sabato 25 giugno 2016

PROROGA 730/2016 IN GAZZETTA UFFICIALE: C'E' TEMPO FINO AL 22 LUGLIO

Il 24 maggio era stato firmato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, e con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 13 giugno è ormai ufficiale la proroga al 22 luglio per la presentazione del 730 2016 tramite Caf e professionisti abilitati.
Più tempo quindi per consegnare ai contribuenti la copia della dichiarazione elaborata e del relativo prospetto di liquidazione la trasmissione telematica all'Agenzia delle Entrate, a condizione che entro il 7 luglio siano però state elaborate almeno l'ottanta per cento delle dichiarazioni del 2016.

mercoledì 22 giugno 2016

NOI NON MOLLIAMO IL CONTRATTO!!!

Ad appena una settimana dalla tornata degli scioperi, con adesioni altissime, culminati con le manifestazioni regionali i metalmeccanici tornano a rullare i tamburi di guerra chiedendo a gran voce il rinnovo del contratto nazionale di categoria, il cui negoziato sembra essersi arenato di fronte all'intransigenza di Federmeccanica e Assistal.

martedì 21 giugno 2016

RATIFICATO IL WEEC, IL COMITATO DEI LAVORATORI WHIRLPOOL/INDESIT EUROPA

(Un momento della firma dell'accordo)
E' stato formalizzato la scorsa settimana a Comerio, quartier generale della multinazionale americana del bianco, il WEEC (Whirlpool Europe Employee Committee), il nuovo strumento transnazionale e transeuropeo di rappresentanza dei lavoratori, nato dal processo di integrazione tra Whirlpool e Indesit Company, nell'ottica di costruire, un accordo coerente con il nuovo contesto aziendale e in grado di valorizzare le migliori pratiche di entrambe le società. 
L' accordo ha preso come base di riferimento l’Accordo Whirlpool Europe del 1994 entrato in vigore l'11 settembre 1996, integrato con i successivi Accordi Whirlpool, specie l’ultimo che tiene conto delle raccomandazioni incluse nella Direttiva 2009/38/EC. Nel numero complessivo dei componenti del WEEC, nell’estensione della partecipazione oltre il perimetro UE, così come nella garanzia - durante gli incontri - della traduzione simultanea nelle lingue nazionali dei partecipanti si e’ tenuto conto degli Accordi Indesit Company. Il numero totale dei membri è di 25 (così suddiviso Italia 8, Polonia 7, UK 3, Slovacchia 2, Francia 2, Germania 1, Altri paesi 2) più altri partecipanti senza diritto di voto (3 russi, 1 sudafricano, 1 turco). Pertanto per ogni paese vanno nominati i titolari ed i sostituti (per l'Italia 8 + 8). (3+3 Fim, 3+3 Fiom, 2+2 Uilm). Inoltre, secondo la logica di inclusione e coinvolgimento propria di Whirlpool e andando oltre la normativa vigente, saranno invitati agli incontri annuali del Comitato anche i rappresentanti di paesi quali Russia, Turchia e Sud Africa che, pur essendo extra UE, rappresentano una parte importante di Whirlpool nella regione EMEA. A questi 25 si aggiungeranno due membri effettivi quando saranno eletti il segretario ed il coordinatore. Il segretario ed il coordinatore saranno eletti tra i 25 membri effettivi del WEEC.
Il processo per la creazione del nuovo strumento aveva preso il via alla fine di novembre 2015 e sviluppatosi in successive riunioni, che hanno portato, in tempi decisamente rapidi alla ratifica finale. Il  nuovo dispositivo sarà effettivamente funzionante a partire dal 1° luglio prossimo. Un evento definito storico, in quanto l'integrazione sindacale, avverrà ancor prima di quella societaria, nello spirito di quelle relazioni industriali innovative e partecipative, che Vittorio Merloni, scomparso nei giorni scorsi, ha saputo saggiamente rappresentare, come qualcuno giustamente ha tenuto a rammentare.
"Oggi abbiamo firmato un accordo storico, una tappa fondamentale per la storia di Whirlpool EMEA. Da sempre il WEEC gioca un ruolo chiave all'interno della nostra strategia delle relazioni industriali, aiutandoci a collaborare con i sindacati che per noi rappresentano importanti business partner con cui costruiamo insieme il nostro futuro", ha commentato Esther Berrozpe, presidente di Whirlpool EMEA, vice presidente esecutivo di Whirlpool Corporation e Presidente del WEEC. "Il lavoro straordinario svolto da tutti i delegati durante le negoziazioni, che ha portato al risultato di oggi, dimostra l'impegno e la volontà di tutti di voler dare vita a una nuova fase di successo nella storia della nostra azienda".


