Poprio mentre la Indesit Company stà valutando l'ipotesi di una possibile partnership internazionale,il produttore spagnolo di elettrodomestici Fagor, in Italia con il brand San Giorgio, ha chiesto la protezione giudiziale dai creditori per cercare di rifinanziare un debito stimato a 1,1 miliardi di euro. Il codice fallimentare spagnolo gli accorda quattro mesi di tempo per trovare un accordo ed evitare la bancarotta. A rischio sono più di 5.600 posti di lavoro negli stabilimenti in Spagna e in Francia. Il quinto gruppo europeo di elettrodomestici ha iniziato ad accusare problemi di liquidità nel 2009. Secondo la stampa spagnola, avrebbe bisogno di raccogliere con urgenza almeno 120 milioni di euro.
Ormai Fagor è in caduta libera. Il produttore di elettrodomestici ha fatto un’altro passo verso la bancarotta quando la Comisión Nacional del Mercado de Valores (la Consob spagnola) ha sospeso a scopo cautelativo gli scambi delle sue obbligazioni.
La seconda tegola è arrivata a distanza di poche ore con la richiesta di protezione dai creditori da parte della sua filiale polacca al tribunale di San Sebastian.
Da metà ottobre Fagor è entrata nella procedura ed è oggi alla ricerca di investitori per rifinanziare il suodebito.
Compito non facile, considerato che persino il proprietario, la cooperativa basca Mondragon, sembra avergli voltato le spalle.
“Se il gruppo stesso non crede che possa avvenire – ha commentato Arantza Tapia, il consigliere allo sviluppo economico dell’esecutivo basco – il governo non supporterà la produzione economica dell’azienda”.
Nonostante le dure proteste dei dipendenti, Fagor ha avvertito che la mancanza di finanziamenti rende la bancarotta praticamente imminente.
In gioco c‘è il destino di 13 stabilimenti, concentrati soprattutto nei Paesi Baschi e in Francia. Ma il suo destino sembra segnato: nel 2012 ha riportato vendite per 1,17 miliardi di euro, un terzo in meno del periodo pre-crisi.
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