domenica 29 gennaio 2017

NUOVA GUIDA DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE ALLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE PERSONE CON DISABILITA'


È online sul sito dell'Agenzia delle Entrate la nuova "Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili", aggiornata a gennaio 2017, che illustra le norme fiscali a favore dei contribuenti disabili e delle loro famiglie. La guida contiene informazioni su detrazioni, agevolazioni e sconti fiscali.


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venerdì 27 gennaio 2017

PUBBLICATO DALL'AGENZIA DELLE ENTRATE IL MODELLO 730 DEFINITIVO



Stagione fiscale 2017 relativamente ancora lontana e nel frattempo, come consuetudine l’Agenzia delle Entrate, sul proprio sito internet pubblica il modello definitivo 730 e le relative istruzioni per la compilazione. Tra le novità di quest’anno, c’è anche quella che riguarda la scadenza e la modalità di compilazione del modello 730/2017 che, per i contribuenti che presenteranno la dichiarazione in forma autonoma, potrà essere inviato entro il termine ultimo del 23 luglio 2017. Per quanto riguarda i commercialisti, i consulenti del lavoro, i tributaristi intermediari e i Caf, resta fissata la data ultima del 7 luglio. In alcuni casi anche per gli intermediari abilitati alla trasmissione del modello 730/2017 la scadenza potrà essere posticipata.

L’Agenzia delle Entrate spiega che nel 2017 il modello 730 conterrà anche novità relative a nuovi bonus e agevolazioni fiscali. Tra questi:
- Premi di risultato: nessuna tassazione o imposta sostituitva dell’IRPEF e delle addizionali al 10% per i dipendenti del settore privato che ricevono premi di risultato inferiore ai 2.500 euro lordi;
- Regime speciale per i lavoratori rimpatriati: per i lavoratori che si sono trasferiti in Italia concorre alla formazione del reddito complessivo soltanto il 70% del reddito di lavoro dipendente prodotto;
- Assicurazioni a tutela delle persone con disabilità grave: a decorrere dal periodo d'imposta 2016 è elevato a euro 750 l’importo massimo dei premi per cui è possibile fruire della detrazione del 19%;
- Erogazioni liberali a tutela delle persone con disabilità grave: a decorrere dall’anno d’imposta 2016 è possibile fruire della deduzione del 20% delle erogazioni liberali, le donazioni e gli altri atti a titolo gratuito non superiori a 100mila euro;
- School bonus: per le erogazioni liberali di ammontare fino a 100mila euro effettuate nel corso del 2016 è riconosciuto un credito d’imposta pari al 65% ripartito in 3 quote annuali di pari importo;
- Credito d’imposta per videosorveglianza: credito d’imposta per le spese sostenute nel 2016 per la videosorveglianza;
- Detrazione spese arredo immobili giovani coppie: alle giovani coppie, anche conviventi di fatto da almeno 3 anni, in cui uno dei due componenti non ha più di 35 anni e che nel 2015 o nel 2016 hanno acquistato un immobile da adibire a propria abitazione principale, è riconosciuta la detrazione del 50% delle spese sostenute, entro il limite di 16mila euro, per l’acquisto di mobili nuovi;
- Detrazione spese per canoni di leasing per abitazione principale: detrazione del 19% dell’importo dei canoni di leasing pagati nel 2016 per l’acquisto di unità immobiliari da destinare ad abitazione principale, ai contribuenti che, alla data di stipula del contratto avevano un reddito non superiore a 55mila euro;
- Detrazione IVA: pagata nel 2016 per l’acquisto di abitazioni in classe energetica A o B;
- Detrazione spese per dispositivi multimediali per il controllo da remoto: detrazione del 65% delle spese sostenute nel 2016 per l’acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, produzione acqua calda e climatizzazione delle unità abitative;
- Otto per mille all’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai: a decorrere dal periodo d’imposta 2016 è possibile destinare all’Istituto l’otto per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche;
- Utilizzo credito da integrativa a favore ultrannuale: è possibile indicare l’importo del maggior credito o del minor debito, non già chiesto a rimborso, risultante dalla dichiarazione integrativa a favore presentata oltre il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta successivo.