venerdì 17 giugno 2016

CI SIAMO DIMENTICATI DI PAGARE L'IMU O LA TASI DOVE PREVISTO? CON IL RAVVEDIMENTO OPEROSO E' POSSIBILE METTERSI IN REGOLA

Presi dall'euforia dell'abolizione della Tasi sulla prima casa, ieri 16 giugno, ultima data utile, ci siamo dimenticati di pagare l'acconto Imu su un altro immobile, un'area fabbricabile oppure la stessa Tasi, se prevista dal proprio comune sugli immobili a disposizione? Niente paura, per mettersi in regola, c’è sempre la possibilità di avvalersi del ravvedimento operoso (art.13 Dlgs nr. 472 del 1997), che permette di pagare in ritardo con sanzioni ridotte.
Se si paga entro il prossimo 30 giugno 2016 sarà possibile usufruire del ravvedimento sprint, che è esercitabile entro il quattordicesimo giorno dalla scadenza del versamento e permette di applicare una sanzione ridotta a 1/15 per ogni giorno di ritardo.  La sanzione, pari allo 0,1% giornaliero è applicabile pagando dal primo al quattrodicesimo giorno di ritardo pagando l’importo del tributo cui si applicherà una sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo. Alla sanzione vanno aggiunti anche gli interessi pari al tasso legale con maturazione giornaliera, pari allo 0,20%.
Se invece si paga entro il 16 luglio 2016 sarà possibile fruire del ravvedimento breve che si applica ai versamenti eseguiti entro il trentesimo giorno dalla scadenza del versamento ma successivi al quattordicesimo giorno, con la riduzione della sanzione a 1/10 (sanzione, quindi, del 1,5%)
Infine, se si paga, invece, entro il 14 settembre 2016, è possibile usufruire del ravvedimento intermedio, applicabile a versamenti eseguiti dopo il trentesimo giorno dopo la scadenza, ma entro il novantesimo giorno. In questo caso di applica una riduzione della sanzione a 1/9.

venerdì 10 giugno 2016

"VOGLIAMO IL CONTRATTO" I METALMECCANICI DELLE MARCHE RISPONDONO COMPATTI A FEDERMECCANICA.


"Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare", così recitava il compianto John Belushi nel film Animal House. E anche i metalmeccanici delle Marche, oggi hanno mostrato i muscoli in maniera compatta. Sono state infatti oltre tremila le tute blu marchigiane scese in piazza a Senigallia per la manifestazione organizzata da FIM, FIOM e UILM a sostegno del rinnovo del contratto nazionale di lavoro, in contemporanea allo sciopero di 8 ore, proclamato a livello regionale. Oggi hanno manifestato anche i lavoratori e le lavoratrici delle regioni Umbria, Liguria, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Basilicata, mentre il 15 giugno, sarà la volta della Sicilia, Sardegna e Calabria. Anche dalla manifestazione conclusasi nella location della Rotonda di Senigallia, dove il serpentone delle tute blu è confluito, dopo il corteo che ha paralizzato il traffico senigalliese, proviene una forte sollecitazione a Federmeccanica e Assistal, affinché abbandonino le rigidità che le hanno accompagnate in questi ormai quasi sette mesi di negoziato e 17 incontri e ascoltino le ragioni dei lavoratori e le richieste sindacali, aprendo finalmente un confronto vero per innovare le relazioni industriali e realizzare un contratto per tutti i metalmeccanici. Il tavolo, come noto è incagliato sul nodo salario, ma non solo. Infatti le proposte di Federmeccanica e Assistal sulle retribuzioni, vedrebbero il congelamento dei minimi tabellari al 31 dicembre del 2015 e aumenti dal 2017 solo per chi è a paga sindacale nazionale, in pratica solo a chi si trova sotto questa soglia, escludendo di fatto, non soltanto coloro che godono di trattamenti individuali, ma anche tutti i lavoratori delle aziende dove vige un contratto aziendale. In pratica, a vedersi riconosciuto l'aumento, sarà, in tutta Italia, solo il 5% dei metalmeccanici. Oltre all'aspetto economico, a preoccupare è anche il modello che Federmeccanica, intende introdurre: in pratica si propone un sistema in cui la contrattazione aziendale, anziché essere integrativa della contrattazione nazionale, diventerebbe alternativa a essa, avviando un percorso il cui esito sarebbe, nei timori di FIM, FIOM e UILM, la progressiva cancellazione del contratto nazionale stesso. 
L'adesione allo sciopero in provincia di Ancona supera l'85% medio, ecco il dettaglio: INDESIT/WHIRLPOOL 90%, ARISTON THERMO 90%, FABER 70%, ELICA 90%, CATERPILLAR 80%, CAB PLUS 90%, PIERALISI 50%, ASK 85%, AP 70%, FINCANTIERI 95%, CRN 95%, CEBI 75%, OMAS 70%, SKG 90%.

