domenica 28 giugno 2015

WHIRLPOOL/INDESIT: LA GRIGLIA DEGLI INCENTIVI

Due pagine formato A3, questo lo spazio richiesto per illustrare la griglia dell'ipotesi di incentivazione che la Whirlpool ha messo in campo per favorire l'outplacement del personale ed i trasferimenti in altre sedi lavorative della penisola. Niente licenziamenti coattivi, come si era detto già detto nel penultimo summit a Roma: entro il 2018 si conta di raggiungere la quota prevista con gli addii volontari. Gli incentivi - meglio retribuiti dopo l'incontro di venerdì 26 giugno al Ministero dello sviluppo economico valgono per tutti ma sono differenziati in base al territorio e alla tipologia. Sono più corposi al Sud e a None di Torino, dove i siti hanno rischiato addirittura di chiudere prima del salvataggio, meno a Cassinetta, e a Fabriano, dove anche gli esuberi erano inferiori. Ma le possibilità sono preziose anche per chi lavora a Melano o ad Albacina, anche se sulla questione delle buonuscite si fa fatica a capire e comprendere l'enorme disparità tra quanto sarà elargito ai lavoratori del casertano e a quelli delle altre zone interessate, Marche comprese. La chiave di lettura stà nella "strutturalità" degli esuberi come succederà a Carinaro, dove nonostante alcune operazioni dirette e indirette, resteranno comunque 250-300 esuberi, ai quali non si riuscirà a dare risposte occupazionali e questo ha portato a stabilire emolumenti più elevati, mentre quelli di Albacina una volta avvenuta l'integrazione non saranno  tali, come del resto sempre affermato dall'azienda.
Abbiamo provato di seguito a riportare tutte le casistiche enunciate nel documento ipotesi predisposto dalla multinazionale americana, ma si capisce sin da subito che non si è badato a spese pur di incoraggiare la fuoriuscita del personale e ridurre così al minimo gli esuberi, in tutti i siti del Gruppo, a sostegno del piano industriale.
Pensionamenti/prepensionamenti
- con i requisiti pensionistici già raggiunti: 10.000 euro lordi
- con i requisiti pensionistici maturati nel corso degli ammortizzatori sociali + il periodo di preavviso: integrazione al 100% della retribuzione netta, con un minimo garantito di 10.000 euro lordi; per la Campania in caso di dimissioni entro 30 settembre 2015 e decisione di entrare in Cigs a zero ore è riconosciuto un ulteriore incentivo di 7.500 euro lordi; (PROGRAMMA A);
- con i requisiti pensionistici maturati con utilizzo degli ammortizzatori sociali + ulteriore periodo fino a 12 mesi + il periodo di preavviso: integrazione al 100% della retribuzione netta + retribuzione netta fino a un max di 12 mesi + contribuzione figurativa fino a un max di 12 mesi; per la Campania in caso di dimissioni entro 30 settembre 2015 e decisione di entrare in Cigs a zero ore è riconosciuto un ulteriore incentivo di 7.500 euro netti. (PROGRAMMA B).
Dimissioni volontarie incentivate (PROGRAMMA C)
riservato a persone che non raggiungono i requisiti pensionistici attraverso i programmi A e B. Dimissioni incentivate  senza mobilità (C1), non opposizione all'inserimento in mobilità senza integrazione (C2);
- dimissioni volontarie entro il 30.6.2016 con uscita entro 12 mesi: operai 50.000 euro lordi, impiegati 18 mensilità nette (con un minimo garantito di 50.000 euro lordi); per lo stabilimento di None l'incentivo previsto è pari a 55.000 euro lordi per gli operai e 20 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 55.000 euro lordi); per la Campania (Carinaro e Napoli) l'incentivo previsto è pari a 75.000 euro lordi per gli operai e 24 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 75.000 euro lordi), per entrambe le categorie è previsto un extra-incentivo di 10.000 euro lordi in caso di adesione al programma entro il 30.9.2015 e uscita entro il 31.12.2015;
- dimissioni volontarie tra il 30.6.2016 e il 30.6.2017 con uscita entro 30.6.2018: operai 40.000 euro lordi, impiegati 14 mensilità nette (con un minimo garantito di 40.000 euro lordi); per lo stabilimento di None l'incentivo previsto è pari a 45.000 euro lordi per gli operai e 16 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 45.000 euro lordi); per la Campania (Carinaro e Napoli) l'incentivo previsto è pari a 50.000 euro lordi per gli operai e 18 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 50.000 euro lordi);
- dimissioni volontarie tra il 30.6.2017 e il 31.12.2018 con uscita entro 31.12.2018: operai 30.000 euro lordi, impiegati 10 mensilità nette (con un minimo garantito di 30.000 euro lordi); per lo stabilimento di None l'incentivo previsto è pari a 35.000 euro lordi per gli operai e 12 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 35.000 euro lordi); per la Campania (Carinaro e Napoli) l'incentivo previsto è pari a 40.000 euro lordi per gli operai e 14 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 40.000 euro lordi);
- uscita volontaria entro il 30.6.2016 con utilizzo mobilità/Naspi: per gli operai integrazione al 100% della retribuzione netta + 25.000 euro lordi, per gli impiegati integrazione al 100% della retribuzione netta + 9 mensilità nette (con un minimo garantito di 25.000 euro lordi); per lo stabilimento di None integrazione al 100% della retribuzione netta + 30.000 euro lordi per gli operai e integrazione al 100% della retribuzione netta + 10 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 30.000 euro lordi); per la Campania (Carinaro e Napoli) l'incentivo previsto è pari a integrazione al 100% della retribuzione netta + 35.000 euro lordi per gli operai e integrazione al 100% della retribuzione netta + 12 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 35.000 euro lordi);
- uscita volontaria tra il 30.6.2016 e il 30.6.2017 con utilizzo mobilità/Naspi: operai integrazione al 100% della retribuzione netta + 18.000 euro lordi, impiegati integrazione al 100% della retribuzione netta + 7 mensilità nette (con un minimo garantito di 18.000 euro lordi); per lo stabilimento di None l'incentivo previsto è pari a integrazione al 100% della retribuzione netta + 22.000 euro lordi per gli operai e integrazione al 100% della retribuzione netta + 8 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 22.000 euro lordi); per la Campania (Carinaro e Napoli) l'incentivo previsto è pari a integrazione al 100% della retribuzione netta + 25.000 euro lordi per gli operai e integrazione al 100% della retribuzione netta + 9 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 25.000 euro lordi);
- uscita volontaria tra il 30.6.2017 e il 31.12.2018 con utilizzo mobilità/Naspi: operai integrazione al 100% della retribuzione netta + 12.500 euro lordi, impiegati integrazione al 100% della retribuzione netta + 5 mensilità nette (con un minimo garantito di 12.500 euro lordi); per lo stabilimento di None l'incentivo previsto è pari a integrazione al 100% della retribuzione netta + 15.000 euro lordi per gli operai e integrazione al 100% della retribuzione netta + 6 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 15.000 euro lordi); per la Campania (Carinaro e Napoli) l'incentivo previsto è pari a integrazione al 100% della retribuzione netta + 18.000 euro lordi per gli operai e integrazione al 100% della retribuzione netta + 7 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 18.000 euro lordi).
Ricollocazioni all'esterno dell'azienda per reinustrializzazione
operai e impiegati: incentivo pari a 8 mensilità nette, solo per NONE;  (PROGRAMMA E).
Trasferimenti
- Operai da Caserta, Napoli e None verso Varese: 32.000 euro lordi in un'unica tranche + spese del trasloco + le spese di agenzia per ricerca della casa in affitto; (PROGRAMMA X)
- impiegati da Varese, None e Milano verso Fabriano: 18.000 euro lordi in 4 tranche semestrali + spese del trasloco + le spese di agenzia per ricerca della casa in affitto;
- impiegati da Fabriano e None verso Varese: 18.000 euro lordi in 4 tranche semestrali + spese del trasloco + le spese di agenzia per ricerca della casa in affitto;
- impiegati da Milano verso Varese: le spese di agenzia per ricerca della casa in affitto;
- quadri da Varese, None e Milano verso Fabriano: 24.000 euro lordi in 4 tranche semestrali + spese del trasloco + le spese di agenzia per ricerca della casa in affitto;
- quadri da Fabriano e None verso Varese: 24.000 euro lordi in 4 tranche semestrali + spese del trasloco + le spese di agenzia per ricerca della casa in affitto;
- quadri da Milano verso Varese: le spese di agenzia per ricerca della casa in affitto. (PROGRAMMA Y)

