venerdì 31 ottobre 2014

RIUNIONE COMITATO RISTRETTO DEL CAI INDESIT COMPANY

Ieri 30 ottobre 2014 si è tenuto a Roma l'incontro del Comitato ristretto del CAI (Comitato Aziendale Internazionale) Indesit Company.  Il management ha spiegato le ragioni per cui considera l'acquisizione di Indesit Company da parte del Gruppo Whirlpool (il primo player globale nel settore degli elettrodomestici bianchi), l'approdo industriale migliore per l'azienda.
La complementarietà di prodotti e mercati, oltre ad aspetti di vicinanza culturale, favorirà il processo d'integrazione e sara' un punto di forza nell'area EMEA (Europa geografica compresa Ucraina e Russia, Africa settentrionale e Africa del sud, Medio Oriente compresa la Turchia).
Whirlpool con 10mila occupati è al momento il 5° player del mercato, insieme a Indesit Company (16mila occupati) diventerà il primo.
In questa fase si continuerà a operare come due aziende separate appartenenti allo stesso Gruppo. I vertici di Whirlpool sono entrati nel CdA di Indesit Company in sostituzione dei rappresentanti in precedenza indicati dalla famiglia Merloni ed è stata lanciata da Whirlpool Italia Holding l'offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria sulle azioni ordinarie di Indesit Company. L'operazione partirà il 3 novembre e terminerà, salvo proroghe, il 21 novembre 2014.
La conclusione positiva dell'OPA permetterà alla Whirlpool di arrivare al 100% del controllo di Indesit Company. A quel punto l'Indesit Company sarà ritirata dalla quotazione in borsa e il processo d'integrazione entrerà nella fase operativa che porterà nel primo semestre del 2015 ad avere un'unica azienda.
Per questi motivi dovremo accelerare sia come sindacati dei lavoratori dipendenti di Indesit Company, sia come CAI il rapporto con i sindacati organizzati nella Whirlpool Corporation e con i colleghi del CAE Whirlpool Europe, per definire insieme tempi e modalità con cui rinegoziare sia gli accordi che regolano a livello sovranazionale i diritti d'informazione e consultazione dei lavoratori, sia l'accordo quadro globale sui diritti fondamentali esistente in Indesit Company.

In solidarietà
Gianni Alioti
Coordinatore CAI Indesit Company

giovedì 30 ottobre 2014

OPA WHIRLPOOL SU INDESIT AL VIA IL 3 NOVEMBRE

 
Le indiscrezioni di stampa di ieri, hanno trovato conferma  oggi. Infatti la Consob ha approvato il documento di offerta relativo all’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria lanciata da Whirlpool Italia Holdings sulle azioni ordinarie di Indesit. Il corrispettivo offerto è pari come noto a 11 euro per azione, in contanti. Nel caso di piena adesione all’offerta l’esborso sarà di 376,69 milioni di euro, per l'acquisizione di 34,2 milioni di azioni ordinarie, pari al 29,99 % del capitale sociale che Whirlpool ancora non possiede, e che lo porterebbe a detenere la totalita' delle azioni ordinarie di Indesit comprese le azioni gia' detenute, direttamente o indirettamente. Il consiglio di amministrazione di Indesit ha ritenuto congruo l’ammontare offerto da Whirlpool Italia Holdings. L’operazione partirà il 3 novembre e terminerà, salvo proroghe il 21 novembre, estremi inclusi. Il pagamento avverrà il 28 novembre e l'eventuale riapertura dei termini avrà luogo dall'1 al 5 dicembre, con relativo pagamento il 12 dicembre.
L'opa obbligatoria segue all'acquisto firmato nello scorso luglio da parte di Whirpool del pacchetto di controllo di Indesit Company in mano a Fineldo.


 



mercoledì 29 ottobre 2014

OPA SU INDESIT COMPANY ALL'ULTIMO CHILOMETRO? POSSIBILE IL LANCIO NEI PROSSIMI GIORNI

Whirlpool Corporation accelera su Indesit Company. E sembra farlo in maniera decisa.  Secondo indiscrezioni di stampa pubblicate da Milanofinanza.it il lancio dell'opa da parte del gigante stelle e strisce del bianco sulla società di Fabriano  sarebbe previsto per il prossimo 3 novembre, mentre l'operazione dovrebbe concludersi il 27 novembre. Stando a fonti vicine al dossier entrambe le parti in causa si attendono una buona adesione. Dopodiché si procederà a un eventuale squeeze out e, in un primo tempo, si manterrà separata la gestione delle due società.
Per la fusione delle due realtà bisognerà attendere qualche mese. Il gruppo guidato dal presidente e ceo Jeff Fetting dopo la costituzione della newco Whirlpool Italia Holdings ha costituito la Whirlpool Italia International, società controllata da Whirlpool Italia Holdings che avrà sede a Comerio, in provincia di Varese. Whirlpool Italia Holdings lo scorso 15 ottobre ha completato l'acquisto del pacchetto di maggioranza delle azioni Indesit Company
 dalla cassaforte Fineldo portando la partecipazione del gruppo americano al 60,4% del capitale della multinazionale di Fabriano. Tutto è quindi pronto al completamento dell'operazione.
 

INDESIT COMPANY, RITORNO IN UTILE NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2014

Buone notizie per Indesit che ha mandato in archivio i primi nove mesi dell’anno con un ritorno all’utile. questo quanto emerso nell'odierno Cda, che ha approvato il resoconto intermedio di gestione luglio- settembre. Infatti nei primi nove mesi del 2014 Indesit ha registrato un giro d’affari di 1,89 miliardi di euro, in flessione del 4,2% rispetto agli 1,97 miliardi ottenuti nello stesso periodo dello scorso anno. A parità di tassi di cambio il giro d’affari sarebbe sceso dell’1%. Al contrario, il margine operativo è cresciuto, passando da 42,5 milioni a 58,3 milioni di euro (+375). Di conseguenza, la marginalità è salita al 3,1%. Indesit, prossimo ad entrare nell'orbita del colosso americano Whirlpool, ha terminato il periodo gennaio-settembre con un utile netto di 3,8 milioni di euro, rispetto al rosso di 8,2 milioni contabilizzato nei primi nove mesi del 2013. A fine settembre l’indebitamento netto ammontava a 530 milioni di euro, in aumento rispetto ai 505,7 milioni di inizio anno. Nei primi nove mesi dell’anno le attività operative hanno assorbito cassa per 139,9 milioni di euro.
I vertici di Indesit prevedono per il 2014 un fatturato in leggera diminuzione rispetto all’anno scorso, un margine operativo al lordo degli oneri non ricorrenti (EBIT adjusted) almeno pari al 3,5% del fatturato e un indebitamento finanziario netto sostanzialmente in linea con il 2013. Le stime sono state elaborate sulla base di tassi di cambio in linea con quelli dello scorso trimestre. "Gli obiettivi di redditività del gruppo sono stati conseguiti, principalmente grazie alle politiche selettive di aumento di prezzo e alle azioni di efficienza sui costi del prodotto, hanno invece inciso negativamente sui risultati la contrazione della domanda di mercato e gli effetti pesantemente negativi delle valute sia in Ucraina che, in particolar modo nel terzo trimestre, in Russia. L'efficiente gestione del capitale circolante ha consentito un miglioramento sensibile del livello di indebitamento", ha commentato Marco Milani, amministratore delegato di Indesit.
Nei primi nove mesi il mercato degli elettrodomestici ha infatti evidenziato un incremento dell'1,4% in Europa occidentale a fronte di una contrazione in Europa orientale (-2,1%). Complessivamente, la domanda nella Greater Europe è rimasta sostanzialmente stabile (+0,2%). Ma nel solo terzo trimestre, a fronte di un aumento in Europa Occidentale del 2%, si è registrata una forte contrazione in Europa orientale (-5,9%) e la domanda nella Greater Europe è scesa dello 0,9%.

