere di non ricevere in tutto o in parte le somme detassate e di fruire in alternativa di somme e valori dell’art. 51 del TUIR (esempio contributi versati dal datore di lavoro a enti o casse aventi esclusivamente fine assistenziale oppure sotto forma di contributi al fondo di previdenza complementare) senza che questi ultimi vadano a formare il reddito di lavoro dipendente nei limiti già previsti dal TUIR.

WHIRLPOOL/INDESIT, VERTENZA SIMBOLO DEL 2015


La vertenza “simbolo” del 2015 è stata sicuramente, per le dimensioni numeriche e l'impatto geografico che ne derivava, quella della Whirlpool, successiva all’acquisto da parte della multinazionale americana del bianco, della Indesit Company. Ma lo "storytelling", la narrazione, oggi si dice così di questa faticosa e complessa vicenda, cominciò in realtà lo scorso 19 febbraio 2015 al Ministero dello sviluppo Economico, allorquando davanti alle sollecitazioni sindacali ed in presenza del Ministro Guidi, il management della Whirlpool, dichiarò la disponibilità a presentare, entro aprile un nuovo piano industriale, denominato, piano integrazione Italia.  Alla fine del mese di ottobre del 2014, mentre gli americani si apprestano a salire al controllo totale della storica società di elettrodomestici, acquisita l'11 luglio 2014, la Whirlpool svela, almeno in parte, i piani futuri sulla Indesit, parlando di un generale processo di "riorganizzazione" che non sembra escludere categoricamente la chiusura di qualche stabilimento. E difatti il 16 aprile 2015 il gruppo la multinazionale americana, presenta il suo piano industriale e le indiscrezioni autunnali trovano conferma in tutta la loro durezza. Dichiarati 1.350 esuberi, di cui 1.200 nelle fabbriche e 150 nei centri di ricerca. Prevista la chiusura della Indesit di Caserta e del centro ricerca e sviluppo di None (Torino). In quattro mesi, così, riappare lo spettro dei licenziamenti, si torna in strada a manifestare e vengono bruscamente interrotte le trattative. Il 20 aprile, presso il centro congressi Cavour, in sede sindacale, rottura fra l'azienda e Fim, Uilm e Ugl che si alzano dal tavolo, in quanto il tavolo deputato è quello ministeriale, vista la complessità della situazione, mentre la Fiom si dichiara disposta al confronto in quella sede. Vista la situazione, a stretto giro di posta arriva la convocazione ministeriale per il 27 aprile, per cercare di ricomporre la situazione. Poi il 29 aprile il 5 e l'8 maggio sempre al Mise, si svolgono tre tavoli di consultazione, esplorazione e approfondimento sul piano industriale, con la vertenza che sembra essersi avvitata in una pericolosa fase di stallo. Interviene il Governo e il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi convoca per il giorno 12 maggio il tavolo sulla vertenza Whirlpool dal quale non esce nulla di concreto ma le parole di sindacati e azienda fanno sperare che si sia entrati in una nuova fase della trattativa, dopo lo stallo dei precedenti incontri. Il Governo convoca un nuovo tavolo ristretto per il 20 maggio, tra segreterie nazionali e azienda. In questa occasione arriva un'altra doccia fredda, mentre i sindacati speravano di vedere concretizzarsi le aperture sull'impianto di Carinaro in provincia di Caserta, la Whirlpool non riduce gli esuberi previsti dal piano industriale ma, anzi, ne annuncia altri 480 tra gli impiegati, portando il totale a 2.060 a fronte dei 1350 previsti fino a ieri. Dura la reazione del Governo: il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi definisce il piano "inqualificabile" e chiede all'azienda nuove proposte "credibili e tangibili" che diano certezze ai lavoratori, prima di riconvocare la parti esprimendo "delusione e preoccupazione" per il tempo perso. Anche il ministro del lavoro Giuliano Poletti vuole che la società Usa "ripresenti il piano" perché "continuiamo a non essere d'accordo, pensiamo che vadano mantenuti gli accordi fatti all'epoca di Indesit". Riprendono, quindi, gli scioperi e le manifestazioni. Il 28 maggio l'azienda convoca un tavolo sindacale a Firenze, che provoca non poche tensioni fra sindacati, in quanto anche in questa occasione l'unica ad accettare l'invito della Whirlpool è la sola Fiom, mentre il diniego di Fim, Uilm e Ugl è legato alla strada ministeriale come unica via, in grado di dirimere la questione. Inizia quindi un mese di giugno fitto di faccia a faccia al Mise, il 9 e successivamente il 17  in un ennesimo incontro al Ministero dello Sviluppo economico si aprono nuovi spiragli: Whirlpool non chiuderà Carinaro. Anzi allo stabilimento sarà assegnata una 'missione produttiva'. La multinazionale americana si è impegnata a presentare entro una settimana un nuovo piano industriale che preveda missioni industriali per tutti i siti, incluso quello di Caserta. Il 23 giugno nell'incontro fiume svoltosi dalle 10 alle 20, la svolta che fa imboccare alla vertenza l'ultimo chilometro, infatti si registrano nuovi e decisivi passi avanti: il nuovo piano che prevede l'impiego dei lavoratori senza esuberi e un polo europeo dei ricambi e accessori a Carinaro, lo stabilimento a Caserta. Nonostante si riconosca che la trattativa abbia fatto dei passi avanti, per i sindacati non ci sono ancora le condizioni per chiudere un'intesa. Nell'incontro successivo del 26 giugno, la Whirlpool, presenta la griglia degli incentivi per l'outplacement del personale. Ed infine, il 2 luglio, viene presentato un documento, l'ipotesi di un accordo quadro che dovrà essere approvata dai lavoratori, ma la compagnia statunitense ha preso l'impegno formale a non licenziare fino al 2018 (termine del piano industriale e tra l'altro previsto anche dal vecchio piano Indesit del 2013) e ritira la dichiarazione di oltre 2 mila esuberi. Previsti, inoltre, diversi interventi per oltre 500 milioni di euro in tre anni e incentivi all'esodo. A Caserta sarà insediato il polo europeo ricambi e accessori (320 persone) e il magazzino di None sarà ceduto in continuità alla piemontese Mole.  Si ristabilisce in pratica un quadro stabile per il futuro industriale della società, senza licenziamenti. Almeno fino a tutto il 2018. Ed il documento raccoglie anche il consenso esplicito del ministro Guidi, del sottosegretario al lavoro Bellanova e dei segretari nazionali di Fim, Fiom e Uil, rispettivamente Bentivogli, Landini e Palombella. Ed infine l'ultimo atto, il referendum consultivo che ratifica l'accordo stesso, al netto di tutte le declinazioni in sede locale per la sua implementazione. Il responso quasi plebiscitario decretato dai lavoratori, con oltre l'80% (82,77% per la precisione) di si, pur non sottovalutando qualche mal di pancia, conferma che l’accordo raggiunto era il migliore degli accordi possibili in un’ottica nazionale. Ora per Fim, Fiom e Uilm c’è un altro pezzo di lavoro, forse il più faticoso. Dopo la ratifica dell’accordo quadro nelle singole sedi, si dovranno affrontare le singole posizioni per i prepensionamenti, i trasferimenti e le uscite incentivate dei lavoratori, nonchè gli investimenti, le produzioni, secondo quanto esplicitato nell'intesa, come ad esempio per Melano, che accogliendo i lavoratori di Albacina, stabilimento destinato alla chiusura, diventerà l'hub europeo - mediterraneo per la produzione dei piani cottura Whirlpool da 2,4 milioni di pezzi sfornati.

