Whirlpool dà slancio alla sua strategia distributiva. Il gigante del Michigan da 19 miliardi di euro di ricavi nel 2014, ha deciso di stringere accordi coi costruttori per arredare case su misura. Il colosso degli elettrodomestici italo-americano, fresco dell’acquisizione di Indesit, ha infatti siglato una partnership di tre anni con Dan Ryan Builders, tra le principali società edili Usa.
L’obiettivo è quello di arredare le case, assieme ai nuovi proprietari degli appartamenti, fornendo elettrodomestici e accessori customizzati in base alle richieste degli inquilini. Una strategia che, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il colosso vorrebbe applicare anche in Europa e Italia, dove è in cerca di opportunità.
L’accordo con Dan Ryan Builders (leader nella regione dell’Atlantico centrale e nella East Coast), di fatto, apre un nuovo canale distributivo per Whirlpool che si va ad affiancare ai distributori tradizionali (mall, specialisti degli elettrodomestici e web) dando nuova linfa alla distribuzione in tempo reale.
La partnership è operativa dall’inizio di aprile e avrà durata di tre anni. In virtù di questa intesa i consumatori potranno scegliere tra una vasta selezione di prodotti a marchio Whirlpool e quelli premium di KitchenAid. Oltre a questa selezione di elettrodomestici standard (più dell’80% degli elettrodomestici proposti sono costruiti negli Stati Uniti), i proprietari degli appartamenti potranno commissionare alla multinazionale progetti e soluzioni ad hoc che verranno realizzati da Whirlpool in base alle specifiche richieste.
Col risultato di customizzare alcuni prodotti per la clientela di fascia alta. «I clienti hanno ora a disposizione un portfolio senza pari di elettrodomestici per la cucina e per il lavaggio costruiti per i consumatori di oggi», spiega Bob Bergeth, general manager, builder sales at Whirlpool Corporation. «Rimaniamo ora in attesa di valutare i benefici che questo accordo potrà portare a Whirlpool, a Dan Ryan Builders e ai consumatori».
La scelta di un partner come Dan Ryan Builders non è casuale. Whirlpool sta tentando di posizionarsi più radicalmente nell’alto di gamma (come dimostra l’estensione della galassia di elettrodomestici a marchio KitchenAid). E il costruttore americano è rinomato per lavorare nel segmento alto del mercato immobiliare, producendo case di lusso o comunque per un target alto spendente. «Siamo entusiasti del fatto che due industrie di rilievo, con una solida reputazione nel segmento della qualità, abbiano scelto di lavorare insieme al fine di offrire ai proprietari degli appartamenti prodotti e servizi del miglior design per le nuove case».
Come ha sottolineato anche Dave Edwards, vice president of production di Dan Ryan Builders, si tratta di un modo per andare incontro alle esigenze dei consumatori semplificando loro il processo di acquisto e promuovendo un processo distributivo in tempo reale.
Al netto del valore che l’accordo potrà portare a Whirlpool, c’è sicuramente una strategia di marketing ben definita. Whirlpool, infatti, si propone come partner del consumatore finale studiando soluzioni finalizzate ad offrire un’esperienza di casa e lifestyle a 360 gradi.
Anche in Europa Whirlpool sta alla finestra, alla ricerca di opportunità simili. Al netto di questa ambizione, nel Vecchio continente Whirlpool ha già stabilito piani ambiziosi.
L’obiettivo è portare i ricavi della regione Emea (Europa, Medio oriente e Africa) dagli attuali 5 miliardi di euro (cifra realizzata, sommando i due business, nel 2014) a 6,5 miliardi entro il 2018 e l’ebit al 7-8% (3% il margine operativo di Whirlpool nel 2014).
La grande scommessa è rappresentata proprio dalla regione Emea (Italia e Polonia sono i primi mercati europei), che negli ultimi anni è stata messa in ginocchio dal calo dei consumi e dalla deflazione. «Le sinergie che imposteremo nell’arco del piano comporteranno un risparmio di costi pari a 330 milioni: cifra che permetterà di investire in innovazione in misura ancora maggiore rispetto a quella attuale», ha spiegato recentemente Esther Berropze nel corso di una convention spagnola.
A Cassinetta (Varese) la multinazionale ha dato vita a un polo di eccellenza nell’elettrodomestico da incasso e ora vorrebbe esportare il modello Varese anche in altre città italiane dove è già presente, magari declinandolo in altri segmenti come per esempio i prodotti da lavaggio. In merito alla salvaguardia dell’occupazione (dopo l’acquisizione di Indesit) Whirlpool non si pronuncia, la società sta analizzando attentamente 100 linee produttive, incrociando costi e performance di ciascuna. L’obiettivo è avere linee performanti e insistere sulla specializzazione degli stabilimenti.
Nessun commento:
Posta un commento