domenica 31 dicembre 2023

FESTIVITA' 2024


Con il 2023 agli sgoccioli, si guarda con impazienza e perchè no un po' di speranza come è normale che sia al 2024, all'anno che verrà, tra l'altro bisestile. Il calendario del 2024 vedrà quasi tutte le festività cadere in giorni feriali, ad eccezione del 2 giugno festa della Repubblica  e la festività della Madonna dell'8 dicembre, che cadranno entrambe di domenica.

lunedì 25 dicembre 2023

DAL 1° GENNAIO 2024 AL VIA L'ASSEGNO DI INCLUSIONE (ADI)

Dal 1° gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza è sostituito dall'Assegno di Inclusione (ADI), che prevede percorsi di inserimento sociale, di formazione, e di politica attiva del lavoro.

Cos'è l'Assegno di Inclusione
L’Assegno di inclusione è una misura condizionata:
• al rispetto di determinati requisiti di cittadinanza, soggiorno e residenza
• alla valutazione della condizione economica
• all’adesione ad un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.

Una volta verificati i requisiti INPS informa il richiedente che, per ricevere il beneficio, deve effettuare l’iscrizione alla Piattaforma per i beneficiari presso il Sistema Informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL), al fine di sottoscrivere il Patto di attivazione digitale.

Per i beneficiari dell’Assegno di inclusione appartenenti alla fascia di età compresa tra diciotto e ventinove anni che non hanno adempiuto all'obbligo di istruzione, nel patto di inclusione sarà previsto l’impegno all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento del predetto obbligo di istruzione, pena la decadenza dal beneficio.

L'importo dell'Assegno di Inclusione, che non può essere comunque inferiore a 480 euro annui, è composto da due componenti:

una integrazione del reddito familiare fino alla soglia di 6.000 euro annui (7.560 euro annui se il nucleo familiare è composto interamente da persone di età pari o superiore a 67 anni e/o in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza) moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza;
unun contributo per l'affitto per un importo pari all’ammontare del canone annuo previsto dal contratto di locazione come dichiarato ai fini ISEE, fino a un massimo di 3.360 euro annui/280 euro mensili  (1.800 euro annui se il nucleo familiare è composto interamente da persone di età pari o superiore a 67 anni e/o in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza).
Viene erogato mensilmente, dal mese successivo a quello di sottoscrizione del patto di attivazione digitale, per un periodo massimo di 18 mesi, trascorsi i quali può essere rinnovato per ulteriori 12 mesi, dopo un mese di sospensione.
 

Chi può richiederlo
Requisiti del nucleo familiare
L’Assegno di Inclusione è rivolto ai nuclei familiari che abbiano al loro interno almeno un componente:

disabile;
minorenne;
con almeno 60 anni di età;
in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione (ad esempio le persone in carico ai servizi per: assistenza in caso di disabilità, dipendenze, donne vittime di violenza, servizi psicologici, per le malattie psichiatriche e persone senza fissa dimora in carico ai servizi sociali territoriali).
Requisiti di cittadinanza, residenza e requisiti soggettivi
Il componente del nucleo che richiede l'Assegno di Incusione deve essere:

cittadino europeo o un suo familiare, che deve essere titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente,
se cittadino di paesi terzi deve essere in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o titolare dello status di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria).
residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due anni in modo continuativo. Eccetto per gravi e documentati motivi di salute, la continuità della residenza si intende interrotta in caso di assenza dall'Italia per 2 o più mesi continuativi, o 4 o più mesi anche non continuativi nell’arco di diciotto mesi
non deve risultare sottoposto a misura cautelare personale o a misura di prevenzione; non avere sentenze definitive di condanna o "patteggiamento" nei 10 anni precedenti la richiesta
non essere disoccupato, a seguito di dimissioni volontarie, nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa, nonché la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro (all’articolo 7, legge 604/1966)
non risiedere presso strutture a totale carico pubblico.

Requisiti economici
ISEE inferiore a 9.360 euro
Reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.Se il nucleo familiare è composto interamente da persone di età pari o superiore a 67 anni e/o in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia di reddito familiare si alza a 7.560 euro, moltiplicati sempre per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
Patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a 30.000 euro. È esclusa la casa abitazione entro un valore ai fini IMU massimo di 150.000 euro.
Patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore alla soglia di 6.000 euro. La soglia è accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro e incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo. I massimali devono essere ulteriormente aumentati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza.
Nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario/avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 3 anni antecedenti la richiesta, di navi e imbarcazioni da diporto, nonché aeromobili di ogni genere.
Redditi e i beni patrimoniali eventualmente non compresi nell’ISEE devono essere dichiarati all’atto della domanda del beneficio e valutati a tal fine.
Come fare la domanda
Per presentare la domanda è possibile rivolgersi alla sede Caf CISL più vicina.

(FONTE: CAFCISL.IT)

sabato 16 dicembre 2023

ISEE 2024: DOCUMENTI NECESSARI


Il 31 dicembre scadono tutti i modelli ISEE elaborati nel 2023 e da gennaio parte la corsa per l’ISEE 2024.

Chi è già beneficiario di prestazioni legate al valore Isee deve presentarlo in tempi brevi per per confermare di avere i requisiti: in particolare le famiglie che ricevono l’Assegno Unico devono fare l’Isee entro fine febbraio per confermare l’importo con le maggiorazioni spettanti.

Tempi stretti per il nuovo Isee anche per i percettori della Carta Dedicata a Te, del Supporto per la Formazione e il Lavoro e per chi da gennaio potrà fare la domanda del nuovo Assegno di inclusione, che sostituisce il Reddito di Cittadinanza per i nuclei con un componente minorenne, disabile o over 60. Per entrambe le agevolazioni la domanda si potrà presentare al Caf, con un requisito Isee rispettivamente di 6.000 euro per il SFL e di 9.360 euro (stessa prevista per il RdC) per l’Assegno di inclusione.

(FONTE: CAFCISL.IT)

CLICCA QUI PER SCARICARE LA LISTA DEI DOCUMENTI NECESSARI

mercoledì 13 dicembre 2023

FONDO COMETA: NOVEMBRE SUPERLATIVO PER I RENDIMENTI


Mese di novembre boom per il fondo Cometa. A premiare i rendimenti dei comparti del fondo, è stato come definito dagli esperti un mese storico per i mercati finanziari. Infatti i capitali sono tornati a ricoprire le due principali strumenti di investimento: azioni e obbligazioni, oltre al calo dell' inflazione. Un mese destinato secondo gli analisti ad entrare di diritto nella storia dei mercati finanziari finanziari, con le obbligazioni che hanno vissuto il miglior mese dagli anni 80 e i risultati delle borse che non si vedevano da anni. Dopo i primi sei mesi dell'anno all'insegna del recupero, il terzo trimestre aveva fatto registrare un rallentamento condizionato dal ridimensionamento delle politiche monetarie, meno espansive di quanto previsto.
Ad ogni modo vale sempre tenere a mente la regola del non esaltarsi troppo in questi momenti positivi, così come il non deprimersi quando i rendimenti sono in calo. La volatilità può essere sempre in agguato. I prodotti finanziari di questa natura, debbono sempre essere valutati con orizzonti temporali medio-lunghi.(s.b.)

mercoledì 15 novembre 2023

FONDO COMETA: VALORE QUOTA MESE DI OTTOBRE 2023


Mentre i comparti a componente azionaria accusano un'ulteriore flessione nel mese di ottobre, frutto del calo e della volatilità delle borse, quelli a connotazione obbligazionaria invece fanno registrare una lieve crescita. Lo scoppio del conflitto in medioriente, ha spinto gli investitori verso beni rifugio come avviene in queste circostanze, a scapito di azioni e obbligazioni. (s.b.)

mercoledì 11 ottobre 2023

FONDO COMETA: VALORE QUOTA MESE DI SETTEMBRE 2023


Il terzo trimestre del 2023 si chiude in frenata per i comparti del fondo Cometa. A risultare più penalizzati sono in particolare i comparti azionari, mentre fa segnare una piccola crescita il comparto Monetario Plus. La ragione è da ricercarsi principalmente appunto nella debolezza dei mercati azionari. Nell'arco di nove mesi il risultato resta comunque ancora positivo. (s.b.)

martedì 12 settembre 2023

FONDO COMETA: VALORE QUOTA MESE DI AGOSTO 2023


Agosto un mese teso con tre settimane negative per le borse, Aumento dei tassi di interesse, aumento dei rendimenti obbligazionari, crisi del settore immobiliare cinese, con la vicenda Evergrande. Elementi che spingono gli investitori a essere più cauti sui mercati azionari. E le borse soffrono con ribassi per tre settimane consecutive. A risentirne i comparti del fondo a maggior componente azionaria, Reddito e Crescita, mentre crescono gli altri, caratterizzati da una prevalente componente obbligazionaria. (s.b.)

sabato 26 agosto 2023

57 MODI PER ANDARE IN PENSIONE



Lo sapete che ci sono ben 57 modi per andare in pensione nel 2023? Cliccando sul link sottostante troverete una utile guida dell'Inas Cisl che illustra in maniera approfondita la materia. Buona lettura

57 MODI PER ANDARE IN PENSIONE 

giovedì 10 agosto 2023

FONDO COMETA : VALORE QUOTA MESE DI LUGLIO 2023



Prosegue  la striscia positiva del Fondo Cometa, con il mese di luglio che vede tutti i comparti manifestare un apprezzamento del valore della quota, grazie anche al calo dell'inflazione che traina al rialzo i comparti azionari. Ad esempio  il comparto Reddito torna circa ai valori di luglio dello scorso anno, mentre quello Crescita addirittura torna ai valori di marzo 2022. Ad ogni modo così come ricordavamo nei mesi scorsi, quando i rendimenti erano fortemente negativi ricordiamo oggi come allora che l’andamento della gestione finanziaria di un Fondo pensione, vista la natura previdenziale dell’investimento, va valutato nel medio-lungo periodo in funzione del proprio orizzonte temporale, che nel caso dei fondi pensione  coincide con il tempo mancante al pensionamento. (s.b.)

mercoledì 12 luglio 2023

FONDO COMETA : VALORE QUOTA MESE DI GIUGNO 2023


Mese di giugno positivo in particolare per i comparti Reddito e Crescita che fanno registrare un corposo aumento del valore rispetto a dicembre 2022. Il valore quota di giugno dei comparti dove l'esposizione all'azionario è più marcato, torna ai livelli  di agosto 2022 per Reddito e aprile 2022 per Crescita. (s.b.)

martedì 13 giugno 2023

FONDO COMETA: VALORE QUOTA MESE DI MAGGIO 2023


Prosegue il lento recupero del fondo Cometa. A maggio gli asset fanno registrare ancora un piccolo passo in avanti, ad eccezione del comparto reddito che ha una piccola contrazione. Ad ogni modo in questi primi cinque mesi del 2023, tutti fanno registrare il segno più, rispetto al closing di dicembre 2022. (s.b.)

venerdì 12 maggio 2023

FONDO COMETA: VALORE QUOTA MESE DI APRILE 2023


Continua il trend positivo dei rendimenti dei fondi pensione, sospinto dalla ripresa dei mercati. Le performance positive, riguardano tutte le linee di investimento del fondo Cometa, grazie anche ad un andamento dei mercati finanziari più equilibrato e meno preda fino ad ora della volatilità, che aveva caratterizzato il 2022. Un recupero che sembra essere in grado di fronteggiare la rivalutazione del TFR, che dopo l'exploit dello scorso anno, sospinto dall'inflazione galoppante, sembra essere in frenata. (S.B.)

sabato 29 aprile 2023

PRIMO TRIMESTRE 2023 SPRINT PER COMETA

Nel primo trimestre del 2023 i fondi complementari tornano a vincere il derby delle pensioni con il TFR, benchmark e pesante onnipresente pietra di paragone. Dopo un 2022 nel quale la liquidazione lasciata in azienda si era rivalutata, quasi del 10%, per la precisione del 9,97% lordo (8,2% netto) a causa dell'elevata inflazione, mentre la previdenza complementare aveva perso pesantemente, facendo registrare performance negative, decisamente peggiore anno della loro storia. I comparti erano tutti con il segno negativo, anche quelli garantiti, che dovrebbero proteggere il capitale. 

L' impennata del caro vita, ha esaltato la rivalutazione come detto del TFR che si è preso una bella rivincita sui fondi pensione, dopo magre figure, quasi continuative negli ultimi 20 anni. 

A marzo l'indice dei prezzi al consumo, che si utilizza per la rivalutazione del trattamento di fine rapporto, è stato inferiore a quello di dicembre 2022, evento raro che si riverbera anche sulla rivalutazione del trattamento di fine rapporto. Questo evento ha visto il TFR rivalutarsi solo con il tasso fisso pari allo 0,375 %. La rivalutazione, in base all'articolo 2120 del codice civile, prevede che alla fine di ogni anno la quota di TFR accantonata in azienda deve essere incrementata in maniera composta, ossia mediante l'applicazione di un tasso costituito dal 1,5% in misura fissa e del 75 % dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo secondo quanto accertato dall'Istat rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente. Essendo quindi l'indice Istat per marzo 2023, pari a 118 inferiore come detto a dicembre 2022 la differenza in percentuale di marzo 2023 rispetto a dicembre 2022 su cui si calcola il 75 % è pari a zero. Per cui il 75 % è zero. Resta invece il tasso fisso del 1,5 % su base annua che a marzo è pari per tre mensilità allo 0,375 % che costituisce il tasso di rivalutazione del TFR nel primo trimestre del 2023. Un'inflazione frenata anche per la gelata monetaria delle banche centrali, con la raffica di rialzi dei tassi in funzione proprio antinflattiva, ed anche per il ribasso dei prezzi dell'energia.

E i cinque comparti di Cometa hanno fatto registrare quindi: Monetario Plus: +0,59 %; Tfr Silente: +1,73 %; Sicurezza 2020: +1,89 %; Reddito: +2,05 % , Crescita: +3,43 %.

L'avvio del 2023, fa ben sperare dopo l'anno orribile del 2022, speriamo irripetibile per la previdenza complementare. (s.b.)


sabato 15 aprile 2023

PREVIDENZA COMPLEMENTARE, CHE COSA E' IL TASSO DI SOSTITUZIONE? MOLTI LO IGNORANO MA SAREBBE BENE CONOSCERLO...


Che cos'è il tasso di sostituzione? È il rapporto percentuale fa la prima mensilità della pensione e l'ultimo stipendio percepito immediatamente precedentemente il pensionamento. Mentre il dibattito politico sindacale verte sulla determinazione dei requisiti pensionistici per l'uscita dei lavoratori occorrerebbe accompagnare questo da una discussione su quanto percepirà il lavoratore a titolo di pensione. Infatti il tasso di sostituzione crollerà progressivamente a partire dal 2025 sia per lavoratori dipendenti, che misura maggiore per gli autonomi, arrivando negli anni a meno del 50%.
Ciò comporterà in soldoni per i lavoratori la percezione di un reddito da pensione pari a circa la metà o poco più del loro reddito da lavoro. Ne deriva conseguentemente la constatazione che anche il potere d'acquisto dei lavoratori una volta passati in quiescenza crollerà vertiginosamente. Non è difficile quindi prevedere l'impatto sociale che tutto ciò determinerà nel prossimo futuro. Ecco quindi l'importanza di aderire a un fondo pensione, il secondo pilastro in grado di supportare il pilastro pubblico della pensione pagata dall'INPS. 
Appare chiaro quindi che solo la pensione pubblica non basta più. Sarà per la demografia, per la finanza pubblica, per l'evoluzione anagrafica, per la discontinuità occupazionale, ma una cosa è chiara: le pensioni non saranno più come una volta. E non si tratta solo di una di quella affermazione generiche, come quelle che sentivamo dire dai nostri genitori e che oggi noi ripetiamo i nostri figli: il mondo non è più lo stesso. È drammaticamente vero, sul fronte della previdenza nulla sarà come prima. Se pensiamo infatti che l'età media supera abbondantemente gli 80  anni, se si presupponesse interrompere la carriera lavorativa a 60 anni, vorrebbe dire che quasi per un terzo dell'esistenza noi dovremo vivere con quello che abbiamo messo da parte, il famoso salvadanaio previdenziale, che ormai assomiglia più sempre di più al modello contributivo. Come detto quindi la previdenza in Italia dovrà tenere sempre più in conto una integrazione privata, rispetto agli obblighi e alla prestazione della pensione pubblica. L'importante quindi,  sarà predisporre un efficace stampella all'assegno della previdenza pubblica che sarà sempre più magro. 
Morale della favola: chi non si prepara, rischia di scivolare in uno spiacevole precipizio, che da un giorno all'altro, all'arrivo della prima pensione, abbatterà le entrate mensili di una misura variabile tra il 35 e il 65%. Un calo abbastanza drastico da compromettere in molti casi la capacità di mantenere uno stile di vita analogo a quello sperimentato fino a quel momento.

giovedì 13 aprile 2023

FONDO COMETA: VALORE QUOTA MESE DI MARZO 2023


Scatto in avanti a marzo per il fondo Cometa. Gli aderenti ai comparti del fondo di previdenza dei metalmeccanici italiani, incassano infatti le ottime performance che fanno recuperare parecchio terreno rispetto alla chiusura di dicembre 2022. Un mese di marzo eppure complicato, a causa degli spaventi subiti dalle borse a causa del crollo prima di Silicon Valley Bank e la questione relativa al caso Credit Suisse successivamente, che avevano creato momenti di grande tensione sui mercati, che avevano risposto con decisione recuperando le perdite, eventi avvenuti nella metà del mese. (s.b.)

domenica 9 aprile 2023

ISEE CORRENTE, COME FUNZIONA


L'ISEE corrente permette di aggiornare il valore ISEE dei cittadini per i quali è peggiorata la situazione lavorativa o economica rispetto a quella di due anni prima, riferimento per l'Isee ordinario.

Per accedere all’ISEE Corrente deve essersi verificata

- una variazione dell’attività di lavoro autonomo o dipendente (o di trattamenti assistenziali, previdenziali o indennitari, anche esenti IRPEF),

- in alternativa una variazione del reddito complessivo del nucleo familiare superiore al 25%


una diminuzione del patrimonio mobiliare - immobiliare del nucelo familiare (cioè conti correnti, case ecc) di oltre il 20%, tra quanto posseduto al 31 dicembre dell'anno precedente e quanto indicato nell'isee ordinario (2 anni prima).

L’ISEE Corrente pertanto si può ottenere sia per una perdita dell’attività lavorativa e/o reddituale sia per una perdita del patrimonio. In caso di riduzione dell’attività lavorativa e perdita patrimoniale, nell’ISEE corrente potranno essere inserite entrambe al fine di ottenere un ISEE corrente che evidenzi il disagio rispetto alle variabili economiche dei due anni precedenti inserite sulla DSU ordinaria (ISEE ordinario).

Scadenze:

In caso di perdita di attività di lavoro e/o reddito l'Isee corrente può essere presentato dal 1 gennaio di ogni anno, dopo aver eleborato la DSU ordinaria, e ha validità di 6 mesi dalla data di sottoscrizione. Se in presenza di ISEE corrente valido, un componente trova nuova occupazione e/o fruisce di nuovi trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo ai fine IRPEF, è necessario presentare nuovo ISEE corrente entro due mesi dall’inizio della variazione.

In caso di perdita del patrimonio l'isee corrente può essere presentato dal 1 aprile di ogni anno e ha validità fino al 31 dicembre dell'anno di sottoscrizione.

Se l'isee corrente presenta sia la perdita di attività di lavoro e/o reddito che perdita del patrimonio portà essere presentato dal 1 aprile e la scadenza sarà il 31 dicembre.

Per elaborare l'Isee Corrente servono questi documenti:

-  l'ISEE ordinario

-  certificazione attestante la variazione della condizione lavorativa (lettera di licenziamento, chiusura partita IVA ecc.) o la variazione del trattamento (comunicazione con data e tipo di variazione)

-  indicazione di quanto percepito nei 12 mesi precedenti alla presentazione dell’isee corrente (buste paga, certificazione lavoro autonomo) compresi i trattamenti assistenziali previdenziali e indennitari a qualunque titolo, percepiti da amministrazioni pubbliche, incluse le carte di debito assistenziali (es: Bonus percepiti, Reddito di cittadinanza, Assegni Familiari etc)

- per la perdita del patrimonio (mobiliare e immobiliare) occorre produrre al documentazione del patrimonio riferita al 31 dicembre dell'anno precedente, per i conti correnti deve essere comunicato saldo e giacenza media.

(FONTE: CAFCISL.IT)

sabato 11 marzo 2023

FONDO COMETA: VALORE QUOTA MESE DI FEBBRAIO 2023


Dopo il deciso rimbalzo del mese di gennaio dei mercati finanziari, con le ottime performance di azioni e obbligazioni a cui era corrisposto una decisa rivalutazione del valore della quota dei comparti di Cometa, torna a farsi sentire l'instabilità dell'ambiente finanziario, caratterizzato da incertezza e volatilità. L'euforia di gennaio viene stemperata da un passo indietro registrato nel secondo mese di questo 2023. (s.b.) 

sabato 25 febbraio 2023

Assegno Unico 2023: maggiorazione per genitori vedovi

L’Istituto con il messaggio 17 febbraio 2023, n. 724 informa gli utenti di una novità nell'applicazione dell’Assegno unico e universale per i figli a carico nei casi di nuclei vedovili.

La normativa prevede che alle famiglie con due genitori lavoratori sia erogata una maggiorazione di 30 euro mensili per ogni figlio, questo al fine di favorire il lavoro femminile. L'importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, mentre va riducendosi per livelli di ISEE superiori, fino ad azzerarsi nei casi di ISEE superiori a 40.000.

Tale maggiorazione non può essere richiesta quando la domanda sia presentata per un nucleo composto da un solo genitore lavoratore. Tuttavia, tenuto conto della maggiore fragilità dei nuclei vedovili, in accordo con il Ministero del lavoro, il messaggio precisa che il bonus verrà erogato d'ufficio ai nuclei vedovili, per i decessi del secondo genitore lavoratore che si sono verificati nell’anno di competenza in cui è riconosciuto l’Assegno senza doverne fare domanda.

Pertanto, per le domande di Assegno presentate a decorrere dal 1° gennaio 2022, la maggiorazione in esame sarà applicata fino al mese di febbraio 2023 e cesserà di essere erogata a decorrere dalla rata di Assegno - qualora spettante - per la mensilità di marzo 2023.

(FONTE: INPS.IT)

martedì 14 febbraio 2023

POSSO VERSARE NEL FONDO IL TFR CHE HO MATURATO PRIMA CHE MI ISCRIVESSI A COMETA?


Una delle domande più ricorrenti che spesso vengono poste è questa. Si ma ci sono delle precise condizioni, legate  anche alle dimensioni dell'azienda, alla quale comunque spetta l'ultima parola. Vediamo:

Sì, se la tua azienda ha meno di 50 dipendenti.

Se ha più di 50 dipendenti, puoi versare il TFR che hai maturato fino al 1° gennaio 2007. Quello maturato successivamente non può invece essere conferito al Fondo.

In tutti i casi, per versare in Cometa il TFR pregresso è necessario il consenso del datore di lavoro.

Il conferimento del TFR pregresso non prevede il pagamento di alcuna imposta.

Come posso fare a versarlo?

Devi recarti presso l’ufficio del personale o l’amministrazione della tua azienda, che, se acconsente all’operazione, potrà richiedere al Call Center di Cometa le modalità per il versamento.

sabato 11 febbraio 2023

CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI: VALORE ORARIO 2023


 

FONDO COMETA: VALORE QUOTA MESE DI GENNAIO 2023, INIZIO DI ANNO POSITIVO


Inizio di 2023 confortante per il Fondo Cometa. Infatti tutti gli asset fanno registrare a gennaio un incremento rispetto a dicembre del 2022. Un anno quello passato nero o quasi per la previdenza in generale, dove nessun prodotto previdenziale, dai fondi chiusi, a quelli aperti, i Pip si è salvato dal crollo dei rendimenti. Per Cometa, è stato forse di gran lunga è peggiore della sua storia. Inizio positivo tutto da confermare durante l'arco dell'anno. Un anno in cui il Governo sembra intenzionato a rilanciare la previdenza integrativa. (s.b.)

martedì 7 febbraio 2023

MASSIMALI INPS, CIGO, CIGS, NASPI, L'INFLAZIONE 2022 FA CRESCERE I VALORI

I livelli record dell'inflazione nel 2022, fa crescere in maniera significativa  i massimali Inps dei trattamenti integrativi, Cigo, Cigs, Naspi, Fis.  L’importo massimo mensile del trattamento di integrazione salariale in vigore dal 1° gennaio 2023 è di 1321,53 euro (importo lordo) e di 1.244,36 (importo netto). L'aumento del valore unico infatti tocca quasi i 100 €. (da 1222,51€ del 2022 a 1321,53 € per il 2023).  È quanto ha chiarito l’Inps con una circolare (la numero 14 del 3 febbraio). L’ente di previdenza ricorda che l’indennità è rivalutata al 100% rispetto all’aumento dei prezzi. L’importo della cassa integrazione è pari all’80% della retribuzione del lavoratore posto in cassa fino a al tetto massimo che è diventato unico a partire dal 2022 (prima erano due a seconda del livello della retribuzione). Per quanto riguarda la Cassa integrazione, di conseguenza aumenterà il valore orario di ogni ora effettuata.