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mercoledì 25 gennaio 2017

DETASSAZIONE PRODUTTIVITA', LE NUOVE REGOLE PER IL 2017

Le Legge di Bilancio 2017 (ex Legge di Stabilità) amplia la detassazione sul salario di produttività, confermando l’aliquota fissa al 10% ma intervenendo su importo massimo dei premi e sulle soglie di reddito degli aventi diritto, con numerose novità come la possibilità di percepire i premi sotto forma di benefit. Le norme sono contenute nell‘articolo 23 della manovra.
Le voci di salario fiscalmente agevolabili, in base al comma 182 della legge 208/2015, sono legate a «incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili» sulla base di criteri definiti dal decreto ministeriale del 25 marzo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 maggio, e alle «somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa».
Le nuove soglie prevedono che il premio di produttività può arrivare fino a 3mila euro (dai precedenti 2mila euro) e possa essere concesso a dipendenti con reddito fino a 80mila euro annui (dai precedenti 50mila).
Nel caso in cui l’impresa preveda la partecipazione dei lavoratori all’organizzazione del lavoro, il premio sale a 4.000 euro, dai precedenti 2500 euro.
Il lavoratore può scegliere di sostituire il premio di produttività, in tutto o in parte, con una serie di somme previste dall‘articolo 51 del Testo Unico delle Imposte sui redditi, Dpr 917/86, (ad esempio buoni pasto, contributi previdenziali, borse di studio). In questo caso, le somme non concorrono a formare il reddito complessivo del lavoratore e non sono soggette all’aliquota sostitutiva del 10%. Il ripristino della tassazione agevolata in oltre ha avuto anche un influsso benefico sul raggiungimento del cosidetto Bonus Renzi (gli 80 euro mensili), infatti secondo la normativa, vanno esclusi dal reddito complessivo i redditi assoggettati all’imposta sostitutiva per gli incrementi di produttività (fino a 3.000 euro).
Il bonus è previsto per chi ha un reddito lordo all’anno da 8.001 a 26 mila proveniente da lavoro dipendente e alcune categorie assimilate al lavoro dipendente. Il bonus annuale è pari a 960 euro per le fasce di reddito da 8.001 a 24 mila e diminuisce  gradualmente fino ad azzerarsi per coloro che rientrano tra i 24.001 e i 26 mila euro lordi l’anno.

domenica 22 gennaio 2017

BUSTA PAGA , DA GENNAIO SI CAMBIA, NUOVO CEDOLINO WHIRLPOOL

Quella percepita il 12 gennaio è stata l’ultima busta paga dell’era Indesit Company. Difatti, l’accordo sull’armonizzazione salariale e sul premio di risultato raggiunto il 18 ottobre 2016 che è effettivo dal 1° gennaio 2017 e che si era reso necessario in funzione del percorso di integrazione, che ha portato ad un unico soggetto giuridico, vedrà la nascita di un nuovo prospetto paga, unico per tutti i lavoratori Whirlpool della penisola, compresi gli ormai ex-Indesit. Il nuovo cedolino, con la retribuzione di gennaio, sarà consegnato ai lavoratori l'8 del mese prossimo (che dovrebbe diventare nuovo giorno di paga per gli operai, in luogo del 15 del mese come avveniva precedentemente). L'armonizzazione di tutti i trattamenti retributivi e l'utilizzo di un unico prospetto comune di cedolino paga che conferma l'attuale struttura Whirlpool. La retribuzione nel nuovo gruppo sarà identificata da voci specifiche quali:
a)    minimo contrattuale;
b)   scatti di anzianità;
c)    premio di produzione;
d)   mensa;
e)    terzo elemento;
f)     Premio feriale (annuale);
g)   superminimi individuali (assorbibili e non assorbibili);
h)   altri importi senza impatto su altri istituti;
i)     voci retributive specifiche di stabilimento.
I valori delle voci c,d,e,f sono quelli attualmente corrisposti in Whirlpool, ed eventuali differenze di importo, rispetto alle medesime voci presenti nell’attuale cedolino Indesit, andranno compensate nella voce “SUPERMINIMO INDIVIDUALE NON ASSORBIBILE”.
Invece quelle voci e i relativi importi come Elemento Aggiuntivo (ad esempio i 30 € mensili), ERI, Straordinario Congelato (riproporzionato su 13 mensilità) e Riconoscimento Forfettario, oggi presenti in Indesit e che non saranno presenti nel nuovo cedolino paga, verranno inserite nella voce “SUPERMINIMO INDIVIDUALE NON ASSORBIBILE”.
Per le voci non disciplinate dall'intesa continueranno invece a trovare applicazione gli accordi in essere. Inoltre l’armonizzazione dei contratti integrativi aziendali, avrà ricadute anche sulla retribuzione mensile dei lavoratori ex – Indesit, i quali vedranno dalla retribuzione del mese di gennaio 2017:
-          la corresponsione di 58 euro per 12 mensilità a tutti gli ex dipendenti Indesit (compresi i lavoratori ex dipendenti di Indesit trasferiti da None e Carinaro a Cassinetta e a Napoli) nella voce "altri importi non assorbibili senza incidenza sugli istituti";
-          la corresponsione di 33 euro per 12 mensilità a tutti gli ex dipendenti Indesit (compresi i lavoratori ex dipendenti di Indesit trasferiti da None e Carinaro a Cassinetta e a Napoli) nella voce "altri importi assorbibili senza incidenza sugli istituti"; questo importo sarà assorbibile solo a fronte di nuovi importi erogati nella futura contrattazione aziendale.

