martedì 26 luglio 2016

ABBIAMO DIMENTICATO CON IL MODELLO 730 DI SCARICARE UNA SPESA SOSTENUTA NEL 2015? NIENTE PAURA SI PUO' SEMPRE RIMEDIARE

La campagna fiscale del modello 730 è ormai da qualche giorno passata in archivio. Infatti, il 22 luglio scorso è stato l’ultimo giorno utile per presentare la dichiarazione dei redditi, mediante un Caf, un professionista o anche “fai da te” per chi in possesso di un po’ di dimestichezza, di conoscenza delle norme fiscali e soprattutto del pin per l’accesso al proprio cassetto fiscale online, poteva essere in grado di compilarsela autonomamente.
Ma potrebbe sempre succedere di accorgersi di essersi dimenticati di inserire in sede di dichiarazione dei redditi una spesa sostenuta nel 2015 che avrebbe dato diritto a una detrazione o deduzione in sede di rimborso.
Niente paura, si può sempre rimediare, utilizzando la dichiarazione integrativa fino al prossimo 25 ottobre 2016. La correzione può essere eseguita da un CAF o da un professionista, ottenendo generalmente il rimborso dal sostituto d’imposta entro dicembre. 
Comunque resta una successiva possibilità per porre rimedio a errori, omissioni o dimenticanze, utilizzando il modello Unico Persone Fisiche 2016 da utilizzare come termine ultimo il periodo d’imposta successivo, ossia fino alla consecutiva dichiarazione dei redditi ed eventuali differenze d’imposta che dovessero essere rilevate a favore del contribuente, possono essere utilizzate anche in compensazione con la prossima dichiarazione dei redditi 2017.


giovedì 21 luglio 2016

MODELLO RED 2016, L'INPS NON INVIA PIU' LA RICHIESTA. C'E' IL CAF CISL PER AIUTARTI

Ormai (quasi) tutti i pensionati sanno che non devono aspettare la lettera dell’Inps con la richiesta di presentazione del modello RED, ma visto che il rischio è di arrivare una pensione “tagliata” ricordiamo a tutti i pensionati che percepiscono prestazioni di sostegno al reddito ad integrazione della pensione (assegno familiari, d'invalidità, integrazioni al minimo ecc), che basta una telefonata al Caf a voi più comodo per poter stare tranquilli. 
Per chi invece è meno esperto, partiamo dall’inizio: il RED è una dichiarazione, prevista dalla legge, che deve essere presentata dai pensionati che usufruiscono di alcune prestazioni il cui diritto e misura è collegato alla situazione reddituale del cittadino. Considerato che il reddito costituisce, in genere, un dato variabile nel corso degli anni, per garantire la correttezza delle prestazioni erogate, viene effettuata una verifica annuale che, attraverso l'indicazione dei redditi posseduti, serve a determinare il diritto del pensionato ad usufruire di queste prestazioni e il loro importo. 
Per capire chi deve presentarlo, le cose si fanno più complicate: iniziamo da chi non lo deve presentare: i pensionati residenti in Italia che abbiano già dichiarato integralmente tutti i redditi tramite il modello 730 o Unico e non abbiano quindi redditi esenti o esclusi dalla dichiarazione, propri e, se previsto, dei familiari.
Quindi, presenteranno invece il RED i pensionati che non comunicano integralmente al Fisco la situazione reddituale: perché non hanno presentato la dichiarazione o perché perché hanno delle tipologie di reddito influenti sulle prestazioni come quelli assoggettati ad imposta sostitutiva, redditi da lavoro autonomo o prestazione di collaborazione, redditi da lavoro o da pensione erogati all’estero, redditi di capitale (interessi bancari, postali, dei BOT, dei CCT e altri titoli di Stato o altri proventi di quote di investimento) e infine prestazioni assistenziali in danaro erogate dallo Stato o altri Enti Pubblici. 
Il RED si presenta gratuitamente attraverso i Centri autorizzati di assistenza fiscale (CAF), i quali non solo trasmettono all'INPS i dati delle dichiarazioni rese dai pensionati, ma soprattutto aiutano questi ultimi nella compilazione, piuttosto complessa, dei modelli, certificando l'entità del reddito dichiarato. 
Infine, i documenti necessari per l'esatta compilazione del RED sono:   
la dichiarazione dei redditi del pensionato con tutta la documentazione relativa;
il CUD rilasciato dal datore di lavoro se sono stati erogati arretrati di lavoro dipendente o trattamenti di fine      rapporto (liquidazione, buonuscita);
arretrati di lavoro dipendente o trattamenti di fine rapporto (liquidazione, buonuscita);
la documentazione relativa a interessi bancari, postali, di BOT, CCT o altri titoli di Stato;
la documentazione di eventuali redditi esenti (pensioni di invalidità civile, di guerra, redditi esteri, ecc.).
La stessa documentazione deve essere presentata, in alcuni casi, per il coniuge e per gli altri familiari. Il modello RED ed i documenti di supporto alla dichiarazione devono essere conservati dal cittadino per 10 anni.   
Attenzione: se il titolare della prestazione che non ha presentato la dichiarazione dei redditi non presenta nemmeno il modello Red, l’Inps sospende la prestazione: trascorsi 60 giorni dalla sospensione, qualora il modello Red non sia ancora pervenuto, la prestazione è revocata definitivamente, e si procede al recupero di quanto erogato nell’anno in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere resa. Se, invece, il Red perviene entro i 60 giorni dal provvedimento di sospensione, l’Ente ripristina integralmente la prestazione, se dovuta. 

