E alla fine vissero tutti felici e contenti... Questo potrebbe essere l'incipit dell'happy ending di ieri, andato in scena a Palazzo Chigi, sede del Governo italiano, dove davanti ai segretari nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Ugl, Bentivogli, Landini, Palombelle e Spera e una rappresentanza del coordinamento delle Rsu, al presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro dello sviluppo economico Federica Guidi, al sottosegretario al lavoro Teresa Bellanova, ai presidenti delle regioni sulle quali insistono le fabbriche del colosso americano del bianco, tra i quali Ceriscioli per le Marche, Maroni per la Lombardia, De Luca per la Campania, c'è stata la ratifica definitiva, dopo il referendum tra i lavoratori, dell'accordo quadro sul piano di integrazione, tra la stessa Whirlpool ed il perimetro industriale italiano, acquisito dopo aver comperato, più o meno un anno fa la Indesit Company. Un atto dai notevoli risvolti massmediatici, ma la consapevolezza che la parte più difficile e complicata sarà l'implementazione, la tramutazione in concreto di quanto contenuto nell'accordo quadro del 2 luglio scorso e come detto validato ampiamente dal referendum tra i lavoratori di tutti i siti operai e impiegatizi presenti nella penisola. "L'Italia è centrale nel piano Whirlpool per il mediterraneo (zona Emea)", ha dichiarato nei giorni scorsi Esther Berrozpe, presidente dal 2013 di Whirlpool Emea e la zona Emea, è ritenuta strategica ma debole rispetto ad altre, come ad esempio il Nord America ed il rilancio passa attraverso l'Italia come detto dove sono collocati il maggior numero di stabilimenti, che con 7000 dipendenti sui 26 mila totali, producono 8 milioni di pezzi annui, pari ad un terzo circa dei globali (23 milioni). Dei pezzi usciti dai siti italiani, il 30% sono commercializzati in Italia ed il restante 70 % esportati. L'Italia rappresenta un mercato da 7,5 milioni di pezzi prodotti l'anno (nel 2014 crescita del 2,3%, primo dato positivo dal 2007). Ed ora quindi il via all'integrazione fra Whirlpool e Indesit, che dovrebbe avvenire entro due anni, allorquando ci sarà un'azienda unica, completamente integrata.
LA RATIFICA DELL'ACCORDO WHIRLPOOL, PICCOLO ALBUM FOTOGRAFICO DA YOUREPORTER
Nessun commento:
Posta un commento