 

giovedì 9 giugno 2016

FONDO COMETA: RENDIMENTI MESE DI MAGGIO 2016



Positiva performance dei cinque comparti del fondo pensione dei metalmeccanici Cometa, che nel mese di maggio fanno registrare contemporaneamente una lieve crescita, portandosi tutti quanti in territorio positivo. A sospingere il trend è la ripresa dei mercati azionari, che dopo le turbolenze negative di inizio anno, fanno registrare segnali di risalita.

martedì 7 giugno 2016

SVOLTO A ROMA IL COORDINAMENTO NAZIONALE WHIRLPOOL

Si è tenuto ieri 6 giugno 2016 l'incontro tra il Coordinamento sindacale Fim-Fiom-Uilm e la Direzione aziendale del gruppo Whirlpool nel quale è stata definita la nuova struttura di un unico coordinamento nazionale di gruppo in sostituzione degli attuali coordinamenti nazionali (Whirlpool e Indesit) e per formalizzare il regime di ultrattività degli accordi integrativi in essere in tutti gli stabilimenti del gruppo in previsione dell'armonizzazione degli stessi in coerenza con l'avanzamento del processo di integrazione.
Sono confermati gli incontri per gli stabilimenti e sedi a livello territoriale per accompagnare e monitorare la realizzazione del piano industriale ed è previsto, entro il mese di luglio, un ulteriore incontro a livello nazionale nel corso del quale l'Azienda fornirà, al nascente coordinamento i dati relativi alle vendite e volumi del primo semestre 2016 e si avvierà il confronto relativo all'armonizzazione dei trattamenti retributivi e normativi.
L'Azienda nell'incontro di oggi ha dichiarato che l'armonizzazione dei trattamenti non comporterà alcuna penalizzazione per i lavoratori.
Infine per quello che riguarda la prossima e ravvicinata scadenza del 30 giugno, data che dovrebbe vedere la chiusura del sito di Albacina con la conseguente cessazione della produzione di forni, si dovrebbe svolgere molto probabilmente entro la prossima settimana l'incontro ad hoc, nel quale l'azienda illustrerà le gestione del trasferimento del personale all'altro sito fabrianese di Melano.

sabato 4 giugno 2016

ITALY MASTER PLAN DI WHIRLPOOL, GIUGNO MESE IMPORTANTE PER MELALBA. INTANTO PROSEGUE L'INTEGRAZIONE, LUNEDI' INCONTRO A ROMA