martedì 28 ottobre 2014

WHIRLPOOL, TERZO TRIMESTRE IN CRESCITA MA AL DI SOTTO DELLE ATTESE

Mentre per domani è fissato in agenda il consiglio di amministrazione di Indesit Company per l'approvazione dei dati contabili del terzo trimestre (luglio - settembre), il colosso statunitense degli elettrodomestici Whirlpool ha registrato vendite nette trimestrali in crescita a 4,82 miliardi di dollari rispetto ai 4,68 miliardi del terzo trimestre del 2013. Di questi 2,8 miliardi vengono dal Nord America e 1,1 miliardi dal Sudamerica. L'utile operativo è passato da 313 a 335 milioni e l'utile netto della capogruppo da 196 a 230 milioni. L'utile ordinario per azione segna è cresciuto da 2,72 a 3,04 dollari grazie alla crescita dei ricavi. Il dato si pone comunque sotto le attese (3,14 dollari). Per l'intero esercizio il gruppo ha ridotto l'eps gaap a 9,40/9,90 dollari. L'utile per azione sale però a 11,50-12,00 dollari al netto delle poste straordinarie, fra le quali oneri di integrazione per le acquisizioni di Indesit Company dello scorso luglio e Hefei Rongshida.
Whirlpool,  ha visto aumentare l'utile netto del 17% nel terzo trimestre grazie alla crescita delle vendite nel mercato nordamericano. Ma i risultati si sono rivelati leggermente al di sotto delle aspettative degli analisti. Anche perché l'utile del produttore di lavatrici, frigoriferi e altri elettrodomestici ha risentito delle minori vendite in Asia, dell'aumento dei costi dei materiali e di una maggior spesa in marketing e nuovi prodotti.
Whirlpool, che ha rilevato la rivale statunitense Maytag nel 2006, ha tradizionalmente una posizione forte nel mercato domestico e in Brasile. Tuttavia, di fronte alla concorrenza di società della Corea del Sud, l'azienda sta cercando di espandersi in Europa e in Asia attraverso acquisizioni.
Tanto che all'inizio di quest'anno ha assunto il controllo di Indesit, una mossa che permetterà al gruppo di raddoppiare la sua presenza in Europa. Mentre in Cina la società lo scorso anno ha acquistato il 51% di Hefei Rongshida Sanyo Electric per 552 milioni dollari.


AREA EX - MERLONI, IL GOVERNO BATTA UN COLPO!!!


lunedì 27 ottobre 2014

POLO MELALBA: ASSETTO DEL MESE DI NOVEMBRE

Mentre è fissato in agenda per mercoledì 29 ottobre il consiglio di amministrazione di Indesit Company per l'approvazione del resoconto intermedio di gestione del terzo trimestre dell'anno, il periodo luglio-settembre, la direzione aziendale del polo fabrianese Melalba, ha comunicato alle Rsu degli stabilimenti di Melano ed Albacina l'assetto per il mese di Novembre. Per quello che concerne il plant di Melano, per il prossimo mese non sono previste chiusure collettive e quindi sarà nullo il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, dopo che anche le previsioni del mese di ottobre avevano subito una limata al ribasso, con la soppressione di due dei sei giorni di stop produttivo inizialmente stabiliti.
Invece le fermate che riguarderanno l'altro sito, quello di Albacina per il mese di novembre, sono state fissate in sette giornate collettive di cassa integrazione straordinaria per le giornate del 3-10-11-12-13-14 e 21.
Il bilancio del 2014 sarà quindi al mese di novembre pari a 30 giorni di chiusura per Melano e 80 per Albacina, mentre nel 2013 nello stesso intervallo di tempo si erano verificate 41 giornate di chiusura e Melano e 70 ad Albacina.

sabato 25 ottobre 2014

NUOVO ISEE DAL 2015: GIRO DI VITE SUL PATRIMONIO MOBILIARE

Come vi avevamo detto in un post precedente, dal 1° gennaio 2015, scatterà il nuovo modello Isee, con diverse modifiche sostanziali rispetto alla versione che sta per andare in pensione. Dal prossimo anno lo Stato non si fiderà più del contribuente al momento di consentire l’accesso a servizi come l’asilo nido a costo ridotto per le famiglie meno abbienti. Oggi l’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, che permette di accedere a servizi pubblici a tariffe agevolate, tra questi asili nido, borse di studio, alloggi. fornisce i criteri di accesso sulla base di un’autocertificazione.
Da gennaio non sarà più così: dal momento che l’80% di chi ha un conto corrente dichiara di essere al verde e di non avere un euro depositato, verrà valutato il “valore medio di giacenza annuo”. Non saranno necessarie tecniche investigative particolari, visto che lo strumento di verifica già esiste, si chiama anagrafe dei conti correnti bancari che registra, già da diverso tempo tutti  i nostri movimenti bancari individuali.
La partenza del nuovo Isee (contenuto nella  Legge di stabilità appena “bollinata” dalla Ragioneria dello Stato) è prevista per “il primo gennaio 2015″.
Dal gennaio 2015 invece tutto cambia e i controlli diventano più stretti, per combattere il fenomeno dei "finti poveri" e garantire l'accesso agevolato ai servizi a chi ne ha realmente bisogno, con vita più difficile  per i furbetti dell' Isee, visto che l’80% di chi ha un conto corrente dichiara che il saldo ammonti a zero.