sabato 27 giugno 2015

FONDO COMETA: DAL 1° LUGLIO PARTE IL NUOVO COMPARTO "SICUREZZA 2015"

Dal primo luglio 2015 sarà possibile, accedendo alla propria posizione in Cometamatica, scegliere con decorrenza ottobre 2015 il nuovo comparto garantito “Sicurezza 2015”, e il primo conferimento sarà effettuato con quota 30 settembre e valuta 1^ ottobre. Resta altresì vigente l’appendice di convenzione del comparto garantito Sicurezza che prevede l’adesione degli aderenti silenti di Cometa il cui primo conferimento pervenga al gestore entro il 1^ novembre 2015. 

Il nuovo comparto si è reso necessario in quanto il comparto Sicurezza, che continuerà ad operare e a ricevere i contributi dei lavoratori che lo hanno scelto con decorrenza prima del 30/04/2015, ai sensi delle convenzioni stipulate con i gestori e comunicate agli aderenti tramite nota informativa non accetta nuove adesione fino alla scadenza del 30/04/2020.

Il comparto Sicurezza 2015 presenta caratteristiche di costo e garanzie contrattuali diverse dal precedente comparto garantito, pertanto prima di effettuare l’eventuale switch sarà necessario leggere attentamente le nuove condizioni, che potranno essere consultate cliccando sul link sottostante.

WHIRLPOOL/INDESIT: PRESENTATA LA NUOVA GRIGLIA DEGLI INCENTIVI. NUOVO INCONTRO IL 2 LUGLIO FORSE PER UN TESTO DEFINITIVO.

Cinquantasette, se non ci siamo sbagliati a contare. Tante sono le tipologie di incentivo, rivolte agli operai e agli impiegati contenute nell'ipotesi presentata dalla Whirlpool oggi nell'incontro svoltosi al Ministero delle Sviluppo Economico a Roma. 
Infatti come già previsto, nel rendez-vouz odierno,  la trattativa ha approfondito il tema degli incentivi, che sono importanti per dare risposte con criteri diversificati alle varie condizioni delle persone che vi accederanno. E così come richiesto da Fim, Fiom e Uilm le buonuscite sono state riviste al rialzo ed anche in maniera sostanziosa.  Il criterio guida è quello della “volontarietà”Si tratta infatti di incentivi tutti volontari all’esodo: non vi sono licenziamenti.  I lavoratori, se interessati, accederanno, scegliendo, quale sarà il percorso più adatto: chi ha requisiti per andare in pensione, chi in mobilità o chi la Naspi. Per gli incentivi all’esodo volontario l’azienda seguirà un doppio binario: per Caserta e Napoli, la buonuscita sarà più alta e arriverà a 85mila euro per gli operai e a 24 mensilità più 10mila euro per gli impiegati mentre nella generalità del gruppo il sostegno varrà al massimo 50mila euro per gli operai e 18 mensilità per gli impiegati.
Agli incentivi si sommano percorsi formativi di ricollocazione degli impiegati che l’azienda riconfermerà. Per tutti, per i trasferimenti sono presenti le incentivazioni per agevolare gli spostamenti con la famiglia. L’idea è quella di provare a produrre tre accordi quadro complessivi: il primo riguarderà il piano industriale complessivo con le incentivazioni; l’altro specifico per la Campania; il rimanente per la situazione del Piemonte.
Oggi si è iniziato il confronto al fine di iniziare a costruire un testo di un accordo quadro che contenesse le garanzie sul piano industriale 2015-2018. Entro ottobre inizierà la fase di consultazione sindacale e la fusione dei due gruppi si prevede di completarla entro metà 2016.  Il testo dovrà contenere un quadro a cui seguiranno accordi applicativi in sede locale e nazionale con ammortizzatori sociali che a partire dai contratti di solidarietà, escludano generazione di esuberi strutturali.
Ora si tornera' ad incontrarsi il 2 luglio, alle 13,30  con l'impegno a lavorare da qui a quella data sui testi per arrivare ad una possibile bozza di accordo condivisa che garantisca tutti i passaggi del piano industriale 2015-2018,  da sottoporre poi a referendum.

giovedì 25 giugno 2015

WHIRLPOOL/INDESIT, DOMANI BACK TO BACK A ROMA. NEL FRATTEMPO WHIRLPOOL DIFENDE IL NUOVO PIANO MA....