sabato 14 gennaio 2017

IL 15 GENNAIO SCADONO GLI ISEE FATTI NEL 2016, PER LE PRESTAZIONI DEL 2017 BISOGNA CHE SIA RICALCOLATO

Il 15 gennaio scadono tutti gli ISEE fatti nel 2016, che devono essere rifatti per confermare il diritto alle prestazioni di cui usufruite (bonus bebè, ecc.). Gli ISEE vengono calcolati sui redditi di due anni prima (Certificazione Unica 2016). Quindi non dovete aspettare la nuova certificazione unica (ex CUD). Il mese di gennaio verrà pagato ma da febbraio, in assenza di nuovo ISEE, i pagamenti saranno bloccati fino ad acquisizione del documento. 
Sarà possibile rivolgersi al CAF CISL per ricevere assistenza gratuita per l’elaborazione dell’ISEE 2017. Tutte le DSU elaborate nel 2016 hanno infatti scadenza 15 gennaio.
Ricordiamo che l’ISEE è la certificazione che viene adottata da molti Enti pubblici e privati per valutare la situazione economica delle famiglie che intendono chiedere una prestazione sociale agevolata o la riduzione del costo di un servizio. 
L’Isee si può presentare in qualunque momento dell’anno, in base a quando si richiede la prestazione, ma questa scadenza è fondamentale per tutte le famiglie che stanno godendo di prestazioni la cui continuità prevede una verifica del nuovo ISEE 2017, come la carta acquisti, SIA e il bonus elettrico o il bonus bebè, che devono necessariamente avere un ISEE in corso di validità altrimenti le prestazioni verranno interrotte o sospese.
Riepiloghiamo i documenti da presentare per il nuovo Isee 2017 
-i redditi il riferimento sono quelli prodotti due anni prima (2015), vanno quindi portati i Modelli 730, Unico Cud del 2016 , eventuale Dichiarazione IRAP per imprenditori agricoli, certificazioni o altra documentazione attestante compensi per prestazioni occasionali o da lavoro (es: venditori a domicilio, ritenuta d’acconto, attività sportiva dilettantistica, etc.), certificazioni relative a trattamenti assistenziali o previdenziali, o non soggetti ad Irpef come ad esempio es. rendita inail, borse di studio o per attività di ricerca, assegno di cura, contributo affitto etc, certificazioni per redditi prodotti all’estero, assegni di mantenimento per il coniuge e i figli corrisposti o percepiti (insieme alla sentanza di separazione o di divorzio
- il patrimonio mobiliare e immobiliare al 31 dicembre 2016: documentazione attestante il valore del patrimonio mobiliare (depositi bancari e/o postali, libretti di deposito, titoli di stato, obbligazioni, azioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, fondi di investimento, forme assicurative di risparmio e qualsiasi altra forma di gestione del patrimonio mobiliare) anche detenuto all'estero; tipologia ( esempio: conto, conto deposito, deposito vincolato etc) e numero identificativo del rapporto patrimoniale, codice fiscale dell'istituto bancario o società di gestione del patrimonio, data di apertura ed eventualmente di chiusura dei rapporti patrimoniali, giacenza media annua riferita a depositibancari e/o postali(estratti conto trimestrali e/o mensili), per i lavoratori autonomi e società va documentato il patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio presentato ovvero la  somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti.
- per gli immobili vanno presentati certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all'estero (fabbricati, terreni agricoli, aree edificabili) e il valore IVIE degli immobili detenuti all'estero, eventuali atti notarili di donazione di immobili (solo per le richieste di prestazioni sociosanitarie residenziali) e infine la certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l'acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà. 
- targa o estremi di registrazione al P.R.A. e/o al R.I.D. di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto
Ovviamente, vanno portati al CAF anche i codici fiscali di tutti i componenti del nucleo familiare e al documento di identità del dichiarante, in caso di residenza in affitto copia del contratto di locazione e in caso di presenza di un disabile nel nucleo familiare andrà portata la Certificazione della disabilità (denominazione dell’ente che ha rilasciato la certificazione, numero del documento e data del rilascio) ed eventuali spese pagate per il ricovero in strutture residenziali (nell’anno precedente la presentazione della DSU) e/o per l’assistenza personale (detratte/dedotte nella dichiarazione dei redditi del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU). 
Per informazioni, appuntamenti e assistenza necessaria alla compilazione della dichiarazione e delle domande da presentare agli Enti erogatori delle prestazioni, è possibile rivolgersi ad un qualsiasi ufficio del CAF CISL su tutto il territorio nazionale che gratuitamente potrà assistervi nella compilazione della dichiarazione.

