Due incontri di media a settimana, cinque faccia a faccia sin qui svolti e altri due previsti per il prossimo venerdì 15 maggio e un altro programmato per mercoledì 20 maggio. Un vero e proprio tour de force intorno alla vertenza Whirlpool/Indesit, con tutti gli attori protesi alla ricerca di una soluzione industriale sostenibile e soddisfacente per tutti, intorno al piano Italia della multinazionale americana, presentato circa un mese fa, lo scorso 16 aprile. Il tutto guardando il calendario, con il macigno temporale dei sei mesi, termine oltre il quale, secondo l'azienda il piano potrebbe non avere più ragione di esistere.
Ed in tale ottica, tavolo Whirlpool è proseguito ieri al Ministero dello Sviluppo economico presieduto dal ministro Federica Guidi e dal sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova, con il confronto tra il management di Whirlpool Emea, guidato dall'ad di Whirlpool Italia, Davide Castiglioni ed i segretari nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Ugl. Come detto, una nuova riunione in sede ministeriale è stata convocata per mercoledì 20 alle ore 12. Nel frattempo le organizzazioni sindacali e l'azienda, presenti all'incontro di ieri, hanno deciso di vedersi in sede sindacale venerdì 15 maggio alle ore 15. L'azienda, pur confermando i contenuti del piano industriale, che prevede la polarizzazione dei siti italiani, ma anche investimenti per 500 milioni di euro nel quadriennio, ha ribadito la propria intenzione a non procedere con licenziamenti unilaterali fino al 2018, anche se la gestione degli esuberi, andrà gestita in parallelo con il piano industriale, dando inoltre disponibilità a ricercare progetti e attività che creino occupazione, con particolare riferimento alle regioni Campania e Piemonte. Questi temi verranno ulteriormente approfonditi nel corso dei prossimi incontri fissati per il 15 e 20 maggio. La strada per trovare un'intesa è ancora lunga, anche se sembra essersi aperto un piccolo spiraglio che tuttavia, andrà confermato e consolidato nel prosieguo del negoziato. L'azienda ha, per la prima volta dato la disponibilità a ricercare soluzioni industriali per i siti che intende chiudere, a partire da quello di Carinaro. Sul fronte impiegatizio l'azienda ha dichiarato l'intenzione di svelare il piano ad essi collegato, forse qualche giorno prima della fine del mese.
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