 

DAL GOVERNO RENZI TAGLI SCRITERIATI AI PATRONATI

Che il premier Renzi abbia mostrato in più di una circostanza l'avversione al mondo sindacale anche con parole discutibili è ormai cosa acclarata, ma le norme contenute nella Legge di stabilità che appaiono una vera e propria accettata ai patronati sindacali ne sono la riprova concreta. Una scelta scriteriata senza senso, con l'unico scopo chiaro di fare cassa per aumentare le entrate a danno dei lavoratori, ed in questo caso soprattutto quelli svantaggiati e più deboli.
Ma cosa prevede nello specifico la legge di stabilità?
La legge di stabilità prevede un taglio al fondo patronati così articolato:
1. abbattimento dell’aliquota dallo 0,226% allo 0,148% a partire dal gettito contributivo dell’anno 2014;
2. decurtazione del fondo per l’esercizio finanziario dello Stato dell’anno 2015 di 150 milioni;
3. diminuzione dell’acconto dall’ 80% al 45% dall’esercizio finanziario dello Stato dell’anno 2016.
Dal 2016, con il venir meno dei 150 milioni di euro il valore del fondo subirà una riduzione pari al -34,51%.
Quali sono le conseguenze che ne deriveranno?
L’insieme delle norme proposte comporta la sostanziale eliminazione del sistema patronato, che non potrà più garantire né la gratuità nell’accesso alle prestazioni che rendono esigibili i diritti sociali né il supporto agli enti previdenziali che oggi consente il funzionamento degli stessi, non in grado di gestire le istanze dei cittadini.
Ogni 30 milioni di taglio al fondo, 1.000 operatori di patronato rischiano il licenziamento. Considerato che il taglio previsto per il 2015 ammonta a più di 298 milioni di euro, nel 2015 sono a rischio 9.000 posti di lavoro.
Il sistema è a rischio chiusura anche perché le norme che restringono l’anticipazione delle risorse per l’attività svolta strangoleranno finanziariamente gli istituti di patronato, portando di fatto ad un’impossibilità operativa a partire dal prossimo anno.
Con un taglio di questo tipo i patronati verrebbero privati di liquidità sufficiente, bloccata dal ritardo di minimo 3 anni nei saldi del finanziamento.
Perché diciamo no al taglio?
I cittadini pagano le tasse per un servizio che dovrebbe essere erogato dall’Inps.
A causa dei tagli, l’ente previdenziale ha progressivamente chiuso gli sportelli al pubblico e ha demandato tutte le procedure al sistema informatico.
La tensione sociale che sarebbe scaturita dalla mancanza di interlocuzione diretta tra cittadini ed Inps è stata contenuta grazie all’intervento dei patronati, che hanno svolto un importante ruolo suppletivo rispetto all’ente.
Il fondo per il 2013 ammonta a 430 milioni, mentre il sistema dei patronati garantisce complessivamente al bilancio dello Stato un risparmio annuo di oltre 657 milioni di euro, cioè di 564 milioni di euro per l’Inps, 63 milioni di euro per l’Inail e 30,7 milioni di euro per il Ministero degli Interni.
Cosa fanno i patronati?
I patronati sono soggetti privati di pubblica utilità che, per legge, devono fornire assistenza gratuita ai cittadini per 92 famiglie di servizi, sotto il controllo del Ministero del Lavoro.
Le nostre attività hanno l’unico obiettivo di aiutare tutte le persone, senza alcuna distinzione, ad orientarsi tra le tante normative e iter burocratici, facilitando il loro rapporto con la Pubblica amministrazione; agevolandole nella compilazione e presentazione delle domande agli Enti previdenziali e assicurativi; accompagnandole fino al riconoscimento dei diritti, anche con l’assistenza legale e medico-legale necessaria.
Previdenza e salute sul lavoro, prestazioni socio-assistenziali, tutela dei cittadini immigrati e degli italiani all’estero sono le aree di competenza di queste strutture, presenti in tutta Italia e all’estero.
Il finanziamento delle attività e dell’organizzazione degli Istituti di patronato, regolato dall’articolo 13 della legge 152/2001, avviene attraverso il “Fondo patronati”. Esso viene gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il fondo è alimentato da una quota parte (lo 0,226%) dei contributi previdenziali che tutti i lavoratori versano alle casse previdenziali, per assicurare tutele fondamentali – previste dall’art. 38 della Costituzione – anche a chi non può permettersele. Il fondo copre circa 1/3 delle prestazioni che i patronati forniscono. I restanti 2/3 vanno in compensazione e non prevedono recupero economico.




mercoledì 22 ottobre 2014

CASSAZIONE: INFORTUNIO IN ITINERE, TUTELATO SOLO SE L'UTILIZZO DI MEZZI PROPRI E' NECESSARIO

La Corte di Cassazione, bocciando il ricorso del lavoratore metalmeccanico contro la decisione del giudice di secondo grado che aveva avallato la posizione dell'INAIL nel non riconoscere l'indennità per inabilità temporanea, ha confermato l'orientamento secondo il quale l'infortunio in itinere non è riconosciuto al lavoratore che andando al lavoro subisce un incidente in auto, laddove avrebbe potuto servirsi dei mezzi pubblici per raggiungere il luogo di lavoro.
La Sentenza n. 22154, depositata il 20 ottobre 2014 dalla Suprema Corte, pone in risalto che ai fini della configurazione dell'infortunio in itinere è necessario valutare che il comportamento del lavoratore sia giustificato da un'esigenza funzionale alla prestazione lavorativa,  elemento non provato nel caso in specie.
 
 

DA GENNAIO 2015 SCATTA IL NUOVO ISEE

Stretta finale per il nuovo ISEE, lo strumento che serve a valutare se si ha diritto o meno a prestazioni sociali agevolate è stato rivisitato dai tecnici del Ministero e promette maggiori garanzie di equità. Manca solo l’ufficializzazione ma la nuova riforma dell’ISEE prevista dal DPCM n. 159 del 2013, la cui entrata in vigore era prevista per giugno 2014, sembra essere giunta al traguardo finale e dovrebbe essere fissata per il 1° gennaio 2015. Oggi l’ISEE consente l’accesso a numerose prestazioni sociali, dagli sconti sulle rette dell’asilo alle mense scolastiche, dalle spese sulle residenze per anziani alle agevolazioni sulle tasse universitarie, allo sconto di luce, gas, trasporti e molte altre ancora.
Nelle prossime settimane dovrebbero essere divulgati dal Ministero i nuovi moduli di compilazione, con delle novità importanti. Gli effetti più evidenti dovrebbero arrivare dal nuovo tipo di procedura, che limita radicalmente i dati “autodichiarati” dai contribuenti. Molte informazioni su redditi e trattamenti previdenziali e assistenziali arriveranno direttamente dal Fisco e dall’Inps. Questa nuova procedura telematica di ricerca delle informazioni, ha il dichiarato obiettivo di eliminare le tante informazioni parziali o scorrette che finora hanno garantito trattamenti privilegiati anche a soggetti che non ne avevano diritto.
L’obiettivo dichiarato dal Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, con l’introduzione della nuova “Dichiarazione sostitutiva Unica” (Dsu), è quello di raggiungere maggiore equità e contrastare gli abusi. Per fare questo, arriveranno cambiamenti profondi anche dai calcoli, con modifiche sia per la componente patrimoniale che reddituale.
Il nuovo ISEE, infatti, è stato studiato per fotografare la situazione economica considerando, per ciascuna famiglia, non solo i redditi soggetti a Irpef ma anche una serie di redditi che il precedente indicatore non conteggiava (quelli esenti da imposta, gli assegni per il mantenimento dei figli, o gli affitti su cui si paga la cedolare).
Avranno un maggior peso gli immobili di proprietà, il cui valore sarà calcolato in base al valore imponibile Imu, più alto del 60% rispetto all’indicatore ICI, utilizzato sino ad oggi.
Il patrimonio mobiliare 
Il nuovo ISEE punterà finalmente a registrare in maniera puntuale anche depositi, conti correnti, titoli di Stato, fondi e azioni, ovvero gli elementi che più di tutti fino ad oggi sono stati oggetto di maggiori errori o dimenticanze. Quando il nuovo ISEE sarà entrato a regime e saranno risolti i problemi aperti sul versante privacy l’amministrazione sarà in grado di accedere direttamente ai dati sulla giacenza media dei conti correnti di ciascun richiedente. In questo modo sarà più difficile evitare di indicare i propri risparmi o investimenti.
Sarà introdotta una nuova tipologia di detrazione per i redditi di lavoro dipendente o da pensione, che saranno abbattuti del 20%. Mentre, scendono le detrazioni previste per il patrimonio mobiliare, che passano dagli attuali 15.493 € a 6.000 €.