Insomma, già capire se si deve presentare il modello o no, ora che non arriva più l'esplicita richiesta dell'Inps, non è poi così semplice. Per essere sicuri di fare tutto bene, la cosa migliore è rivolgersi al Caf Cisl entro la fine dell’anno e eviteremo le brutte sorprese.  

FONTE: CAFCISL.IT

mercoledì 20 luglio 2016

LE SCADENZE FISCALI DELL'ESTATE: 730, UNICO E CONGUAGLI

Prima delle vacanze riepiloghiamo gli adempimenti che concludono la campagna fiscale 2016 per lavoratori e pensionati. Con la proroga stabilita anche per il 2016 l'ultimo giorno utile per presentare il modello 730 è il 22 luglio prossimo. Se c'è ancora qualche giorno di tempo per gli ultimi ritardatari, la maggior parte dei contribuenti ha già presentato la dichiarazione e quindi per loro la prossima tappa è il conguaglio. 
Ricordiamo allora che per i lavoratori il rimborso Irpef avverrà con la busta paga relativa al mese di luglio e per i pensionati con la pensione di agosto, ma slitterà al mese successivo per chi ha presentato la dichiarazione tra fine giugno e nel mese di luglio. Entro fine novembre arriverà il rimborso Irpef anche a chi non ha il sostituto d'imposta e riceve il rimborso direttamene dell'Agenzia delle Entrate e chi ha presentato da sé il 730 diritto ad un credito superiore a 4.000 euro e vedrà la sua dichiarazione dei redditi sottoposta a controllo preventivo da parte dell'Agenzia prima dell'erogazione. Nel caso in cui la dichiarazione sia invece stata presentata tramite il Caf il conguaglio avverrà nei tempi normali, perché è lo stesso Caf ad effettuare il primo controllo della correttezza della dichiarazione.
Tempo invece fino al 30 settembre per chi utilizza il Modello Unico. Attenzione però all'acconto Irpef: per gli importi superiori a 257,52 euro la prima rata pari al 40% dell'importo, andava versata entro il 16 giugno. Entro lo scorso 16 luglio si poteva beneficiare della maggiorazione "minima" pari allo 0,40 delle imposte per i ritardi che non superano i 30 giorni. L'altra scadenza per Unico è il 30 novembre e riguarda esclusivamente i pagamenti: andrà alla cassa chi versa l' acconto IRPEF unica soluzione (per importi inferiori a 257,52 euro) e chi dopo l'acconto di giugno deve versare la seconda rata pari al restante 60% dell'importo dovuto.
Chi infine non si è ancora messo in regola per Imu e Tasi, ricordiamo che per chi verserà tra il 17 luglio e il 14 settembre, potrà farlo con una sanzione dell'1,67% e ancora al 3,75% dal 15 settembre in poi.

FONTE: CAFCISL.IT

ESENZIONE REPERIBILITA' VISITE FISCALI, CIRCOLARE ESPLICATIVA DELL'INPS

La circolare n.95 del 7 giugno 2016 pubblicata dall'Inps fornisce indirizzi operativi sull’applicazione della disciplina introdotta con l’articolo 25 del Dlgs 151/2015 e circostanziata dal Decreto 11 gennaio 2016 pubblicato in GU il 21 gennaio, in merito all'esclusione della reperibilità dei lavoratori del settore privato alle visite mediche di controllo durante la malattia, nelle fasce orarie previste. Circolare che tratta campo di applicazione, controlli, datori lavoro, istruzioni operative e che riporta inoltre in allegato delle linee guida con indicazioni dettagliate su casistiche, invalidità, patologie, e resasi necessaria dal momento in cui la norma risultava di difficile interpretazione e chiarezza.

Applicazione
La nota ricorda innanzitutto che l’esenzione dall’obbligo di reperibilità trattata dai provvedimenti citati riguarda esclusivamente i lavoratori del privato con contratto di lavoro subordinato.
È a tali lavoratori che viene concessa la possibilità di non essere reperibili nelle fasce orarie previste (dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 17.00 alle 19.00), qualora sussistano condizioni come:
“patologie gravi che richiedono terapie salvavita, comprovate da idonea documentazione della Struttura sanitaria;
stati patologici sottesi o connessi a situazioni di invalidità riconosciuta, in misura pari o superiore al 67%“.