domenica 27 dicembre 2015

FESTIVITA' 2016


SI STANNO CONSUMANDO GLI ULTIMI GIORNI DI QUESTO 2015, IN ATTESA CHE VENGA IL NUOVO ANNO E SI SPERA, COME CONSUETUDINE CHE SIA MIGLIORE DEL PRECEDENTE. IL 2015 E' STATO AVARO DELLA POSSIBILITA' DI PONTI FESTIVI, ESSENDO CADUTE LE FESTIVITA' SIA DI SABATO CHE DOMENICA. IL 2016, CHE SARA' BISESTILE, PRESENTA PIU' POSSIBILITA'  DI FARE DEI PONTI LUNGHI, CON L'UNICA ECCEZIONE RAPPRESENYTATA DAL 1° MAGGIO, CHE CADRA' DI DOMENICA.

martedì 22 dicembre 2015

BUON NATALE !!!




A TUTTI, MA PROPRIO TUTTI I MIGLIORI AUGURI PER UN CALDO E SERENO  NATALE IN COMPAGNIA DEI VOSTRI CARI E DI COLORO CHE AMATE E CHE CONTRIBUISCONO A FAR SI CHE OGNI GIORNO SIA NATALE!!!

giovedì 17 dicembre 2015

TASI E IMU, ECCO LE NOVITA' PER IL 2016

Passato in archivio da poche ore il saldo Tasi e Imu 2015, già si guarda alle novità per il prossimo anno, strombazzate per i due tributi tra i più odiati indubitabilmente degli ultimi anni. Dopo l'approvazione della legge di stabilità, da parte del Senato, vediamo di fare una panoramica delle novità che riguarderanno la fiscalità immobiliare nel 2016 e come già annunciato nei mesi scorsi, i principali cambiamenti coinvolgeranno le prime case, i terreni agricoli.
Via la Tasi sulle abitazioni principali, compresa la quota inquilini quando l'affittuario (o il comodatario a titolo gratuito) la utilizzano come prima casa.
Per i comodati, l'esenzione scatterà per gli immobili concessi a parenti disabili in linea retta o collaterale di secondo grado. Oppure nell'eventualità del comodato gratuito dai genitori ai figli, a condizione che il contratto sia registrato, che il comodante abbia utilizzato la casa come abitazione principale nel 2015 e che non abbia altri immobili di proprietà. Un ultimo caso di esenzione per i comodati è quello degli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa assegnate ai soci studenti universitari.
Riduzioni del 25%, rispetto alle aliquote 2015, sono previste, invece, per gli immobili concessi in locazione a canone concordato.
Per i terreni agricoli, si amplia la platea dei proprietari che non saranno più tenuti al pagamento dell'imposta. L'esenzione è stata fissata per i titolari di terreni montani o collinari ubicati nei Comuni elencati nella circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze n.9/1993. Esonerati anche i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, indipendentemente dal luogo in cui si trova il bene.

lunedì 14 dicembre 2015

IL 16 DICEMBRE TERMINE ULTIMO PER IL SALDO TASI E IMU 2015

Sotto l'albero di Natale appuntamento rituale con le tasse. Ancora 48 ore, fino a mercoledì 16 dicembre per pagare il saldo 2015 della Tasi e dell'Imu. E' bene ricordare che la tanto strombazzata abolizione della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili sulla abitazione principale, andrà in vigore solamente dal prossimo anno e quindi per quest'anno il saldo è ancora dovuto. Medesima scadenza anche per il saldo Imu che riguarda tutti quegli immobili diversi dalla abitazione principale non di lusso. Se abitiamo in un Comune che nel 2015 ha mantenuto le aliquote piatte, ossia non le ha modificate e il possesso dell'immobile è stato per 12 mesi, basterà replicare quanto scritto nell' F24 o bollettino postale con il quale si è pagato l'acconto di giugno, avendo l'accortezza ovviamente di indicare che trattasi di un pagamento a saldo. Se invece il Comune ha variato le aliquote e le regole nel 2015, bisognerà calcolare l'imposta per tutto l'anno con le regole definitive e quindi sottrarre quanto versato in acconto. Infine se il possesso è durato meno di 12 mesi, il calcolo dovrà essere rapportato ai mesi di possesso dello stesso. Come sempre per informazioni, calcoli e compilazione dei modelli di pagamento, ci si potrà rivolgere presso il Caf Cisl.



WHIRLPOOL/ INDESIT MELALBA: ULTIMA SETTIMANA LAVORATIVA DEL 2015

Quella cominciata oggi sarà l'ultima settimana di lavoro e poi le fabbriche di Melano e Albacina, chiuderanno i battenti del 2015 in occasione del ponte di Natale. Infatti nei giorni scorsi, la direzione aziendale ha comunicato alle Rsu dei due stabilimenti la chiusura e la riapertura 2016. L'ultimo giorno lavorativo dell'anno sarà per entrambi i siti venerdì prossimo, 18 dicembre con la riapertura fissata per giovedì 7 gennaio 2016, con l'utilizzo della cigs e degli strumenti contrattualmente fruibili come par e ferie. Ma anche alla luce delle prospettive scaturite dall'accordo del 2 luglio scorso, saranno giorni di grande fibrillazione per il plant di Melano, dove saranno giorni in cui si svolgeranno attività di adeguamento dello stabilimento al piano che lo dovrebbe portare ad essere l'unico hub della zona europeo - mediterranea produttore di piani cottura da incasso (2,35 milioni di pezzi) e dei prodotti speciali della multinazionale americana. Dopo aver implementato a Melano le tre linee provenienti dal sito polacco di Wroclaw, con le relative produzioni, durante il ponte natalizio dovrebbero essere installate la linee provenienti dallo stabilimento campano di Caserta, mentre è previsto per la prossima primavera, lo step che dovrebbe portare le produzioni provenienti da Cassinetta. Continua intanto, con l'aumentare dei volumi la migrazione dei lavoratori dallo stabilimento di Albacina a Melano e con la formazione per la riconversione degli stessi e a fine anno dovrebbero essere indicativamente un centinaio le unità che hanno preso la strada di Melano. E altresì, prosegue l'outplacement incentivato dei lavoratori a tutti i livelli, impiegatizio e operaio che hanno deciso di usufruire di quanto previsto dalla griglia degli incentivi, uscendo volontariamente, accompagnandosi alla pensione o optando per altre opportunità lavorative. Alla fine dell'anno, saranno a livello di fabbriche una quarantina circa le persone che appunto volontariamente usciranno attraverso la mobilità incentivata e coloro che siano in possesso dei requisiti per la pensione nell'arco temporale di fruizione degli ammortizzatori sociali ed in coerenza con i vigenti parametri legislativi che disciplinano la procedura di mobilità, ai sensi della legge nr. 223 luglio 1991.

