Dopo 167
giorni e cinque mesi e mezzo dal 4 giugno, l'ultimo atto, (il 6° della serie
ministeriale) della vertenza Indesit consumatosi ai Ministero delle Sviluppo
Economico ha visto appalesarsi uno scenario nuovo ma che comunque era tra le
ipotesi all'orizzonte. Il mancato accordo tra Indesit e sindacati, impedisce l’accesso
agli ammortizzatori sociali, l'apertrura della procedura di mobilità in maniera
unilaterale da parte aziendale. Ma come funziona in pratica la procedura di mobilità?
Sintetizzando, quindi, si può
riassumere la procedura prevista dagli artt. 4 e 24 legge n. 233/1991,
modificati e integrati dal Decreto Legislativo n. 151/1997, nel seguente modo:
Le Rappresentanze Sindacali potranno
richiedere un esame congiunto tra le parti, entro 7 giorni dal ricevimento della
comunicazione di eccedenza.
L’esame congiunto dovrà esaurirsi entro
45 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione da parte delle Rappresentanze
Sindacali.
L’impresa dovrà inviare agli Organi amministrativi
(Ministero e Regioni) una comunicazione scritta circa il risultato della
consultazione e sui motivi dell’eventuale esito negativo (allegare il verbale
di mancato accordo).
In caso di mancato accordo, gli Organi
amministrativi convocheranno le parti per un ulteriore esame della situazione e
potranno formulare proposte per il raggiungimento di un accordo.
Questa ulteriore fase dovrà esaurirsi
entro 30 giorni dal ricevimento da parte degli Organi amministrativi della comunicazione
inviata dall’impresa.
Raggiunto l’accordo od esaurita la
ulteriore procedura descritta l’impresa potrà collocare in mobilità i
lavoratori interessati, nel modo seguente:
•comunicazione scritta ad ogni singolo
lavoratore, nel rispetto dei termini di preavviso (allegando la documentazione
tutta relativa alla procedura di mobilità, ivi compresi i parametri di
individuazione adottati);
•comunicazione scritta alla Direzione
Regionale per l’Impiego, alla Regione, alle RSA/RSU, alle OO.SS. di categoria ed
alla propria Associazione datoriale, dell’elenco dei lavoratori collocati in mobilità,
indicando: nominativo, luogo di residenza, qualifica, livello di inquadramento,
età, carichi di famiglia, e, soprattutto, indicando e fornendo le precise e
specifiche modalità con cui sono stati applicati i criteri di scelta (carichi
familiari, anzianità di servizio ed esigenze tecnico, produttive ed
organizzative).
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