giovedì 30 aprile 2015

IERI INCONTRO AL MISE A ROMA, OGGI SCIOPERO DEGLI IMPIEGATI A FABRIANO

Mentre oggi si è svolto, da parte degli impiegati dei centri direzionali fabrianesi della Indesit, lo sciopero con il blocco dell'uscita delle merci presso il magazzino centralizzato di Melano, ieri al Ministero dello Sviluppo Economico è andato in scena il primo dei tre incontri programmati per cercare di risolvere i nodi presenti nel piano Italia di Whirlpool. Di fatto nessuna sostanziale novità nella vertenza.  Non è nemmeno iniziata una vera e propria trattativa. Si ritornerà a Roma il 5 maggio. Nel vertice di ieri, il primo di tre programmati, che si è tenuto presso la sede del ministero dello Sviluppo Economico, azienda e sindacati hanno infatti ribadito le proprie posizioni: la prima confermando il piano industriale presentato il 16 e già ribadito il 27 aprile, come unico in grado di dare continuità e sostenibilità alla stessa, frutto di scelte puramente industriali, i secondi chiedendo di cancellare dal piano la chiusura degli stabilimenti di Carinaro in Campania, di Albacina nelle Marche, di None in Piemonte e i conseguenti licenziamenti e realizzare un confronto che affronti da subito e non a giugno anche il piano industriale relativo agli impiegati, respingendo la logica di una discussione in due tempi.
Sono stati chiesti chiarimenti che l’azienda fornirà nel prossimo incontro». I sindacati, da parte loro, hanno da subito avanzato la richiesta di ritirare le chiusure dei siti e i licenziamenti, senza però ottenere risposta. Se non la definizione di un preciso ordine del giorno per il prossimo incontro del 5 maggio. Questo verterà, anche grazie alle sollecitazioni da parte della delegazione sindacale, su tre argomenti: sostenibilità degli stabilimenti Indesit di Carinaro e del polo logistico di None, andamento del mercato degli elettrodomestici globale e possibilità di riportare in Italia le produzioni estere, in maniera tale da poter assicurare una nuova missione produttiva allo stabilimento di Carinaro.
Su Fabriano l'azienda ha specificato che la maggior parte degli investimenti previsti saranno realizzati sullo stabilimento di Melano che diventerà l'hub europeo dei piani cottura in Europa e dei prodotti speciali, che non hanno eguali e sono il vero fiore all'occhiello.
Riguardo la ricerca e sviluppo, l'azienda ha confermato i 150 esuberi tra None, Cassinetta e Fabriano, escludendo il coinvolgimento nei centri satellite delle fabbriche.

martedì 28 aprile 2015

WHIRLPOOL, CONTI SUPER E DOMANI NUOVO ROUND AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Mentre si attende il "back to back" di domani presso la sede romana del Ministero dello Sviluppo Economico, dove dopo quarantotto ore riprenderà la trattativa sul piano industriale Italia, Whirlpool, rende noti i dati finanziari del primo trimestre 2015, chiuso con un utile netto di 191 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 160 milioni dello scorso anno (+18,8%), e con ricavi record a 4,8 miliardi (+11%). Tagliate invece le stime sugli obiettivi 2015, con il target dell'utile per azione ridotto da 10 a nove dollari a causa dell'effetto-cambio sfavorevole, legato al dollaro forte, e dell'indebolimento della domanda in Brasile.
Anzi il numero uno del gruppo Jeff M. Fettig ha spiegato che sono stati proprio che i recenti movimenti valutari sono stati mitigati da "i nostri piani di integrazione in Europa e in Cina" che proseguono. "Continuiamo a investire nel nostro principale portafoglio di marchi e nei nuovi prodotti innovativi mentre ci stiamo adeguando a una economia globale che continua ad essere volatile", ma che comunque non ha impattato sulle vendite del "bianco" americano: nel primo trimestre la società ha venduto 16,2 milioni di pezzi in tutto il mondo (+28% rispetto allo scorso anno). A fare la parte del leone è stata proprio l'Europa che con 5,7 milioni di pezzi ha più che raddoppiato le vendite rispetto allo scorso anno portando l'utile operativo da 7 a 17 milioni di euro. E qui di sicuro influisce l'acquisizione della Indesit Company.
E come detto domani nuovo atto per cominciare a dirimere le controversie sorte intorno alle chiusure dei siti ed i licenziamenti, contenuti nel Piano Italia, reso noto lo scorso 16 Aprile. Il tavolo aperto al dicastero procederà a tappe forzate, con incontri già programmati anche per il 5 e 8 maggio prossimi, sintomo della massima attenzione dedicata dal Governo alla vertenza. Certo sostanzialmente il piano è rimasto ancora immutato, le posizioni distanti, ma è emersa la volontà di dialogare senza pregiudiziali, ma ora si aspetta la prova dei fatti. Netta anche la posizione espressa dal ministro Guidi, secondo la quale l'attuale piano è solo un punto di partenza e di considerarlo «rivedibile». Federica Guidi ha quindi confermato la propria contrarietà a ulteriori esuberi rispetto all'accordo del 2013, che ne prevedeva 940. Chiare anche le parole del sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, ha invece definito «non semplice» la vertenza, sottolineando che l'obiettivo è «salvaguardare il futuro di tutti i lavoratori».