venerdì 13 gennaio 2017

FONDO COMETA: RENDIMENTI MESE DI DICEMBRE 2016


Ottima performance nel mese di dicembre per i cinque asset del fondo di previdenza complementare dei metalmeccanici che interrompendo il trend negativo che durava un trimestre, chiude in territorio positivo, facendo registrare comunque un piccolo incremento rispetto allo stesso mese del 2015, un anno denso d’incognite e incertezze come la brexit, le elezioni presidenziali negli USA, il referendum in Italia oppure l'annus horribilis delle banche. Tutti eventi che hanno destabilizzato non poco i mercati finanziari, come dimostrano la performance dell'anno appena trascorso della borsa di Milano, con il listino risultato il peggiore tra i principali paesi europei.
Nel frattempo entro il mese di gennaio verrà inviata una comunicazione a tutti gli aderenti, nell'ottica di importanti cambiamenti, volti all'ottimizzazione delle risorse degli aderenti.
Infatti a partire dal 1 febbraio 2017, Il Fondo Cometa adotterà una nuova politica di investimento e rinnoverà la struttura dei suoi Comparti per continuare a offrirti le migliori opportunità di investimento in un contesto finanziario sempre più complesso e impegnativo.
Le attuali linee di investimento, rinnovate l’ultima volta nel 2010, hanno consentito di ottenere nel corso di questi anni rendimenti soddisfacenti per tutti i comparti del Fondo. Tuttavia i recenti mutamenti del contesto economico e gli sviluppi dei mercati finanziari che hanno condotto a tassi nulli e conseguentemente a rendimenti attesi contenuti, rendendo perciò necessaria una ridefinizione di tutte le linee di investimento
Nella seduta dello scorso 13 dicembre 2016 il Consiglio di Amministrazione del Fondo Cometa ha deciso di procedere ad un ridimensionamento del Comparto Monetario in quanto poco compatibile con le caratteristiche della maggior parte degli aderenti in esso presenti.