 

domenica 19 ottobre 2014

ELEZIONI ORGANISMI DEL FONDO COMETA, ULTIMI GIORNI PER VOTARE. VOTA LA LISTA FIM CISL!!!!


Ultimi giorni utili per votare i candidati all'assemblea dei delegati del Fondo Cometa. Saranno infatti considerate valide tutte le schede elettorali che perverranno entro il 30 ottobre prossimo, ed inviate mediante la busta di ritorno preaffrancata. Si ricorda che l’assegnazione dei seggi avviene con criterio proporzionale e su liste bloccate: ciò significa che, una volta assegnati i seggi a ciascuna lista (in base ai voti ottenuti), i singoli delegati vengono eletti seguendo l’ordine di presentazione all’interno della lista (non si può esprimere il voto di preferenza). I delegati alla prossima assemblea saranno 90, 45 dei quali eleggibili dai lavoratori.

 

 

sabato 18 ottobre 2014

TASI, COSA FARE SE MI FOSSI DIMENTICATO DI PAGARLA?

Giovedì 16 ottobre è scaduto il termine ultimo per milioni di Italiani per il pagamento della tanto odiata Tasi.  Ma cosa bisogna fare se non si è fatto in tempo? E a cosa si va incontro?
Per chi non avesse pagato,  è prevista una sanzione amministrativa pari al 30% della somma non pagata, ma d'altro canto c'è una buona notizia, perchè si può ridurre notevolmente il saldo da pagare regolarizzando la violazione tramite il ravvedimento operoso (previsto dalle legge). Questo significa che se vi recate a pagare la Tasi 2014 quindici giorni dopo la data fissata per la scadenza ufficiale, vi troverete ad andare incontro a quello che viene definito "ravvedimento sprint": in pratica pagherete una sanzione pari allo 0.2% in più al giorno. Poi c'è quello che è stato definito il "ravvedimento breve": si applica dai 15 ai 30 giorni immediatamente successivi alla scadenza e in questo caso andrete incontro ad una sanzione pari al 3%. Poi c'è il "ravvedimento lungo": oltre i 30 giorni dalla scadenza, sanzione del 3,75% (fino al 30 giugno 2015). Con il ravvedimento operoso si va incontro ad una serie di sanzioni decisamente  non eccessive, tuttavia in tempo di crisi il rimedio utile rimane quello di recarsi a pagare non oltre il termine ultimo di scadenza, visto che con la Tasi 2014 gli Italiani già dovranno sborsare un saldo più salato rispetto al previsto.

mercoledì 15 ottobre 2014

INIZIA LA "SECOND LIFE" DI INDESIT COMPANY, WHIRLPOOL ITALIA HOLDINGS LANCIA L'OPA E CAMBIA IL BOARD DI INDESIT

Inizia con passo spedito la "second life", la seconda vita di Indesit Company, dopo che come noto la Whirlpool Corporation tramite la controllata Whirlpool Italia Holdings ha acquistato una partecipazione pari al 56% del capitale di Indesit, rappresentante il 61,9% dei diritti di voto della società italiana. Whirlpool ha acquistato le azioni ai sensi di due contratti di compravendita sottoscritti con Fineldo e i membri della famiglia Merloni. Queste acquisizioni portano la partecipazione detenuta dal gruppo Whirlpool in Indesit al 60,4%, rappresentante il 66,8% dei diritti di voto. Inoltre, Whirlpool Italia Holdings ha comunicato che si sono verificati i presupposti giuridici per la promozione di un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria totalitaria sulle azioni di Indesit Company. L’operazione ha ad oggetto 34.244.635 azioni ordinarie, rappresentanti il 30% del capitale della società quotata. L’offerente pagherà a ciascun aderente un corrispettivo in contanti pari a 11 euro per ciascuna azione portata in adesione all’offerta. Il controvalore complessivo massimo, in caso di adesione totalitaria, sarà pari a 376,69 milioni di euro. Lo scopo dell’offerente è acquisire l’intero capitale sociale della società quotata e realizzare la revoca delle azioni di Indesit dalla quotazione da Piazza Affari, al fine di permettere a Whirlpool di integrare pienamente le attività di Indesit.
Il Consiglio di amministrazione di Indesit Company, presieduto da Marco Milani, svoltosi a Milano preso atto del fatto che Whirlpool Corporation, attraverso la sua controllata Whirlpool Italia Holdings Srl, ha completato l'acquisizione del pacchetto di maggioranza delle azioni Indesit da Fineldo SpA e da alcuni componenti della famiglia Merloni, come annunciato nel comunicato stampa di ieri 14 ottobre 2014. A seguito delle dimissioni dei consiglieri Franca Carloni, Andrea Merloni, Antonella Merloni, Aristide Merloni e Maria Paola Merloni, il Consiglio ha cooptato al proprio interno, ai sensi della normativa italiana, Irene Frances Bellew, Esther Fatima Berrozpe Galindo, Marc Robert Bitzer, Kathryn Lynn Nelson ed Antonio Segni come nuovi componenti del Consiglio di amministrazione della Societa'.
Oltre al Presidente Marco Milani, il Consiglio di amministrazione di Indesit Company e' ora composto da Luigi Abete (indipendente), Paolo Amato (indipendente), Irene Frances Bellew, Esther Fatima Berrozpe Galindo, Marc Robert Bitzer, Guido Corbetta (indipendente), Libero Milone (indipendente), Paolo Monferino (indipendente), Kathryn Lynn Nelson ed Antonio Segni (indipendente). Il nuovo Consiglio rispetta anche le previsioni dell'art. 37 del Regolamento Mercati. I nuovi consiglieri cosi' eletti scadranno con la prossima assemblea della Societa'. Il Comitato Controllo e Rischi e' ora composto da Libero Milone (Presidente), Luigi Abete, Paolo Amato e Antonio Segni, ai sensi dell'art. 37 del Regolamento Mercati.
Il Comitato Risorse Umane e' composto da cinque amministratori non esecutivi, nella specie Guido Corbetta (Presidente), Esther Fatima Berrozpe Galindo, Libero Milone, Paolo Monferino e Antonio Segni. Il Consiglio di amministrazione, nella riunione del 7 maggio 2013, aveva attribuito al Comitato Controllo e Rischi, in aggiunta ai compiti stabiliti dal Codice, il ruolo di Comitato Parti Correlate.