Domani mattina alle ore 9 nuovo incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma che secondo il cronoprogramma dovrebbe essere dedicato all'approfondimento della griglia degli incentivi che la multinazionale intende mettere sul piatto per l'outplacement del personale ed i trasferimenti. Ma in queste ore il recepimento delle opzioni messe sul piatto dal management della Whirlpool non sembra essere convincente per i lavoratori di None e Carinaro. Un tavolo urgente sulla reindustrializzazione dell'area ex Indesit di None (Torino) con gli assessorati al Lavoro e alle Attività' produttive della regione Piemonte, con il Comune di None e i sindacati. A sollecitarlo la Fim Cisl di Torino con l'obiettivo di "fare il punto della situazione e creare le condizioni affinché gli impegni di garantire lavoro e occupazione da parte di Whirlpool siano realizzati". Il sindacato che ha scritto una lettera ai due assessorati ha ribadito che la cessione da parte di Whirlpool del sito di None a Mole Logistics "non dà risposte sufficienti e soddisfacenti al reimpiego del personale attualmente" attualmente in forze a None. 
Ma anche a Carinaro è stato accolto con insoddisfazione dai lavoratori riuniti in assemblea l'indomani della riunione al ministero, quanto  annunciato a Roma sul futuro della fabbrica casertana della Whirpool. Alcuni dipendenti hanno infatti bloccato per circa mezz'ora l'asse mediano che collega Giuliano a Marcianise.
Nel frattempo, il management delle multinazionale americana del bianco, attraverso le parole del suo ad Castiglioni, difende la bontà delle scelte fatte. «Questo è il piano Whirlpool, in cui crediamo poichè sostenibile per il futuro. Non ce ne saranno altri». Non usa giri di parole Davide Castiglioni, ad Italia e vice presidente operazioni industriali di Whirlpool Emea, nell’illustrare i progetti del gruppo, integrati nel corso della trattativa con governo e sindacati partita a metà aprile, in un'intervista pubblicata oggi sulle colonne de Il Sole 24 Ore.
«Abbiamo fatto buoni passi in avanti – precisa Castiglioni – avendo integrato il nostro piano industriale. Il rientro delle produzioni era previsto sin dall’inizio, ma la svolta sta nell’ipotesi di fare di Carinaro un polo dei componenti e delle parti di ricambio». Per il vertice della multinazionale americana «la soluzione prospettata è una buona soluzione strutturale e sostenibile nel tempo. Non è una toppa di breve durata».
L’ad di Whirlpool Italia precisa anche che «sarebbe stato preferibile localizzare il polo dei ricambi in un’area del Centro Europa ben collegata con altri Paesi in modo da consentire traffici rapidi. Ma si è scelto Carinaro per senso di responsabilità verso una regione con gravi problemi occupazionali».
A chi parla di nuovo Piano industriale Castiglioni precisa: «Non un nuovo, ma il primo piano integrato. Sin dalla prima presentazione abbiamo dichiarato disponibilità e apertura al confronto. E lo abbiamo dimostrato». Oggi, sottolinea Castiglioni:«Tutti i siti industriali hanno una missione produttiva, Whirlpool non abbandona nessuna regione in Italia».
Davide Castiglioni conferma che la società investirà nei prossimi quattro anni in Italia 500 milioni, come previsto, oltre ad altri 13,5 milioni di cui 8 a Carinaro e 5,5 a Napoli per l’avvio della produzione di una nuova lavatrice.
«Pensiamo – puntualizza – che poche società oggi stanno programmando investimenti di tale entità in Italia». E aggiunge: «L’Italia resta al centro dell’assetto di Whirlpool Emea».
Poi passa in rassegna gli altri capitoli del piano: «Rimarranno aperte due sedi amministrative, a Varese e a Fabriano. Mentre a None, dopo la lettera di intenti con la Mole Logistica, si è avviata la cessione di un ramo d’azienda con 44 dipendenti, mentre le attività di ricerca sullo stesso sito continueranno fino al 2016 ». In conclusione, se inizialmente il sindacato aveva calcolato 2.060 esuberi, oggi vanno ricalcolati. A Carinaro degli 815 lavoratori ne rimarranno 320. Ci sarà una forte manovra sugli organici da attuare soprattutto con prepensionamenti, trasferimenti (a Varese è previsto un incremento), esodi e con l’impiego di ammortizzatori sociali. L’ad di Whirlpool Italia parla di «esuberi fisiologici, non quantificati, da assorbire se migliorerà l’andamento del mercato». E ribadisce l’impegno: «Nessun licenziamento unilaterale fino al 2018».

mercoledì 24 giugno 2015

FONDO COMETA:RICHIESTE PRESTAZIONI: LE INFORMAZIONI ARRIVANO VIA MAIL

È stato attivato il servizio mail per informare gli aderenti che hanno richiesto una prestazione (riscatto – anticipazione – trasferimento) sullo stato di lavorazione della pratica.

Il servizio è attivo per tutti gli aderenti che hanno espresso il loro consenso all’invio di tutte le comunicazioni del Fondo via posta elettronica.

Il consenso può essere dato entrando con ID utente e password nel sito internet del Fondo www.cometafondo.it nella voce modifica/aggiungi recapiti .

Le mail vengono inviate:

all’inserimento della pratica in anagrafica;
se ci sono anomalie relative alla documentazione presentata;
al ricevimento della documentazione aggiuntiva;
al pagamento della prestazione.
Se avete un indirizzo mail, attivate il servizio!

È gratuito e con un clic avrete tutte le informazioni aggiornate sulla vostra prestazione ed eviterete di chiamare il call center per informazioni che riceverete direttamente al vostro indirizzo mail!

WHIRLPOOL/INDESIT: RASSEGNA STAMPA NAZIONALE E LOCALE DEL 24.6.2015

CLICCANDO SUL LINK SOTTOSTANTE, POTRETE CONSULTARE UNA PICCOLA RASSEGNA STAMPA LOCALE E NAZIONALE SULL'INCONTRO TENUTOSI AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DI IERI 23 GIUGNO.
 

