mercoledì 27 novembre 2013

RIFIUTI TOSSICI. L'INDESIT REPLICA ALL'ESPRESSO: " SEMPRE AGITO SECONDO LE REGOLE"

Premesso, ma questa è una considerazione tutta personale che come cittadino a me questa vicenda puzza più dei miasmi emanati dai roghi nella ormai nota terra dei fuochi, non foss'altro della tempistica in cui essa è stata fatta emergere, ossia proprio in un momento in cui si parla di chiusura di uno stabilimento nel casertano ed in secondo luogo perchè per una caratteristica tutta italiana, il faldone è stato dimenticato, rimanendo chiuso misteriosamente venti anni in qualche cassetto. Tentativo di qualcuno di dirottare la trattativa in essere che come noto si stà snodando da circa sei mesi intorno al piano di salvaguardia e razionalizzazione dell'assetto in Italia? Per giunta nel momento di massima tensione sfociata con la rottura delle trattative e dell'avvio della procedura di mobilità. 
Ebbene come noto, secondo il settimanale L'Espresso, l'azienda aveva avuto rapporti 'privilegiati' con Cipriano Chianese, avvocato del clan dei casalesi che si occupava dello smaltimento dei rifiuti 
Il nome dell'Indesit per la prima volta accostato allo smaltimento dei rifiuti tossici in Campania. Secondo quanto riportato dal settimanale 'L'Espresso' un rapporto segreto della Criminalpol del 1996 riferirebbe come i manager dell'Indesit – allora ancora 'Merloni Elettrodomestici' – avrebbero avuto un 'rapporto esclusivo' con Cipriano Chianese, avvocato del clan dei casalesi che seguiva proprio la questione dei rifiuti nocivi. Sempre secondo il settimanale, dalle carte della polizia e dalle relative intercettazioni telefoniche tra presunti camorristi e alcuni uomini ritenuti 'alti dirigenti' dell'allora Merloni Elettrodomestici si evincerebbe un rapporto commerciale tra lo stesso Chianese e l'impresa del bianco operante anche nel Casertano.
La replica. “L'azienda non è mai stata coinvolta in attività illecite inerenti lo smaltimento dei rifitui”, è la secca risposta dell'azienda affidata ad una nota. “Mai ci sono stati contestati illeciti o irregolarità dalle autorità competenti, incluse quelle di cui si fa menzione negli atti parlamentari. Tutto il ciclo di smaltimento segue le più severe normative ed è sottoposto a certificazione di qualità. Le azioni di Indesit sono state sempre improntate al massimo rispetto per l'ambiente ed alla sua salvaguardia".

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