martedì 14 ottobre 2014

VENDITA INDESIT A WHIRLPOOL, ECCO LE MOTIVAZIONI DELL'ANTITRUST EUROPEO



(Jeff Fettig)
(Marc Bitzer)
Il parere favorevole dell'antitrust europeo all'acquisizione di Indesit Company, da parte della Whirlpool, di fatto rappresenta l'ultima pagina di un libro, quello della storia della Merloni Elettrodomestici, incominciato nel 1975, allorquando dalla divisione elettrodomestici delle Industrie Merloni, nasceva appunto la Merloni Elettrodomestici. Ma come noto, già a metà degli anni duemila, nel 2005, si era paventato un accordo con gli americani, ma allora Vittorio Merloni, aveva bocciato l'intesa, perché la sua famiglia, pur diventando il primo socio della nuova società, avrebbe altresì perso il controllo del gruppo stesso. Ma si sa, la crisi che ha messo sotto stress i principali mercati, ha decretato che per competere, dunque bisogna essere più grossi ed efficienti, per ridurre i costi ed effettuare economie di scala. E così alla lunga, anche la Indesit Company, ultimo campione italiano del settore elettrodomestici, ha dovuto abdicare alla Whirlpool, gigante mondiale degli "white goods", tra l'altro unica multinazionale americana con headquarter europeo in Italia, a Comerio, in provincia di Varese per la precisione.  
L’Antitrust comunitario, nella nota diffusa, dopo aver esaminato la proposta, ha stabilito che “l’operazione non pone problemi sotto il profilo della concorrenza”. Sia Whirlpool sia Indesit producono tutta la gamma di grandi elettrodomestici e operano in vari Stati membri. La prima commercializza i propri prodotti nello spazio economico europeo attraverso i marchi Whirlpool, Bauknecht, Ignis, Maytag, Laden, Polar e Privileg. Indesit vende invece attraverso i brand Indesit, Hotpoint / Hotpoint-Ariston e Scholtès. Il nuovo soggetto che nascerà dalla fusione dei due produttori, spiega la direzione generale per la Concorrenza, continuerebbe ad affrontare una concorrenza “significativa” da parte di una serie di “solide” imprese europee come Electrolux, BSH, Candy e Míele, e da altri concorrenti in rapida espansione come Arcelik in Turchia e Samsung ed LG in Corea del Sud. “Per questo motivo – spiega l’Antitrust Ue – i clienti disporrebbero ancora di un numero sufficiente di fornitori alternativi in tutti i comparti del settore dei grandi elettrodomestici”.
L’acquisizione di Indesit da parte di Whirlpool, rileva ancora la Commissione europea, “crea inoltre una relazione verticale nel mercato dei compressori di refrigerazione, prodotti da Whirlpool e utilizzati nella produzione di frigoriferi e congelatori”, infine nel settore dei compressori di refrigerazione la quota di mercato dell’entità oggetto di concentrazione “rimarrà moderata anche in seguito all’operazione annunciata”.
E nelle prossime ore potrebbe esserci una visita di alcuni membri del board Whirlpool nelle fabbriche e negli uffici del fabrianese, tra cui Jeff Fettig, presidente e chief executive officer e Marc Bitzer, presidente dell'area Nord America ed Europa, Medio Oriente e Africa del gruppo americano degli elettrodomestici .

lunedì 13 ottobre 2014

INDESIT, VIA LIBERA DELLA COMMISSIONE EUROPEA AD ACQUISIZIONE DA PARTE DI WHIRLPOOL

 
E' arrivato dopo tre mesi il via libera della Commissione Ue all'acquisizione da parte di Whirlpool Italia Holdings (societa' totalmente controllata da Whirlpool) del controllo di Indesit Company. Lo comunica il gruppo statunitense degli elettrodomestici. L'approvazione da parte della Commissione Europea, spiega la nota, "e' un importante risultato nel completamento delle condizioni del closing, ai sensi dell'accordo di compravendita di azioni sottoscritto con Fineldo in data 10 luglio 2014. La societa' prevede di completare a breve i passi successivi necessari per il perfezionamento dell'operazione". 

domenica 12 ottobre 2014

TASI, IL 16 OTTOBRE SI DOVRA' SALDARE LA PRIMA RATA

Tra qualche giorno e più precisamente il 16 ottobre, circa 15 milioni di contribuenti dovranno versare la prima rata della Tasi 2014, la Tassa sui Servizi Indivisibili: la procedura di calcolo e pagamento della Tasi 2014 coinvolgerà una grossa fetta dei contribuenti d’Italia, basti pensare che sui circa 8000 Comuni della penisola 5279 saranno chiamati al versamento del 50% dell’imposta da dover effettuare, lo ricordiamo, entro il 16 ottobre (circa 2000 hanno già pagato la prima rata della Tasi 2014 a giugno, i territori situati nella provincia di Bolzano seguono un regime normativo differenziato mentre 190 amministrazioni non hanno provveduto a deliberare aliquote e detrazioni entro il termine del 10 settembre).Trattandosi di un tributo in autoliquidazione il calcolo della Tasi 2014 su prima e seconda casa è interamente demandato ai cittadini. Parlando di pagamento Tasi 2014 rilevano a nostro avviso due elementi fondamentali: il calcolo del tributo e la compilazione del modello F24 necessario per effettuare il versamento. Andiamo dunque ad analizzare passo dopo passo i passaggi necessari per effettuare il calcolo della Tasi 2014 avendo poi cura di soffermarci sulla compilazione del modello F24.
Il calcolo della Tasi 2014 non è complesso ma certo si tratta di un’operazione delicata: una volta assunta la rendita catastale come valore fondamentale è necessario rivalutarla al 5% e dunque moltiplicarla per 1,05. Dopo di che bisogna moltiplicare la risultanza per un coefficiente che varia da immobile a secondo il seguente schema - Tasi 2014 prima e seconda casa e pertinenze: coefficiente = 160 / Tasi 2014 uffici (categoria A/10) e banche (D/5): coefficiente = 80 / Tasi 2014 immobili strumentali (da D/1 a D/10): coefficiente = 65 / Tasi 2014 negozi - coefficiente = 55 -, conteggiare le aliquote comunali Tasi 2014 e scomputare le detrazioni spettanti. Quindi non resterà che compilare il modello F24 con i relativi codici tributo e presentarsi alla cassa presso le poste e le banche per saldare quanto dovuto.

