domenica 22 settembre 2013

VERTENZA INDESIT, DOMANI AL MISE QUARTO ROUND

4 GIUGNO 2013- 23 SETTEMBRE 2013, SONO PASSATI 111 GIORNI DALL’INIZIO DELLA VERTENZA INDESIT DOPO L’ANNUNCIO SHOCK IN QUEL DI ROMA DEL PIANO INDUSTRIALE DI MANTENIMENTO E RAZIONALIZZAZIONE DEI SITI ITALIANI. “APPROCCIO RESPONSABILE” COSI’ FU EUFEMISTICAMENTE DEFINITO DALLA INDESIT, QUELLO AI PIU’ APPARSO COME VERA E PROPRIA MACELLERIA SOCIALE IN DEI TERRITORI, SOPRATTUTTO QUELLO FABRIANESE A FORTE RISCHIO DI DESERTIFICAZIONE INDUSTRIALE. 100 GIORNI E’ UN LASSO DI TEMPO INDICATIVO CON CUI MISURARE L’OPERATO O L’AVANZAMENTO DI UN EVENTO, UN GOVERNO O ALTRO. 100 GIORNI E 44 ORE DI SCIOPERO COMPLESSIVE, PROCLAMATE A PIU’ RIPRESE DAL COORDINAMENTO E L’ATTESA PER L’INCONTRO DI DOMANI, QUANDO I GIORNI TRASCORSI SARANNO COME DETTO 111. E PROPRIO MENTRE E’ SCOPPIATO IL CASO DELLA VENDITA DELLA ANTONIO MERLONI A PORCARELLI, ANNULLATO DAL TRIBUNALE DI ANCONA SU RICORSO DELLE BANCHE, C’E’ FIBRILLAZIONE PER L’INCONTRO DI DOMANI, IL QUARTO DELLA SERIE, AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO. C’E’ CHI LO DEFINISCE STORICO, CHI FORSE COME IL GIORNO DEL GIUDIZIO, CHI COME LA LINEA SPARTIACQUE. OVVIO CHE SIA DENSO DI ASPETTATIVE E SOTTO I RIFLETTORI, SE NON ALTRO PER UNA QUESTIONE TEMPORALE, L’ULTIMO INCONTRO E’ AVVENUTO INFATTI IL 26 LUGLIO, OSSIA 59 GIORNI FA. DOMANI POMERIGGIO, ALLE 15,30 AL DICASTERO DI VIA VENETO, SI SPERA CHE L’AZIENDA SI POSSA PRESENTARE AL TAVOLO CON DELLE NOVITA’ CONCRETE RELATIVE ALLA MODIFICA SOSTANZIALE DEL PIANO, DEL RESTO L’AD E PRESIDENTE DI INDESIT, MARCO MILANI, UN PAIO DI DOMENICHE FA AVEVA DICHIARATO IN UN’INTERVISTA, RILASCIATA AL CORRIERE DELLA SERA, CHE IL MANAGEMENT DI INDESIT SI SAREBBE PRESENTATO AL TAVOLO CON ALCUNE NOVITA’ CHE, PAROLE TESTUALI “VORREMMO FOSSERO VALUTATE IN MODO SERIO E PACATO”. RIUSCIRA’ L’AZIENDA A SCIOGLIERE IL NODO GORDIANO: 1425 ESUBERI, MA SENZA LICENZIARE NESSUNO. DEL RESTO QUESTO E’ STATO IL MANTRA DELLA INDESIT, TRA L’ALTRO IN QUESTI ULTIMI PERIODI RILANCIATO IN GRANDE STILE SUI MASS MEDIA LOCALI NAZIONALI. MA A QUESTO SI CONTRAPPONE QUELLO DI FIM FIOM E UILM: MANTENERE GLI STABILIMENTI ITALIANI, DELLE PRODUZIONI E DEI LIVELLI OCCUPAZIONALI. SU QUESTI TRE CARDINI, LA TRIPLICE SINDACALE HA COSTITUITO SIN DALL’INIZIO LA PROPRIA LINEA DEL PIAVE. CERTO LA VERTENZA E’ STATA SNERVANTE, DURA MA NON PER QUESTO SENZA LESINARE ENERGIE. QUELLE CHE FORSE (MA SPERIAMO DI NO), POTREBBERO ESSERE RICHIESTE DI NUOVO AI LAVORATORI.

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