(Al termine della vertenza, con l'accordo del 3 dicembre 2013)
Domani 16 aprile 2015, sarà il giorno in cui, a Roma, presso la sede del MISE la Whirlpool svelerà, alle segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Ugl il piano industriale, dopo l'acquisizione delle Indesit Company, e saranno esattamente passati poco meno di 500 giorni (498 per la precisione) dal 3 dicembre 2013, giorno in cui venne raggiunto l'accordo al Mise, al termine delle vertenza Indesit, cominciata come noto il 4 giugno dello stesso anno ( da li invece sono 681 i giorni trascorsi). Contemporaneamente, le Rsu dei siti produttivi di Carinaro, Comunanza, Fabriano, Napoli, None, Siena e Varese e le segreterie territoriali, riceveranno le medesime comunicazioni relative al piano industriale Italia, fornite in sede romana. Da allora fino al tanto atteso D-day di domani 16 aprile, tante cose sono successe. L'acquisizione da parte del colosso stelle e strisce in luglio, con la successiva Opa ed il possesso totalitario dopo la stessa, avvenuto a fine del 2014. Dopo il "briefing conoscitivo" del Mise a Roma dello scorso 19 febbraio, nel quale la direzione della Whirlpool si era presa un paio di mesi di tempo per redigere il nuovo piano industriale, domani la data della rivelazione, con l'inconsueta modalità, rispetto a quanto sperimentato nei confronti con Indesit. L'azienda, nell'incontro del 19 febbraio aveva detto che quello che avrebbe presentato, sarebbe stato un piano «di ampio respiro» e che rifletterà «la necessità di integrare le varie componenti aziendali in modo sostenibile». Poi erano state definite, prima la struttura di vertice unica, poi le piattaforme di prodotto ed i relativi investimenti e a seguire la missione produttiva di ciascun stabilimento, all'interno dell'architettura generale del gruppo. Un processo di integrazione complesso (Whirlpool più Indesit è già oggi una realtà da 6 miliardi di fatturato e 5 milioni di pezzi l'anno, primo produttore di elettrodomestici in Europa), in cui Indesit porta in dote un mercato che gli americani non avevano. Il Gruppo Usa aveva assicurato che avrebbe tenuto in considerazione gli accordi sottoscritti nel 2013, un'intesa che impegnava Indesit a non far ricorso a licenziamenti fino a tutto il 2018 e a investire 83 milioni nelle fabbriche italiane. Successivamente, il prossimo 20 Aprile sempre a Roma, i coordinamenti nazionali di Whirlpool e Indesit, si incontreranno con la direzione aziendale, per un ampia e dettagliata illustrazione del piano industriale Italia.
|
Nessun commento:
Posta un commento