Sì svolgerà domani lunedì 6 giugno a Roma, presso il centro congressi Cavour l'incontro tra Whirlpool e coordinamento delle Rsu e segreterie nazionali di Fim-Fiom-Uilm. Sul piatto, nel processo d’integrazione tra Whirlpool e Indesit, l'avvio della discussione per la stesura di un unico contratto integrativo aziendale, e la ridefinizione dei seggi del coordinamento nazionale delle RSU, così come accaduto qualche mese fa per il WEEC (WHIRLPOOL EUROPE EMPLOYEE COMMITTEE), il nuovo organismo transnazionale di rappresentanza dei lavoratori, nato dalla fusione del CAI Indesit e del CAE Whirlpool.
Intanto manca meno di un mese al primo step dell’Italy Master Plan 2015 - 2018, l’accordo anti-crisi prodotto da Whirlpool Europe dopo l’acquisizione di Indesit avvenuta nel 2014. Infatti, il prossimo 30 giugno, si chiuderà la prima finestra della griglia degli incentivi previsti dal piano di outplacement, siglato al Mise il 2 luglio 2015 e poi in seguito presso la presidenza del Consiglio dei Ministri.
Infatti, dal 1° luglio 2016, il protocollo d’intesa redatto dopo una lunga e faticosa trattativa, ricca anche di momenti di tensione, per sfoltire gli organici alla luce degli esuberi dichiarati nel perimetro Italia dalla multinazionale americana del bianco, di cui 280 nel polo di Melalba, prevede che l’incentivo all’uscita scenda, fino al 30 giugno 2017 dai 50mila euro lordi iniziali a 40mila euro lordi, per chi tecnicamente non si opponga al licenziamento, secondo quanto previsto dalla legge 223 luglio 1991 e sia collocato entro la fine del 2016 in mobilità o in Naspi a partire dal prossimo 1°gennaio 2017. Fino ad oggi le conciliazioni in ambiente protetto, ossia alla presenza di rappresentanti sindacali, di Confindustria e dell’azienda, sono state circa una settantina per quello che riguarda il personale di fabbrica. Ossia coloro che oltre a percepire la buonuscita, utilizzando gli strumenti volontaristici concordati e interrompere il loro rapporto con l’azienda, si sono anche traguardati, nell’arco temporale di utilizzo degli ammortizzatori sociali alla maturazione dell’assegno pensionistico.
Ma il 30 giugno, dovrebbe essere anche la data di cessazione della produzione di forni da parte dello stabilimento di Albacina e la migrazione del personale nel plant di Melano, che come noto, diventerà hub zona Emea di Whirlpool per la produzione dei piani cottura, un sito integrato verticalmente. E il time-lapse, della "model factory"  Melano, racconta di una fabbrica che quotidianamente, in questo primo semestre dl 2016, vede la propria, inesorabile trasformazione fisica. E con la chiusura di Albacina, scomparirà un'icona storica dell’epopea merloniana e dell’economia fabrianese e non solo. Uno dei tasselli dell’Orsa Maggiore, così erano definiti, per la loro disposizione geografica i sette stabilimenti, insieme a Fabriano, Matelica, Genga, Sassoferrato, Cerreto e Borgo Tufico, all’interno dei quali nacque la mitica figura del “metal mezzadro”, icona di un nuovo modello di sviluppo industriale, in una terra con prospettive precarie diventava un bacino ricco d’industrie e d’indotto produttivo. Un’industria fatta di rapporti sani tra impresa, lavoratore e ambiente. Ma questa è un'altra storia.

CONTROLLI A DISTANZA E PERMESSI LEGGE 104, UNA SENTENZA DELLA CASSAZIONE DEFINISCE QUANDO SONO LEGITTIMI

Una recentissima sentenza della Corte di Cassazione, la n. 9749/16 del 12 maggio, chiarisce le circostanze in cui il licenziamento è ritenuto legittimo a seguito di un controllo a distanza, materia trattata dall’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori e riformata nel decreto legislativo n 151/15, cioè il “Jobs Act”.
La sentenza conferma il licenziamento di un lavoratore che ha utilizzato i permessi previsti dalla legge 104/92 per scopi diversi da quello concesso - assistenza alla suocera disabile - circostanza confermata da un investigatore privato assoldato dall’azienda. L’investigatore ha monitorato gli spostamenti del dipendente, pur rispettando i limiti della non invasione della dimora privata e soprattutto della privacy dell’interessato. Nel caso specifico, per ben cinque volte, il lavoratore ha utilizzato i permessi per scopi personali. La giurisprudenza, stabilisce che l’impiego di un investigatore privato deve essere volto alla prevenzione di illeciti da parte dei dipendenti mentre il suo utilizzo non è ammesso nel caso si volesse controllare la qualità e la durata della prestazione lavorativa.
Peraltro in passato sempre la Cassazione ha precisato che chi abusa dei permessi della legge 104/92 compie un danno nei confronti del Stato e, in particolare, del Servizio Sanitario Nazionale sul quale gravano le relative indennità, solo provvisoriamente anticipate dall’azienda ma poi rifuse dall’Inps. 
La Suprema Corte aveva stabilito in passato il principio fondamentale secondo cui con l’uso improprio del permesso per l’assistenza dei congiunti è giustificato il licenziamento per giusta causa poiché l’uso improprio comprometterebbe il vincolo di fiducia che dovrebbe sussistere tra dipendente e datore di lavoro.


