Nulla di fatto nel quarto incontro svoltosi oggi a Roma tra Federmeccanica e Fim-Cisl, Fiom-Cgil, e Uilm-Uil per il rinnovo del Ccnl scaduto il 31/12/2015. Prossimo incontro il 28 gennaio in 'ristretta', con le delegazioni sindacali rappresentate dalle sole segreterie nazionali. E' quanto deciso al termine dell'incontro odierno, appunto il quarto, nel corso del quale sono state sostanzialmente ribaditele rispettive posizioni, già emerse nelle sessioni precedenti. A partire dal prossimo tavolo si comincerà ad affrontare punto per punto i diversi capitoli. Nodo principale è il salario. "Andiamo avanti", ha detto il direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi, "con l'obiettivo di realizzare un contratto nazionale che garantisca il 100% dei lavoratori epreveda un sistema sano di aumenti retributivi legati ai risultati delle aziende, distribuendo ricchezza dopo che si èprodotta. Non ci sono pregiudiziali". Quanto ai tempi, Franchi ha affermato che "saranno quelli che serviranno, l'obiettivo è arrivare alla meta". La proposta di Federmeccanica per i sindacati significa limitare gli aumenti salariali (con i minimi di garanzia) del contratto nazionale solo al 5% dei lavoratori, per loro inaccettabile.
"Su questo aspetto la Fim è contraria. Dal 28 gennaio le parti hanno condiviso di avviare un negoziato più intenso in delegazione ristretta che affronti i singoli contenuti. Per la Fim è indispensabile intensificare il negoziato per dare ai lavoratori una risposta positiva ed immediata ad un contratto scaduto il 31 dicembre 2015", ha detto il segretario generale delle tute blu della Cisl, Marco Bentivogli, ribadendo l'importanza di rinnovare il contratto su tutti i punti, compreso il livello salariale. "Abbiamo chiesto di uscire dalla fase tattica e di entrare in quella concreta. Basta tatticismo", ha affermato il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, sottolineando di aver "ribadito la nostra contrarietà alla loro proposta salariale e confermato che per noi rinnovare il contratto significa rinnovarlo per tutti.Entro il mese di febbraio vogliamo approfondire tutti i temi e verificare se ci sono le condizioni per arrivare ad una stretta finale". Anche il numero uno della Fiom, Maurizio Landini, ha sottolineato il nodo degli aumenti salariali il contratto deve erogare "a tutti" e questo è "un punto di differenza esplicito nella trattativa. Il mese di febbraio diventa importante,dobbiamo definire il calendario per avere un quadro complessivo sui punti, su cosa siamo d'accordo e su cosa siamo distanti".Per Landini vanno valutati "anche momenti di informazione unitaria dei lavoratori".
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