No a mediazioni sulla gestione eccedenze, al Governo chiederemo la modifica radicale del rinunciatario piano industriale.
Il piano industriale della Indesit è inaccettabile; delocalizza produzioni all’estero, riduce impianti e occupazione in Italia e lascia intravedere il prossimo disimpegno dell’azienda nel nostro paese.
La disponibilità che Indesit ha offerto per una gestione “dolce” della chiusure e dei tagli occupazioni non risolve in nessun modo le responsabilità che la Indesit e la famiglia Merloni hanno nei confronti dei lavoratori, dei territori e del nostro paese.
L’incontro domani con il Governo è importante, e non chiederemo al Governo nessun intervento di mediazione sulla gestione delle eccedenze. Chiederemo invece al Governo
un intervento forte che chieda alla Indesit la modifica del rinunciatario piano industriale e un impegno straordinario per fare quanto necessario a sostegno delle attività manifatturiere della Indesit e del settore elettrodomestico.
La vicenda della Indesit è lo specchio di come il paese saprà difendere la sua vocazione manifatturiera nel nuovo contesto del mercato globalizzato, l’impegno comune: Governo, impresa, sindacato, amministratori locali e i lavoratori, è la condizione per reagire alle difficoltà del mercato e rilanciare le prospettive del settore e dell’industria manifatturiera italiana.
Roma, 2 luglio 2013 Ufficio Stampa FIM CISL
Il piano industriale della Indesit è inaccettabile; delocalizza produzioni all’estero, riduce impianti e occupazione in Italia e lascia intravedere il prossimo disimpegno dell’azienda nel nostro paese.
La disponibilità che Indesit ha offerto per una gestione “dolce” della chiusure e dei tagli occupazioni non risolve in nessun modo le responsabilità che la Indesit e la famiglia Merloni hanno nei confronti dei lavoratori, dei territori e del nostro paese.
L’incontro domani con il Governo è importante, e non chiederemo al Governo nessun intervento di mediazione sulla gestione delle eccedenze. Chiederemo invece al Governo
un intervento forte che chieda alla Indesit la modifica del rinunciatario piano industriale e un impegno straordinario per fare quanto necessario a sostegno delle attività manifatturiere della Indesit e del settore elettrodomestico.
La vicenda della Indesit è lo specchio di come il paese saprà difendere la sua vocazione manifatturiera nel nuovo contesto del mercato globalizzato, l’impegno comune: Governo, impresa, sindacato, amministratori locali e i lavoratori, è la condizione per reagire alle difficoltà del mercato e rilanciare le prospettive del settore e dell’industria manifatturiera italiana.
Roma, 2 luglio 2013 Ufficio Stampa FIM CISL
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