lunedì 16 novembre 2020

A NOVEMBRE DUE FESTIVITA' IN BUSTA PAGA

Il recente 4 novembre di questo complicato, difficile 2020, flagellato dalla pandemia, giorno dell'Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate è una festività della Repubblica Italiana, in ricordo del 4 novembre 1918, celebrandosi l'anniversario della fine della prima guerra mondiale per l'Italia e continua a essere considerato giorno non festivo, dalla legge 54/77 che lo ha soppresso dalle giornate festive, per il quale però spetta comunque ai lavoratori dipendenti la prestazione economica prevista per le festività cadenti di domenica, infatti la sua celebrazione ha luogo nella prima domenica di novembre, e come sopra detto il lavoratore beneficerà del trattamento previsto per le festività che coincidono con la domenica e quindi al di là della celebrazione, avrà riflessi economici sulle buste paga dei lavoratori. Se consideriamo che anche il recente 1° Novembre, festività di Ognisanti, non sfugge a questa regola essendo caduto di domenica, se da un lato ha privato i lavoratori della possibilità di godere di un giorno di riposo in più, d'altro canto, regalerà un giorno in più di retribuzione, che saranno appunto due se consideriamo anche la festività del 4 novembre. 

La maggioranza dei Ccnl ha previsto la corresponsione ai dipendenti di un trattamento economico aggiuntivo corrispondente:

nel sistema di paga mensilizzato: ad 1/26 della paga mensile (Cass., sez. lav. n. 14643/2006);

nel sistema di paga orario: il trattamento retributivo corrispondente ad 1/6 dell’orario settimanale (Cass., sez. lav. n. 10309/ 2002).;

una giornata aggiuntiva, la cui retribuzione è pari a 6,66 ore, pari alla risultante di 173 (le ore medie pagate mensilmente) diviso 26 (che sono le giornate medie considerate al mese).


Una curiosità, nel 2011, in occasione della neo istituita festa del 150° anniversario dell'Unità d'Italia del 17 marzo, la festività venne utilizzata per compensarne gli effetti economici e la retribuzione venne anticipata ai lavoratori da novembre a marzo.

Novità sui pagamenti tracciabili per le spese sanitarie 2020 da detrarre nella dichiarazione dei redditi 2021


Come sappiamo, dal 1 gennaio 2020, le spese che si porteranno in detrazione in dichiarazione dei redditi 2021 non possono più essere pagate in contanti ma solo con metodi di pagamento tracciabili: bancomat, carte di credito/debito (anche prepagate) e moneta elettronica, bonifico bancario/postale, bollettino postale, assegno.

Unica eccezione sono le spese per medicinali, dispositivi medici e le prestazioni di strutture del Sistema Sanitario Nazionale (pubbliche o accreditate).

Rispondendo ad un interpello, l'Agenzia delle Entrate ha dato un chiarimento importante riguardo alle modalità di pagamento delle spese sanitarie, in particolare ai casi in cui la carta di credito utilizzata non sia intestata a chi ha usufruito della prestazione ed è quindi beneficiario della detrazione (il caso era del marito che paga la spesa medica della moglie con la sua carta di credito).

L'Agenzia ha risposto che l’onere può essere considerato sostenuto dal contribuente al quale è intestato il documento di spesa, anche se non è l’esecutore materiale del pagamento. Occorre però assicurare ai fini della detraibilità la corrispondenza tra la spesa detraibile per il contribuente e il pagamento effettuato da altro contribuente, fornendo al Caf un documento che provi la transazione/pagamento con ricevuta bancomat o estratto conto o bollettino postale, o MAV.

Altro chiarimento importantissimo per non perdere la possibilità di detrarre la spesa è che in mancanza di queste ricevute, la tracciabilità può essere documentata tramite la annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale da parte del percettore delle somme che ha effettuato la prestazione.

(FONTE: CAFCISL.IT)

mercoledì 11 novembre 2020

FONDO COMETA: VALORE QUOTA MESE DI OTTOBRE 2020


In questi giorni in cui i numeri del Covid 19, ritornano a farsi minacciosi, prosegue il trend positivo dei comparti garantiti del Fondo Cometa; Monetario Plus, Tfr silente e Sicurezza 2020, mentre ancora hanno difficoltà nel recuperare il terreno perso ad inizio anno, Reddito e Crescita che ancora hanno valori di quota, rispetto a fine 2019 in terreno negativo.
Ma vale la pena sottolineare di nuovo l’importanza, come fatto in precedenza, del concetto di orizzonte temporale di lungo periodo, cuore dell’investimento previdenziale e caposaldo da tenere sempre presente.
I mercati infatti, nel corso del tempo come avvenuto anche negli scorsi anni, possono presentare fasi positive e negative ma l’ottica di medio-lungo termine dell’investimento permette di bilanciare nel tempo le oscillazioni dei rendimenti.