BROCHURE COMETA 2015. TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE SU COMETA



lunedì 27 aprile 2015

INDESIT/WHIRLPOOL, SI AL CONFRONTO, MA SENZA PREGIUDIZIALI- IL 29 APRILE NUOVO ROUND AL MISE

Una partita a scacchi, della quale l'incontro di oggi è stata l'apertura. Ora si tratterà di vedere se il confronto sarà veloce o lungo, ma comunque con un limite temporale di non oltre sei mesi, secondo quanto affermato dall'ad di Whirlpool Emea, Davide Castiglioni, perchè oltre questo periodo il piano industriale potrebbe non esserci più. Quindi fare presto, possibilmente nel minor tempo possibile, questo l'imperativo categorico della multinazionale americana. Ecco quindi il prossimo vertice sempre presso il  Ministero dello sviluppo economico, convocato fra quarantotto ore, per il 29 aprile. E poi il 5 e l’8 maggio prossimi. È il calendario serrato dei nuovi incontri in sede di Mise per cercare, assieme alla Whirlpool, di rivedere il piano industriale che prevede la confermata chiusura di due stabilimenti - di cui quello di Carinaro, in provincia di Caserta - e di un centro ricerche per un totale di 1.350 esuberi. 
Nel corso dell'incontro di oggi al Mise la titolare dello Sviluppo economico, Federica Guidi, impegnata nelle scorse settimane in un azione di moral suasion su Whirlpool, ha chiesto all'amministratore delegato di Whirlpool Italia, Davide Castiglioni, di non considerare immediatamente esecutivo il piano. "Il piano per noi è solo un punto di partenza del confronto a tutto campo, senza pregiudiziali, su tutti i punti, nessuno escluso - ha detto Guidi -, lo considero quindi rivedibile e per questo chiedo all'azienda di non considerarlo esecutivo".
«La priorità del governo è dare lavoro sicuro e duraturo a tutto il gruppo Whirlpool, a partire dai 1.350 lavoratori oggi a rischio e non arrivare ad accordi cerotto dove si fa finta di dare lavoro, con il Ministero, parte attiva del confronto». 
L'ad della divisione italiana della multinazionale, Davide Castiglioni, di fronte al pressing della Guidi ha rinunciato all'arrocco, tuttavia mettendo le cose in chiaro: «Per noi – ha detto - questo resta il miglior piano industriale possibile per dare continuità in modo sostenibile, di lungo periodo e orientata alla crescita e non sarà implementato finchè non sarà condiviso, oggi abbiamo dichiarato l'apertura al confronto su tutti i punti del piano, anche su Carinaro». Un piano «serio che deve concretizzarsi in tempi non infiniti», meglio se entro sei mesi. Tra l'altro per giugno il gruppo dovrebbe concentrarsi sulla riorganizzazione degli amministrativi, altro capitolo che crea molta tensione tra i colletti bianchi di Indesit, come rimarcato dalla forte adesione allo sciopero di oggi. 
Ma se l'obiettivo dell'integrazione Whirlpool/Indesit  è quello di raggiungere una situazione win-win, ossia vantaggiosa per tutti ed in grado di portare benefici di lungo termine, secondo alcuni analisti, deve fare i conti con l'imprevedibilità della situazione determinata dalla contromossa di Electrolux che con l'acquisizione di General Electric, ha scavalcato Whirlpool, spiegando così l'annuncio a sorpresa dei 135o esuberi, cosa che in passato aveva scartato. Ma questo era prima dell'acquisizione degli svedesi, e Indesit e Whirlpool erano ritenute come complementari, ma ora forse si devono rifare i conti e la quadratura del cerchio. Ma anche lo scenario del settore deve far riflettere, infatti nel 2014. la produzione di elettrodomestici realizzata in Italia, è calata del 2%, scendendo sotto i 12 milioni di pezzi (11,6 milioni per la precisione), dove è precipitata dai 30 milioni di pezzi del 2002, anno boom dell'ultimo trentennio circa. E a fare da contraltare il boom dei piani cottura, che nel primo trimestre dell'anno corrente ha fatto registrare un incremento del 16,6% dell'export.
«Acquisiamo da governo e azienda che il piano presentato è un punto di partenza, ma l’azienda deve rivedere la sua posizione sugli annunci di chiusure e licenziamenti» ha commentato il segretario nazionale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, che nei giorni scorsi era stato a Carinaro. «Quando si è presentata Whirlpool ha detto che il piano dovrebbe garantire la sostenibilità sociale, la nostra disponibilità dipende dalle loro rigidità. In alcune aree d’Italia come quella di Caserta - ha aggiunto - garantire l’occupazione significa garantire l’arrivo di attività e missioni industriali e non assistenzialismo. L’operazione Indesit dal governo fu targata come fantastica oggi nel piano Whirpool non c’è nulla di fantastico. 
(Nelle foto in allegato due momenti dello sciopero delle sedi impiegatizie di Fabriano).


domenica 26 aprile 2015

INDESIT/WHIRLPOOL, DOMANI INCONTRO AL MISE

(Il vecchio piano Indesit)

(Il piano Whirlpool, si riparte da qui)



