WHIRLPOOL/INDESIT, DEFINITO IL PERIMETRO INDUSTRIALE IN ITALIA, VENERDI' 26 GIUGNO ALTRO ROUND AL MISE

Usando un termine sportivo, si potrebbe dire che la vertenza Whirlpool/Indesit ha attraversato lo striscione dell'ultimo chilometro e il traguardo è li pronto ad essere raggiunto. Ieri nell'incontro fiume svoltosi presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, iniziato alle 10,00 e terminato alle 20,00 della sera, sembra essere stato messo un punto fermo definitivo sull'attività industriale di Whirlpool in Italia, confermandone il ruolo centrale nella strategia dell’area EMEA (Europe, Middle East and Africa).  Nel nuovo piano industriale aggiornato, la sostanziale novità riguarda l’assegnazione di una missione specifica a Carinaro che diventerà il polo centrale per le parti di ricambio per la zona Emea.
Ieri è infatti emerso che a Carinaro, dove ora lavorano in 815, giungeranno le parti di ricambio e i prodotti accessori provenienti dalle fabbriche europee e dai fornitori. Le attività all’interno del sito si focalizzeranno su magazzino, assiemaggio, confezionamento e spedizione ai clienti in tutta Europa, Medio Oriente e Africa per l'after market. Il fabbisogno del personale identificato in 190 addetti (10 impiegati e 180 operai), con l'implementazione del modello operativo e l'utilizzo degli ammortizzatori sociali, con tre turni di lavoro di 6 ore dal lunedì al sabato ed una squadra in rotazione, porterebbe il fabbisogno iniziale a 320 addetti (10 impiegati e 310 operai). A Caserta saranno investiti ulteriori 8 milioni di euro. Degli 815 addetti attualmente impiegati dallo stabilimento, a regime dal 1° luglio 2016, data dello startup del progetto, resterebbero 200 come addetti diretti e 150 tramite la mobilità. Delle 500 persone in esubero, 200 verrebbero prepensionate, mentre delle 300 restanti la metà potrebbe uscire con mobilità incentivata e l'altra metà verrebbe trasferita: 100 presso lo stabilimento di Napoli, dove la nuova piattaforma produttiva dovrebbe portare a un aumento dei volumi, e 50 in altri siti.
L'operazione "Carinaro", porterà alla chiusura dei centri ricambi di Cassinetta e Cà Maiano di Fabriano. L'azienda in merito ha precisato che il personale (75 addetti, 25 impiegati e 50 operai) che attualmente opera presso il centro ricambi di Cà Maiano, sarò completamente riassorbito attraverso l'insourcing delle attività di call center di Whirlpool, l'apertura di un centro vendite al personale e la concentrazione della pianificazione parti ricambio su Fabriano, che dovrebbe complessivamente occupare 90 addetti contro i 75 che attualmente come detto risultano occupati. Inoltre il management della Whirlpool, ha ribadito la chiusura del sito di Albacina e la creazione dell'hub dei piani cottura a Melano, come polo esclusivo di tale prodotto.
Oltre al piano su Carinaro, Whirlpool ha anche confermato l'investimento di 513 milioni di euro che si aggiungono ai 30 milioni già avviati, il rientro di 650.000 pezzi da Turchia, Cina e Polonia, e la conferma dell'Italia come centro di eccellenza dell'area Emea dove saranno concentrati il 75% degli investimenti di ricerca e sviluppo pari a 90 milioni di euro l'anno. Il nuovo piano non genera esuberi strutturali e prevede missioni industriali per tutti i siti, aumentando la saturazione media dei siti dal 55% al 70% e 6,25 milioni di pezzi annui. 
“Sono confidente - ha dichiarato Davide Castiglioni, Amministratore Delegato Italia e Vice Presidente Operazioni Industriali di Whirlpool EMEA- che le soluzioni proposte dall’azienda rappresentino una svolta e siano la base per giungere presto a una risoluzione definitiva e condivisa”.
Per il ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, si tratta di “una sterzata radicale” perché “non ci sono esuberi e una gestione senza licenziamenti” e l’azienda propone una “missione industriale solida”. La reggente del dicastero "benedice" il nuovo piano, in quanto ha una "straordinaria differenza" con quello presentato inizialmente, e che al suo interno accoglie le istanze di modifica sollecitate più volte con forza dalle stesse parti governative.  
Ora si tornerà a confrontarsi al Mise venerdì 26 giugno alle ore 9,00 e sul piatto c'è ancora la quantificazione degli incentivi contenuti nella griglia per l'outplacement del personale, che rispetto a quanto annunciato dall'azienda è stato chiesto una loro rivisitazione in alto delle cifre, in modo da renderle più consistenti.
Certo "l’happy ending" non è ancora scritto, ma la giornata di ieri sembra far presagire un’evoluzione positiva della vertenza Whirlpool con la consapevolezza unanime dei sindacati di essere arrivati ad un punto dove i margini di manovra e trattativa siano ridotti al lumicino e il sopra citato plauso della titolare di casa, il ministro Federica Guidi.


lunedì 22 giugno 2015

WHIRLPOOL/INDESIT, SETTIMANA INTENSA IN CERCA DELL'INTESA.

Doppio incontro questa settimana al Ministero dello Sviluppo Economico per la vertenza Whirlpool/Indesit. Alle 10 di domani mattina 23 giugno, presso il parlamentino di Palazzo Piacentini nuovo round di confronto, per esaminare e approfondire quanto messo sul piatto dal management della Whirlpool nell'ultimo incontro del 17 giugno scorso, dove in qualche maniera l'azienda ha ritirato la chiusura di Carinaro e si è riservata di presentare il nuovo piano industriale. La mancata chiusura di Carinaro è infatti la novità più  importante ma ora ci saranno da esaminare nel merito i dettagli del piano, compresa la griglia degli incentivi per l'outplacement e gli sviluppi occupazionali, prima di dare un giudizio.
Tuttavia al momento non sono disponibili i dettagli né il numero di occupati che assorbirà, ma l’azienda ha spiegato che in Campania con le nuove attività immaginate per Caserta e per Napoli, abbinate a circa trecento prepensionamenti ed a circa trecento fra uscite volontarie e trasferimenti incentivati, dovrebbe ridurre gli attuali mille esuberi per arrivare a renderli gestibili con ammortizzatori sociali conservativi, come la cassa integrazione o i contratti di solidarietà.
«Due mesi fa abbiamo presentato un piano industriale ambizioso per l’Italia che prevede investimenti per 500 milioni di euro e una cruciale riqualificazione degli impianti per missione produttiva – ha affermato Davide Castiglioni, amministratore delegato Italia e vice presidente operazioni industriali di Whirlpool Emea -. Nel corso degli incontri abbiamo avuto modo di approfondire con le parti sociali le criticità emerse sugli stabilimenti di Carinaro e di None. In linea con la grande attenzione che il modello di relazioni industriali di Whirlpool pone alla gestione delle problematiche territoriali e sociali, abbiamo concordato con Governo e sindacati di verificare ogni possibile soluzione alternativa alle chiusure. Mentre per None abbiamo identificato un solido partner per la riconversione, per quanto riguarda Carinaro abbiamo individuato una possibile missione strategica che approfondiremo nel corso dei prossimi giorni».
"Oggi c'è stato un cambio di passo radicale, l'azienda ha fatto importanti aperture scongiurando la chiusura di stabilimenti e modificando l'impostazione del primo piano industriale, sono soddisfatta per questa apertura". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi al termine del tavolo Whirlpool. Guidi ha precisato che non ci sono ancora i dettagli del nuovo piano industriale che sarà presentato il 23 giugno al ministero. "Oggi si è segnata una discontinuità, bisogna dare atto all'azienda di aver fatto importanti aperture lavorando sui temi cari al governo e accogliendo le richieste di tenere massivamente in conto la salvaguardia dell'occupazione: da oggi si apre una nuova fase negoziale su basi ben diverse, c'è stato un cambio di paradigma". 
E domani sarà l'occasione per dare seguito a quanto emerso che potrebbe anche essere straordinario visto che come qualcuno ha fatto notare, è la prima volta che la multinazionale americana del bianco, cambia il proprio piano industriale in corsa. 

ELEZIONE DELL'ASSEMBLEA DEI DELEGATI DI METASALUTE, ECCO GLI ELETTI

Il Consiglio di Amministrazione del fondo, riunitosi lo scorso 17 giugno,  ha proclamato i nuovi delegati che comporranno l’assemblea dei soci del fondo MètaSalute.

                                                 Risultano eletti 

Nome e cognome
Voti
OO. SS.
Territorio
Fiorella Pietrosanti
99
Fim
Roma
Tiziano Franceschetti
87
Fim
Varese
Roberto Fasolato
80
Fim
Vicenza
Fausto Torre
80
Fim
Caserta
Francesca Melagrana
76
Fim
Torino
Piero Vernile
76
Uilm
Taranto
Giuseppe Aguzzi
72
Uilm
Milano
Paolo Giordanengo
65
Uilm
Cuneo
Chiara Cola
63
Uilm
Varese
Ciro Matichecchia
62
Fim
Taranto
Stefano Balestra
52
Fim
Marche
Paolo Paladini
44
Uilm
Torino
Ezio Tesan
39
Uilm
Pordenone
Maurizio Pini
38
Fim
Bologna
Andrea Divano
36
Fim
Genova


La Fim-Cisl, ha eletto 9 delegati su 10 candidati con il 63% dei voti e la Uilm-Uil ha eletto 6 delegati su 9 candidati in lista pari al 37% dei voti. 

sabato 20 giugno 2015

POLO MELALBA: ASSETTO MESE DI LUGLIO

Mentre si attende con impazienza l'evolversi della vertenza Indesit/Whirlpool, la direzione aziendale dei due siti fabrianesi di Melalba, ha comunicato nei giorni scorsi alle rispettive RSU l'assetto per il mese di luglio. Lo stabilimento di Melano, che all'interno del piano industriale di Whirlpool, dovrebbe accorpare anche i lavoratori di Albacina, nel prossimo mese, osserverà 4 giornate di cigs, delle quali due (10 e 31) in maniera collettiva e due a regime di rotazione, ossia con squadre di lavoratori che quotidianamente, osserveranno un turno di stop lavorativo, mentre il resto dello stabilimento produrrà regolarmente. 
Per quello che concerne invece il plant di Albacina, saranno 4 le giornate collettive di cassa integrazione straordinaria ( 10-17-24-31).
Nel mese di giugno alle giornate inizialmente preventivate di chiusura per entrambi i siti, si è reso necessario aggiungere un ulteriore giorno di fermo produttivo. Inoltre la direzione aziendale ha comunicato alle Rsu il periodo di chiusura collettiva per il periodo feriale, che andrà per entrambi i siti produttivi fabrianesi dal lunedì 3 a venerdì 21 agosto, con riapertura dei cancelli fissata per lunedì 24 agosto.

giovedì 18 giugno 2015

VERTENZA WHIRLPOOL/INDESIT: RASSEGNA STAMPA ODIERNA

Cliccando sul link sottostante si potrà consultare una piccola rassegna stampa locale e nazionale sull'incontro tenutosi al Ministero dello Sviluppo Economico, che sembrerebbe avere impresso una svolta in questa complessa vertenza, visto che la Whirlpool si è dichiarata a modificare il piano industriale.
 

WHIRLPOOL/INDESIT, SPIRAGLI SULLA VERTENZA. LA MULTINAZIONALE DISPOSTA A CAMBIARE IL PIANO INDUSTRIALE PER CARINARO.

(da sin. Landini, Bentivogli e Palombella)
Dopo due mesi, una decina di incontri tra sede ministeriale e sindacale la vertenza Whirlpool/Indesit sembra vedere finalmente uno spiraglio di luce. Infatti ieri al Ministero dello sviluppo Economico, facendo così seguito a quanto preannunciato nell'ultimo rendez-vouz del 9 giugno scorso a cui era seguita la manifestazione di Comerio, il management della Whirlpool, ha presentato l'offerta per cercare di dipanare la matassa degli esuberi dichiarati nel piano presentato lo scorso 16 aprile. E alla fine Whirlpool ha deciso di cambiare il proprio piano industriale, rendendosi disponibile a precisare entro una settimana, il 23 e il 26 giugno,  le missioni industriali per tutti i siti, Carinaro compreso, e cancellare gli esuberi strutturali. E' chiaro che l'effetto domino, di questa accelerazione che  ne avrà sugli altri siti, interessati dal piano industriale Whirlpool non potrà che essere benefico.
Per Carinaro, la nuova missione industriale, deriverà dallo spostamento di un'attività dal centro Europa relativa alla componentistica strategica ma per il momento non sono disponibili i dettagli né il numero di occupati che assorbirà. Quindi si prevedono nuovi investimenti sullo stabilimento di Caserta, oltre ai 530 milioni di euro già annunciati dal gruppo. L’azienda ha inoltre comunicato che è in corso un lavoro di ricerca di un soggetto industriale per la reindustrializzazione di Teverola.
Per quello che riguarda l'outplacement incentivato, la griglia degli incentivi, per trasferimenti volontari, Whirlpool ha chiarito che saranno di: 32.000 euro per gli operai, 18.000 euro per gli impiegati;  mentre per lavoratori immediatamente pensionabili l’incentivo sarà di 5200 euro; per pensionabili con ammortizzatori sociali,  integrazione  sarà del 100% del reddito (Ral-Pdr) fino alla collocazione in pensione. Incentivi per pensionabili che hanno un periodo di 12 mesi, non coperti da ammortizzatori sociali, come i precedenti più la copertura del reddito per l’anno mancante; incentivi per dimissioni, senza possibilità di aggancio alla pensione: operai (40.000 euro) che firma dimissione entro 30 giugno (uscita entro un anno dalla firma); 30.000 euro invece di incentivo a chi firma tra 30 giugno 2015 e 30 giugno 2016 (uscita entro un anno dalla firma), 20.000 euro per  chi esce dal 1 luglio 2017 al 31 dicembre 2018.
Analoghi importi in mensilità per impiegati. Incentivi per dimissioni con utilizzo ammortizzatori sociali: operaio, integrazione al 100% + 15.000 euro, 10.000 se lascia l’anno successivo, 5.000  se lascia entro il terzo anno. Per reindustrializzazione (None) 8 mensilità.
«C’è stato un cambio di passo radicale - dice il ministro Federica Guidi -. L’azienda ha fatto importanti aperture scongiurando la chiusura di stabilimenti e modificando l’impostazione del primo piano industriale, sono soddisfatta. Da oggi si apre una nuova fase negoziale su basi ben diverse, c’è stato un cambio di paradigma». 

mercoledì 17 giugno 2015

PARTITA LA CAMPAGNA PER IL MODELLO RED 2015, CON SCADENZA 15 SETTEMBRE

L'INPS comunica che è partita la campagna RED 2015 (dichiarazioni reddituali pensionati) con scadenza 15 settembre 2015. Alcuni over 75 esentati
Il Modello RED 2015 non sarà richiesto agli over 75 con redditi a zero nel RED  2014.  Questa la principale novità nella nota INPS n. 3667 del 28 Maggio 2015   che comunica  l'avvio alla campagna 2015   delle dichiarazioni reddituali e altre dichiarazioni di responsabilità  richieste dall'INPS  ai pensionati  che godono di  prestazioni integrative legate al reddito (oltre a RED ITA e RED EST dei Pensionati residenti in Italia o  residenti all'estero,   vi sono altri  modelli integrativi specifici).
Le informazioni così raccolte consentono, afferma l'INPS: "di accertare il diritto e l’esatto importo delle prestazioni collegate al reddito". 
Il modello RED dall'anno scorso non viene più inviato in forma cartacea a tutti  ma va scaricato e compilato online e  deve  essere inviato  digitalmente  all'INPS dall'interessato o da un professionista intermediario o CAF, entro il 15 Settembre 2015. Solo per i contribuenti che  provvederanno all'invio  e per i quali l'INPS detiene informazioni che indicano invece l'obbigo di effettuare la dichiarazione reddituale,  verra predisposto  a partire dal prossimo agosto l'invio  del cosiddetto  "bustone", personalizzato sulla base delle singole situazioni.
I soggetti che nel 2014 hanno trasmesso direttamente online la dichiarazione reddituale (RED) o di responsabilità (ICLAV, ICRIC, ACC.AS/PS, Indennità di frequenza) utilizzando le apposite funzionalità dei "Servizi al cittadino" sul sito dell'INPS,   se coinvolti nell’emissione della Campagna 2015 riceveranno  un e-mail all’indirizzo di posta elettronica che hanno comunicato all’Istituto.
L'INPS  ricorda che la prestazione di professionisti o CAF per questo servizio è, per legge, gratuita.
La nota INPS,  con facsimili delle lettere che verranno inviate agli interessati e completa di allegati ,  sarà disponibile a breve nella Banca Dati del Lavoro  , la raccolta di normativa e prassi per i consulenti del lavoro accessibile con l'Abbonamento alla Circolare del Lavoro .

RED ITA e RED EST 2015 e prestazioni integrative che richiedono l'invio

Il messaggio ricorda che tale dichiarazione è obbligatoria in generale per i pensionati che hanno reso le dichiarazioni online nel 2014 per autocertificare l'assenza di redditi oltre alla pensione, anche se il titolare presenta dichiarazione al Fisco ed il coniuge, o altro familiare , è fiscalmente a carico; oppure quando, in  assenza di denuncia al Fisco, il pensionato possegga redditi agrari o da lavoro autonomo, pensione estera o pensione complementare.
A differenza degli anni scorsi , quest'anno non saranno tenuti all'invio i pensionati over 75 che nel RED 2014 abbiano denunciato redditi pari a zero.

Le prestazioni sociali sulla base delle quali l'INPS  richiede l'invio del modello RED sono le seguenti:
Integrazione al minimo ex articolo 6 della legge n. 638/1983 delle pensioni con decorrenza anteriore al 1° febbraio 1994
Sospensione della pensione di invalidità ex art. 8 L. 638/83
 integrazione al minimo dell’assegno di invalidità ex articolo 1 della legge n. 222/1984
integrazione al minimo ex articolo 4 del d. legislativo n. 503/1992, e successive modificazioni ed integrazioni, delle pensioni con decorrenza dal 1° febbraio 1994
 Maggiorazione sociale, ex articolo 1 della legge n. 544/1988 e articolo 69, comma 3 della legge 388/2000
 Pensione sociale ex articolo 26 della legge n. 153/1969, e successive modificazioni ed integrazioni
 Assegno sociale ex articolo 3 della legge n. 335/1995 e succ. mod. ed int.
 Aumento della pensione sociale ex articolo 2 della legge n. 544/1988 e articolo 70, commi 1,2 e 3, della legge n. 388/2000
 Assegno per il nucleo familiare ex articolo 2 della legge n. 153/1988 e successive modificazioni ed integrazioni
 Trattamenti di famiglia ex articolo 23 della legge n. 41/1986, e successive modificazioni ed integrazioni
 Incumulabilità della pensione ai superstiti con i redditi ex articolo 1, comma 41, L. 335/1995
 Incumulabilità dell’assegno ordinario di invalidità con i redditi da lavoro ex articolo 1, comma 42, della legge n. 335/199513
 Revisione straordinaria dell’assegno di invalidità ex art. 9 L. 222/1984
 Pensione sociale ed assegno sociale erogati ai mutilati e invalidi civili e ai sordomuti oltre il 65° anno di età art. 12, c. 3, della legge n. 412/1991
 Incumulabilità con i redditi da lavoro autonomo ex articolo 11 L. 537/1993
 Mantenimento dell’integrazione al minimo nell’importo cristallizzato al 30/09/83, sentenza C.C. n.240/1994, commi 181, 184 dell’art. 1 della L. 662/1996
 Incumulabilità con redditi da lavoro dipendente all’estero ex articolo 7, L. 407/1990
 Aumento di L.100.000 dal 1° gennaio 1999 e di L.18.000 dal 1° gennaio 2000 per le prestazioni di invalidità civile erogate con le regole della pensione sociale (nati prima del 1° gennaio 1931), art. 67 della legge n. 448/1998 e art. 52 della legge n. 488/1999
 Aumenti di L. 100.000 dal 1 ° gennaio 1999 e di L.18.000 dal 1° gennaio 2000 per le prestazioni di invalidità civile erogate con le regole dell’assegno sociale (nati dopo il 31 dicembre 1930) art. 67 della L. n. 448/1998 e art. 52 della L. n. 488/1999
 Aumento di L. 20.000 per le prestazioni INVCIV sotto i 65 anni di età, ex art. 70 della L. 388/2000
 Maggiorazione sociale per gli assegni sociali, art. 70 della L. 388/2000 e succ. mod.
  Importo aggiuntivo di Lire 300.000 (154,94 euro) ex articolo 70, comma 7, legge n. 388/2000
 Incremento delle maggiorazioni (articolo 38 della legge n. 448/2001 e succ. mod.)
Prestazioni erogate a minorati civili prima del compimento del 65° anno ex art. 12 della legge n. 412/1991
Aumento pensioni basse - 14.a (Art. 5, commi 1-4, del decreto legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito con modificazioni nella legge 3 agosto 2007, n. 127), cosiddetta quattordicesima.

Altri modelli da inviare con il RED

 I modelli relativi  invece alle dichiarazioni di responsabilità  per situazioni particolari sono:

  - Modelli di dichiarazione per i titolari di prestazioni assistenziali (ICRIC, ICRIC-indennità di frequenza, ICLAV e ACCAS-PS);
- Modello per Indennità di frequenza - Denominazione della scuola.

(FONTE: fiscoetasse.com)

martedì 16 giugno 2015

WHIRLPOOL E IL NODO DI GORDIO DI CARINARO. DOMANI NUOVO INCONTRO AL MISE A ROMA

(Bentivogli, Palombella e Landini)
Quanto tempo sia davvero rimasto per sciogliere il nodo di Gordio dello stabilimento di Carinaro è difficile dirlo a questo punto. Domani a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico alle ore 16,30 andrà in onda un'altra puntata di questa saga che ha compiuto i due mesi di vita, essendo come noto cominciata lo scorso 16 aprile con l'annuncio shock del management della Whirlpool.
Per cui, vista la difficoltà, a questo punto inestricabile della vertenza,   la locuzione greca può riassumere perfettamente lo stato della controversia, la cui risoluzione, mentre per il sito piemontese di None una soluzione sembrerebbe essere all'orizzonte, seppure tutta da vagliare e pesare da l'impressione di non poter prescindere dal destino dello stabilimento casertano di Carinaro, la cui chiusura rientra come noto nel piano industriale della Whirlpool. Piano che tutti hanno chiesto al management stelle e strisce di cambiare, dai vertici ministeriali come dichiarato dalla reggente del dicastero Federica Guidi, al sottosegretario al ministero del Lavoro Teresa Bellanova, nonchè ai segretari nazionali di Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente Bentivogli, Landini e Palombella nell'ultimo incontro tenutosi al Mise, ed alla manifestazione nazionale del gruppo, tenutasi lo scorso venerdì presso il quartier generale europeo di Comerio. Ed anche l'ipotetica reindustrializzazione del sito di Carinaro da parte di un soggetto terzo, con produzioni no-logo, messa sul piatto dalla multinazionale nell'ultima assise romana non sembrerebbe entusiasmare nessuno, pur sembrando l'unica alternativa lavorativa, anche perchè implicitamente porterebbe al disimpegno della Whirlpool da Caserta. E le conseguenze si riverberano anche sul futuro degli altri siti, anch'essi paralizzati per quello che riguarda le prospettive indicate dalle scelte annunciate dalla Whirlpool a cominciare dagli investimenti relativi. Certamente se domani non dovessero farsi significativi passi in avanti, ma si assistesse ad un incontro fotocopia degli ultimi svolti, risulterebbe difficile ipotizzare cosa potrebbe riservare il futuro di questa vertenza, che forse qualcuno aveva ipotizzato poter essere più "semplice"... E tornerebbero ad addensarsi all'orizzonte le nubi nere e cupe che a Comerio erano state forse più di un presagio.

lunedì 15 giugno 2015

DOMANI "TAX DAY". IL GIORNO DELLE TASSE SULLA CASA, SI PAGANO IMU E TASI

Domani martedì di fuoco per le tasse sulla casa: 19,7 milioni di proprietari di prima casa e 25 milioni di proprietari di altri immobili dovranno pagare rispettivamente l'acconto Tasi e la prima rata dell'Imu. L'acconto sia per l'Imu che per la Tasi consiste semplicemente nel pagare la metà di quanto si è pagato complessivamente nel 2014, applicando aliquote e detrazioni dell'anno precedente. Ma l'apparente semplicità del calcolo, rispetto al caos del debutto lo scorso anno, dovrà fare i conti con eventuali variazioni del proprio patrimonio immobiliare come ad esempio compravendite o eredita e variabili tra cui il cambio di destinazione d'uso dell'immobile. Le cose si complicano anche se l'acquisto dell'immobile è avvenuto nei primi mesi del 2015, bisognerà calcolare tutta l'imposta dovuta per quest'anno e pagare la metà.
C'è anche la possibilità di pagare di meno ma è necessario che il Comune in cui risiede il contribuente abbia già deliberato le aliquote e che queste siano più basse del 2014. Ecco un piccolo vademecum per districarsi nella giungla del fisco diventata in questi ultimi anni un vero e proprio rompicapo.
COME SI CALCOLA LA TASSA SUI SERVIZI  
La base imponibile è la stessa dell’Imu. Si parte dunque dalla rendita catastale, la si rivaluta del 5 per cento e si moltiplica il risultato per il coefficiente che varia in base al tipo di immobile (160 per le abitazioni). Su questo valore si applica l’aliquota comunale, con le eventuali detrazioni. Anche per il 2015, la Tasi sulla prima casa prevede un’aliquota base dell’1 per mille. Tuttavia, i Sindaci possono azzerarla o aumentarla fino a un livello massimo del 3,3 per mille. Sugli altri immobili – seconde case, uffici, negozi, botteghe, capannoni, etc. – si pagano sia l’Imu sia la Tasi, con un’aliquota complessiva che al massimo può arrivare all’11,4 per mille. 
IMMOBILI IN AFFITTO  
Anche in questo caso si corrisponderà sia l’Imu sia la Tasi con il limite massimo dell’11,4 per mille. L’Imu verrà pagata interamente dal proprietario, mentre la Tasi peserà anche sulle spalle dell’inquilino che dovrà versarne una quota compresa tra il 10 e il 30%, a seconda di quanto disposto nella delibera del rispettivo comune. 
IMU TERRENI AGRICOLI  
Entro il 16 giugno occorre pagare anche la prima rata dell’Imu sui terreni agricoli. In base alle modifiche entrate in vigore lo scorso marzo è prevista l’esenzione competa solo per i terreni che si trovano nei comuni classificati come totalmente montani sulla base dell’elenco dei comuni italiani stilato dall’Istat. Per i terreni di collina sono previste esenzioni solo a favore dei proprietari che hanno la qualifica di coltivatori diretti o imprenditori agricoli. Negli altri casi invece valgono le regole già previste in passato. Chi nel passaggio tra le vecchie e le nuove norme ha perso l’esenzione beneficia invece di un speciale detrazione pari a 200 euro. 
COME SI PAGA  
Il versamento dell’Imu si effettua come sempre in due rate, che scadono martedì 16 giugno e mercoledì 16 dicembre. Il versamento della prima rata, pari al 50% dell’importo dovuto, va eseguito sulla base delle aliquote e delle detrazioni valide per il 2014. Il versamento della rata a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno va eseguita a conguaglio, sulla base delle delibere comunali pubblicate sul sito www.finanze.it alla data del 28 ottobre 2015. A questo scopo il singolo comune deve effettuare l’invio delle delibere entro il 21 ottobre. In caso di mancata pubblicazione entro il 28 ottobre, la legge dispone che vengano applicate le aliquote e le detrazioni valide per il 2014. Nel caso sia già disponibile la delibera valida per il 2015 il contribuente può anche pagare entro il 16 giugno l’imposta in un’unica soluzione. Per la Tasi valgono le stesse regole e le stesse scadenze dell’Imu.  
IL GIALLO DEI BOLLETTINI PRECOMPILATI  
La legge di stabilità per il 2014 (legge n. 147 del 2013) allo scopo di assicurare la massima semplificazione degli adempimenti aveva disposto che i vari enti inviassero a domicilio dei contribuenti i bollettini Tasi già precompilati. In realtà poi, l’obbligo è stato trasformato in possibilità, e solo su richiesta dei singoli cittadini. Per cui la norma è rimasta nella sostanza inapplicata. 
COME SI EFFETTUANO I VERSAMENTI  
Con due distinti decreti sono stati approvati a suo tempo i bollettini di conto corrente postale per il pagamento dell’Imu (decreto 23 novembre 2012) e della Tasi (decreto 23 maggio 2014), entrambi comprensivi di istruzioni e modelli per i bollettini precompilati. Per effettuare i versamenti di Imu e Tasi, oltre al bollettino postale, si può però anche utilizzare il modello F24 pagando così anche per via telematica attraverso la propria banca. Quest’ultima soluzione, tra l’altro, consente anche di compensare gli importi dovuti con altri crediti d’imposta. 
IL VERSAMENTO MINIMO  
In linea di massima Imu e Tasi non sono dovute quando l’importo annuo non supera i 12 euro complessivi. I comuni hanno però la possibilità di fissare soglie differenti per cui è sempre bene verificare cosa è stato previsto dalle singole delibere. Per quanto concerne la Tasi, poi, va considerato che questa imposta riguarda l’immobile nel suo complesso a prescindere dal numero degli inquilini. Quindi, a prescindere dal numero degli occupanti, per verificare il rispetto della soglia minima di versamento occorre considerare l’imposta complessivamente dovuta. 

sabato 13 giugno 2015

MANIFESTAZIONE WHIRLPOOL, RASSEGNA STAMPA LOCALE E RASSEGNA FOTOGRAFICA

Cliccando sul link sottostante si potrà visualizzare la rassegna stampa locale inerente alla manifestazione di Fim, Fiom e Uilm di Comerio.


RASSEGNA STAMPA MANIFESTAZIONE WHIRLPOOL DI COMERIO


Invece cliccando qui sotto si potrà visualizzare una piccola rassegna fotografica dell'evento di ieri.


RASSEGNA FOTOGRAFICA YOUREPORTER

IL LAVORO E LA LEGGE - LA CORTE DI CASSAZIONE STABILISCE I CRITERI PER DEFINIRE IL MOBBING

Quante volte sul luogo di lavoro presi dallo sconforto abbiamo pensato: "adesso gli faccio causa per mobbing", magari perchè alle prese con un superiore indisponente che secondo noi ci penalizza, senza essere coscienti che l'onere della prova sarebbe stato tutto sulle nostre spalle. Ora perdipiù la Corte di Cassazione, crea un vero e proprio vademecum in materia, al quale guardare attentamente se si vuole provare la propria condizione di "mobbizzato".
Sta al lavoratore che si sente sottoposto a mobbing provare che la sua condizione rispecchia i parametri indicati dalla Corte di Cassazione.
Mobbing, come riconoscerlo in modo certo? La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza, la numero 10037/2015, che specifica le condizioni in base alle quali il lavoratore può verificare se nel suo caso ricorrono i presupposti per chiedere e ottenere un risarcimento da parte del proprio datore di lavoro per comportamenti vessatori.
I giudici di legittimità hanno quindi dato piena cittadinanza nella nostra giurisprudenza a un riconosciuto metodo scientifico di valutazione del danno lavorativo. Spetta al lavoratore che si sente vittima di mobbing provare che la sua condizione rispecchia i seguenti parametri. Ecco quali sono secondo la Suprema corte, i “requisiti” che un dipendente mobbizzato deve avere per fare causa al proprio superiore, datore di lavoro etc.. Perché si configuri il mobbing devono ricorrere tutti e sette, non uno di meno. 
Sette parametri con cui la vittima deve provare di essere stata danneggiata sul lavoro: ambiente, durata, frequenza, tipo di azioni ostili, dislivello tra antagonisti, andamento per fasi successive, intento persecutorio. Perché si configuri il mobbing devono ricorrere tutti e sette, non uno di meno. 
Le vessazioni devono dunque avvenire sul luogo di lavoro (1). I contrasti, le mortificazioni o quant’altro devono durare per un congruo periodo di tempo (2) ed essere non episodiche ma reiterate e molteplici (3). Deve trattarsi di più azioni ostili, almeno due di queste (4): attacchi alla possibilità di comunicare, isolamento sistematico, cambiamenti delle mansioni lavorative, attacchi alla reputazione, violenze o minacce. 
Occorre il dislivello tra gli antagonisti, con l’inferiorità manifesta del ricorrente (5). La vicenda deve procedere per fasi successive come: conflitto mirato, inizio del mobbing , sintomi psicosomatici, errori e abusi, aggravamento della salute, esclusione dal mondo del lavoro (6). Oltre a tutto quanto elencato, bisogna che vi sia l’intento persecutorio (7), ovvero un disegno premeditato per tormentare il dipendente. In definitiva la Cassazione, mette i paletti alle cause di risarcimento. Quindi non tutte le angherie patite sul luogo di lavoro possono essere risarcite e sette criteri di giudizio sono molti e per il lavoratore, potrebbe diventare difficile dimostrare il mobbing dovendoli rispettare tutti insieme, ma al contempo disincentivando azioni legali precipitose legali di mobbizzati fittizzi.