(Andrea Cocco) |
E' stata prorogata di un anno, per tutto il 2015, la cassa integrazione straordinaria per circa 700 lavoratori della ex Antonio Merloni (350 degli stabilimenti fabrianesi di Santa Maria e Maragone ed altrettanti di quello umbro di Gaifana), riassorbiti dalla JP Industries dell'imprenditore Giovanni Porcarelli, che aveva acquisito la Ardo alla fine del 2011. L' accordo è stato firmato stamane presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, dai sindacati nazionali e regionali Fim, Fiom e Uilm. Come noto la seconda sezione civile del Tribunale di Ancona, il 21 settembre 2013 e successivamente la Corte di Appello, avevano accettato il ricorso delle banche creditrici, annullando di fatto la cessione alla Qs Group. I commissari straordinari, avevano successivamente presentato il ricorso presso la Corte di Cassazione e si attende il pronunciamento in merito alla vicenda. Intanto si cercherà di rimodulare, a pochi mesi dalla sua scadenza, fissata per il prossimo 31 marzo, l'accordo di programma per la disciplina degli interventi di reindustrializzazione delle aree di Marche ed Umbria coinvolte dalla crisi del gruppo Antonio Merloni e che vede giacere inutilizzati i 35 milioni di euro, stanziati dall'intesa del 2012. Le risorse gestite dal Ministero dello sviluppo economico e da Invitalia , non hanno prodotto nessun progetto di attività imprenditoriale e alcun risultato occupazionale a causa della rigidità e della farraginosità delle procedure di attivazione previste. "La proroga della Cigs dà un anno di respiro ai lavoratori riassorbiti e le loro famiglia'' commenta Andrea Cocco (Fim-Cisl Marche).
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