lunedì 9 gennaio 2017

FONDO COMETA E NUOVI COMPARTI: INVIO IMPORTANTI COMUNICAZIONI AGLI ADERENTI

A partire dal 1 febbraio 2017 il Fondo Cometa adotterà una nuova politica di investimento e rinnoverà la struttura dei suoi Comparti per continuare a offrirti le migliori opportunità di investimento in un contesto finanziario sempre più complesso e impegnativo.
Le attuali linee di investimento, rinnovate l’ultima volta nel 2010, hanno consentito di ottenere nel corso di questi anni rendimenti soddisfacenti per tutti i comparti del Fondo. Tuttavia i recenti mutamenti del contesto economico e gli sviluppi dei mercati finanziari che hanno condotto a tassi nulli e conseguentemente a rendimenti attesi contenuti, rendendo perciò necessaria una ridefinizione di tutte  le linee di investimento
Se cambia il contesto economico-finanziario esterno , non cambiano tuttavia l'attenzione e la cura con cui il Fondo Cometa si impegna da sempre a gestire le tue risorse.
Anzi, la riformulazione degli obiettivi di investimento, iniziata con il rinnovo dei mandati di gestione, da poco concluso, e proseguita con le nuove strategie e il nuovo assetto del Fondo, ti consentiranno di disporre di un piano di previdenza complementare sempre più adeguato alle tue esigenze e al tuo profilo previdenziale.
Nella seduta del 13 dicembre 2016 il Consiglio di Amministrazione del Fondo Cometa ha deciso di procedere ad un ridimensionamento del Comparto Monetario in quanto poco compatibile con le caratteristiche della maggior parte degli aderenti in esso presenti.
La procedura deliberata prevede un meccanismo di silenzio assenso per i soli aderenti di età inferiore ai 55. Pertanto è stata inviata  agli aderenti del comparto Monetario di età inferiore o uguale ai 55 anni una raccomandata con ricevuta di ritorno che li informa dello spostamento della propria posizione nel comparto Reddito. L’aderente che intende restare nel comparto Monetario dovrà comunicarlo al Fondo entro 90 giorni a partire dal 1 febbraio 2017 accedendo alla propria area personale sul sito Cometa e negando il consenso allo spostamento di comparto. Si è ritenuto di escludere dalla misura del silenzio assenso gli aderenti di età superiore ai 55 anni in quanto il comparto di destinazione (Reddito) ha un orizzonte temporale superiore al numero di anni della possibile attività lavorativa degli stessi. Al termine dei 90 giorni verranno trasferite al comparto reddito le posizioni degli aderenti che non avranno espresso il diniego e per i quali il fondo sarà in possesso della ricevuta di ritorno che certifichi l’avvenuta ricezione della raccomandata.
La misura del silenzio assenso non si applica agli aderenti del comparto Monetario di età superiore ai 55 anni, o a coloro che hanno scelto il comparto Monetario Plus tramite switch. In particolare gli aderenti con un’età compresa tra i 56 e i 62 anni verrà inviata  lettera informativa contenente le novità e le caratteristiche dell’intera offerta previdenziale di Cometa con un invito a valutare l’opportunità di trasferire la propria posizione nel comparto Reddito, o altro comparto, in considerazione del proprio orizzonte temporale lavorativo atteso. Infine a tutti gli aderenti del comparto Monetario con un’età uguale o superiore ai 63 anni verrà inviata una lettera informativa delle caratteristiche dei nuovi comparti 

                            Informativa nuovi comparti

Nel mese di gennaio verrà inviata una comunicazione a tutti gli aderenti, e aggiornati sia la nota informativa sia il sito del fondo, con i dettagli delle nuove gestioni.
Di seguito una prima sintesi dei comparti:

Monetario Plus
A chi è rivolto: Il comparto svolge la funzione di comparto di uscita per gli aderenti prossimi a cessare l’attività lavorativa.
Politica di gestione: Il patrimonio del comparto sarà investito in obbligazioni dalla  breve scadenza. L’investimento è finalizzato a difendere il patrimonio   attraverso un profilo di rischio estremamente contenuto (volatilità 1%) 
Gestori: Allianz Global Investors GmbH, Eurizon Capital SGR S.p.A e Groupama Asset Management Sgr Spa.

Reddito
A chi è rivolto: Il comparto svolge la funzione di comparto di ingresso per i nuovi iscritti.
Politica di gestione: Il patrimonio del comparto sarà investito per l’80% in obbligazioni e per il 20% in azioni. Il comparto ha l’obiettivo di offrire un adeguato rendimento (in linea con quello del  TFR) da perseguire attraverso un profilo di rischio contenuto/medio (volatilità 5%)
Gestori: Allianz Global Investors GmbH, BlackRock Investment Management, Candriam Investors Group, Credit Suisse S.p.a., State Street Global Advisors.


Crescita
A chi è rivolto: Il comparto è pensato per  lavoratori più giovani che consapevoli dei maggiori rischi assunti intendono, a fronte di un lungo periodo di permanenza nel comparto, ottenere un'elevata prestazione pensionistica complementare.
Politica di gestione: Il patrimonio del comparto sarà investito per il 56% in obbligazioni e per il 44% in azioni. Il comparto ha l’obiettivo di massimizzare il rendimento mantenendo un profilo di rischio medio/medio alto (volatilità 8%) 
Gestori: BlackRock Investment Management, Candriam Investors Group.