mercoledì 9 dicembre 2015

FONDO COMETA: RENDIMENTI MESE DI NOVEMBRE 2015



Si avvia alla conclusione questo 2015 per i cinque comparti del Fondo Cometa. Un anno caratterizzato da una forte volatilità, che sembra si possa concludere con una sprint positivo, grazie anche ai mercati in controtendenza che hanno ricominciato a salire in maniera robusta, anche grazie alla intenzione di confermare il "quantitative easing", il bazooka monetario voluto da Draghi per dare solidità alla crescita dell'economia. A beneficiarne ad esempio il comparto Sicurezza che dopo il crollo di giugno, tocca addirittura il suo top annuale, ma anche il neonato Sicurezza 2015 al secondo mese di vita, raddoppia il rendimento accumulato, ma anche crescita sembra essere proiettato verso livelli record per il 2015.

martedì 8 dicembre 2015

METASALUTE, INFOGRAFICA NOVITA' 2016



In questa scheda infografica, preparata dall'amico e collega Roberto Corinna dello stabilimento di Albacina della Whirlpool/Indesit , sono riassunte le novità del piano Base 2016 di Metàsalute.

martedì 1 dicembre 2015

RIUNITISI I CAE DI INDESIT E WHIRLPOOL

Il 26 e 27 novembre scorsi, a Induno Olona (Varese), per la prima volta dopo l'acquisizione di Indesit Company da parte di Whirlpool, si sono riuniti i Comitati Aziendali Europei delle rispettive società, con all'ordine del giorno il percorso di unificazione dei due organismi di rappresentanza transnazionale. La decisione presa unanimemente, nella due giorni caratterizzata da uno spirito costruttivo, e' di costituire un gruppo di lavoro paritetico il cui compito peculiare, sara' quello di elaborare - entro il primo trimestre 2016 - un accordo coerente con il nuovo contesto aziendale e in grado di valorizzare le migliori pratiche di entrambe le società. Tra queste riveste notevole importanza il riconoscimento di una rappresentanza inclusiva - nel perimetro societario EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa) - anche dei lavoratori dei paesi non facenti parte dell'UE come Russia, Sudafrica, Turchia.
La presidente di Whirlpool EMEA, Esther Berrozpe e il management aziendale presente ai lavori del 27 novembre hanno illustrato ai rappresentanti dei lavoratori i risultati 2015 nella regione, l'avanzamento del processo d'integrazione e le strategie per gli anni futuri. Particolare focus e' stato dato ai piani industriali di Italia e Polonia, agli investimenti, alle strategie di mercato e d'innovazione prodotto.

giovedì 26 novembre 2015

CORSO GRATUITO CAF CISL MARCHE PER OPERATORE FISCALE, CAMPAGNA 730/ 2016.



Anche per il 2016 il Caf Cisl Marche organizza un corso gratuito per la compilazione del Modello 730 finalizzato all’assunzione di personale.

Chi fosse interessato può iscriversi:
Compilando la richiesta di adesione sul sito:   www.cislmarche.it  (il link aprirà un sito esterno)
e inviando il proprio curriculum alla sede preferita per il corso:

Ancona: rf.ancona@cisl.it
Ascoli: rf.ascolipiceno@cisl.it
Macerata: rf.macerata@cisl.it
Pesaro: rf.pesaro@cisl.it

Scadenza 15 dicembre 2015

LE STRATEGIE DEL FONDO COMETA, INTERVISTA AL PRESIDENTE ANNA TROVO'

martedì 24 novembre 2015

DAL MONDO DEL BIANCO: JP VINCE CONTRO LE BANCHE, COSI' SENTENZIA LA CASSAZIONE


J&P Industries vince nell’ultimo grado di giudizio (il terzo) il contenzioso voluto dagli istituti bancari, evitando un colpo, forse mortale all'economia fabrianese. Tutto era cominciato il 20 febbraio 2012 quando le banche  Mps Gestione Crediti Banca spa, Unicredit Management Bank, Banca delle Marche, Banca Popolare di Ancona, Cassa di risparmio di Fabriano e Cupramontana, Banca Cr di Firenze, Banca dell'Adriatico, avevano presentato ricorso contro la decisione dei commissari ministeriali. Questi, alla fine del 2011 avevano autorizzato la cessione dell’asset del bianco della Antonio Merloni spa alla Jp Industries spa-Qs Group spa dell’imprenditore cerretese Giovanni Porcarelli,  Il 21 settembre 2013, infatti, i giudici della seconda sezione civile del Tribunale di Ancona avevano dato ragione alle banche creditrici della Antonio Merloni, annullando la vendita della Ardo, la quale, a loro avviso, sarebbe stata ceduta a un prezzo cinque volte inferiore al valore di mercato. Tale decisione era stata ribadita nell’aprile 2014 dalla Corte d’Appello dorica. Oggi invece, ribaltando così il verdetto dei primi due gradi di giudizio, la Cassazione ha dato ragione ai commissari straordinari ed ora Porcarelli potrà proseguire con il progetto industriale.

sabato 21 novembre 2015

VERTENZA BEST: SIGLATO L'ACCORDO PER SALVARE CERRETO D'ESI



Una delle vertenze più scottanti  degli ultimi periodi, cominciata ad inizio settembre, sembra avere trovato una soluzione. Dopo settimane di confronto, di tensione anche vibrante, caratterizzate da scioperi, presso la sede della Regione Marche si è raggiunto un accordo che nel medio periodo riesce a dare un futuro produttivo allo stabilimento di Cerreto d'Esi della Best, storica azienda produttrice di cappe di aspirazione di proprietà della multinazionale americana Nortek, che negli ultimi tre anni, aveva già visto tre riorganizzazioni aziendali, che avevano provocato 160 fuoriuscite dall'azienda, senza dimenticare che alcuni anni fa, la forza lavoro si aggirava intorno alle 800 unità.

lunedì 16 novembre 2015

TRA UN MESE, IL 16 DICEMBRE SI DOVRA' SALDARE LA TASI E L'IMU 2015

Entro un mese esatto, il prossimo 16 dicembre si dovrà tornare alla cassa per il saldo 2015 della Tasi e dell'Imu.
Per procedere al calcolo della TASI e dell’IMU 2015 in scadenza al 16 dicembre 2015 occorrono tre dati fondamentali:
la rendita catastale dell’immobile;
le aliquote;
il sistema di detrazioni (o agevolazioni varie) previsto.

Ecco come calcolare la base imponibile che è uguale per entrambe le imposte:
Rendita catastale * 5% * coefficiente immobile
Al risultato ottenuto occorre applicare le aliquote previste dal Comune di residenza; in più occorre leggere bene la delibera comunale di riferimento per verificare che non siano previste detrazioni fiscali, esenzioni o agevolazioni fiscali varie.

Chi deve pagare la seconda rata o saldo IMU e TASI 2015 in scadenza il 16 dicembre 2015?

In ordine alla TASI i soggetti passivi dell’imposta sono il proprietario ed il detentore dell’immobile, secondo quelle che sono le aliquote stabilite dai Comuni. Ad esempio, la TASI 2015 è dovuta anche dagli inquilini che abitano in affitto per una quota parte (tra il 10 ed il 30% dell’ammontare totale).
In questo senso, la Legge di Stabilità 2016 ha abolito la TASI sulla prima casa e modificato la TASI 2016 su seconde case, inquilini e immobili merceologici.

L’IMU, a differenza della TASI, è dovuta dai possessori di immobili titolari di un diritto reale di godimento sullo stesso (proprietari, diritto di abitazione e/o uso). Dal 2014 l’IMU non è dovuta sulla prima casa e sulle relative pertinenze.

CLICCA SUL LINK SOTTOSTANTE PER CONOSCERE LE ALIQUOTE DEL TUO COMUNE

METASALUTE: NOVITA' PIANO SANITARIO ANNO 2016 - MIGLIORIE SU GARANZIE IN ESSERE E INTRODUZIONE NUOVE GARANZIE - INFOGRAGìFICA







venerdì 13 novembre 2015

STRUMENTI PER CAPIRE: ASPETTI DEL PREMIO DI RISULTATO INDESIT COMPANY.


Uno degli aspetti di più difficile comprensione del contratto integrativo Indesit Company, è l'incidenza delle assenze individuali sul risultato collettivo. La liquidazione del premio di risultato, legato al parametro della produttività, per una quota fino a 1756 euro lordi, avviene al raggiungimento degli obiettivi fissati annualmente e sulla scorta di un coefficiente di moltiplicazione determinato dalla presenza individuale sul posto di lavoro, rilevata nel corso dell'anno. A partire dal 1° gennaio del 2012, le erogazioni delle quote avvengono trimestralmente, con le competenze di marzo, giugno, settembre e dicembre e, sempre sotto forma di acconti pari al 90%, con successivo conguaglio semestrale ed eventuale recupero annuale. Nel lucido sottostante, l'esempio esplicativo è stato fatto considerando 200 giorni effettivamente lavorati (che poi verosimilmente dovrebbero essere, forse qualcuno in meno, se pensiamo che al 30 settembre erano stati 147, quelli in cui lo stabilimento di Melano ha svolto la propria attività lavorativa, escludendo quindi le chiusure collettive come Cigs, Ferie e Par collettivi).  Per ricavare la propria classe di assenteismo, basterà applicare l'equazione: a:100=b:x , dove a sono i giorni effettivamente lavorati e b i giorni di malattia individuali. Questa formuletta si potrà applicare ad ogni trimestre nel quale viene erogata la tranche del premio. Quindi come abbiamo visto (al netto dell'errore fortuito sulle buste paga di alcuni lavoratori verificatosi a settembre), se non si saranno verificate giornate di malattia individuale, ogni tranche del premio sarà pari a 592,80€, pari quindi al 115% della tabella, mentre l'importo con coefficiente 100%, è pari a 527,00€. 
Va comunque ricordato che se ad esempio al posto di un giorno di cigs collettiva, si fosse optato  individualmente per un giorno di ferie o par individuali, il valore a, cambierebbe .



mercoledì 11 novembre 2015

MINI GUIDA ALLE PRESTAZIONI DI ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA ANNO 2016. PIANO BASE



FIM - CISL, +16,6% DI ISCRITTI DAL 2004 AL 2014, BOOM DI UNDER 25.

La Fim, federazione dei metalmeccanici della Cisl ha registrato nel 2014 221.711 iscritti con una sostanziale stabilità rispetto al 2013 (+0,16%) e un aumento del 16,6% rispetto al 2004. Lo fa sapere la stessa organizzazione parlando di ''un dato straordinario di tenuta organizzativa e politica se si pensa che il settore è stato segnato profondamente dalla crisi economica, ha visto numerose chiusure di aziende, un ricorso massiccio alla cassa integrazione e centinaia di migliaia di posti di lavoro persi''.
Questo quanto emerso nel corso dell'Assemblea Organizzativa Nazionale, tenutasi a Roma, presso il teatro Ambra Jovinelli dal titolo "Un nuovo inizio". Un "sindacato 2.0" nell'era dei "big data e dell'industria 4,0", un linguaggio alla Steve Jobs per il futuro del sindacato chiamato ad un forte rinnovamento, per cercare di rispondere a 360° ai propri iscritti, di fronte alle nuove e sempre più complesse sfide del mondo del lavoro, in un contesto economico e sociale e dalle trasformazioni della società e del mondo del lavoro, a cui non corrispondono adeguate capacità di reazione positiva e rinnovamento, che rendono sempre più difficili le prospettive del sindacalismo italiano.
Tutti gli anni - spiega il sindacato in una nota - vi sono uscite fisiologiche pari al 23/25% per uscita dal lavoro e pensionamenti. Pertanto, il mantenimento del numero di iscritti dell'anno precedente, presuppone in ogni caso una dinamica dei nuovi iscritti corrispondente almeno alle uscite. La crescita organizzativa quindi indica la persistenza di una buona capacità della Fim di fronteggiare il rischio di erosione "naturale" della base associativa''. Negli ultimi 10 anni, sottolinea il sindacato i metalmeccanici di Cgil e Uil hanno registrato un arretramento nelle tessere.
Nel 2014 l'82,44% degli iscritti erano uomini. L'analisi dei dati sulla composizione per classi di età, conferma il notevole peso della fascia intermedia dai 35 ai 55 anni con il 66,54% degli iscritti totali.
In due anni gli under 25 sono cresciuti del 238%. Erano anni che non avevamo un risultato cosi'. Non dipende da un aumento delle assunzioni ma dall'aver mostrato una immagine piu' giovane e combattiva del nostro sindacato contro lo sconfittismo prevalente, dire che tutto va male non aiuta a fare andare meglio le cose . Siamo riusciti a ribaltare l'immagine di un sindacato un po' invecchiato: più pragmatico e agguerrito", prosegue. Un 'vento' giovane che ha cambiato giocoforza anche i riferimenti classici delle politiche sindacali: "non parliamo di pensioni perché metà degli iscritti andrà con il contributivo e non vuole sentire parlare solo di diritti acquisiti così come non parliamo solo di tempo indeterminato perché l'85% e' precario" ". Così il Segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli nella relazione conclusiva dei lavori all'Assemblea Organizzativa Nazionale della Fim Cisl svoltasi a Roma.
E sul sindacato: "Un orizzonte positivo può essere disegnato a partire dalle scelte che saremo capaci di attuare oggi, se imprimeremo una direzione consapevole, coerente e lineare al nostro cammino. L'assemblea organizzativa, che la FIM ha sempre periodicamente realizzato, e che oggi viene promossa dalla Cisl per tutta l'organizzazione, è una occasione decisiva per rivisitare struttura e modello organizzativo, integrare meglio le attività di categoria con quelle dei servizi, redistribuire le risorse e potenziare l'azione nei luoghi di lavoro e sul territorio".

Cliccando sul  link sottostante potrete leggere la relazione di Marco Bentivogli.

LEGGI LA RELAZIONE DI BENTIVOGLI



martedì 10 novembre 2015

FONDO COMETA: RENDIMENTI MESE DI OTTOBRE 2015

Gli assett class di Cometa, proseguono nel far registrare un andamento dei rendimenti molto instabile. Questa volta  però il bilancio è positivo, infatti tutti e cinque i comparti del fondo pensione dei metalmeccanici fanno registrare il segno più, compreso il "neonato" Sicurezza 2015, che riporta un + 0,16%. I focolai di volatilità negativa della parte centrale del 2015, dopo un buon avvio dell'anno, come la crisi Grecia e le tensioni derivanti dalle bolle cinesi, sembrerebbero essere ormai superate.

sabato 7 novembre 2015

METASALUTE NEWS: VISUALIZZA E SCARICA LE NOVITA' DEL PIANO BASE 2016






Stanno arrivando a tutti gli aderenti a Metasalute, nelle caselle di posta elettronica o nei rispettivi domicili per posta tradizionale, le informazioni inerenti il nuovo piano sanitario 2016. Dal 1 gennaio 2016 – cosi come previsto dall’art. 16, lett. c) del CCNL dell’industria metalmeccanica e dell’installazione di impianti del 5 dicembre 2012 nonché dal punto n. 3 dell’Allegato 4, “Assistenza Sanitaria Integrativa”, del CCNL orafo/argentiero e della gioielleria attualmente vigente- la contribuzione al Fondo mètaSalute per il finanziamento del Piano Base sarà di euro 6 mensili a carico dell’azienda per ogni lavoratore che volontariamente aderisca e di euro 3 mensili a carico del lavoratore aderente. L’ incremento della contribuzione determinerà un significativo miglioramento delle prestazioni sanitarie previste per il Piano Base 2016 il cui premio annuale sarà, pertanto, complessivamente pari ad euro 108,00.

Per il 2016 il Fondo proseguirà ad offrire alla propria platea la possibilità di adesione ai piani “Integrativo 1” ed “Integrativo 2”, i cui premi annuali continueranno ad essere rispettivamente di euro 150,00 ed euro 250,00. Il premio dei pacchetti integrativi sarà composto – come già previsto per il 2015-  dalla quota relativa al finanziamento del piano “Base” pari, per il 2016, ad euro 108,00 annui per lavoratore e da euro 42,00 a copertura delle ulteriori prestazioni sanitarie offerte dal piano “Integrativo 1” ed euro 142,00 a copertura delle garanzie sanitarie offerte dal piano “Integrativo 2”.   Il finanziamento della quota parte del premio non disciplinata dal CCNL vigente (euro 42,00 ed euro 142,00) deve essere definito a livello aziendale.
Si segnala che anche le garanzie sanitarie dei pacchetti integrativi 2016 – come nel caso del Piano Base- saranno arricchite per meglio rispondere alle esigenze dei nostri iscritti.
L’adesione da parte delle aziende e dei lavoratori nel corso del 2015 ad uno dei piani Integrativi continuerà ad essere efficace anche per tutto l’anno 2016 salvo il caso di avvenuta disdetta comunicata secondo il disposto di cui all’art.5 del Regolamento per l’adesione ai piani sanitari integrativi.
Dal 1 gennaio 2016 - conformemente all’art. 17 dello Statuto del Fondo - l’iscrizione a mètaSalute prevederà una quota associativa annuale pari ad euro 8,00 che verrà trattenuta pro rata dalla contribuzione trimestrale versata per ogni posizione di lavoratore iscritto.   
Per ulteriori informazioni:
consultare la circolare n.2/15
contattare il Fondo ai seguenti recapiti: 010.8171444 attivo dal lun al ven dalle ore 9:00 alle ore 18:00- email info@fondometasalute.it.

Cliccando sul link sottostante si potrà consultare l'opuscolo completo sulle novità.

VISUALIZZA E SCARICA LE NOVITA' DEL PIANO BASE 2016 METASALUTE

giovedì 5 novembre 2015

PARTITO IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEI METALMECCANICI, MA LO START E' TUTTO IN SALITA

Nella giornata di oggi presso la sede Confindustria a Roma si è aperta la trattativa per il rinnovo del contratto che interessa oltre 1.600.000 metalmeccanici dell'industria, e che scadrà il prossimo 31 dicembre 2015. Nell'incontro Federmeccanica ha confermato di aver ricevuto la piattaforma unitaria di Fim e Uilm e quella di Fiom, ma ha ritenuto importante illustrare tutti gli aspetti che rendono difficile e complicato il rinnovo di questo contratto: la situazione di difficoltà del settore metalmeccanico nel nostro Paese, l'assenza di nuove regole confederali sul sistema contrattuale, la mancanza di operatività dell'accordo del 10 gennaio 2014 sulla rappresentanza. Nello specifico è stata evidenziata l'importanza del settore metalmeccanico nel nostro Paese che in termini di valore aggiunto è pari alla metà del settore industriale e al 50% dell'export e in Europa ci vede secondi, dietro la Germania e contribuisce per il 7% al Pil nazionale. La crisi ha fatto pagare un prezzo alto alle imprese metalmeccaniche dal 2008 ad oggi: circa il - 29,4% di produzione; -18% e Valore aggiunto.
La crescita della produzione del settore riscontrata ad agosto 2015 pari a +2,3% è considerata non sufficiente a recuperare le perdite avute nel periodo di crisi. Federmeccanica si è soffermata poi ad evidenziare i dati sul Costo Lavoro per Unità di Prodotto (CLUP) evidenziando una crescita negli ultimi 15 anni del 34,7% come elemento negativo della competitività e sulla situazione dei salari dei metalmeccanici. In particolare le imprese hanno sostenuto che gli incrementi salariali nominali dal 2007 ad oggi è stato +23,6%, e del 9,1% in termini reali, al netto dell'inflazione consuntivata. In particolare l'ultimo rinnovo contrattuale fatto da Fim e Uilm ha erogato il 3,8% in più dell'inflazione e quindi Federmeccanica chiede la restituzione di 74,7 euro al mese sui minimi. Per Federmeccanica il contratto nazionale deve essere più leggero e fissare i "minimi di garanzia", stabilendo solo incrementi reali nella contrattazione aziendale. Il rinnovo del contratto non può essere tradizionale ma trovare soluzioni innovative.
La Fim Cisl non considera innovativa la restituzione degli aumenti salariali che abbiamo contrattato, dichiara durante la trattativa il Segretario Generale dei metalmeccanici Fim Marco Bentivogli- “per fare un contratto innovativo servono grandi disponibilità e incontri serrati entro l'anno. Negli ultimi tredici trimestri di crisi abbiamo rinnovato come Fim e Uilm tre contratti nazionali nel 2009 e 2012. La crisi non ci ha impedito di dare incrementi salariali e normativi ai lavoratori metalmeccanici. Nelle dichiarazioni di Federmeccanica non si tiene in considerazione il costo subito dai lavoratori durante la crisi, in termini salariali e occupazionali con l'utilizzo degli ammortizzatori sociali. La questione del Clup (Costo del Lavoro per unità di Prodotto) e la relativa perdita di competitività delle imprese che non è determinato dai salari dei metalmeccanici, semmai questo è rappresentato di più dalla riduzione degli investimenti da parte delle imprese che nella industria sono crollati di 80 mld. In questi mesi abbiamo cercato di trovare una sintesi unitaria tra le organizzazioni sindacali, questo non è stato possibile e la presenza al tavolo di due piattaforme, non esclude la possibilità di convergenza. Il rinnovo contrattuale dentro uno schema innovativo deve considerare i due livelli contrattuali e affrontare temi come la partecipazione, la riforma dell'inquadramento professionale, la formazione, il welfare integrativo previdenziale e sanitario, orario del lavoro”.

