sabato 13 giugno 2015

IERI MANIFESTAZIONE A COMERIO PER DIRE DI NO, MA LO SGUARDO E' GIA'' RIVOLTO A MERCOLEDI' 17, AL MISE PROSSIMO ROUND DELLA VERTENZA.

(Il cielo nero sopra Comerio)
Probabilmente il futuro della vertenza Whirlpool/Indesit è stato ben rappresentato dalle nubi che hanno accolto a Comerio la manifestazione che ha raccolto gli oltre 1000 lavoratori provenienti da tutti i siti del gruppo. Ossia nere e cupe con una tempesta di pioggia evitata, giusto il tempo di finire il comizio davanti al centro direzionale di Whirlpool Emea. Due i pullman partiti da Fabriano alle una di notte, con i lavoratori di Melano, Albacina e delle sedi impiegatizie, otto da Caserta, uno da Napoli,  e uno da None (Torino), più i dipendenti degli stabilimenti varesini, che hanno incrociato le braccia per solidarizzare con i colleghi dichiarati in esubero dall'azienda ed inoltre una rappresentanza dei lavoratori Electrolux di Solaro a Milano.
Il corteo, vivace e rumoroso, è stato guidato dai segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Marco Bentivogli, Maurizio Landini e Rocco Palombella, che di fronte alla chiusura ermetica degli americani sugli esuberi hanno mostrato unità d'azione e di intenti. Il piano Whirlpool, secondo Marco Bentivogli, "prevede investimenti cospicui", ma è anche un "bollettino di guerra dal punto di vista sociale". "Gli esuberi sono 2.060 - spiega - e non è così che si salva un'azienda". Per questo "i lavoratori sono uniti - aggiunge - perché sanno bene che quando un'azienda non rispetta gli accordi sindacali, chi oggi è al riparo, domani sa di non esserlo più". 
(Rappresentanza di Melano)
Inoltre Bentivogli tira in ballo il presidente del Consiglio e  lo invita ad avere "più attenzione e più rispetto per i lavoratori italiani". "Caro Renzi - afferma Bentivogli - hai preso degli impegni, non dimenticarli", dopo il giudizio entusiastico espresso lo scorso luglio a seguito della cessione di Indesit a Whirlpool da parte dei Merloni, esempio di "capitalismo dell'irresponsabilità". Al premier il leader Fim chiede di "non stare nel mezzo".
Ma la mente era già rivolta al prossimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, fissato per mercoledì 17 prossimo alle ore 16,30. Vertice che a questo punto della trattativa riveste un'importanza fondamentale, se si coniuga la fermezza sindacale di oggi, e quanto ci si aspetta dal management della multinazionale del bianco, ossia una continuità produttiva per Carinaro, ago della bilancia di questa vertenza. Tra sindacato che nutre dubbi sulla fragilità delle scelte strategiche e Whirlpool, continua ad esserci una distanza incolmabile sul progetto della multinazionale,  che sommando il vecchio piano industriale Indesit del 2013 ed il nuovo, porta a una robusta riorganizzazione del personale che in Italia dovrebbe tradursi in 2060 esuberi tra white collar, blue collar e diretti, insomma tagli da brivido e il sostanziale svuotamento di alcuni stabilimenti. A fronte di tutto ciò, un piano di investimenti da 500 milioni di euro, tale da garantire la tenuta dei restanti siti italiani del gruppo rispetto alla concorrenza internazionale e alla difficile congiuntura negativa che ormai da oltre un decennio caratterizza il settore del bianco nella "vecchia"  Europa, tanto da determinarne il dimezzamento dei pezzi prodotti da 30 milioni a 13 milioni del 2014.
(Rappresentanza di Albacina)

Dal tavolo al ministero dello Sviluppo economico "fissato il 17 giugno prossimo ci attendiamo dunque una disponibilita' a ricomporre tutte le condizioni di dialogo e di confronto, perche' le questioni possano essere affrontate e discusse nel merito con la giusta dose di rigore e di responsabilita'. Rigore e responsabilita' che devono valere per quanto gia' sottoscritto come per il futuro di Whirlpool nel nostro Paese'. Cosi' la sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova in una nota, secondo la quale "la salvaguardia del sito di Carinaro e dei lavoratori e' stata dal primo momento ed e' una priorita'". Per Bellanova, 'gli appelli che oggi sono giunti dalla manifestazione dei lavoratori Whirlpool sono gia' contemplati dall'azione di governo che stiamo conducendo con la ministra Guidi". Il Governo "fin dal primo momento di questa vertenza" ha "ritenuto condizione essenziale il rispetto da parte di Whirlpool degli accordi sottoscritti all'epoca di Indesit e abbiamo chiesto che venisse presentato un piano industriale accettabile'.

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