sabato 11 ottobre 2014

18 OTTOBRE 2014 : JOBS DAY CISL, 100 PIAZZE PER IL LAVORO, MANIFESTAZIONE DI ANCONA

MUTUI PRIMA CASA, AL VIA IL FONDO STATALE

Mutui prima casa, via al Fondo statale da 650 milioni. Ecco chi può fare richiesta
Via al Fondo statale per i mutui prima casa.  Il Protocollo di intesa per il nuovo Fondo di garanzia per la casa, previsto dal decreto interministeriale del 31 Luglio 2014, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 settembre scorso. Si tratta di uno strumento di accesso al credito per la casa a favore dei cittadini, oltre che un immediato impulso alla crescita attraverso il rilancio del settore immobiliare, anche sotto il profilo dell’efficienza energetica. Il Fondo sostituisce e amplia il raggio d’azione del vecchio fondo «Giovani Coppie», ora non più attivo.Il Fondo è volto alla concessione di garanzie nella misura massima del 50 per cento della quota capitale di mutui ipotecari, di ammontare non superiore a 250mila euro, per l’acquisto (ovvero l’acquisto con interventi di ristrutturazione e accrescimento di efficienza energetica) di immobili, non di lusso, da adibire ad abitazione principale del mutuatario.
Il Fondo, con una dotazione finanziaria di circa 650 milioni di euro, che potranno attivare circa 20 miliardi di euro di nuovi finanziamenti, rappresenta un importante strumento di accesso al credito per la casa a favore dei cittadini, oltre che un immediato impulso alla crescita attraverso il rilancio del settore immobiliare, anche sotto il profilo dell’efficienza energetica.
Il Fondo sostituisce e amplia il raggio d’azione del vecchio fondo “Giovani Coppie”, ora non più attivo. Possono infatti fare richiesta delle nuove garanzie tutti coloro che, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non siano proprietari di altri immobili ad uso abitativo salvo quelli acquisiti per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.
Il Protocollo fissa tempi certi per l’operatività del Fondo: le Banche/Intermediari finanziari hanno trenta giorni lavorativi, dal momento della loro adesione all’iniziativa, per erogare il servizi ai cittadini, a patto che la Consap, società del MEF gestore del Fondo, abbia predisposto da almeno 30 giorni lavorativi il manuale d’uso per l’accesso delle stesse banche all’infrastruttura telematica.
Attivata la procedura, i cittadini potranno presentare le domande di accesso al Fondo direttamente alla Banca/Intermediario finanziario cui si richiede il mutuo ipotecario, utilizzando la modulistica che sarà resa disponibile sul sito del Dipartimento del Tesoro (www.dt.tesoro.it), sul sito della Consap (www.consap.it) e sui siti di tutte le Banche/Intermediari finanziari aderenti.
Gli elenchi delle banche aderenti al Protocollo presso le quali sarà possibile richiedere le garanzie statali saranno disponibili sul sito della Consap SpA (www.consap.it), oltre che sul sito dell’ABI (www.abi.it).
 

venerdì 10 ottobre 2014

.....E QUESTE LE PROPOSTE DELLA CISL SUL JOBS ACT

JOBS ACT, ECCO I PUNTI SALIENTI....

Ecco le misure principali del Jobs Act dopo la fiducia ricevuta al Senato, anche se per alcuni provvedimenti gli effetti non saranno tangibili prima di sei mesi, ossia quando saranno emanati i decreti attuativi.
 AI NEOASSUNTI SOLO INDENNIZZO PER LICENZIAMENTI ECONOMICI
 Per i nuovi assunti con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, si va all'eliminazione del reintegro per i licenziamenti economici, che viene sostituito dal solo indennizzo «certo» e crescente, appunto, con l'anzianità.
 SÌ REINTEGRO PER DISCIPLINARI GRAVI
 Sì alla possibilità del reintegro, invece, per i licenziamenti ingiustificati di natura disciplinare «particolarmente gravi», le cui fattispecie saranno poi specificate nel decreto delegato. Sempre per i neoassunti.
 NON SI TOCCA PER I DISCRIMINATORI. Come più volte ribadito, il reintegro previsto dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori resta per i licenziamenti discriminatori.
 CONTRATTI STABILI MENO COSTOSI. Nel maxi-emendamento presentato dal governo si punta a promuovere il contratto a tempo indeterminato «come forma privilegiata» rendendolo «più conveniente rispetto agli altri tipi di contratto in termini di oneri diretti e indiretti». Il ministro Poletti sottolinea in particolare l'obiettivo che quello a tutele crescenti «costi meno, sia più attrattivo e contenga meno incertezze e, quindi, incentivi l'imprenditore ad investire e assumere di più».
MENO TIPOLOGIE, STOP CO.CO.PRO. La scelta è per un «drastico» riordino delle tipologie contrattuali, con l'abolizione delle forme «più permeabili agli abusi e più precarizzanti, come i contratti di collaborazione a progetto». Il fine è definire un Testo organico semplificato dei contratti e rapporti di lavoro.
 CAMBIARE MANSIONI SI PUÒ MA SALARIO NON SI TOCCA
 Sì alla revisione delle mansioni del lavoratore (altro punto regolato fino ad oggi dallo Statuto dei lavoratori all'articolo 13) in caso di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale su «parametri oggettivi», per «la tutela del posto di lavoro, della professionalità e delle condizioni di vita» ma anche «economiche», con limiti alla modifica dell'inquadramento. E quindi al demansionamento.
 ANCHE CONTRATTAZIONE AZIENDALE PUÒ INTERVENIRE
 Nella revisione delle mansioni anche la contrattazione aziendale e territoriale può individuare «ulteriori ipotesi».
PER VOUCHER RESTA TETTO 5MILA EURO. Il ricorso ai voucher viene esteso ma torna il tetto dei 5mila euro l'anno, elevato nel testo di partenza della delega sul lavoro.
 1,5 MLD PER NUOVI AMMORTIZZATORI
 Il Governo assume l'impegno a finanziare con 1,5 miliardi aggiuntivi i nuovi ammortizzatori sociali. L'obiettivo è di estenderli. In tutto sul piatto ci sono 11-12 miliardi, come spiegato dal responsabile economico del Pd Filippo Taddei, e tutele per un milione di persone in più. Si punta anche sulle politiche attive e su una maggiore tutela della maternità.
 SALARIO MINIMO, ANCHE A COLLABORATORI. Resta l'obiettivo di introdurre «eventualmente anche in via sperimentale» il compenso orario minimo anche per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, nei settori non regolati da contratti nazionali.
 FERIE SOLIDALI. Confermata la possibilità per il lavoratore che ha un plus di ferie di cederle a colleghi che ne abbiano bisogno per assistere figli minori che necessitano di cure.
 CONTRATTI SOLIDARIETÀ 'ESPANSIVÌ PER MAGGIORE OCCUPAZIONE
 Si punta a semplificare e ad estendere il campo di applicazione dei contratti di solidarietà potenziandone l'utilizzo in chiave «espansiva», per aumentare cioè l'organico riducendo l'orario di lavoro e la retribuzione del personale.

giovedì 9 ottobre 2014

BUON LAVORO SEGRETARIO!!!

