domenica 19 aprile 2015

INDESIT / WHIRLPOOL: DOMANI A ROMA VERTICE SINDACATO E AZIENDA

(Si riparte dal piano illustrato il 16 aprile scorso)
Dopo l'annuncio romano del Mise, alle segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, Ugl ed al Ministro Guidi, del sedici aprile scorso ed in contemporanea alle Rsu ed alle segreterie territoriali delle varie zone delle penisola dove insistono le unità produttive, il clima si è davvero surriscaldato, soprattutto in quel di Carinaro, dove l'azienda ha prospettato la sua chiusura, unitamente al plesso di None in Piemonte. Ma anche a Fabriano non è che si viva un clima roseo, dove oltre alla chiusura dello stabilimento di Albacina ed il trasferimento del personale in quello di Melano, con la creazione del polo unico dei piani cottura, grazie anche alla "rilocazione" dalla Polonia di prodotti come i piani elettrici e ad induzione, che tre anni orsono avevano seguito il tragitto inverso, con ancora il nodo irrisolto dei 250 più 30 esuberi temporanei dovuti al fase-in e fase-out dell'operazione, grande preoccupazione attanaglia anche il settore impiegatizio, dove ogni decisione in merito, sarà resa nota dalla multinazionale a stelle e strisce in quel di giugno. Tagli, trasferimenti in altre sedi lontane dalle proprie famiglia, sono le preoccupazioni che viaggiano nelle menti dei "white collar" della ex Indesit, in gran parte concentrati a Fabriano. Il tutto condito dall'incertezza sulle tempistiche di applicazione del piano industriale italia della multinazionale del bianco di Benton Harbor, non ancora fornite nel dettaglio, anche perchè la reindustrializzazione degli oltre 30.000 metri quadrati, affinchè il progetto sia sostenibile nel tempo e garantisca l'occupazione al maggior numero di lavoratori, sarà tutta da costruire. Particolari che dovrebbero essere cominciati a sviscerare dalla riunione di domani lunedì a Roma e che si terrà presso il centro congressi Cavour, dalle ore 12,00 e che a questo punto si prospetta molto calda e che forse sarà il punto di inizio di una lunga vertenza. La Whirlpool farà un passo indietro sulle proprie decisioni, dopo la levata di scudi in maniera trasversale da ogni fronte politico e istituzionale ? Dal premier Renzi, al ministro Guidi a quello del lavoro Poletti e via via tanti altri. Visto anche il fatto che la decisione assunta, sembrerebbe aver preso tutti in contropiede, viste  le buone intenzioni palesate a Roma il 19 febbraio scorso, dove Davide Castiglioni ad di Whirlpool Emea, aveva annunciato che il vecchio Piano Italia Indesit del 2013, sarebbe stato tenuto in debita considerazione. Anche perchè tutti i tagli dichiarati dal management di Whirlpool, sono esclusivamente  sulle spalle dei lavoratori del perimetro industriale Indesit. Altra nota stonata, quella che seppure in presenza di un investimento rilevante, di 500 milioni di euro nel prossimo quadriennio, ci siano un numero altissimo di esuberi, che così previsto dal vecchio accordo, non verranno liquidati in maniera coattiva fino al 2018. Ma come ha fatto trapelare Federica Guidi, senza scendere troppo nei particolari e sbilanciarsi, in un'intervista rilasciata a La Repubblica di ieri, qualche soluzione per i lavoratori di Caserta sarebbe all'orizzonte, visto che Whirlpool, come noto vanta un altro sito produttivo a Napoli.

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