C'è molta attesa inutile dire per l'incontro di domani lunedì alle ore 10,30 che si svolgerà a Roma, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico. Dopo aver svelato il piano industriale Italia lo scorso 16 Aprile c'è stata una rottura del dialogo con Fim, Uilm e Ugl che nell'incontro sempre di Roma del 20 aprile hanno abbandonato il tavolo sindacale, con la sola Fiom rimasta a discutere e la conseguente richiesta di attivazione del tavolo ministeriale. E il dicastero retto da Federica Guidi, rispondeva a stretto giro di posta convocando le parti appunto per il 27 aprile. Motivo della rottura l'indisponibilità della multinazionale degli "white goods" a rientrare dalla decisione di chiusura degli stabilimenti di Albacina, Carinaro e None. Per la Whirlpool, infatti pur aprendo alla disponibilità ad ascoltare le proposte sindacali, confermava che il piano presentato, di durata quadriennale sino al 31 dicembre 2018, sia l'unico che ritenga valido e il migliore possibile in quanto in grado di dare sostenibilità e prospettive future alla stessa, vedendo nella sua realizzazione, un'opportunità unica per estendere la leadership globale di Whirlpool, anche alla regione Emea.L'altra faccia della medaglia è rappresentata dai 1335 esuberi, 395 in più rispetto ai 940 previsti fino a fine 2018 dal piano di riorganizzazione del 2013 di Indesit. Ma il piano, presenta un forte impatto dal punto di vista sociale ed industriale soprattutto nell'area casertana, cancella definitivamente il sito di None, ma anche dei forti impatti nel fabrianese, dove l'accorpamento di Albacina, la cui chiusura determinerebbe lo spostamento dei lavoratori a Melano, determinerebbe al momento 280 esuberi, senza dimenticare che ancora non è stato quantificato l'impatto a livelli impiegatizio. Difatti la maggior parte dei "colletti bianchi", dei centri direzionali del gruppo Indesit,  sono concentrati proprio a Fabriano. Dall'altra parte della bilancia ci sono i 500 milioni di euro che la Whirlpool ha messo sul piatto, ma che sono da spacchettare e comprendere il loro reale utilizzo, anche in termini di processo e prodotto, nonchè la "rilocazione" in Italia di produzioni provenienti dalla Polonia e dalla Cina. Investimenti da non sottovalutare se si pensa che il vecchio piano pre-Whirlpool, immaginava investimenti nel triennio pari a 83 milioni di euro complessivi. Inevitabili le reazioni a livello politico, pressochè trasversali (viste anche le imminenti elezioni regionali nelle Marche ed in Campania...) e massmediatico che ha avuto la vicenda. Inevitabile lo stato di agitazione con 12 ore di sciopero, proclamate da Fim, Fiom, Uilm e Ugl. Ed è partito il pressing politico ed istituzionale, fatto di incontri serrati con il management, verso la multinazionale stelle e strisce, dal premier Renzi, che tra l'altro ha incontrato una delegazione di lavoratori di Carinaro in occasione della visita a Pompei, allo stesso Ministero dello Sviluppo Economico, nel tentativo di fargli cambiare idea. La Whirlpool, presenterà il piano B?  In caso contrario, molto probabilmente si chiederà forse l'intervento diretto del premier. Domani intanto stato di agitazione di due ore, dalle 10,30 alle 12,30 nell'area fabrianese indesit negli stabilimenti di Melano, Albacina e  gli uffici direzionali Indesit.

venerdì 24 aprile 2015

73O PRECOMPILATO GRATIS? SOLO DA PC. FISCALISTA FAI DA TE AHIAHIAHI!!!

Fiscalista fai da te? Ahiahiahi... Parafrasando la pubblicità di un'agenzia di viaggi di qualche anno orsono, si potrebbe riassumere così la campagna fiscale di quest'anno. Mentre difatti fino al 2014, se un contribuente si preparava, in maniera corretta il modello precompilato e si recava in un caf, non spendeva nulla. Da quest'anno, in cui si doveva avverare una vera e propria rivoluzione fiscale che finirà in un bicchier d'acqua, oltre alle difficoltà palesate in queste prime settimane, anche perchè i modelli predisposti dal Fisco sono pieni zeppi di omissioni, tanto che per alcuni si tratterà di compilare il 730 da cima a fondo, c'è anche il nodo (poco piacevole) della gratuità, che tenderà a scomparire o quasi. Infatti sarà completamente gratuito l’invio del modello 730 precompilato  solo in due casi specifici: o se lo si invia individualmente dal proprio pc o se il datore di lavoro nella qualità di sostituto d’imposta presta anche assistenza fiscale. Se ci si rivolge ai Caf, i professionisti dell’assistenza fiscale, o a un commercialista, da quest’anno si dovrà pagare, anche per il semplice invio.
Tanto è vero che la parola “gratuito” è scomparsa dalle loro istruzioni. Si paga, anche se il professionista non deve compilare nulla. 
Quest’anno l’Agenzia delle Entrate ci chiede degli oneri aggiuntivi – argomenta Valerano Canepari, presidente della consulta dei Caf – abbiamo l’obbligo di presentazione di documenti e responsabilità per le quali stipuliamo un’assicurazione costosa». Secondo Canepari, l’esborso sarà contenuto se le prestazioni richieste sono solo la verifica e la trasmissione: «Dieci, quindici euro, forse anche qualcosa di meno». Più o meno lo stesso importo previsto nel caso in cui venga chiesto al centro di assistenza di gestire la precompilata, accettandola però senza modifiche. Almeno queste sono le indicazioni, che poi però dovranno essere applicate dai singoli centri. I costi saranno maggiori per prestazioni più complesse. 

FONDO COMETA, INFORMAZIONI IMPORTANTI PER GLI ADERENTI






mercoledì 22 aprile 2015

INDESIT-WHIRLPOOL: IL PAESE NON PUO' PAGARE CHIUSURE DEI SITI E LICENZIAMENTI


Il segretario nazionale della Fim Cisl, Michele Zanocco è intervenuto oggi presso l'audizione dell’undicesima commissione lavoro del Senato in merito sulla vertenza Indesit-Whirlpool.

martedì 21 aprile 2015

LUNEDI' 27 APRILE INCONTRO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Ieri pomeriggio neanche quasi era terminata la riunione romana presso il centro congressi Cavour che alcuni tweet annunciavano la convocazione, da parte del Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi di un tavolo ministeriale per cercare di ricomporre la frattura appena consumatasi intorno alla vertenza Indesit.
Così come preannunciato. la riunione, si terrà lunedì 27 aprile 2015 alle ore 10:30 presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, in via Molise n. 2, Roma.
Alla riunione sono state invitate, oltre al management della Whirlpool anche le Regioni della penisola, dove insistono i plessi produttivi della multinazionale americana, alcune delle quali (Marche e Campania), cofirmatarie dell'accordo Indesit sul piano Italia del 2013.

REGIONE LOMBARDIA
• Roberto Maroni - Presidente
REGIONE TOSCANA
• Enrico Rossi - Presidente
REGIONE MARCHE
• Gian Mario Spacca - Presidente
REGIONE CAMPANIA
• Stefano Caldoro - Presidente

CONFINDUSTRIA NAZIONALE
• Pierangelo Albini - Direttore Lavoro e Welfare
SEGRETERIE NAZIONALI E TERRITORIALI
• CISL
• CGIL
• UIL
• UGL
• FIM - CISL
• FIOM-CGIL
• UILM - UIL
• METALMECCANICI - UGL
• FEDERMANAGER
. MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
• Luigi Caso - Capo Gabinetto del Ministro

lunedì 20 aprile 2015

WHIRLPOOL-INDESIT: CHIESTA ED OTTENUTA LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO MINISTERIALE



E' stata una giornata, come facilmente preventivabile dalle connotazioni a volte drammatiche quella oggi svoltasi a Roma al centro congressi Cavour, con la rottura del tavolo dopo pochi minuti e la conseguente richiesta di attivazione del tavolo al Ministero delle Sviluppo Economico. E in tempi celeri la convocazione da parte del dicastero del ministero Guidi è arrivata per lunedì prossimo 27 Aprile, alle ore 16,00.

domenica 19 aprile 2015

INDESIT / WHIRLPOOL: DOMANI A ROMA VERTICE SINDACATO E AZIENDA

(Si riparte dal piano illustrato il 16 aprile scorso)
Dopo l'annuncio romano del Mise, alle segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, Ugl ed al Ministro Guidi, del sedici aprile scorso ed in contemporanea alle Rsu ed alle segreterie territoriali delle varie zone delle penisola dove insistono le unità produttive, il clima si è davvero surriscaldato, soprattutto in quel di Carinaro, dove l'azienda ha prospettato la sua chiusura, unitamente al plesso di None in Piemonte. Ma anche a Fabriano non è che si viva un clima roseo, dove oltre alla chiusura dello stabilimento di Albacina ed il trasferimento del personale in quello di Melano, con la creazione del polo unico dei piani cottura, grazie anche alla "rilocazione" dalla Polonia di prodotti come i piani elettrici e ad induzione, che tre anni orsono avevano seguito il tragitto inverso, con ancora il nodo irrisolto dei 250 più 30 esuberi temporanei dovuti al fase-in e fase-out dell'operazione, grande preoccupazione attanaglia anche il settore impiegatizio, dove ogni decisione in merito, sarà resa nota dalla multinazionale a stelle e strisce in quel di giugno. Tagli, trasferimenti in altre sedi lontane dalle proprie famiglia, sono le preoccupazioni che viaggiano nelle menti dei "white collar" della ex Indesit, in gran parte concentrati a Fabriano. Il tutto condito dall'incertezza sulle tempistiche di applicazione del piano industriale italia della multinazionale del bianco di Benton Harbor, non ancora fornite nel dettaglio, anche perchè la reindustrializzazione degli oltre 30.000 metri quadrati, affinchè il progetto sia sostenibile nel tempo e garantisca l'occupazione al maggior numero di lavoratori, sarà tutta da costruire. Particolari che dovrebbero essere cominciati a sviscerare dalla riunione di domani lunedì a Roma e che si terrà presso il centro congressi Cavour, dalle ore 12,00 e che a questo punto si prospetta molto calda e che forse sarà il punto di inizio di una lunga vertenza. La Whirlpool farà un passo indietro sulle proprie decisioni, dopo la levata di scudi in maniera trasversale da ogni fronte politico e istituzionale ? Dal premier Renzi, al ministro Guidi a quello del lavoro Poletti e via via tanti altri. Visto anche il fatto che la decisione assunta, sembrerebbe aver preso tutti in contropiede, viste  le buone intenzioni palesate a Roma il 19 febbraio scorso, dove Davide Castiglioni ad di Whirlpool Emea, aveva annunciato che il vecchio Piano Italia Indesit del 2013, sarebbe stato tenuto in debita considerazione. Anche perchè tutti i tagli dichiarati dal management di Whirlpool, sono esclusivamente  sulle spalle dei lavoratori del perimetro industriale Indesit. Altra nota stonata, quella che seppure in presenza di un investimento rilevante, di 500 milioni di euro nel prossimo quadriennio, ci siano un numero altissimo di esuberi, che così previsto dal vecchio accordo, non verranno liquidati in maniera coattiva fino al 2018. Ma come ha fatto trapelare Federica Guidi, senza scendere troppo nei particolari e sbilanciarsi, in un'intervista rilasciata a La Repubblica di ieri, qualche soluzione per i lavoratori di Caserta sarebbe all'orizzonte, visto che Whirlpool, come noto vanta un altro sito produttivo a Napoli.

mercoledì 15 aprile 2015

DOMANI IL D-DAY DEL PIANO INDUSTRIALE WHIRLPOOL

(Il piano originario del 4 giugno 2013)



(Dopo l'avvio della procedura di mobilità del 22 novembre 2013)


(Al termine della vertenza, con l'accordo del 3 dicembre 2013)