Da qualche giorno la Cisl ha il suo nuovo leader che succede al dimissionario Raffaele Bonanni. Infatti il Consiglio Generale della confederazione, ha eletto Anna Maria Furlan nuovo segretario generale, dopo essere stato designato da Bonanni stesso, segretario aggiunto dallo scorso giugno. Genovese, 56 anni, Annamaria Furlan è stata dipendente delle Poste Italiane prima di dedicarsi all'attività sindacale, ed è il primo leader donna in sessanta anni di storia del sindacato fondato da Giulio Pastore.
Nel suo discorso di insediazione, dopo un'analisi  puntuale nel tracciare un quadro del difficile contesto in cui si colloca l'azione del sindacato, e ribadendo la volontà della Cisl di continuare ad esercitare con determinazione il suo ruolo nel segno di un profilo riformista e pragmatico ma animato da forti valori, ha rivolto a Raffaele Bonanni parole di affetto e stima indicandolo come straordinario esempio della militanza lungimirante e coraggiosa che è servita in questi anni alla Cisl per ottenere importanti traguardi, rafforzando la sua identità e la sua capacità di mobilitazione. Altrettanto forte il segnale dato esprimendo la volontà di proseguire, sul piano interno, il percorso della riforma organizzativa avviato dall'ultimo congresso, volto a rafforzare la presenza sui posti di lavoro e che vedrà coinvolti, dopo i territori, anche gli assetti delle federazioni di categoria. Anche dalla Fim-Cisl dello stabilimento di Melano-Marischio i migliori auguri ed un caloroso in bocca al lupo per il lavoro da compiere negli anni a venire.

mercoledì 8 ottobre 2014

FONDO COMETA: RENDIMENTI MESE DI SETTEMBRE 2014



Un settembre contraddittorio per i quattro comparti della pensione di scorta dei metalmeccanici, che vede quelli meno rischiosi ( Monetario Plus e Sicurezza), crescere e quelli più aleatori ( Reddito e Crescita), subire una seppur lieve battuta d'arresto. Ma il tema del giorno è l'idea del governo Renzi di far confluire il Tfr, che viene accantonato, direttamente in busta paga, ma vale la pena far notare che la liquidazione mantenuta in azienda si rivaluta con un tasso dell’1,5%, più il 75% dell’inflazione del periodo, ed in virtù di un'inflazione attuale a livelli bassi ( per meglio dire deflazione), essa risulta essere  minima. Mentre invece il tfr è interessante in presenza di un’inflazione tra l’uno e il 4%. Il costo della vita in Europa potrebbe restare basso se non addirittura negativo per lungo tempo ancora, regalando una rivalutazione sempre al lumicino.

martedì 7 ottobre 2014

VERTENZA INDESIT - INCONTRO AL MISE DEL 7 OTTOBRE, COMUNICATO DELLA FIM-CISL


VERTENZA INDESIT - SVOLTO A ROMA AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO L'INCONTRO DI VERIFICA DEL PIANO DI SALVAGUARDIA E RAZIONALIZZAZIONE

Mentre si aspetta il via libera dell'antitrust, che potrebbe arrivare nei prossimi giorni, autorizzando la vendita di Indesit a Whirlpool, si è svolto a  Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l'incontro del comitato tecnico paritetico, finalizzato alla verifica sull'avanzamento e implementazione del piano di salvaguardia e razionalizzazione, siglato il 16 dicembre 2013. Il rendez-vouz, da svolgersi con cadenza semestrale è previsto all'interno dell'accordo stesso.
"L'attuazione degli accordi" da parte di Indesit Company sta "avvenendo nel rispetto delle tempistiche concordate", questo quanto affermato, a più riprese dal management del gruppo fabrianese.
"Dall'inizio dell'anno sono già stati investiti 24 milioni di euro degli 83 milioni complessivi previsti nel piano triennale 2014-2016'' ha detto l'azienda. Gli investimenti riguardano il rinnovo quasi totale della gamma di prodotti a più alto valore aggiunto realizzati in Italia, in termini sia di prestazioni che di competitività", spiega Indesit Company. "Gli investimenti già effettuati hanno riguardato essenzialmente la nuova piattaforma per la produzione dei forni a Fabriano, l'avvio della produzione delle nuove lavabiancheria a Comunanza, l'installazione delle prime linee di montaggio dei piani cottura a Caserta e, sempre nel sito campano, l'avvio delle nuove produzioni di frigoriferi". A Caserta "nel mese di luglio l'azienda ha poi avviato la creazione del nuovo IT Service Centre, che permette la costituzione di 23 nuove posizioni lavorative che saranno occupate da personale del sito (attualmente in cassa integrazione a rotazione)". Dal mese di agosto "inoltre sono stati trasferiti alle attività centrali di assistenza al cliente 9 operai del sito di Fabriano", mentre  il sito di Melano vedrà modifiche sostanziali nella seconda parte del 2015.
Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito con forza la necessità di una piena e tempestiva attuazione del piano industriale, a prescindere da qualsiasi vicenda societaria.
Il ministero dello Sviluppo economico, che negli incontri svolti con i rappresentanti di Whirlpool, hanno ribadito l'intangibilità dell'accordo di dicembre, si è impegnato a promuovere una convocazione di un tavolo con la presenza di Whirlpool entro la fine del 2014. Qualora questo non fosse possibile, ci sarà una riconvocazione delle parti presenti all'incontro odierno non oltre il 15 dicembre 2014. Nel mese di ottobre saranno effettuate le assemblee in tutti gli stabilimenti Indesit da parte delle strutture nazionali delle organizzazioni sindacali, per quello che riguarda l'area del fabrianese, Melano, Albacina e sedi impiegatizie, si svolgeranno il 16 ottobre prossimo. Inoltre, è stato monitorato l'accordo sulla mobilità incentivata, firmato il 1 luglio scorso, che ad oggi vede 80 lavoratori usciti dal processo produttivo, sui 150 previsti dall'intesa, con altri quaranta circa destinati ad uscire nelle prossime settimane.

venerdì 3 ottobre 2014

VENDITA INDESIT: NOMINATI GLI ADVISOR DA PARTE DEL CDA DI INDESIT COMPANY

A poche ore dalle indiscrezioni di stampa pubblicate dal quotidiano milanese Il Giornale, che indicava problemi per l'opa di Whirlpool su Indesit, dovuti ai venti di guerra tra Russia ed Ucraina, il Consiglio di Amministrazione di Indesit Company, riunitosi ieri a Milano sotto la Presidenza di Marco Milani, in previsione dell'offerta pubblica d'acquisto obbligatoria che sarà promossa dopo il closing dell'operazione per l'acquisizione della partecipazione di maggioranza da parte di Whirlpool Corporation ( dell'11 luglio 2014), ha nominato quali propri advisor Banca IMI (Gruppo Intesa Sanpaolo), Rothschild e UniCredit. Rothschild svolgerà il ruolo di esperto indipendente ai sensi e per gli effetti dell'articolo 103 TUIF comma 3 e dell'articolo 39, comma 1, Regolamento Emittenti.Gli amministratori indipendenti della Società hanno comunicato al Consiglio che si avvarranno dell'ausilio di Barclays Bank PLC quale esperto indipendente per il parere di cui all'art. 39-bis, 2° comma, Regolamento Emittenti.

