Come vi avevamo detto in un post precedente, dal 1° gennaio 2015, scatterà il nuovo modello Isee, con diverse modifiche sostanziali rispetto alla versione che sta per andare in pensione. Dal prossimo anno lo Stato non si fiderà più del
contribuente al momento di consentire l’accesso a servizi come l’asilo nido a
costo ridotto per le famiglie meno abbienti. Oggi l’Isee,
l’indicatore della situazione economica equivalente, che permette di accedere a servizi pubblici a tariffe agevolate, tra questi asili nido, borse di studio, alloggi. fornisce i criteri di
accesso sulla base di un’autocertificazione.
Da gennaio non sarà più così: dal momento che l’80% di chi ha un conto
corrente dichiara di essere al verde e di non avere un euro depositato, verrà
valutato il “valore medio di giacenza annuo”. Non saranno necessarie tecniche investigative particolari, visto che lo strumento di verifica già
esiste, si chiama anagrafe dei conti correnti bancari che registra, già da diverso tempo tutti i nostri movimenti
bancari individuali.
La partenza del nuovo Isee (contenuto nella Legge di stabilità appena “bollinata”
dalla Ragioneria dello Stato) è prevista per “il primo gennaio 2015″.
Dal gennaio 2015 invece tutto cambia e i controlli diventano più stretti, per combattere il fenomeno dei "finti poveri" e garantire l'accesso agevolato ai servizi a chi ne ha realmente bisogno, con vita più difficile per i furbetti dell' Isee, visto che l’80% di chi ha un conto corrente dichiara che il saldo ammonti a zero.
Dal gennaio 2015 invece tutto cambia e i controlli diventano più stretti, per combattere il fenomeno dei "finti poveri" e garantire l'accesso agevolato ai servizi a chi ne ha realmente bisogno, con vita più difficile per i furbetti dell' Isee, visto che l’80% di chi ha un conto corrente dichiara che il saldo ammonti a zero.
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