Domani 16 aprile 2015, sarà il giorno in cui, a Roma, presso la sede del MISE la Whirlpool svelerà, alle segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Ugl il piano industriale, dopo l'acquisizione delle Indesit Company,   e saranno esattamente passati poco meno di 500 giorni (498 per la precisione) dal 3 dicembre 2013, giorno in cui venne raggiunto l'accordo al Mise, al termine delle vertenza Indesit, cominciata come noto il 4 giugno dello stesso anno ( da li invece sono 681 i giorni trascorsi). Contemporaneamente, le Rsu dei siti produttivi di Carinaro, Comunanza, Fabriano, Napoli, None, Siena e Varese e le segreterie territoriali, riceveranno le medesime comunicazioni relative al piano industriale Italia, fornite in sede romana. Da allora fino al tanto atteso D-day di domani 16 aprile, tante cose sono successe. L'acquisizione da parte del colosso stelle e strisce in luglio, con la successiva Opa ed il possesso totalitario dopo la stessa, avvenuto a fine del 2014. Dopo il "briefing conoscitivo" del Mise a Roma dello scorso 19 febbraio, nel quale la direzione della Whirlpool si era presa un paio di mesi di tempo per redigere il nuovo piano industriale, domani la data della rivelazione, con l'inconsueta modalità, rispetto a quanto sperimentato nei confronti con Indesit.  L'azienda, nell'incontro del 19 febbraio aveva detto che quello che avrebbe presentato, sarebbe stato un piano «di ampio respiro» e che rifletterà «la necessità di integrare le varie componenti aziendali in modo sostenibile». Poi erano state definite, prima la struttura di vertice unica, poi le piattaforme di prodotto ed i relativi investimenti e a seguire la missione produttiva di ciascun stabilimento, all'interno dell'architettura generale del gruppo. Un processo di integrazione complesso (Whirlpool più Indesit è già oggi una realtà da 6 miliardi di fatturato e 5 milioni di pezzi l'anno, primo produttore di elettrodomestici in Europa), in cui Indesit porta in dote un mercato che gli americani non avevano. Il Gruppo Usa aveva assicurato che avrebbe tenuto in considerazione gli accordi sottoscritti nel 2013, un'intesa che impegnava Indesit a non far ricorso a licenziamenti fino a tutto il 2018 e a investire 83 milioni nelle fabbriche italiane. Successivamente, il prossimo 20 Aprile sempre a Roma, i coordinamenti nazionali di Whirlpool e Indesit, si incontreranno con la direzione aziendale, per un ampia e dettagliata illustrazione del piano industriale Italia.

martedì 14 aprile 2015

PENSIONI, A MAGGIO IL VIA ALLA "BUSTA ARANCIONE", TI DICE QUANTO PRENDERAI

Se ne parla da circa 20 anni, ma ora l'Inps, sembra finalmente in grado di rendere disponibile a tutti i contribuenti la cosiddetta "busta arancione", ossia un documento  in cui il contribuente è in grado di sapere quanto ragionevolmente può aspettarsi dal suo futuro assegno pensionistico. La simulazione sarà del tutto virtuale, infatti, non arriverà a casa in una busta arancione, tutto si farà online, utilizzando il sito internet e i codici personali per i servizi Inps.

Come funziona - Il sistema consentirà di simulare la pensione futura sulla base di quanto finora versato, della retribuzione attesa e della data di ritiro dal lavoro.
Ogni singolo contribuente sarà dotato di un Pin personale per accedere ai servizi online dell’Inps.
L'applicazione valuterà l’estratto conto previdenziale visibile online, elaborerà i contributi che ancora mancano, li assocerà allo scenario macro-economico sulla base dei dati della Ragioneria dello Stato. 
I parametri comprendono:
 - l’andamento dell’economia (il Pil)
 - l'andamento delle retribuzioni
 - il livello di inflazione
Fra i parametri rientra ovviamente anche la speranza di vita: fra un anno ci sarà il nuovo dato a partire dal 2016. E’ chiaro che con l’aumentare della speranza di vita, diminuisce l’importo dell’assegno.

Il servizio ha lo scopo di rendere consapevoli i lavoratori rispetto alle reali aspettative sul proprio tenore di vita futuro. Le pensioni che verranno, infatti, saranno mediamente più basse rispetto a quelle delle generazioni precedenti, essendo basate sui contributi effettivamente versati (sistema contributivo) e non, come in passato, sui redditi degli ultimi anni (sistema retributivo). L'avvio del servizio online è previsto come detto per maggio 2015, grazie anche alla sperimentazione effettuata nel novembre 2014 su un campione di 10 mila futuri pensionati.

Come fare
Per accedere al servizio "La tua pensione", è necessario autenticarsi all'interno del sito Inps, tramite l'apposito codice Pin ottenuto a seguito della registrazione. Chi desidera accedere al servizio della busta arancione, ma non è ancora in possesso del Pin, è bene che avvii al più presto la procedura di registrazione, la quale non è immediata, perché richiede di aspettare l'arrivo a casa di una parte del Pin recapitata per posta.

venerdì 10 aprile 2015

INDESIT/WHIRLPOOL, CONVOCAZIONE DEL 16 E 20 APRILE


Mentre l'incontro di presentazione del piano industriale Italia  che si svolgerà al Ministero il prossimo 16 aprile, come noto, sarà riservato alle segreterie nazionali e alla Whirlpool, contemporaneamente alle  Rsu, sempre allo stesso orario, verranno fornite le stesse comunicazioni. Successivamente lunedì 20 aprile sindacati e azienda si incontreranno a Roma, presso il centro congressi Cavour.

VERTENZA INDESIT-WHIRLPOOL, CONVOCAZIONE AL MISE PER IL 16 APRILE PROSSIMO


In linea con le tempistiche stabilite lo scorso 19 febbraio nella prima riunione con Whirlpool, è arrivata la convocazione del Ministero dello sviluppo economico. Il rendez-vouz che esaminerà le linee guida del piano industriale di Whirpool, sarà riservato alle Segreterie Nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Ugl e alla direzione nazionale della Whirlpool sotto la supervisione della responsabile del dicastero, il ministro Federica Guidi.

FONDO COMETA: RENDIMENTI MESE DI MARZO 2015

Quella dei quattro comparti di Cometa, la pensione di scorta dei metalmeccanici, sembra essere una vera e propria corsa senza freni, da inizio anno ad oggi. Si conferma anche marzo l’andamento fortemente positivo dei mercati azionari ed obbligazionari in genere. Alcune asset class, nel primo trimestre del 2015, hanno prodotto rendimenti che potrebbero addirittura considerarsi soddisfacenti con riferimento ad un intero anno di gestione.
Prosegue anche a marzo, l’effetto “Quantitative Easing” di Draghi con tre principali conseguenze: tassi d’interesse in calo, crescita dei mercati azionari e indebolimento dell’Euro. Vediamo quindi come il bazooka di Draghi abbia influenzato le performance dei quattro comparti di investimento del Fondo Cometa.
I migliori risultati vengono dal comparto reddito che grazie ad un + 0,79% netto mensile, porta la performance da inizio 2015 ad un + 2,85% complessivo. Ma a far segnare il miglior incremento da primo gennaio è il comparto reddito che vanta un progressivo + 3,87%.

mercoledì 8 aprile 2015

DAL MONDO DEL LAVORO - FIRMATO L'ACCORDO INTEGRATIVO ALLA LARDINI SRL. DI FILOTTRANO

In tempi di crisi del lavoro dove anche le aziende debbono fare i conti con la concorrenza sempre più feroce, a volte anche sleale, dettata dalla globalizzazione, ma anche con la crisi congiunturale dei mercati, è raro, quasi come una mosca bianca, trovarne qualcuna che decida di sedersi intorno al tavolino e discutere di contrattazione di secondo livello o integrativa. Questo è il caso della Lardini Srl di Filottrano (Ancona), azienda del settore tessile, leader a livello internazionale nella confezione dei capispalla di alta gamma, che occupa attualmente circa 300 dipendenti e che garantisce un significativo indotto in ambito regionale.
“Dopo mesi di trattative – dichiara Mimmo Sciore della Segreteria regionale della Femca CISL – caratterizzate da un proficuo lavoro unitario fra le Organizzazioni Sindacali di Categoria Femca-Cisl e Filctem-Cgil, si è raggiunta un’intesa che garantisce ottimi risultati in termini qualitativi e
quantitativi, proprio in un momento nel quale la crisi continua a mordere e l’occupazione stenta a decollare, soprattutto tra i giovani”.
“E’ un accordo molto importante per noi – prosegue Sciore – e soprattutto per i lavoratori che rappresentiamo in quanto, oltre ad assicurare un sostegno economico ai dipendenti dell’azienda in termini di reddito aggiuntivo (ogni dipendente potrà raggiungere un premio aziendale annuo di € 900), introduce alcuni significativi miglioramenti normativi quali:
l’accesso al part-time per le dipendenti in maternità;
un rientro al lavoro guidato e concordato tra le parti nel periodo post parto;
l ‘aumento dei riposi compensativi individuali;
l’aumento della percentuale prevista per la flessibilità dell’orario di lavoro;
la possibilità di implementare il fondo pensione integrativo Previmoda, attraverso l’utilizzo del TFR presente in azienda prima dell’iscrizione al fondo del lavoratore medesimo.
Fiore all’occhiello del contratto integrativo è costituito dall’introduzione dei cosiddetti “Permessi solidali”. Un meccanismo  di welfare aziendale attraverso il quale è possibile donare ad un collega in difficoltà (di salute o familiari) parte dei propri permessi, affinché lo stesso possa avere a disposizione una dotazione più ampia di tali istituti”.
“La parte innovativa riguardante i “permessi solidali” – conclude  Sciore – è costituita dal fatto che si è riusciti a coinvolgere anche l’azienda in questa catena di solidarietà. Ad ogni ora di permesso donata da ogni singolo lavoratore, corrisponderà infatti un’ora donata dall’azienda, che quindi parteciperà attivamente a questo meccanismo, concretizzando mirabilmente il termine responsabilità sociale dell’azienda“.


MODELLO 730/2015 PRECOMPILATO, LE DATE

Tra pochi giorni, dal prossimo 15 aprile, la dichiarazione dei redditi sarà messa a disposizione di circa 20 milioni di italiani (tra dipendenti e pensionati) , ma questo già si sapeva. La novità è che i contribuenti interessati potranno rispedire la dichiarazione - accettata, integrata o modificata - alle Entrate a partire dal 1° maggio. A stabilirlo è il provvedimento dell’Agenzia che recepisce anche le indicazioni a tutela dei dati personali.
Dunque, a partire dal 1° maggio i cittadini interessati potranno inviare telematicamente la dichiarazione accettata, modificata o integrata. Entro cinque giorni otterranno la ricevuta con il numero di protocollo telematico del file inviato. Sarà poi compito delle Entrate rendere disponibili ai sostituti d'imposta i risultati contabili delle dichiarazioni, per il riconoscimento del rimborso o per l'effettuazione delle trattenute direttamente nella busta paga o nella rata di pensione. Il 730 precompilato, ma anche quello ordinario, dovrà essere presentato entro il 7 luglio sia che il contribuente acceda in modo diretto sia che si avvalga dell’intermediazione del sostituto d’imposta, di un Caf o di un intermediario abilitato.
Altre date che interesseranno il 730, saranno il 25 ottobre, termine ultimo entro il quale potrà essere presentato il 730 integrativo, nel caso in cui si possa vantare un maggior credito, un minor debito o un imposta invariata.
Invece entro il 1° novembre, potrà essere presentato il 730 rettificativo, nel caso di errore da parte del sostituto d'imposta, del Caf o del professionista a cui ci si rivolgerà.
Inoltre, vale la pena ricordare che contrariamente a quanto diffuso alcuni mesi orsono, non verrà inviato nessun documento a casa del contribuente e inoltre l'utilizzo del 730 precompilato non è obbligatorio, si potrà sempre presentare la dichiarazione con le modalità ordinarie, sempre entro il 7 luglio. La dichiarazione congiunta, per quest'anno può essere presentata esclusivamente tramite un intermediario. Non potrà utilizzare il modello precompilato inoltre i titolari di partita Iva nel 2014, anche per un solo giorno.

sabato 4 aprile 2015

LE STRATEGIE DI WHIRLPOOL

Whirlpool dà slancio alla sua strategia distributiva. Il gigante del Michigan da 19 miliardi di euro di ricavi nel 2014, ha deciso di stringere accordi coi costruttori per arredare case su misura. Il colosso degli elettrodomestici italo-americano, fresco dell’acquisizione di Indesit, ha infatti siglato una partnership di tre anni con Dan Ryan Builders, tra le principali società edili Usa. 
L’obiettivo è quello di arredare le case, assieme ai nuovi proprietari degli appartamenti, fornendo elettrodomestici e accessori customizzati in base alle richieste degli inquilini. Una strategia che, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il colosso vorrebbe applicare anche in Europa e Italia, dove è in cerca di opportunità.
L’accordo con Dan Ryan Builders (leader nella regione dell’Atlantico centrale e nella East Coast), di fatto, apre un nuovo canale distributivo per Whirlpool che si va ad affiancare ai distributori tradizionali (mall, specialisti degli elettrodomestici e web) dando nuova linfa alla distribuzione in tempo reale. 
La partnership è operativa dall’inizio di aprile e avrà durata di tre anni. In virtù di questa intesa i consumatori potranno scegliere tra una vasta selezione di prodotti a marchio Whirlpool e quelli premium di KitchenAid. Oltre a questa selezione di elettrodomestici standard (più dell’80% degli elettrodomestici proposti sono costruiti negli Stati Uniti), i proprietari degli appartamenti potranno commissionare alla multinazionale progetti e soluzioni ad hoc che verranno realizzati da Whirlpool in base alle specifiche richieste.
Col risultato di customizzare alcuni prodotti per la clientela di fascia alta. «I clienti hanno ora a disposizione un portfolio senza pari di elettrodomestici per la cucina e per il lavaggio costruiti per i consumatori di oggi», spiega Bob Bergeth, general manager, builder sales at Whirlpool Corporation. «Rimaniamo ora in attesa di valutare i benefici che questo accordo potrà portare a Whirlpool, a Dan Ryan Builders e ai consumatori».
La scelta di un partner come Dan Ryan Builders non è casuale. Whirlpool sta tentando di posizionarsi più radicalmente nell’alto di gamma (come dimostra l’estensione della galassia di elettrodomestici a marchio KitchenAid). E il costruttore americano è rinomato per lavorare nel segmento alto del mercato immobiliare, producendo case di lusso o comunque per un target alto spendente. «Siamo entusiasti del fatto che due industrie di rilievo, con una solida reputazione nel segmento della qualità, abbiano scelto di lavorare insieme al fine di offrire ai proprietari degli appartamenti prodotti e servizi del miglior design per le nuove case».
Come ha sottolineato anche Dave Edwards, vice president of production di Dan Ryan Builders, si tratta di un modo per andare incontro alle esigenze dei consumatori semplificando loro il processo di acquisto e promuovendo un processo distributivo in tempo reale.
Al netto del valore che l’accordo potrà portare a Whirlpool, c’è sicuramente una strategia di marketing ben definita. Whirlpool, infatti, si propone come partner del consumatore finale studiando soluzioni finalizzate ad offrire un’esperienza di casa e lifestyle a 360 gradi.
Anche in Europa Whirlpool sta alla finestra, alla ricerca di opportunità simili. Al netto di questa ambizione, nel Vecchio continente Whirlpool ha già stabilito piani ambiziosi. 
L’obiettivo è portare i ricavi della regione Emea (Europa, Medio oriente e Africa) dagli attuali 5 miliardi di euro (cifra realizzata, sommando i due business, nel 2014) a 6,5 miliardi entro il 2018 e l’ebit al 7-8% (3% il margine operativo di Whirlpool nel 2014). 
La grande scommessa è rappresentata proprio dalla regione Emea (Italia e Polonia sono i primi mercati europei), che negli ultimi anni è stata messa in ginocchio dal calo dei consumi e dalla deflazione. «Le sinergie che imposteremo nell’arco del piano comporteranno un risparmio di costi pari a 330 milioni: cifra che permetterà di investire in innovazione in misura ancora maggiore rispetto a quella attuale», ha spiegato recentemente Esther Berropze nel corso di una convention spagnola. 
A Cassinetta (Varese) la multinazionale ha dato vita a un polo di eccellenza nell’elettrodomestico da incasso e ora vorrebbe esportare il modello Varese anche in altre città italiane dove è già presente, magari declinandolo in altri segmenti come per esempio i prodotti da lavaggio. In merito alla salvaguardia dell’occupazione (dopo l’acquisizione di Indesit) Whirlpool non si pronuncia, la società sta analizzando attentamente 100 linee produttive, incrociando costi e performance di ciascuna. L’obiettivo è avere linee performanti e insistere sulla specializzazione degli stabilimenti.