mercoledì 4 novembre 2015

DAL MONDO DEL BIANCO - L'ANTITRUST STOPPA LO SHOPPING IN USA DI ELECTROLUX. NEL MIRINO L'ACQUISTO DEGLI ELETTRODOMESTICI DI GE APPLIANCES

Il Dipartimento di giustizia americano si mette ancora di traverso nell’operazione di acquisizione della divisione elettrodomestici di General Electric.
Ha infatti risposto ”picche” alla proposta di accordo avanzata dalla multinazionale svedese dopo che l’intesa tra i due colossi era stata stoppata dall’antitrust Usa che individuava, nell’acquisizione di Ge Appliances da parte degli svedesi, la nascita di una posizione dominante nel mercato americano, con soli due player principali: Electrolux, per l’appunto, e Whirlpool.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, il legale del DoJ Ethan Glass ha spiegato che le proposye di Electrolux sono state considerate insufficienti.
La notizia del “no” alla proposta di accordo di Electrolux da parte del Dipartimento di giustizia statunitense è arrivata ieri e non è stata bene accolta dal mercato, con il titolo della multinazionale svedese in flessione del 6 per cento, salvo poi recuperare in corso di giornata chiudendo a -2,34.
L’accordo tra Electrolux e la multinazionale americana risale alla fine dello scorso anno ed era finalizzato all’acquisizione della divisione elettrodomestici di General Electric per 3,3 miliardi di dollari in contanti. Un’operazione che rappresenta «la maggior acquisizione di sempre per la multinazionale svedese», che con questo accordo punta a crescere soprattutto nel mercato del Nord America. L'unità negli elettrodomestici di General Electric, GE Appliances, è uno dei principali produttori di elettrodomestici per la cucina e di lavatrici negli Stati Uniti, dove genera il 90 per cento del fatturato. Con l'acquisizione Electrolux «ritiene di rafforzare la propria posizione come player globale negli elettrodomestici» aveva spiegato il ceo di Electrolux, McLoughlin.
L’operazione è stata finanziata per tre quarti da prestiti bancari e per un quarto da un'emissione di diritti al completamento dell'acquisizione.
L'unità di General Electric, con quartier generale a Louisville, nel Kentucky, ha nove impianti produttivi e 12 mila dipendenti. Electrolux si attende sinergie di costo per 300 milioni di dollari l'anno, dopo una spesa straordinaria di 300 milioni di dollari per implementare l'acquisizione e spese in conto capitale per 50-70 milioni di dollari.
Sulla base dei dati del 2013, dalle vendite per 16,8 miliardi di dollari generate nel 2013 da Electrolux, con i 5,7 miliardi di GE Appliances (inclusa una partecipazione del 48,4 per cento nella messicana Mabe), il gruppo arriva a realizzare vendite aggregate per 22,5 miliardi di dollari, senza considerare le sinergie potenziali. Il margine operativo lordo di Electrolux è di 1,1 miliardi, quello di GE Appliances di 0,4, portando il gruppo combinato a un mol di 1,5 miliardi. Electrolux ha 61 mila dipendenti nel mondo, di cui 50 mila nella produzione, con una ventina di impianti in Europa.
In Italia Electrolux è presente con 4 stabilimenti nel settore dell’elettrodomestico (Porcia, Susegana, Solaro e Forlì), con 5.000 dipendenti, e l’headquarter mondiale del Professional (a Pordenone) con un migliaio di addetti.

(FONTE: MESSAGGEROVENETO)

martedì 3 novembre 2015

METASALUTE NEWS: DAL 2016, INCREMENTO CONTRIBUZIONE E QUOTA ASSOCIATIVA


Dal 1 gennaio 2016 – cosi come previsto dall’art. 16, lett. c) del CCNL dell’industria metalmeccanica e dell’installazione di impianti del 5 dicembre 2012 nonché dal punto n. 3 dell’Allegato 4, “Assistenza Sanitaria Integrativa”, del CCNL orafo/argentiero e della gioielleria attualmente vigente- la contribuzione al Fondo mètaSalute sarà di euro 6 mensili a carico dell’azienda per ogni lavoratore che volontariamente aderisca e di euro 3 mensili a carico del lavoratore aderente. Tale incremento della contribuzione determinerà un significativo miglioramento delle prestazioni sanitarie previste per il Piano Base 2016.
Dal 1 gennaio 2016 l’iscrizione al Fondo prevede una quota associativa annuale pari ad euro 8,00 che verrà trattenuta pro rata dalla contribuzione trimestrale di ogni lavoratore aderente.  

sabato 24 ottobre 2015

A NOVEMBRE DUE FESTIVITA' IN BUSTA PAGA

Il 2015 che tra un paio di mesi andrà in archivio, è stato un anno, che a differenza del 2016, è stato avaro di festività, che sono cadute quasi sempre di sabato o domenica. Anche il 1° Novembre, festività di Ognisanti, non sfugge a questa regola cadendo appunto di domenica. Se da un lato priverà i lavoratori della possibilità di godere di un giorno di riposo in più, d'altro canto, regalerà un giorno in più di retribuzione, che saranno addirittura due se consideriamo anche la festività del 4 novembre. Il Giorno dell'Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate è una festività della Repubblica Italiana, che ricorre il 4 novembre di ogni anno, in ricordo del 4 novembre 1918, celebrandosi l'anniversario della fine della prima guerra mondiale per l'Italia  e continua a essere considerato giorno non festivo, dalla legge 54/77 che lo ha soppresso dalle giornate festive, per il quale però spetta comunque ai lavoratori dipendenti la prestazione economica prevista per le festività cadenti di domenica, infatti la sua celebrazione ha luogo nella prima domenica di novembre, e come sopra detto il lavoratore beneficerà del trattamento previsto per le festività che coincidono con la domenica.
La maggioranza dei Ccnl ha previsto la corresponsione ai dipendenti di un trattamento economico aggiuntivo corrispondente:
nel sistema di paga mensilizzato: ad 1/26 della paga mensile (Cass., sez. lav. n. 14643/2006);
nel sistema di paga orario:  il trattamento retributivo corrispondente ad 1/6 dell’orario settimanale (Cass., sez. lav. n. 10309/ 2002).;
una giornata aggiuntiva, la cui retribuzione è pari a 6,66 ore, pari  alla risultante di 173 (le ore medie pagate mensilmente) diviso 26 (che sono le giornate medie considerate al mese).

