Il mondo del "bianco", è ormai diventato un terreno di lotta fra giganti globali, Samsung, Lg, Haier, Whirlpool (con Indesit) e Electrolux (in attesa di GE). In questi giorni la multinazionale scandinava ha pubblicato i consuntivi dell'anno 2014. Rispetto al 2013, fatturato in aumento e utile operativo a +8%. L’ultimo quadrimestre 2014 ha addirittura fatto registrare un incremento dell’utile operativo del 20%. Fatturato +2,7% (12 miliardi di euro, Emea 150 milioni di euro) contro un aumento dell’ultimo quadrimestre a +8,7% (le vendite nette sono state di 3,38 miliardi di euro, con particolare positività della regione Emea, che ha registrato un risultato di 66,7 milioni di euro).
Il Brand svedese comunica che la domanda di mercato degli elettrodomestici è aumentata in Europa in media del 2% (+3% in Europa occidentale, +1% in Europa Orientale).
Crescita forte nei paesi Iberici e del Benelux, in crescita in Germania, Regno Unito e Italia, debole in Francia e i Paesi Nordici. La svalutazione del rublo ha invece influenzato negativamente il mercato in Russia.
Dati positivi anche per America Latina e la regione Asia Pacifico, mentre per il Nord America ha registrato un Ebit di 183 milioni di euro.
Nell’ultimo trimestre 2014 sono aumentate le vendite dei prodotti con marchi premium, dei prodotti da incasso per cucina e dei prodotti per il lavaggio.
Questo il commento di Keith McLoughlin, presidente e CEO del Brand: «Il 2014 è stato senza dubbio un anno positivo per Electrolux. Questi dati sono il risultato di una ripresa operativa in diverse regioni: Europa, America Latina e Asia / Pacifico. Le iniziative per ripristinare la redditività delle nostre attività in Europa continuano a mostrare buoni risultati. La riduzione dei costi in combinazione con una maggiore efficienza nella produzione e una gestione oculata del portafoglio dei prodotti hanno portato a un significativo incremento del risultato operativo. Un miglioramento del mix di prodotto ha compensato minori volumi di vendita e una pressione strutturale sui prezzi. Ci aspettiamo che il mercato europeo cresca del 1-2% nel 2015, anche se la situazione di mercato in Russia è molto incerta. Il programma di ottimizzazione produttiva avviato nel 2004 è giunto alla sua fase finale. Il suo obiettivo è aumentare la competitività del Gruppo attraverso lo spostamento di produzione da regioni ad alto costo in regioni a basso costo. Oggi, quasi il 70% della nostra produzione è in Paesi a basso costo rispetto al 25% di dieci anni fa. Ci aspettiamo di chiudere l’acquisizione di GE Appliances durante l’anno, attività che contribuirà fortemente alla nostra crescita ulteriore».
Il Brand svedese comunica che la domanda di mercato degli elettrodomestici è aumentata in Europa in media del 2% (+3% in Europa occidentale, +1% in Europa Orientale).
Crescita forte nei paesi Iberici e del Benelux, in crescita in Germania, Regno Unito e Italia, debole in Francia e i Paesi Nordici. La svalutazione del rublo ha invece influenzato negativamente il mercato in Russia.
Dati positivi anche per America Latina e la regione Asia Pacifico, mentre per il Nord America ha registrato un Ebit di 183 milioni di euro.
Nell’ultimo trimestre 2014 sono aumentate le vendite dei prodotti con marchi premium, dei prodotti da incasso per cucina e dei prodotti per il lavaggio.
Questo il commento di Keith McLoughlin, presidente e CEO del Brand: «Il 2014 è stato senza dubbio un anno positivo per Electrolux. Questi dati sono il risultato di una ripresa operativa in diverse regioni: Europa, America Latina e Asia / Pacifico. Le iniziative per ripristinare la redditività delle nostre attività in Europa continuano a mostrare buoni risultati. La riduzione dei costi in combinazione con una maggiore efficienza nella produzione e una gestione oculata del portafoglio dei prodotti hanno portato a un significativo incremento del risultato operativo. Un miglioramento del mix di prodotto ha compensato minori volumi di vendita e una pressione strutturale sui prezzi. Ci aspettiamo che il mercato europeo cresca del 1-2% nel 2015, anche se la situazione di mercato in Russia è molto incerta. Il programma di ottimizzazione produttiva avviato nel 2004 è giunto alla sua fase finale. Il suo obiettivo è aumentare la competitività del Gruppo attraverso lo spostamento di produzione da regioni ad alto costo in regioni a basso costo. Oggi, quasi il 70% della nostra produzione è in Paesi a basso costo rispetto al 25% di dieci anni fa. Ci aspettiamo di chiudere l’acquisizione di GE Appliances durante l’anno, attività che contribuirà fortemente alla nostra crescita ulteriore».