Oggi pomeriggio, alle ore 15,00, nuovo faccia a faccia in ristretta, tra il management di Whirlpool e Fim, Fiom, Uilm e Ugl nell'ottica di risolvere o quanto meno fare significante passi in avanti nella diatriba che oramai si trascina dallo scorso 16 aprile, data in cui, la multinazionale americana rese noto il piano industriale Italia, con il quale riorganizzava la propria presenza in Italia. Presso la sede romana dell'azienda, per la seconda volta questa settimana, dopo l'incontro al Mise dello scorso mercoledì 13 maggio, alla presenza della reggente del dicastero Federica Guidi e del sottosegretario al lavoro Teresa Bellanova, il "face to face", sarà in sede sindacale, con la speranza di fare un ulteriore passo in avanti nella vertenza, che vedrà la prossima riunione, sempre in ristretta, questa volta di nuovo al Mise mercoledì 20 maggio prossimo, con la presenza del Ministro. Intanto la rabbia e la tensione in Campania, in quel di Carinaro è tornata ad alzarsi, con blocchi stradali, operai incatenati ai cancelli e la proclamazione per il 22 maggio prossimo di uno sciopero generale unitario dell'industria nel Casertano. Ormai sembra chiara e netta la posizione dell'azienda, irremovibile sulla bontà delle proprie scelte che caratterizzano le linee guida del piano industriale, dichiarato l'unico sostenibile ed in grado di dare continuità ad essa. La chiave di questa vertenza, a questo punto, per cercare di trovare una soluzione sembra essere l'internalizzazione delle produzioni dall'estero negli stabilimenti interessati dalla chiusura, come detto quello di Carinaro e di None, i cui esuberi sono quelli dichiarati "strutturali" dalla Whirlpool. Questo il tema, se sostenibile industrialmente, anche visto il perdurare della lunga fase di congiuntura negativa del mercato del bianco, in grado di dare, forse una svolta alla vertenza.
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