(FONTE: ITALIAOGGI)

BUONA PASQUA 2015


A TUTTE LE FIMMINE E I FIMMINI, A TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI, A TUTTI, MA PROPRIO TUTTI I MIGLIORI AUGURI DI UNA SERENA E TRANQUILLA PASQUA 2015.

COME CAMBIANO I CONGEDI PARENTALI CON IL JOBS ACT

Grandi novità in arrivo per le mamme lavoratrici: come specificato in una delle deleghe del Jobs Act, il governo ha messo a punto un decreto legge volto alla tutela della maternità e alla propria conciliazione con gli impegni professionali (misure innovative che però, per tutto il 2015, verranno applicate solo in modalità sperimentale).
La novità più importante introdotta dalla normativa riguarda la possibilità di allungare i tempi del congedo parentale da parte di entrambi i genitori, dal momento che esso potrà essere richiesto entro i primi dodici anni di vita del figlio e non più nei primi otto. Inoltre, in caso di ricovero del neonato durante il congedo di maternità, la madre sarà libera di sospendere l’astensione obbligatoria (della durata solitamente di tre o quattro mesi dopo il parto) per poi assentarsi di nuovo dopo le dimissioni del bambino dall’ospedale.
Come ancora non tutti sanno, il congedo parentale prevede la retribuzione al 30% dello stipendio e può coprire fino a un arco di 10 mesi cumulando i periodi di assenza presi sia dalla mamma che dal papà (qualora il bambino abbia solo un genitore, quest’ultimo ha diritto comunque a tutti e dieci i mesi).
Nel caso poi non ci sia regolamentazione specifica nel contratto nazionale o aziendale, si informa che le mamme possono allontanarsi dal luogo di lavoro usufruendo di particolari permessi a ore, se si preferisce questa modalità al posto delle assenze giornaliere. La fruizione su base oraria è consentita in misura pari alla metà dell’orario medio quotidiano del periodo di paga quadri settimanale o mensile immediatamente precedente a quello in cui ha inizio il congedo parentale. Resta a ogni modo inteso che il congedo a ore non si può cumulare con altri permessi o riposi.
Col decreto sul Riordino dei Contratti attuativo del Jobs Act, infine, le mamme saranno libere di passare dal tempo pieno a un orario part-time per un periodo analogo, rinunciando però al congedo parentale e rendendosi disponibili a tornare al full-time allo scadere del periodo definito.
La richiesta per qualsiasi tipologia di congedo parentale deve essere effettuata con un termine di preavviso non inferiore ai 5 giorni (si scende a 2 giorni se il congedo è su base oraria) o con un anticipo superiore se previsto dal proprio contratto, indicando data di inizio e di fine desiderate.

mercoledì 1 aprile 2015

RATE DEL CREDITO AL CONSUMO/MUTUO: SI POSSONO SOSPENDERE PER 12 MESI

Al via l’Accordo per la sospensione della quota capitale per i finanziamenti alle famiglie. Nuova liquidità per far fronte alle emergenze delle famiglie anche tenendo conto di quanto previsto dalla Legge di Stabilità.

​L’Abi, Associazione bancaria italiana e nove Associazioni dei consumatori, tra cui l' Adiconsum/Cisl,  hanno raggiunto un accordo per la sospensione della quota capitale ( e solo quella) per i finanziamenti alle famiglie anche tenendo conto di quanto previsto dalla Legge di stabilità. 
L’Accordo è stato trasmesso al Ministero dell’economia e delle finanze e al Ministero dello sviluppo economico.  
L’Accordo, che prevede per la prima volta vede una misura a favore del credito al consumo, come richiesto da tempo dall'Adiconsum, prevede la sospensione per un massimo di 12 mesi della sola quota capitale per i crediti al consumo di durata superiore a 24 mesi e per i mutui garantiti da ipoteca su abitazione principale. Tali misure si aggiungono al Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa (Fondo Gasparrini). La sospensione può essere richiesta dal consumatore nei casi di cessazione del posto di lavoro, morte, grave infortunio o nei casi di misure di sospensione del lavoro e/o di ammortizzatori sociali anche qualora abbia ritardi di pagamenti fino a 90 giorni. La sospensione non comporta il pagamento di commissioni o interessi di mora, ma solo degli interessi alle scadenze contrattuali calcolati sul debito residuo. 
Con l’accordo i firmatari hanno inteso ampliare le misure di sostegno alle famiglie in difficoltà nell’ambito del credito ai consumatori a medio e lungo periodo e hanno previsto tra i possibili beneficiari anche i soggetti che hanno subito sospensioni o riduzioni dell’orario di lavoro dovuta alla prolungata crisi economica. Entrambe le misure di sostegno non erano state fin qui previste in apposite iniziative. 
L’Accordo riapre i termini anche per sospendere i finanziamenti per le famiglie che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, purché la sospensione non sia stata richiesta nei 24 mesi precedenti. 
Invece il FONDO GASPARRINI, è una misura di solidarietà che permette di sospendere il pagamento delle rate del mutuo al verificarsi dei seguenti eventi: perdita del lavoro subordinato e parasubordinato, condizioni di non autosufficienza o morte del  mutuatario.
Periodo massimo di sospensione: 18 mesi
Importo mutuo: non superiore a 250.000 euro, in ammortamento da almeno 1 anno
ISEE: non superiore a 30.000 euro.