giovedì 2 ottobre 2014

WHIRLPOOL POTREBBE CHIEDERE SCONTO SU OPA PER ACQUISTO IN INDEST A CAUSA DEI VENTI DI GUERRA TRA RUSSIA E UCRAINA

Nelle ultime sedute Indesit ha perso terreno nonostante l'OPA lanciata da Whirlpool a 11 euro per azione. Il quotidiano milanese "Il Giornale", diretto da Sallusti. ipotizza che alla base della recente flessione vi siano le tensioni tra Russia e Ucraina e i rischi derivanti dall'esposizione della società sul mercato russo: si configurerebbe quindi il rischio di una richiesta di sconto da parte di Whirlpool rispetto al prezzo offerto, sotto la minaccia di invocare la causa di forza maggiore.
I venti di guerra, sempre secondo quanto riportato da Il Giornale, e l'inasprimento delle sanzioni alla Russia potrebbero riservare qualche sorpresa a Indesit, sulle cui quotazioni in Borsa c'è un piccolo giallo. Lo sconto è troppo marcato per essere giustificato dalle sole commissioni di compravendita sui titoli azionari. In effetti, se tutto andasse come previsto, Indesit garantirebbe, nel giro dei tre mesi o poco più necessari alla definizione dell'operazione, un rendimento del 2,5-3%. Non male in uno scenario di tassi rasoterra. Ecco quindi che il mercato avanza l'ipotesi che l'acuirsi della crisi tra Mosca e Kiev e le conseguenti sanzioni imposte da Europa e Stati Uniti abbiano gettato un'ombra lunga sulla Russia, mercato strategico per Indesit, che potrebbe spingere Whirpool a invocare la causa di «forza maggiore» (ovvero un evento non prevedibile di portata tale da condizionare l'esecuzione di un contratto) per chiedere una revisione al ribasso dei termini di acquisto. Questo è quello che il mercato ha iniziato a conteggiare. Fonti vicine ai dossier, sempre secondo "Il Giornale" gettano tuttavia acqua sul fuoco, ribadendo che, al momento, «non ci sono segnali in questa direzione».
Un andamento che, stando agli esperti, potrebbe ritenersi un campanello di allarme sulla Russia dove Indesit è leader di mercato con una quota superiore al 20%. D'altro canto la società di Fabriano è presente nel Paese sin dagli Anni Settanta e oggi conta su 10 uffici commerciali, oltre 300 centri servizi e assistenza in 150 città del Paese e due stabilimenti produttivi a Lipetzk (uno per la produzione di frigoriferi, l'altro per le lavabiancheria) a cui, nel 2005, si è aggiunto un primo polo logistico, primo nel settore degli elettrodomestici in Europa.
Complessivamente la Russia rappresenta il 20% del fatturato del gruppo (contro il 12% dei ricavi made in Italy). Ecco quindi che i venti di guerra che soffiano da mesi sul Paese e le dure sanzioni internazionali imposte su Mosca, rischiano di trasformare l'ex terra promessa dei Merloni dai tassi di crescita stellari in un boomerang.
Tutto ebbe inizio quando, lo scorso 10 luglio, Whirpool annunciò di aver firmato accordi vincolanti per l'acquisto complessivo del 60,4% di Indesit per 758 milioni (11 euro per azione), con Fineldo, finanziaria della famiglia Merloni (al 42,7%), con alcuni membri della famiglia Merloni (per il 13,2% del capitale) e con Claudia Merloni, il cui 4,4% passa subito a Whirpool a 11 euro per azione.

mercoledì 1 ottobre 2014

LA GRANDE BELLEZZA....

La grande bellezza, titolo del film di Paolo Sorrentino, premio Oscar, come ossimoro della condizione dell'industria metalmeccanica italiana, motore del boom economico degli anni '60, oggi in preda ad un vero e proprio "sboom" nel mare magnum della globalizzazione imperante. Ma la Fim-Cisl non ci stà più a subire questa situazione, rifuggendo dai palcoscenici televisivi dei talk-show, ormai sempre più show che talk, dove il chiacchiericcio si rincorre dietro questo o quell'argomento, tutti importanti per carità, ma distanti anni luce dalle reali esigenze dei cittadini e dei lavoratori. E la manifestazione della Fim-Cisl nel cuore di Roma, davanti ai palazzi del potere, dove le storie dolorose di 32 lavoratori, facevano da controcanto ai tanti turisti soprattutto stranieri, presenti a Roma, è la dimostrazione di chi vuole scuotersi da questo torpore asfittico. E così l'industria, di fronte all'inconcludenza asfittica di una classe politica sempre più narcisista, che sta ballando sul Titanic, ha perso competitività e peso, anche perché il sistema paese ha preferito premiare le rendite finanziarie e le delocalizzazioni, a danno di chi produce ricchezza in virtù dell'economia reale. E nonostante tutto l'industria metalmeccanica tricolore  è la seconda in Europa dietro la locomotiva germanica. Basti pensare alle vicissitudini del settore dell'elettrodomestico in Italia, una volta superpotenza del settore ed ora semplice comparsa, paradigma dell'industria metalmeccanica italiana, dove si sono inseguite tante chiacchiere e nessun fatto, con la politica ed il Governo che non sono riusciti a dare vita ad un tavolo permanente sulla crisi di questa filiera, secondo settore per occupati in Italia, dietro l'automotive, con il risultato, questo si concreto, di vedere le migliori aziende del Belpaese nel migliore dei casi passare sotto mani straniere, come accaduto a luglio alla Indesit.
Ma la migliore soluzione quale è? Così come fanno certi animali per rifuggire dai predatori, si crea il polverone per confondere le idee all'avversario e qualcuno per giunta ci casca pure... E quindi invece di sfruttare il poco tempo a disposizione per cercare di cambiare l'inerzia di un destino che appare segnato, quello dell'industria metalmeccanica italiana, si preferisce scatenare un putiferio intorno al totem dell'articolo 18, pur sapendo che esso, essendo passati oltre quaranta anni dalla sua stesura, non creerà ne farà perdere un solo posto di lavoro. I lavoratori sono licenziati si, ma perché purtroppo le aziende spariscono e forse qualcuno, preso da vecchie liturgie degli anni settanta, di questo non se ne è accorto, con la speranza che alla fine paghi  sempre pantalone, ma questa volta non è così.  Se non ci sarà una politica industriale che metta in campo risorse e strategie di lungo termine, sarà difficile se non impossibile uscire dalle sabbie mobili che hanno affossato il Belpaese e la sua economia a livello terzomondistico. Non si può più contare in quel mix di interventismo politico, liturgie sindacali, burocrazia, autolesionismo, capitalismo di relazione, ecc... per risollevare le sorti dell'industria italiana, per la quale il termine "game over" si avvicina sempre di più. Le forzature del Governo e il ricorso allo sciopero sull’articolo 18, oltre ad apparire quanto meno fuori luogo, riporterebbe il Paese venti anni indietro e non servirebbe a creare nuovo lavoro, né al Governo ad ottenere “benevolenza” in Europa, farebbe solo la fortuna dei soliti noti, nostalgici degli anni ’70, presenti nel sindacato e tra le file del Governo.
Non sono le regole sul mercato del lavoro né tantomeno la soppressione dell’articolo 18 che potranno rilanciare l’economia e l’industria e far crescere il lavoro.

Il Governo deve cambiare agenda e priorità e mettere al centro della sua azione il rilancio degli investimenti e dell’industria nel nostro Paese, l’unica e concreta condizione per superare le tante crisi aziendali, far ripartire la crescita e dare speranza di nuovo lavoro ai giovani.