CIGO, CIGS E FIS

Trattamenti di integrazione salariale 

Importo lordo (euro) Importo netto (euro)

1.321,53                               1.244,36

Trattamenti di integrazione salariale – settore edile e lapideo (intemperie stagionali)

Importo lordo (euro) Importo netto (euro)

1.585,84                                1.493,23

NASPI E DIS-COLL

La retribuzione da prendere a riferimento per il calcolo delle indennità di disoccupazione è pari a 1.352,19 euro per il 2023.

L’importo massimo mensile di detta indennità, non può in ogni caso superare, per il 2023, 1.470,99 euro.

CONSULTA QUI LA CIRCOLARE INPS

mercoledì 1 febbraio 2023

NEL 2023 PER I PREMI DI RISULTATO SI DIMEZZA LA TASSAZIONE, DAL 10% AL 5%

Tra le misure in materia di lavoro contenute nella legge di Bilancio 2023 (l. n. 197/2022), al comma 63, prevede la riduzione dal 10% al 5% dell’imposta sostitutiva all’Irpef e alle addizionali regionali e comunali sulle somme erogate sotto forma di premi di produttività di cui all’art. 1, c. 182, L. n. 208/2015.

Contenuta nel kit di misure per contrastare i rincari, si tratta di una misura in vigore per il solo 2023 e con la chiara intenzione di ridurre il cuneo fiscale a favore dei lavoratori qualora la somma sia erogata a seguito di accordi aziendali e territoriali con i quali si prevedono incrementi di produttività, redditività, qualità e innovazione dei processi aziendali.

Resta confermato il limite delle somme ammesse ad agevolazione fiscale (3.000 euro annui) e la possibilità, a scelta del lavoratore, di convertire in tutto o in parte l’ammontare del premio di risultato ammesso a detassazione in beni e servizi di welfare aziendale.

Va inoltre ricordato che le somme interessate, saranno soggetto anche alla parte contributiva del 9,19%,

martedì 31 gennaio 2023

Contributo ai genitori disoccupati o monoreddito con figli con disabilità domande per l'anno 2023 dal 01/02 al 31/03


 

Entità del contributo

Se la domanda verrà accolta, l’INPS erogherà 150 euro al mese, calcolati da gennaio e per l’intera annualità. Nel caso di due o più figli a carico con una disabilità riconosciuta in misura non inferiore al 60%, l’importo riconosciuto sarà pari, rispettivamente, a:
-300 euro mensili, nel caso di due figli;
-500 euro mensili, dai tre figli in poi.

sabato 14 gennaio 2023

FONDO COMETA: VALORE QUOTA MESE DI DICEMBRE 2022


Si chiude un anno nero per i mercati finanziari mondiali. Il grande freddo della finanza mondiale affonda le borse e i riverberi finiscono per condizionare pesantemente l'andamento dei fondi pensione e, tra essi inevitabilmente anche Cometa. Dopo un 2021 eccezionale, si prevedeva una certa volatilità e dei rischi con un cauto ottimismo che si prevedeva per il 2022. Ma poi l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e la conseguente crisi energetica e inflattiva, che non si vedeva dagli anni settanta hanno ribaltato appunto tutte le previsioni fatte, con i mercati obbligazionari in negativo come non si vedeva dal 1990, mentre quelli azionari che hanno bruciato miliardi su miliardi di capitalizzazione. Borse europee regredite al 2018 e Wall Street addirittura al 2018.  E dicembre si chiude con un calo dei valori di quota, dopo che Ottobre e Novembre avevano fatto registrare una timida ripresa. Ma come abbiamo detto più volte su queste colonne, il consiglio è quello di non focalizzarsi sui risultati del breve, ma di valutare l'investimento in un'ottica di lungo periodo, evitando di farsi prendere dal panico che potrebbe generare errori ben peggiori e impossibili da recuperare, come riscatti o switch di comparto. (s.b.)