mercoledì 1 giugno 2016

ABC SINDACALE, TRATTAMENTO ECONOMICO DELLA FESTIVITA' DEL 2 GIUGNO

La legge n.336 del 2000 ha ripristinato la festività del 2 giugno che celebra la Festa della Fondazione della Repubblica Italiana, giunta quest'anno al settantesimo anniversario. Tale festività cade quest'anno di giovedì. Quale sarà il trattamento economico della giornata festiva? 
Come illustrato nelle scorse settimane, su questo blog, a differenza ad esempio del 1° maggio (domenica), la festività che non coincide con la domenica, come nel caso del  2 giugno, non comporta alcun trattamento aggiuntivo per gli impiegati e agli altri lavoratori retribuiti in misura fissa mensile in quanto essa è già compresa nello stipendio. 
Se invece la festività fosse coincisa con la domenica, ai lavoratori, remunerati con retribuzione fissa mensile, in aggiunta allo stipendio mensile, sarebbe spettata una quota aggiuntiva giornaliera della retribuzione, che è pari ad un ventiseiesimo della retribuzione a titolo di festività non goduta.
Stessa situazione è riconosciuta ai lavoratori che prestino attività lavorativa di domenica e che fruiscono del riposo compensativo in altro giorno della settimana.
Quando vi sia prestazione lavorativa nella giornata festiva verrà riconosciuto oltre al compenso spettante di cui sopra anche quello per le ore lavorate, incrementato delle maggiorazioni percentuali per lavoro festivo come da CCNL applicato e nei contratti collettivi nazionali di lavoro.
Per quanto riguarda i lavoratori in CIG, se la festività infrasettimanale interviene in un periodo di Cig, il compenso previsto per la festività non rientra fra gli elementi integrabili da parte della Cassa perché a carico dell'azienda, per i seguenti lavoratori:
- a orario ridotto, che lavorano comunque una parte della settimana;
- sospesi a zero ore settimanali, se si tratta di lavoratori retribuiti non in misura fissa mensile ma in rapporto alle ore, sospesi da non più di due settimane.
Invece il trattamento economico per la festività è a carico della Cassa per i lavoratori:
- sospesi a zero ore settimanali, se si tratta di lavoratori retribuiti non in misura fissa mensile ma in rapporto alle ore, sospesi da oltre due settimane;
- sospesi a zero ore settimanali, se si tratta di lavoratori retribuiti in misura fissa mensile sospesi anche da non più di due settimane.

MODELLO 730/2016, ARRIVA LA PROROGA AL 22 LUGLIO

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che sposta dal 7 al 22 luglio la data di scadenza per presentare il modello 730: un rinvio che riguarda però l’invio della dichiarazione tramite Caf e professionisti abilitati, a patto però che abbiano già trasmesso l’80% delle dichiarazioni a loro carico entro il 7 luglio. Un allungamento dei termini di cui beneficeranno, anche coloro che sceglieranno la modalità "fai-da-te". Questa condizione dovrebbe consentire di evitare un accumulo di presentazioni della dichiarazione dei redditi e permettere ai contribuenti che si sono mossi per tempo di avere l’eventuale credito d’imposta già nella busta paga di luglio.
La decisione era comunque ampiamente prevista giacché il medesimo provvedimento era stato consumato lo scorso anno, e le modalità sono state le stesse, cioè dietro sollecitazione della Commissione Finanze della Camera e della Consulta dei Centri di assistenza fiscale.
È una concessione utile per chi si è attardato nella compilazione e nella modifica dei dati dopo avere scaricato il modello precompilato per il quale il 2 maggio è stata aperta la fase di trasmissione alle Agenzie delle Entrate così come è stato reso disponibile (online dal 15 aprile scorso) oppure modificato e integrato con nuovi dati.
Il Dpcm, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è stato firmato dal presidente del Consiglio e attende solo la pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale».