Cinquantasette, se non ci siamo sbagliati a contare. Tante sono le tipologie di incentivo, rivolte agli operai e agli impiegati contenute nell'ipotesi presentata dalla Whirlpool oggi nell'incontro svoltosi al Ministero delle Sviluppo Economico a Roma.
Infatti come già previsto, nel rendez-vouz odierno, la trattativa ha approfondito il tema degli incentivi, che sono importanti per dare risposte con criteri diversificati alle varie condizioni delle persone che vi accederanno. E così come richiesto da Fim, Fiom e Uilm le buonuscite sono state riviste al rialzo ed anche in maniera sostanziosa. Il criterio guida è quello della “volontarietà”. Si tratta infatti di incentivi tutti volontari all’esodo: non vi sono licenziamenti. I lavoratori, se interessati, accederanno, scegliendo, quale sarà il percorso più adatto: chi ha requisiti per andare in pensione, chi in mobilità o chi la Naspi. Per gli incentivi all’esodo volontario l’azienda seguirà un doppio binario: per Caserta e Napoli, la buonuscita sarà più alta e arriverà a 85mila euro per gli operai e a 24 mensilità più 10mila euro per gli impiegati mentre nella generalità del gruppo il sostegno varrà al massimo 50mila euro per gli operai e 18 mensilità per gli impiegati.
Agli incentivi si sommano percorsi formativi di ricollocazione degli impiegati che l’azienda riconfermerà. Per tutti, per i trasferimenti sono presenti le incentivazioni per agevolare gli spostamenti con la famiglia. L’idea è quella di provare a produrre tre accordi quadro complessivi: il primo riguarderà il piano industriale complessivo con le incentivazioni; l’altro specifico per la Campania; il rimanente per la situazione del Piemonte.
Oggi si è iniziato il confronto al fine di iniziare a costruire un testo di un accordo quadro che contenesse le garanzie sul piano industriale 2015-2018. Entro ottobre inizierà la fase di consultazione sindacale e la fusione dei due gruppi si prevede di completarla entro metà 2016. Il testo dovrà contenere un quadro a cui seguiranno accordi applicativi in sede locale e nazionale con ammortizzatori sociali che a partire dai contratti di solidarietà, escludano generazione di esuberi strutturali.
Ora si tornera' ad incontrarsi il 2 luglio, alle 13,30 con l'impegno a lavorare da qui a quella data sui testi per arrivare ad una possibile bozza di accordo condivisa che garantisca tutti i passaggi del piano industriale 2015-2018, da sottoporre poi a referendum.
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