mercoledì 30 dicembre 2015

RADDOPPIATO IL CONGEDO PER I PAPA'

Sotto l'albero di Natale, la legge di Stabilità per il 2016, approvata definitivamente lo scorso 22 dicembre, ha portato alcune interessanti novità per quello che concerne il welfare familiare e che puntano a migliorare la conciliazione vita-lavoro.
Congedo per papà raddoppiato
Per chi ha figli piccoli, il congedo parentale obbligatorio retribuito per il papà lavoratore dipendente, introdotto in via sperimentale dalla legge Fornero del 2012, fino a dicembre di quest'anno, passa da uno a due giorni, che potranno essere fruiti anche non continuativamente, entro cinque mesi dalla nascita del figlio. Il papà potrà prendere il congedo anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice. La misura si inserisce in un pacchetto di riforme a sostegno della maternità dei lavoratori autonomi già contenute nel job act.
I lavoratori e le lavoratrici autonome, genitori di bambini nati dopo il 1° gennaio 2016, potranno infatti beneficiare del congedo parentale per un periodo di 6 mesi entro i primi 3 anni di vita del bambino, godendo del medesimo trattamento economico e previdenziale previsto oggi per i dipendenti.

Carta famiglia: sconti per chi ha più di 3 figli
Per le famiglie numerose, cioè quelle con almeno tre figli minori residenti, anche se straniere, verrà emessa una “card”: è volontaria e servirà, in base all'Isee, a ottenere sconti a servizi privati e pubblici che aderiranno all'iniziativa. Per esempio, prezzi agevolati sui trasporti e sugli acquisti. Dentro un “Piano Povertà”, si è finanziata anche una carta acquisto per famiglie con almeno 3 figli o con disabili. Fondi anche per la legge 'dopo di noi', in favore delle persone disabili che rimangono senza genitori. Entro marzo saranno varati i decreti attuativi che ne definiranno i contorni. la card potrà essere utilizzata per ottenere sconti su beni e servizi.

Riscatto maternità
Arriva la possibilità di cumulare il riscatto degli anni di laurea con il riscatto del periodo di maternità facoltativa fuori dal rapporto di lavoro. Viene inoltre riconosciuta l’inclusione dei periodi di maternità ai fini del conteggio dei premi di produttività aziendali.

AUGURI DI BUON ANNO!!!



A TUTTI I MIGLIORI AUGURI PER UN 2016 RICCO DI SODDISFAZIONI!!!

martedì 29 dicembre 2015

DAL 2016 TORNA LA DETASSAZIONE DEI PREMI DI PRODUTTIVITA'

La legge di stabilità per il 2016, approvata definitivamente dal Senato lo scorso 22 dicembre 2015, per quanto riguarda il settore del lavoro vede un gradito ritorno per i lavoratori, ossia la reintroduzione, dopo che questo era stato bloccato per il 2015, del regime fiscale agevolato dei premi di produttività (ossia la detassazione dei premi di produttività).
L’applicazione riguarderà i datori di lavoro del settore privato e la misura dell’agevolazione resta pari al 10%. Beneficiario dell’agevolazione è ogni prestatore di lavoro che non vi rinunci espressamente. È inoltre previsto un limite annuale di 2.000 euro lordi, aumentato fino a un importo non superiore a 2.500 euro per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro, con modalità da specificare con decreto interministeriale da approvare entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di stabilità..
Il lavoratore deve essere titolare di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore a 50.000 euro nell’anno precedente a quello di percezione delle somme detassate.
Sono agevolabili:
– i premi di risultato di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, misurabili e verificabili sulla base di criteri definiti con decreto interministeriale;
– le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa.
In entrambi i casi, le erogazioni devono essere previste e regolate da contratti collettivi aziendali o territoriali di cui all’art. 51 del DLgs. n. 81/2015.

Per quanto riguarda il regime contributivo, fino al 2014 tali premi e somme subivano un assoggettamento a contribuzione normale al momento dell’erogazione e un successivo sgravio contributivo ai sensi dell’art. 1 commi 67-68 della L. n. 247/2007, nella misura di 25 punti percentuali sui contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro e totali per i contributi a carico dei lavoratori, su un importo massimo del premio pari al 5% della retribuzione contrattuale percepita.
Tale sgravio contributivo veniva regolamentato e concesso a seguito di un decreto interministeriale che ne fissava le regole nel rispetto dei limiti finanziari del Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello. Dal 2016 non è più prevista la decontribuzione previdenziale per i premi di produttività. Il disegno di legge di stabilità 2016, al comma 95, confermando quanto già contenuto nell’originario art. 12, prevede l’azzeramento delle disponibilità di tale Fondo, con la conseguenza che i premi di produttività non usufruiranno più della decontribuzione previdenziale chenè stata finora per i datori di lavoro uno sprone a stipulare con le organizzazioni sindacali dei lavoratori accordi in materia di premi di produttività.