Sicurezza 2015
A chi è rivolto: Questo comparto raccoglie i flussi di TFR conferiti tacitamente da novembre 2015.
Politica di gestione: Il comparto è caratterizzato da una garanzia di restituzione del capitale, al netto delle spese di iscrizione, delle spese direttamente a carico dell’aderente e delle spese per l’esercizio di prerogative individuali, per gli aderenti che avranno mantenuto la propria posizione nel comparto fino al 30/04/2020. La politica di gestione è orientata verso titoli obbligazionari di media durata, con una componente di azioni (massimo del 10%).
Gestori: UnipolSai Assicurazioni S.p.A.


venerdì 6 gennaio 2017

BONUS PER LE FAMIGLIE 2017


Sono scattate dal primo gennaio le misure previste dal cosiddetto "pacchetto famiglia", inserite nella legge di Stabilità 2017 approvata a inizio dicembre scorso. Tra novità e conferme, una serie di bonus in sostegno della natalità a partire dal premio alla nascita Mamma Domani, al "Buono Nido", passando per il "Buono Bebè" e il "Voucher Babysitter".
BONUS MAMMA DOMANI: si tratta di un assegno di 800 euro che potrà essere richiesto già a partire dal settimo mese di gravidanza , verrà erogato una tantum in unica soluzione , non concorrerà alla formazione del reddito , non ha limiti di reddito isee , sarà l'Inps a occuparsi di comunicare le modalità operativa e di erogare la prestazione.
BONUS NIDO (VOUCHER): si tratta di un contributo per il pagamento delle rette di nidi pubblici e privati dal valore massimo di 1.000 euro annui versato in 11 mensilità dall'Inps. Anche tale misura, riguarderà tutte le famiglie senza limiti di reddito ed è riferita "all'intera durata massima di tre anni di frequenza del nido". Potranno beneficiarne i nati dal primo gennaio 2016 e l'aiuto sarà destinato "anche alle famiglie con bambini di meno di tre anni che, a causa di gravi patologie croniche, sono impossibilitati a frequentare un nido''. E' cumulabile con il BONUS MAMMA DOMANI , ma esclude dalla detrazione delle spese per asilo nella dichiarazione dei redditi.
BONUS BEBÉ: è stato riconfermato, ed è sempre vincolato alla soglia ISEE di 25.000 EURO, spetta alla neo mamma per ogni figlio nuovo nato (o minore adottato o in affido) dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017,fino al terzo anno di età o dal giorno di entrata in famiglia del minore, per i successivi 3 anni. Il bonus bebè funziona con un reddito Isee fino a 25.000 euro e dispone un pagamento di 80 euro al mese (960 euro l'anno), mentre per redditi inferiori ai 7.000 euro il contributo è di 160 euro al mese.
VOUCHER BABY SITTER: che ammonta a 600 euro mensili, per un massimo di 6 mesi, destinato alle mamme che rientrano dopo il 5 mese di maternità da quest’anno esteso anche ad imprenditrici e lavoratrici autonome.



mercoledì 4 gennaio 2017

FONDO METASALUTE: DAL 1° GENNAIO RBM SALUTE NUOVO GESTORE ASSICURATIVO



Dal 1 gennaio 2017 il Fondo mètaSalute si avvale per l’erogazione delle prestazioni sanitarie di un nuovo gestore assicurativo: RBM Salute, con il quale le strutture mediche dovranno convenzionarsi.
Per richiedere l’autorizzazione alle prestazioni sanitarie, l’iscritto dovrà contattare la Centrale Operativa  ad i seguenti numeri telefonici dedicati:
800.991815 da telefono fisso e cellulare (numero verde);
+39 0422.1744299 per chiamate dall’estero.
La Centrale Operativa è a disposizione degli Assistiti 24 ore su 24, 365 giorni l’anno.
L’iscritto, qualora disponga di un accesso ad internet, può effettuare la prenotazione con modalità telematiche accedendo alla propria Area Riservata dal sito www.fondometasalute.it, avvalendosi delle funzionalità interattive disponibili nella sezione denominata “Prestazioni Sanitarie”. Per poter consultare le strutture attualmente convenzionate, in base alla provincia e alla prestazione di cui si vuole usufruire si può cliccare sul link sottostante che rimanderà alla pagina di Metasalute dedicata:

STRUMENTI PER CAPIRE: ELEMENTO INDIVIDUALE ANNUO


Con la retribuzione del mese di dicembre 2016, che percepiremo nel mese di gennaio 2017, troveremo, tra le competenze la voce: "Elemento individuale annuo". Esclusivamente per i lavoratori operai in forza alla data del 31 dicembre 2008, a fronte della nuova normativa, a partire dal 2009, viene erogata annualmente con la retribuzione del mese di dicembre una somma annua pari a 11 ore e 10 minuti a titolo di elemento individuale annuo di mensilizzazione non assorbibile ex Ccnl 20 gennaio 2008. Tale elemento, deriva dal calcolo della differenza tra il pagamento mensilizzato e quello precedente ad ore, per gli operai, che calcolato in un ciclo completo (28 anni) è appunto di 11 ore e 10 minuti mediamente.
In caso di risoluzione del rapporto di lavoro, al lavoratore spetterà il pagamento di questo elemento in proporzione dei dodicesimi maturati.
La frazione di mese superiore a 15 giorni è considerata come mese intero.

martedì 3 gennaio 2017

STRUMENTI PER CAPIRE: PERCHE' LO STIPENDIO DI GENNAIO SARA' PAGATO ENTRO IL 12 GENNAIO

Perchè lo stipendio con le competenze di dicembre è sempre pagato entro il 12 gennaio dell'anno successivo? Questo è quasi un obbligo in capo alle aziende. Infatti nel testo unico delle imposte sui redditi, il cosiddetto TUIR, c’è una norma chiamata il “principio di cassa allargato” che rende conveniente dal punto di vista fiscale, per le aziende, pagare gli stipendi ed i compensi di dicembre ai dipendenti e collaboratori entro il 12 gennaio dell’anno successivo. Solo in questo modo infatti è possibile considerare di competenza dell’anno appena concluso il pagamento delle retribuzioni relativo alla mensilità di dicembre.
Il principio di cassa allargato è chiaro: gli stipendi di dicembre 2016 possono essere considerati di competenza dell’anno 2016, solo se vengono pagati entro il 12 gennaio 2017. In caso contrario, se il pagamento degli stipendi avviene oltre il 12 gennaio, le retribuzioni stesse confluiscono nella competenza dell’anno d’imposta 2016.
Il principio di cassa allargato è contenuto nell’art. 51 del TUIR, che appunto definisce la “Determinazione del reddito di lavoro dipendente”. Il comma 1: “Il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d'imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro. Si considerano percepiti nel periodo d'imposta anche le somme e i valori in genere, corrisposti dai datori di lavoro entro il giorno 12 del mese di gennaio del periodo d'imposta successivo a quello cui si riferiscono”.
Se le retribuzioni sono pagate entro il 12 gennaio 2017, sono considerati come percepiti nell’anno d’imposta 2016, e tassate anche in tale anno (anche se percepite nell’anno successivo 2017), quindi il datore di lavoro potrà inserire lo stipendio di dicembre nella Certificazione Unica 2017 (ex modello CUD), relativa ai redditi percepiti dal lavoratore nell’anno d’imposta 2016. 

lunedì 2 gennaio 2017

A DICEMBRE E GENNAIO UNA GIORNATA PAGATA IN PIU'

La retribuzione di dicembre 2016, percepita a gennaio 2017, così come quella di gennaio 2017, percepita a febbraio 2017, vedrà una giornata pagata in più. Questo in quanto sia la festività del Natale, che il 1° gennaio appena trascorso cadono entrambe di domenica. Infatti, qualora una delle festività nazionali, sia civile che religiosa, cada di domenica, ai lavoratori è dovuto in busta paga, in aggiunta alla normale retribuzione mensile, l'importo di una quota giornaliera della retribuzione di fatto, pari a 1/26 della retribuzione mensile fissa, legati ai livelli. Infatti, secondo la normativa italiana, prevista  dalla legge n. 90 del 1954, nel caso una festività sia cadente di domenica, al dipendente spetta una giornata retribuita in più.