Una curiosità, nel 2011, in occasione della neo istituita festa del 150° anniversario dell'Unità d'Italia del 17 marzo, la festività venne utilizzata per compensarne gli effetti economici e la retribuzione venne anticipata ai lavoratori da novembre a marzo.

mercoledì 21 ottobre 2015

LEGGE DI STABILITA' 2016, TAGLI AI FONDI PER I CAF E I PATRONATI.

A distanza più o meno di un anno si riaccende il contrasto fra governo e patronati. Nella legge di Stabilità è infatti previsto un nuovo doppio colpo. Prima con un taglio diretto del fondo di finanziamento di 28 milioni di euro e poi con la decurtazione dell’aliquota di contribuzione dallo 0,207 allo 0,193, oltre alla riduzione dal 75 al 60% degli anticipi che vengono versati in base al monte contributi dell’anno precedente. 
«Siamo punto e a capo con un nuovo attacco al sistema dei Patronati», commenta Nino Sorgi, presidente dell’Inas-Cisl. Già la legge di Stabilità dello scorso anno, infatti, prevedeva un fortissimo taglio al fondo per i patronati di 150 milioni su 430 milioni totali, decurtazione che poi il Parlamento ridusse a 'soli' 35 milioni. Così pure, per l’aliquota contributiva (lo specifico prelievo dal monte salari dei dipendenti) che doveva passare dallo 0,226 ad appena lo 0,148 le Camere fissarono poi la limatura allo 0,207. «Oggi sono previsti nuovi tagli, evidentemente vogliono spingerci alla chiusura – insiste Sorgi – perché le domande dei cittadini, alle quali noi rispondiamo gratuitamente, non sono diminuite, anzi. Lo scandalo è poi che la riduzione dei fondi e dell’aliquota decisa lo scorso anno doveva essere collegata a una riforma degli stessi patronati, per ridurre il numero di quelli più piccoli e inefficienti, che non è mai stata portata a termine. Ancora una volta dovremo mobilitarci per evitare la chiusura di un servizio essenziale per i cittadini». 
Ai tagli ai patronati, si aggiunge poi una decisa sforbiciata anche ai rimborsi riservati ai Caf. In questo caso la legge di Stabilità prevede la riduzione delle dotazioni del ministero dell’Economia di 60 milioni di euro per il 2016 e di 100 milioni per il 2017 (secondo un’altra bozza addirittura 100 e 100), risparmi da ottenere rideterminando i compensi spettanti appunto ai Centri autorizzati di assistenza fiscale. «Sono tagli alla cieca e senza giustificazione – commenta Pietro Cerrito, responsabile del Caf Cisl –. Lo scorso anno, infatti, avevamo raggiunto un difficile accordo che fissava i tetti di spesa, tenendo conto della novità del 730 precompilato. Rispetto al 15% stimato dal governo, però, solo il 7% di contribuenti ha compilato la dichiarazione online senza passare dai Caf. E per l’anno prossimo viste le difficoltà relative alle spese mediche non c’è da prevedere un grande incremento. Anche per questo i tagli preventivi sono sbagliati e vanno contro la tutela dei cittadini».

(FONTE: L'AVVENIRE)

venerdì 16 ottobre 2015

DAL 2016 RIPRISTINATA LA DETASSAZIONE AL 10% DEI PREMI DI PRODUTTIVITA'

Torna dal 2016 la detassazione dei premi legati ad obiettivi di produttività e redditività aziendali, che saranno assoggettati alla tassazione  del 10%. Infatti la legge di Stabilità per il 2016, appena approvata dall’Esecutivo, nel cosidetto pacchetto lavoro ha  appositamente stanziato 430 milioni nel 2016, che salgono a 589 milioni gli anni successivi.
L’importante novità dell’ultimo minuto è l’ampliamento della platea dei beneficiari, infatti avendo elevato a 50 mila euro lordi annui, la fascia di reddito, cosicchè anche i quadri, fino al 2014 esclusi, oltre agli impiegati e agli operai, potranno godere dell’agevolazione fiscale.
In precedenza, ossia fino al 2014 con l’entrata in vigore del bonus in questione, i beneficiari erano solo i lavoratori con un reddito, percepito nell'anno precedente oscillante tra i 30 e i 40 mila euro. Per l’anno in corso, invece, il bonus è stato soppresso per via della mancanza di copertura finanziaria: infatti nel 2015 i dipendenti si sono visti tassare i premi produttività con le normali aliquote Irpef. Con la contrattazione aziendale si potrà stabilire una quota di retribuzione legata al raggiungimento di determinati risultati aziendali, che fino a 2.500 euro di importo sarà soggetta alla tassazione al 10%. Fino al 2014, l'importo soggetto alla detassazione era di 3000 euro. 
Un segnale importante allo sviluppo della contrattazione aziendale attraverso il sistema degli incentivi fiscali






mercoledì 14 ottobre 2015

FONDO COMETA: E' ATTIVO DA OTTOBRE IL NUOVO COMPARTO "SICUREZZA 2015"

Il nuovo comparto garantito di Cometa “SICUREZZA 2015” ha iniziato ad ottobre la gestione delle risorse con la sua prima valorizzazione della quota pari a 10 €. Il nuovo comparto si affianca agli altri già esistenti.
Il vecchio comparto “Sicurezza” continuerà ad operare, fino al 30 aprile 2020, per i soli aderenti che lo hanno scelto prima della chiusura delle nuove adesioni.
Il comparto Sicurezza 2015 presenta caratteristiche di costo e garanzie contrattuali diverse dal precedente comparto garantito Sicurezza, pertanto prima di effettuare l’eventuale switch sarà necessario leggere attentamente le nuove condizioni. 