Il suddetto Ddl prevede, inoltre, che il contratto collettivo aziendale o territoriale possa contenere la scelta, in capo al dipendente, fra i premi di produttività e le somme e i valori di cui al comma 2 e all’ultimo periodo del comma 3 dell’art. 51 del TUIR, senza che questi entrino a far parte del reddito di lavoro dipendente.
In buona sostanza (sempre che il contratto collettivo aziendale o territoriale lo preveda) il lavoratore può scegliere di non ricevere in tutto o in parte le somme detassate e di fruire in alternativa di somme e valori dell’art. 51 del TUIR (esempio contributi versati dal datore di lavoro a enti o casse aventi esclusivamente fine assistenziale oppure sotto forma di contributi al fondo di previdenza complementare) senza che questi ultimi vadano a formare il reddito di lavoro dipendente nei limiti già previsti dal TUIR.

WHIRLPOOL/INDESIT, VERTENZA SIMBOLO DEL 2015


La vertenza “simbolo” del 2015 è stata sicuramente, per le dimensioni numeriche e l'impatto geografico che ne derivava, quella della Whirlpool, successiva all’acquisto da parte della multinazionale americana del bianco, della Indesit Company. Ma lo "storytelling", la narrazione, oggi si dice così di questa faticosa e complessa vicenda, cominciò in realtà lo scorso 19 febbraio 2015 al Ministero dello sviluppo Economico, allorquando davanti alle sollecitazioni sindacali ed in presenza del Ministro Guidi, il management della Whirlpool, dichiarò la disponibilità a presentare, entro aprile un nuovo piano industriale, denominato, piano integrazione Italia.  Alla fine del mese di ottobre del 2014, mentre gli americani si apprestano a salire al controllo totale della storica società di elettrodomestici, acquisita l'11 luglio 2014, la Whirlpool svela, almeno in parte, i piani futuri sulla Indesit, parlando di un generale processo di "riorganizzazione" che non sembra escludere categoricamente la chiusura di qualche stabilimento. E difatti il 16 aprile 2015 il gruppo la multinazionale americana, presenta il suo piano industriale e le indiscrezioni autunnali trovano conferma in tutta la loro durezza. Dichiarati 1.350 esuberi, di cui 1.200 nelle fabbriche e 150 nei centri di ricerca. Prevista la chiusura della Indesit di Caserta e del centro ricerca e sviluppo di None (Torino). In quattro mesi, così, riappare lo spettro dei licenziamenti, si torna in strada a manifestare e vengono bruscamente interrotte le trattative. Il 20 aprile, presso il centro congressi Cavour, in sede sindacale, rottura fra l'azienda e Fim, Uilm e Ugl che si alzano dal tavolo, in quanto il tavolo deputato è quello ministeriale, vista la complessità della situazione, mentre la Fiom si dichiara disposta al confronto in quella sede. Vista la situazione, a stretto giro di posta arriva la convocazione ministeriale per il 27 aprile, per cercare di ricomporre la situazione. Poi il 29 aprile il 5 e l'8 maggio sempre al Mise, si svolgono tre tavoli di consultazione, esplorazione e approfondimento sul piano industriale, con la vertenza che sembra essersi avvitata in una pericolosa fase di stallo. Interviene il Governo e il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi convoca per il giorno 12 maggio il tavolo sulla vertenza Whirlpool dal quale non esce nulla di concreto ma le parole di sindacati e azienda fanno sperare che si sia entrati in una nuova fase della trattativa, dopo lo stallo dei precedenti incontri. Il Governo convoca un nuovo tavolo ristretto per il 20 maggio, tra segreterie nazionali e azienda. In questa occasione arriva un'altra doccia fredda, mentre i sindacati speravano di vedere concretizzarsi le aperture sull'impianto di Carinaro in provincia di Caserta, la Whirlpool non riduce gli esuberi previsti dal piano industriale ma, anzi, ne annuncia altri 480 tra gli impiegati, portando il totale a 2.060 a fronte dei 1350 previsti fino a ieri. Dura la reazione del Governo: il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi definisce il piano "inqualificabile" e chiede all'azienda nuove proposte "credibili e tangibili" che diano certezze ai lavoratori, prima di riconvocare la parti esprimendo "delusione e preoccupazione" per il tempo perso. Anche il ministro del lavoro Giuliano Poletti vuole che la società Usa "ripresenti il piano" perché "continuiamo a non essere d'accordo, pensiamo che vadano mantenuti gli accordi fatti all'epoca di Indesit". Riprendono, quindi, gli scioperi e le manifestazioni. Il 28 maggio l'azienda convoca un tavolo sindacale a Firenze, che provoca non poche tensioni fra sindacati, in quanto anche in questa occasione l'unica ad accettare l'invito della Whirlpool è la sola Fiom, mentre il diniego di Fim, Uilm e Ugl è legato alla strada ministeriale come unica via, in grado di dirimere la questione. Inizia quindi un mese di giugno fitto di faccia a faccia al Mise, il 9 e successivamente il 17  in un ennesimo incontro al Ministero dello Sviluppo economico si aprono nuovi spiragli: Whirlpool non chiuderà Carinaro. Anzi allo stabilimento sarà assegnata una 'missione produttiva'. La multinazionale americana si è impegnata a presentare entro una settimana un nuovo piano industriale che preveda missioni industriali per tutti i siti, incluso quello di Caserta. Il 23 giugno nell'incontro fiume svoltosi dalle 10 alle 20, la svolta che fa imboccare alla vertenza l'ultimo chilometro, infatti si registrano nuovi e decisivi passi avanti: il nuovo piano che prevede l'impiego dei lavoratori senza esuberi e un polo europeo dei ricambi e accessori a Carinaro, lo stabilimento a Caserta. Nonostante si riconosca che la trattativa abbia fatto dei passi avanti, per i sindacati non ci sono ancora le condizioni per chiudere un'intesa. Nell'incontro successivo del 26 giugno, la Whirlpool, presenta la griglia degli incentivi per l'outplacement del personale. Ed infine, il 2 luglio, viene presentato un documento, l'ipotesi di un accordo quadro che dovrà essere approvata dai lavoratori, ma la compagnia statunitense ha preso l'impegno formale a non licenziare fino al 2018 (termine del piano industriale e tra l'altro previsto anche dal vecchio piano Indesit del 2013) e ritira la dichiarazione di oltre 2 mila esuberi. Previsti, inoltre, diversi interventi per oltre 500 milioni di euro in tre anni e incentivi all'esodo. A Caserta sarà insediato il polo europeo ricambi e accessori (320 persone) e il magazzino di None sarà ceduto in continuità alla piemontese Mole.  Si ristabilisce in pratica un quadro stabile per il futuro industriale della società, senza licenziamenti. Almeno fino a tutto il 2018. Ed il documento raccoglie anche il consenso esplicito del ministro Guidi, del sottosegretario al lavoro Bellanova e dei segretari nazionali di Fim, Fiom e Uil, rispettivamente Bentivogli, Landini e Palombella. Ed infine l'ultimo atto, il referendum consultivo che ratifica l'accordo stesso, al netto di tutte le declinazioni in sede locale per la sua implementazione. Il responso quasi plebiscitario decretato dai lavoratori, con oltre l'80% (82,77% per la precisione) di si, pur non sottovalutando qualche mal di pancia, conferma che l’accordo raggiunto era il migliore degli accordi possibili in un’ottica nazionale. Ora per Fim, Fiom e Uilm c’è un altro pezzo di lavoro, forse il più faticoso. Dopo la ratifica dell’accordo quadro nelle singole sedi, si dovranno affrontare le singole posizioni per i prepensionamenti, i trasferimenti e le uscite incentivate dei lavoratori, nonchè gli investimenti, le produzioni, secondo quanto esplicitato nell'intesa, come ad esempio per Melano, che accogliendo i lavoratori di Albacina, stabilimento destinato alla chiusura, diventerà l'hub europeo - mediterraneo per la produzione dei piani cottura Whirlpool da 2,4 milioni di pezzi sfornati.

domenica 27 dicembre 2015

FESTIVITA' 2016


SI STANNO CONSUMANDO GLI ULTIMI GIORNI DI QUESTO 2015, IN ATTESA CHE VENGA IL NUOVO ANNO E SI SPERA, COME CONSUETUDINE CHE SIA MIGLIORE DEL PRECEDENTE. IL 2015 E' STATO AVARO DELLA POSSIBILITA' DI PONTI FESTIVI, ESSENDO CADUTE LE FESTIVITA' SIA DI SABATO CHE DOMENICA. IL 2016, CHE SARA' BISESTILE, PRESENTA PIU' POSSIBILITA'  DI FARE DEI PONTI LUNGHI, CON L'UNICA ECCEZIONE RAPPRESENYTATA DAL 1° MAGGIO, CHE CADRA' DI DOMENICA.

martedì 22 dicembre 2015

BUON NATALE !!!




A TUTTI, MA PROPRIO TUTTI I MIGLIORI AUGURI PER UN CALDO E SERENO  NATALE IN COMPAGNIA DEI VOSTRI CARI E DI COLORO CHE AMATE E CHE CONTRIBUISCONO A FAR SI CHE OGNI GIORNO SIA NATALE!!!

giovedì 17 dicembre 2015

TASI E IMU, ECCO LE NOVITA' PER IL 2016

Passato in archivio da poche ore il saldo Tasi e Imu 2015, già si guarda alle novità per il prossimo anno, strombazzate per i due tributi tra i più odiati indubitabilmente degli ultimi anni. Dopo l'approvazione della legge di stabilità, da parte del Senato, vediamo di fare una panoramica delle novità che riguarderanno la fiscalità immobiliare nel 2016 e come già annunciato nei mesi scorsi, i principali cambiamenti coinvolgeranno le prime case, i terreni agricoli.
Via la Tasi sulle abitazioni principali, compresa la quota inquilini quando l'affittuario (o il comodatario a titolo gratuito) la utilizzano come prima casa.
Per i comodati, l'esenzione scatterà per gli immobili concessi a parenti disabili in linea retta o collaterale di secondo grado. Oppure nell'eventualità del comodato gratuito dai genitori ai figli, a condizione che il contratto sia registrato, che il comodante abbia utilizzato la casa come abitazione principale nel 2015 e che non abbia altri immobili di proprietà. Un ultimo caso di esenzione per i comodati è quello degli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa assegnate ai soci studenti universitari.
Riduzioni del 25%, rispetto alle aliquote 2015, sono previste, invece, per gli immobili concessi in locazione a canone concordato.
Per i terreni agricoli, si amplia la platea dei proprietari che non saranno più tenuti al pagamento dell'imposta. L'esenzione è stata fissata per i titolari di terreni montani o collinari ubicati nei Comuni elencati nella circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze n.9/1993. Esonerati anche i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, indipendentemente dal luogo in cui si trova il bene.

lunedì 14 dicembre 2015

IL 16 DICEMBRE TERMINE ULTIMO PER IL SALDO TASI E IMU 2015

Sotto l'albero di Natale appuntamento rituale con le tasse. Ancora 48 ore, fino a mercoledì 16 dicembre per pagare il saldo 2015 della Tasi e dell'Imu. E' bene ricordare che la tanto strombazzata abolizione della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili sulla abitazione principale, andrà in vigore solamente dal prossimo anno e quindi per quest'anno il saldo è ancora dovuto. Medesima scadenza anche per il saldo Imu che riguarda tutti quegli immobili diversi dalla abitazione principale non di lusso. Se abitiamo in un Comune che nel 2015 ha mantenuto le aliquote piatte, ossia non le ha modificate e il possesso dell'immobile è stato per 12 mesi, basterà replicare quanto scritto nell' F24 o bollettino postale con il quale si è pagato l'acconto di giugno, avendo l'accortezza ovviamente di indicare che trattasi di un pagamento a saldo. Se invece il Comune ha variato le aliquote e le regole nel 2015, bisognerà calcolare l'imposta per tutto l'anno con le regole definitive e quindi sottrarre quanto versato in acconto. Infine se il possesso è durato meno di 12 mesi, il calcolo dovrà essere rapportato ai mesi di possesso dello stesso. Come sempre per informazioni, calcoli e compilazione dei modelli di pagamento, ci si potrà rivolgere presso il Caf Cisl.



