Il 15 gennaio scadono tutti gli ISEE fatti nel 2016, che devono essere rifatti per confermare il diritto alle prestazioni di cui usufruite (bonus bebè, ecc.). Gli ISEE vengono calcolati sui redditi di due anni prima (Certificazione Unica 2016). Quindi non dovete aspettare la nuova certificazione unica (ex CUD). Il mese di gennaio verrà pagato ma da febbraio, in assenza di nuovo ISEE, i pagamenti saranno bloccati fino ad acquisizione del documento.
Sarà possibile rivolgersi al CAF CISL per ricevere assistenza gratuita per l’elaborazione dell’ISEE 2017. Tutte le DSU elaborate nel 2016 hanno infatti scadenza 15 gennaio.
Ricordiamo che l’ISEE è la certificazione che viene adottata da molti Enti pubblici e privati per valutare la situazione economica delle famiglie che intendono chiedere una prestazione sociale agevolata o la riduzione del costo di un servizio.
L’Isee si può presentare in qualunque momento dell’anno, in base a quando si richiede la prestazione, ma questa scadenza è fondamentale per tutte le famiglie che stanno godendo di prestazioni la cui continuità prevede una verifica del nuovo ISEE 2017, come la carta acquisti, SIA e il bonus elettrico o il bonus bebè, che devono necessariamente avere un ISEE in corso di validità altrimenti le prestazioni verranno interrotte o sospese.
Riepiloghiamo i documenti da presentare per il nuovo Isee 2017
-i redditi il riferimento sono quelli prodotti due anni prima (2015), vanno quindi portati i Modelli 730, Unico Cud del 2016 , eventuale Dichiarazione IRAP per imprenditori agricoli, certificazioni o altra documentazione attestante compensi per prestazioni occasionali o da lavoro (es: venditori a domicilio, ritenuta d’acconto, attività sportiva dilettantistica, etc.), certificazioni relative a trattamenti assistenziali o previdenziali, o non soggetti ad Irpef come ad esempio es. rendita inail, borse di studio o per attività di ricerca, assegno di cura, contributo affitto etc, certificazioni per redditi prodotti all’estero, assegni di mantenimento per il coniuge e i figli corrisposti o percepiti (insieme alla sentanza di separazione o di divorzio
- il patrimonio mobiliare e immobiliare al 31 dicembre 2016: documentazione attestante il valore del patrimonio mobiliare (depositi bancari e/o postali, libretti di deposito, titoli di stato, obbligazioni, azioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, fondi di investimento, forme assicurative di risparmio e qualsiasi altra forma di gestione del patrimonio mobiliare) anche detenuto all'estero; tipologia ( esempio: conto, conto deposito, deposito vincolato etc) e numero identificativo del rapporto patrimoniale, codice fiscale dell'istituto bancario o società di gestione del patrimonio, data di apertura ed eventualmente di chiusura dei rapporti patrimoniali, giacenza media annua riferita a depositibancari e/o postali(estratti conto trimestrali e/o mensili), per i lavoratori autonomi e società va documentato il patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio presentato ovvero la somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti.
- per gli immobili vanno presentati certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all'estero (fabbricati, terreni agricoli, aree edificabili) e il valore IVIE degli immobili detenuti all'estero, eventuali atti notarili di donazione di immobili (solo per le richieste di prestazioni sociosanitarie residenziali) e infine la certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l'acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà.
- targa o estremi di registrazione al P.R.A. e/o al R.I.D. di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto
Ovviamente, vanno portati al CAF anche i codici fiscali di tutti i componenti del nucleo familiare e al documento di identità del dichiarante, in caso di residenza in affitto copia del contratto di locazione e in caso di presenza di un disabile nel nucleo familiare andrà portata la Certificazione della disabilità (denominazione dell’ente che ha rilasciato la certificazione, numero del documento e data del rilascio) ed eventuali spese pagate per il ricovero in strutture residenziali (nell’anno precedente la presentazione della DSU) e/o per l’assistenza personale (detratte/dedotte nella dichiarazione dei redditi del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU).
Per informazioni, appuntamenti e assistenza necessaria alla compilazione della dichiarazione e delle domande da presentare agli Enti erogatori delle prestazioni, è possibile rivolgersi ad un qualsiasi ufficio del CAF CISL su tutto il territorio nazionale che gratuitamente potrà assistervi nella compilazione della dichiarazione.
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