Il medico di famiglia, accertate le condizioni del malato, dovrà compilare e inviare per via telematica all'Inps e al datore di lavoro il certificato di malattia, barrando la casella ‘terapie salvavita’ ovvero ‘invalidità’, per evitare che il paziente sia sottoposto a visita quando non necessario. 

CONSULTA E SCARICA LA CIRCOLARE INPS

lunedì 11 luglio 2016

WHIRLPOOL/INDESIT, CHIUSO IL PRIMO SEGMENTO DEGLI INCENTIVI ALL'ESODO

Il 30 giugno scorso si è chiusa la prima finestra degli incentivi, previsti dalla griglia di outplacement, in conformità a quanto previsto dall’accordo quadro firmato, al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma il 2 luglio del 2015, a seguito dell’acquisizione dell’Indesit Company da parte della Whirlpool Corporation, il colosso americano del bianco, di Benton Harbor.
Quella che permetteva, a chi utilizzando gli strumenti volontaristici concordati, di poter interrompere il rapporto di lavoro con l’azienda, manifestando la volontà di non opporsi al licenziamento, secondo quanto previsto dalla legge 223/91, intascando una “buonuscita” di 50 mila euro lordi. Dal 1° luglio 2016 e fino al 30 giugno 2017, lo “scivolo” infatti, scenderà a 40 mila euro lordi. Inoltre ci sono stati altri lavoratori, che per anzianità contributiva o per età anagrafica, si sono anche traguardati, nell’arco temporale di utilizzo degli ammortizzatori sociali alla maturazione dell’assegno pensionistico, per un totale quindi tra Albacina e Melano di circa ottanta fuoriuscite, a fronte dei 280 esuberi a livello fabbriche Fabriano, paventati al momento della presentazione del piano d’integrazione. Andiamo a ricapitolare quali sono gli strumenti a disposizione sia per gli operai e gli impiegati:
Dimissioni volontarie incentivate 
Il programma C è riservato esclusivamente a quei lavoratori che non raggiungono i requisiti della pensione attraverso i programmi A e B. Dimissioni incentivate senza mobilità (C1), non opposizione all'inserimento in mobilità senza integrazione (C2);
- dimissioni volontarie tra il 30.6.2016 e il 30.6.2017 con uscita entro 30.6.2018: operai 40.000 euro lordi, impiegati 14 mensilità nette (con un minimo garantito di 40.000 euro lordi); per lo stabilimento di None l'incentivo previsto è pari a 45.000 euro lordi per gli operai e 16 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 45.000 euro lordi); per la Campania (Carinaro e Napoli) l'incentivo previsto è pari a 50.000 euro lordi per gli operai e 18 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 50.000 euro lordi);
- uscita volontaria tra il 30.6.2016 e il 30.6.2017 con utilizzo mobilità/Naspi: operai, integrazione al 100% della retribuzione netta + 18.000 euro lordi, impiegati, integrazione al 100% della retribuzione netta + 7 mensilità nette (con un minimo garantito di 18.000 euro lordi); per lo stabilimento di None l'incentivo previsto è pari a integrazione al 100% della retribuzione netta + 22.000 euro lordi per gli operai e integrazione al 100% della retribuzione netta + 8 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 22.000 euro lordi); per la Campania (Carinaro e Napoli) l'incentivo previsto è pari a integrazione al 100% della retribuzione netta + 25.000 euro lordi per gli operai e integrazione al 100% della retribuzione netta + 9 mensilità nette per gli impiegati (con un minimo garantito di 25.000 euro lordi);
Inoltre, a  partire dal 30.06.2017 e fino al 31.12.2018, l’inventivo all’esodo scenderà da 40 mila euro lordi a 30 mila euro lordi

sabato 9 luglio 2016

FONDO COMETA: RENDIMENTI MESE DI GIUGNO 2016


Si chiude con il segno positivo il primo semestre dei cinque comparti del fondo di previdenza complementare dei metalmeccanici. Un esito non scontato se si pensa alla partenza al ralenty dei primi mesi del 2016, caratterizzati dalle forti incertezze e perturbazioni delle borse mondiali, la cui volatilità era anche il frutto delle difficoltà del 2015. Invece la seconda parte del semestre ha visto, seppur piccoli ma costanti progressi dei rendimenti, attesi alla prova dei risvolti che potrebbe riservare sui mercati finanziari la vicenda Brexit. 