WHIRLPOOL/ INDESIT MELALBA: ULTIMA SETTIMANA LAVORATIVA DEL 2015

Quella cominciata oggi sarà l'ultima settimana di lavoro e poi le fabbriche di Melano e Albacina, chiuderanno i battenti del 2015 in occasione del ponte di Natale. Infatti nei giorni scorsi, la direzione aziendale ha comunicato alle Rsu dei due stabilimenti la chiusura e la riapertura 2016. L'ultimo giorno lavorativo dell'anno sarà per entrambi i siti venerdì prossimo, 18 dicembre con la riapertura fissata per giovedì 7 gennaio 2016, con l'utilizzo della cigs e degli strumenti contrattualmente fruibili come par e ferie. Ma anche alla luce delle prospettive scaturite dall'accordo del 2 luglio scorso, saranno giorni di grande fibrillazione per il plant di Melano, dove saranno giorni in cui si svolgeranno attività di adeguamento dello stabilimento al piano che lo dovrebbe portare ad essere l'unico hub della zona europeo - mediterranea produttore di piani cottura da incasso (2,35 milioni di pezzi) e dei prodotti speciali della multinazionale americana. Dopo aver implementato a Melano le tre linee provenienti dal sito polacco di Wroclaw, con le relative produzioni, durante il ponte natalizio dovrebbero essere installate la linee provenienti dallo stabilimento campano di Caserta, mentre è previsto per la prossima primavera, lo step che dovrebbe portare le produzioni provenienti da Cassinetta. Continua intanto, con l'aumentare dei volumi la migrazione dei lavoratori dallo stabilimento di Albacina a Melano e con la formazione per la riconversione degli stessi e a fine anno dovrebbero essere indicativamente un centinaio le unità che hanno preso la strada di Melano. E altresì, prosegue l'outplacement incentivato dei lavoratori a tutti i livelli, impiegatizio e operaio che hanno deciso di usufruire di quanto previsto dalla griglia degli incentivi, uscendo volontariamente, accompagnandosi alla pensione o optando per altre opportunità lavorative. Alla fine dell'anno, saranno a livello di fabbriche una quarantina circa le persone che appunto volontariamente usciranno attraverso la mobilità incentivata e coloro che siano in possesso dei requisiti per la pensione nell'arco temporale di fruizione degli ammortizzatori sociali ed in coerenza con i vigenti parametri legislativi che disciplinano la procedura di mobilità, ai sensi della legge nr. 223 luglio 1991.

mercoledì 9 dicembre 2015

FONDO COMETA: RENDIMENTI MESE DI NOVEMBRE 2015



Si avvia alla conclusione questo 2015 per i cinque comparti del Fondo Cometa. Un anno caratterizzato da una forte volatilità, che sembra si possa concludere con una sprint positivo, grazie anche ai mercati in controtendenza che hanno ricominciato a salire in maniera robusta, anche grazie alla intenzione di confermare il "quantitative easing", il bazooka monetario voluto da Draghi per dare solidità alla crescita dell'economia. A beneficiarne ad esempio il comparto Sicurezza che dopo il crollo di giugno, tocca addirittura il suo top annuale, ma anche il neonato Sicurezza 2015 al secondo mese di vita, raddoppia il rendimento accumulato, ma anche crescita sembra essere proiettato verso livelli record per il 2015.

martedì 8 dicembre 2015

METASALUTE, INFOGRAFICA NOVITA' 2016



In questa scheda infografica, preparata dall'amico e collega Roberto Corinna dello stabilimento di Albacina della Whirlpool/Indesit , sono riassunte le novità del piano Base 2016 di Metàsalute.

martedì 1 dicembre 2015

RIUNITISI I CAE DI INDESIT E WHIRLPOOL

Il 26 e 27 novembre scorsi, a Induno Olona (Varese), per la prima volta dopo l'acquisizione di Indesit Company da parte di Whirlpool, si sono riuniti i Comitati Aziendali Europei delle rispettive società, con all'ordine del giorno il percorso di unificazione dei due organismi di rappresentanza transnazionale. La decisione presa unanimemente, nella due giorni caratterizzata da uno spirito costruttivo, e' di costituire un gruppo di lavoro paritetico il cui compito peculiare, sara' quello di elaborare - entro il primo trimestre 2016 - un accordo coerente con il nuovo contesto aziendale e in grado di valorizzare le migliori pratiche di entrambe le società. Tra queste riveste notevole importanza il riconoscimento di una rappresentanza inclusiva - nel perimetro societario EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa) - anche dei lavoratori dei paesi non facenti parte dell'UE come Russia, Sudafrica, Turchia.
La presidente di Whirlpool EMEA, Esther Berrozpe e il management aziendale presente ai lavori del 27 novembre hanno illustrato ai rappresentanti dei lavoratori i risultati 2015 nella regione, l'avanzamento del processo d'integrazione e le strategie per gli anni futuri. Particolare focus e' stato dato ai piani industriali di Italia e Polonia, agli investimenti, alle strategie di mercato e d'innovazione prodotto.