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giovedì 8 ottobre 2015

FONDO COMETA: RENDIMENTI MESE DI SETTEMBRE 2015


In un contesto di forte volatilità, i quattro comparti del fondo pensione dei metalmeccanici hanno andamenti discordanti. Mentre Monetario Plus, Sicurezza e Reddito registrano un trend positivo, il comparto Crescita registra una flessione che lo porta appena sopra la linea negativa, azzerando i sostanziosi guadagni del primo trimestre, in quanto penalizzato dal fatto che il 40% degli assett del comparto è investito in strumenti finanziari di natura azionaria. Del resto la maggiore “volatilità” è una caratteristica tipica di questo comparto e, su orizzonti temporali lunghi, questa caratteristica può essere in qualche misura compresa.

Intanto e’ saltata la norma sulla portabilità dei fondi pensione, in base alla quale il contributo aziendale (1% della retribuzione) si conserva anche se si trasferisce la posizione dal fondo riservato alla propria categoria professionale a uno gestito da una compagnia di assicurazioni o da una banca. Che in media ha costi più alti. Si prevede però che entro 30 giorni dall’approvazione del ddl si debba aprire un tavolo ministeriale in cui siederà anche l’autorità di vigilanza sul settore (la Covip) con l’obiettivo di “riformare le forme pensionistiche complementari collettive”.

PARTITA LA CAMPAGNA RED, ICRIC,ICLAV, ACC.AS/PS 2015

E' partita l'operazione modello RED /Inps. L’Istituto, così come applicato lo scorso anno, anche per il 2015 utilizzerà una peculiare modalità di raccolta delle informazioni reddituali e delle dichiarazioni di responsabilità delle prestazioni assistenziali. L’ INPS sta verificando la posizione di circa 5.000.000 di pensionati che hanno presentato il Mod. 730/2015. Questi soggetti non sono obbligati ad inviare alcuna comunicazione, salvo che gli stessi posseggano altri redditi non soggetti al fisco. Vi sono poi circa 4.000.00 di pensionati che non hanno presentato alcuna dichiarazione (730/2015, ecc.). Si tratta di persone che probabilmente possiedono solo redditi da pensione desumibili dal Casellario Centrale e che, pertanto non devono inviare alcuna comunicazione. Mentre, i titolari di altri redditi, diversi da quelli da pensione, sono tenuti a presentare il modello RED entro il 29 febbraio 2016. Rispetto a quest’ultimi, e contrariamente a quanto comunicato in precedenza, l’INPS ha prospettato la possibilità di non inviare da quest’anno il cosiddetto “bustone”, applicando quanto disposto dall’articolo 35, comma 10-bis, del decreto 207/2008  che prevede la sospensione delle prestazioni collegate al reddito nel corso dell'anno successivo a quello in cui la dichiarazione dei redditi avrebbe dovuto essere resa, in mancanza della  comunicazione dei redditi da parte dell’interessato. I soggetti obbligati a rendere la dichiarazione relativa ai proventi conseguiti nell’anno 2014, sia personali e coniugali che possono incidere sul diritto o anche sull'importo della prestazione in pagamento. Vale, ad esempio, per l'integrazione al minimo della pensione, per gli assegni familiari, per la maggiorazione sociale, per la quattordicesima ecc. sono stati selezionati in funzione delle prestazioni collegate al reddito usufruite riferibili al pensionato. In un’apposita circolare l’Ente di previdenza ha riportato opportunamente l’elenco dei trattamenti previdenziali correlati alla situazione reddituale prodotta, oggetto della rilevazione. Anche il “nucleo reddituale” tenuto a rendere la dichiarazione è stato individuato con il medesimo criterio. Giova in proposito ricordare che il nucleo reddituale può essere composto: dal solo intestatario della prestazione; dal titolare e dal coniuge. In tal caso, il pensionato dovrà comunicare anche i proventi del coniuge, a meno che questi non sia tenuto – a sua volta – a rendere autonoma dichiarazione. Se, ad esempio, il beneficiario dell’assegno gode della maggiorazione sociale sulla propria pensione ed il coniuge è titolare di pensione di invalidità civile, il coniuge dovrà rendere un’autonoma dichiarazione in quanto percepisce, da parte sua, una autonoma prestazione collegata al reddito; dal titolare e dai componenti del nucleo familiare, nell’ipotesi in cui vengano erogati, ad esempio, trattamenti di famiglia.
A differenza dello scorso anno, per la Campagna 2015 la dichiarazione reddituale non viene richiesta ai soggetti ultrasettantacinquenni, a condizione che nella precedente campagna abbiano dichiarato reddito zero per l’intero nucleo rilevante per il trattamento in godimento. Per costoro, la rilevazione reddituale sarà effettuata direttamente dall’Inps tramite i dati presenti nell’ Anagrafe Tributaria dell’Agenzia delle Entrate. Gli intestatari di trattamenti incumulabili con i proventi di lavoro autonomo devono dichiarare in via presuntiva anche i redditi dell’anno 2015, indicando anche i relativi periodi di lavoro (dal – al). Al riguardo, si rammenta infatti, che l’incumulabilità con il lavoro autonomo opera unicamente per le seguenti tipologie di pensioni: assegni ordinari di invalidità di importo superiore al trattamento minimo con decorrenza successiva al dicembre 1994, corrisposti a fronte di una anzianità contributiva inferiore a 40 anni; trattamenti di invalidità con qualsiasi decorrenza di importo superiore al trattamento minimo, erogate a fronte di una anzianità contributiva inferiore a 40 anni; pensioni corrisposte ai lavoratori che trasformano il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale; trattamenti provvisori liquidati ai lavoratori socialmente utili. In proposito è appena il caso di sottolineare che i criteri indicati sono validi sia per i residenti in Italia che per i residenti all’estero. Per ogni soggetto obbligato a rendere la dichiarazione è stata creata una “stringa” costituita da 32 caratteri, contenente le informazioni necessarie alla gestione personalizzata delle dichiarazioni. Tale stringa è riportata anche con codici a barre per consentirne la lettura ottica da parte dei Caf e degli altri soggetti abilitati convenzionati.
RED 2013 e 2014
Entro il 30 settembre 2015 saranno inviati a tutti i pensionati che non avessero provveduto, i solleciti concernenti le dichiarazioni reddituali 2012 (campagna Red 2013) e 2013 (campagna Red 2014). Le risposte dovranno pervenire entro il 15 febbraio 2016, altrimenti le prestazioni collegate al reddito saranno prima sospese e poi revocate.
Redditi esenti. Non sono soggette ad imposte sul reddito le pensioni sociali e gli assegni sociali, le rendite infortuni erogate dall'Inail e dall'ex Ipsema, le pensioni di guerra, le pensioni privilegiate tabellari per infermità contratte durante il servizio di leva, i trattamenti assistenziali.
Dichiarazioni per prestazioni assistenziali e per indennità di frequenza (ICRIC, Indennità di frequenza, ICLAV, ACC.AS/PS)

I modelli rivolti alle persone con invalidità parziale o titolari di prestazioni soggette a verifica annuale, continueranno ad essere inviati per posta dall’istituto Previdenziale. Il termine ultimo per la presentazione è fissato al 29 febbraio 2016.