giovedì 7 luglio 2016

RINNOVO CCNL METALMECCANICI: SCIOPERO E PRESIDI



Continuano le iniziative dei metalmeccanici per cercare di sbloccare la trattativa sul rinnovo del contratto nazionale di categoria, scaduto il 31 dicembre 2015. La rigidità di Federmeccanica e Assistal su diversi punti del negoziato, come ad esempio la proposta sul salario fatta dagli industriali meccanici che infatti non riconosce al 95% dei lavoratori alcun aumento, è alla base dello stallo del negoziato da ormai otto mesi.
Per Fim Fiom e Uilm, invece, va confermato il sistema su due livelli, con il ruolo generale del Ccnl sulle normative e sulla tutela del potere d'acquisto del salario, insieme alla qualificazione ed estensione della contrattazione di 2° livello aziendale e territoriale, per tutte le persone che lavorano nelle imprese metalmeccaniche.

sabato 2 luglio 2016

CHIUDE ALBACINA, L'ICONA DI UN'EPOCA INDIMENTICABILE

(Vittorio Merloni)
Il 30 giugno si è chiusa un'epoca. Infatti è cessata l'attività produttiva dello stabilimento di Albacina, anche se la produzione delle commesse avverrà anche nei primi giorni di luglio. Il 30 giugno, rappresentava la dead line, sancita dall'accordo sull'integrazione tra Whirlpool e Indesit e annunciata il 16 aprile 2015. Albacina, inaugurato da Aristide Merloni e Aldo Moro, simbolo storico dell'era Merloni come rimarcato dall'aver ospitato recentemente le spoglie di Vittorio Merloni nel suo ultimo commiato, il più storico dei siti produttivi a marchio Indesit, ma ancor prima sotto le insegne Merloni Elettrodomestici. Un colpo al cuore nella storia produttiva, dall'elevata valenza simbolica e chi conosce la storia della famiglia Merloni, sa bene cosa abbia significato Albacina, quando nel 1997 si ricordò il centenario della nascita di Aristide Merloni, la famiglia chiamò proprio in questo sito tutti gli uomini più potenti d'Italia dal loro simbolo, Gianni Agnelli, che non volle mancare all'appuntamento. Uno stabilimento secondo la storiografia, avviato da Francesco Merloni insieme all'ingegner Conti, nel 1960, per poi passarlo dopo una decina di anni al fratello Vittorio, i lavori edili, per la sua realizzazione, erano cominciati nel 1958. Poi successivi ampliamenti l’hanno portato ad assumere le dimensioni attuali. Il processo di razionalizzazione industriale, resosi necessario da una feroce e spietata economia globalizzata, la cui onda lunga e ineluttabile, sempre più spesso non ha riguardo per la storia industriale di un territorio, di una comunità, non contabilizza la storia, ma solo i numeri, la fredda, come sempre logica dei numeri, tanto da rendere la responsabilità sociale dell’imprenditore, tanto cara a Vittorio Merloni, una memoria del passato, quasi un lusso anacronistico.
Ma l’all-in a Melano, avverrà gradualmente per circa 300 lavoratori a cominciare dal prossimo 4 luglio, con un complesso piano di rotazione in cigs, che cercherà di garantire il massimo dell'equità a parità di mansione, con i lavoratori di Melano, in grado di permettere a essi di essere formati e riconvertiti, attraverso un piano di training ad hoc, entro la prima settimana di settembre. Invece una cinquantina di lavoratori, rimarrà di stanza ad Albacina, almeno fino alla fine del corrente anno, poiché connessi all’attività dello stampaggio, con le monopresse che saranno traslocate a Melano entro il secondo quarto del 2017. Inoltre una volta terminate le produzioni ad Albacina, entro le prime settimane di luglio, una parte del personale, sarà adoperato per lo smontaggio delle attrezzature e la messa in sicurezza degli impianti. Si sta mettendo a punto anche il sistema dei trasporti, per agevolare lo spostamento verso il luogo di lavoro, degli operai provenienti dalle zone più disagiate in termini di distanza chilometrica. Sarà attivato un sistema di bus navetta gratuito da Albacina a Melano, che partirà sin dal 4 luglio, in maniera graduale seguendo l'iter dello spostamento delle squadre dei lavoratori, fino ad arrivare a sei corse giornaliere fino alla chiusura estiva dello stabilimento.

Infine si è chiusa sempre oggi 30 giugno, la prima finestra degli incentivi, previsti dalla griglia di outplacement contenuta all’interno dell’accordo del 2 luglio 2015. Quella che permetteva a coloro che utilizzando gli strumenti volontaristici concordati, di poter interrompere il rapporto di lavoro con l’azienda, intascando una buonuscita di 50 mila euro lordi. Dal 1° luglio 2016 e fino al 30 giugno 2017, lo scivolo infatti scenderà a 40 mila euro lordi. Inoltre ci sono stati altri lavoratori, che si sono anche traguardati, nell’arco temporale di utilizzo degli ammortizzatori sociali alla maturazione dell’assegno pensionistico.