Lo stop dell'Imu sull'abitazione principale ed il conseguente caos che ne è derivato, porta alla proroga per il modello 730. La scadenza per la presentazione del modello ai centri di assistenza fiscale e ai professionisti abilitati slitterà a lunedì 10 giugno. Lo prevede un Dpcm con cui il Governo accoglie l'appello lanciato sabato scorso dalla consulta nazionale dei Caf, secondo cui il congelamento dell'acconto Imu per l'abitazione principale avrebbe comportato la necessità di rifare circa 100mila modelli già presentati.
Il nodo della questione sta nella possibilità di destinare il credito Irpef che emerge dalla dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati alla compensazione dell'Imu dovuta. Lo stand by sulla prima casa deciso dal decreto legge (Dl 54/2013) approvato dal Consiglio dei ministri della scorsa settimana - in attesa del riordino della tassazione sugli immobili - ha vanificato la scelta dei contribuenti che hanno destinato il credito Irpef per "abbattere" il prelievo sulla casa.
Con la proroga a lunedì 10 giugno (rispetto alla scadenza originariamente fissata al 31 maggio) i Caf e i professionisti abilitati avranno più tempo per rivedere le dichiarazioni già presentate, evitando ai contribuenti una trafila complessa con la presentazione del 730 integrativo entro il 25 ottobre e con la richiesta di rimborso del credito.
Niente da fare, invece, per chi ha già presentato il modello 730 attraverso il sostituto d'imposta o l'ente previdenziale. In questo caso, infatti, il termine di consegna del 16 maggio (anch'esso proprogato rispetto alla scadenza ordinaria del 30 aprile) è già passato. Chi ha scelto di compensare il credito Irpef con l'Imu dovrà rassegnarsi ad avere un minor rimborso in busta paga a luglio. Eventualmente la compensazione potrebbe tornare in gioco se il Governo non riuscisse a portare a termine l'operazione di revisione del prelievo sugli immobili entro il 31 agosto. In un simile scenario bisognerebbe pagare l'acconto sull'Imu prima casa entro il 16 settembre ed ecco che l'opzione espressa nel 730 risulterebbe ancora valida. Quindi converrebbe aspettare prima di presentare un modello integrativo (sempre comunque attraverso il canale dei Caf e dei sostituti d'imposta).
Ma tra le ragioni che giustificano la proroga ci sono anche le difficoltà nel reperimento dei Cud Inps nella fase di avvio dell'assistenza fiscale, anche considerando il fatto che per la prima volta l'Inps ha rilasciato la certificazione in modalità telematica e non cartacea come consuetudine. Lo slittamento in avanti per la presentazione del 730 naturalmente trascina anche le scadenze per gli adempimenti successivi a carico di Caf e professionisti abilitati. La consegna della copia della dichiarazione elaborata e del prospetto di liquidazione al contribuente dovrà essere effettuata entro lunedì 24 giugno. La "tappa" successiva sarà la comunicazione del risultato finale delle dichiarazioni e la trasmissione telematica entro l'8 luglio.
Il nodo della questione sta nella possibilità di destinare il credito Irpef che emerge dalla dichiarazione dei redditi di lavoratori dipendenti e pensionati alla compensazione dell'Imu dovuta. Lo stand by sulla prima casa deciso dal decreto legge (Dl 54/2013) approvato dal Consiglio dei ministri della scorsa settimana - in attesa del riordino della tassazione sugli immobili - ha vanificato la scelta dei contribuenti che hanno destinato il credito Irpef per "abbattere" il prelievo sulla casa.
Con la proroga a lunedì 10 giugno (rispetto alla scadenza originariamente fissata al 31 maggio) i Caf e i professionisti abilitati avranno più tempo per rivedere le dichiarazioni già presentate, evitando ai contribuenti una trafila complessa con la presentazione del 730 integrativo entro il 25 ottobre e con la richiesta di rimborso del credito.
Niente da fare, invece, per chi ha già presentato il modello 730 attraverso il sostituto d'imposta o l'ente previdenziale. In questo caso, infatti, il termine di consegna del 16 maggio (anch'esso proprogato rispetto alla scadenza ordinaria del 30 aprile) è già passato. Chi ha scelto di compensare il credito Irpef con l'Imu dovrà rassegnarsi ad avere un minor rimborso in busta paga a luglio. Eventualmente la compensazione potrebbe tornare in gioco se il Governo non riuscisse a portare a termine l'operazione di revisione del prelievo sugli immobili entro il 31 agosto. In un simile scenario bisognerebbe pagare l'acconto sull'Imu prima casa entro il 16 settembre ed ecco che l'opzione espressa nel 730 risulterebbe ancora valida. Quindi converrebbe aspettare prima di presentare un modello integrativo (sempre comunque attraverso il canale dei Caf e dei sostituti d'imposta).
Ma tra le ragioni che giustificano la proroga ci sono anche le difficoltà nel reperimento dei Cud Inps nella fase di avvio dell'assistenza fiscale, anche considerando il fatto che per la prima volta l'Inps ha rilasciato la certificazione in modalità telematica e non cartacea come consuetudine. Lo slittamento in avanti per la presentazione del 730 naturalmente trascina anche le scadenze per gli adempimenti successivi a carico di Caf e professionisti abilitati. La consegna della copia della dichiarazione elaborata e del prospetto di liquidazione al contribuente dovrà essere effettuata entro lunedì 24 giugno. La "tappa" successiva sarà la comunicazione del risultato finale delle dichiarazioni e la trasmissione telematica entro l'8 luglio.
Nessun commento:
Posta un commento