Come detto dopo 27 anni di presenza, Indesit Company sparirà dal listino di Piazza Affari di Milano. Venerdì è stato l'ultimo giorno effettivo, oggi 1 e domani 2 dicembre il titolo sarà sospeso ed infine il 3 dicembre ci sarà il definitivo delisting, dopo che il colosso americano Whirlpool, ha piantato la bandierina su quello che era l'ultimo dei produttori italiani del "white goods", dell'elettrodomestico bianco.
L'esordio in borsa della Indesit, pardon, di quella che allora era Merloni Elettrodomestici, risale al lontano maggio del 1987, per la precisione al 7 maggio, con la collocazione sul mercato di 200 milioni di azioni ordinarie del valore nominale di 1000 lire e di 20 milioni di obbligazioni del valore nominale di 1500 lire.
Questa scelta, era stata determinata dalla necessità da parte del gruppo di Vittorio Merloni, di essere presente sul mercato dei capitali per avere accesso ad un canale di finanziamento diverso dall'indebitamento e dalle risorse proprie della famiglia Merloni, fino ad allora unica azionista della società. Tale operazione si rendeva quanto mai necessaria, anche nell'ottica della futura; sarebbe avvenuta nel novembre dello stesso anno, acquisizione della Indesit, in amministrazione straordinaria per la crisi in cui era precipitata, per 150 miliardi di lire di allora e che avrebbe portato la Merloni ad una posizione di assoluto rilievo nel mercato europeo, con una quota intorno al 10%, all'epoca ritenuta "massa critica" per sopravvivere.
Il processo di espansione del gruppo fabrianese, si basava quindi sulla quotazione in borsa della capogruppo Merloni Elettrodomestici, che avrebbe permesso di finanziare le acquisizioni future dell'epoca, come ad esempio la Philco o l'opa residuale sulla controllata portoghese Ariston Electrodomesticos, o la successiva acquisizione della francese Scholtes, senza dover ricorrere ad un indebitamento finanziario, che la ridotta operatività non avrebbe consentito di coprire agevolmente.
Come si evince da grafico, dal 2000 ai tempi nostri, il titolo della Indesit Company, prima di arrivare agli 11 €, fissati dall'opa, ha subito diversi saliscendi, toccando il massimo storico di 18,24 € il 16 luglio 2007, ed al contrario il minimo il 16 marzo 2009, con un valore di 1,72 €. Ad ogni modo da gennaio 2000 ad oggi, il titolo, ha subito un apprezzamento del 163,07%.
Questa scelta, era stata determinata dalla necessità da parte del gruppo di Vittorio Merloni, di essere presente sul mercato dei capitali per avere accesso ad un canale di finanziamento diverso dall'indebitamento e dalle risorse proprie della famiglia Merloni, fino ad allora unica azionista della società. Tale operazione si rendeva quanto mai necessaria, anche nell'ottica della futura; sarebbe avvenuta nel novembre dello stesso anno, acquisizione della Indesit, in amministrazione straordinaria per la crisi in cui era precipitata, per 150 miliardi di lire di allora e che avrebbe portato la Merloni ad una posizione di assoluto rilievo nel mercato europeo, con una quota intorno al 10%, all'epoca ritenuta "massa critica" per sopravvivere.
(Andamento azioni Indesit dal 2000 ad oggi) |
Come si evince da grafico, dal 2000 ai tempi nostri, il titolo della Indesit Company, prima di arrivare agli 11 €, fissati dall'opa, ha subito diversi saliscendi, toccando il massimo storico di 18,24 € il 16 luglio 2007, ed al contrario il minimo il 16 marzo 2009, con un valore di 1,72 €. Ad ogni modo da gennaio 2000 ad oggi, il titolo, ha subito un apprezzamento del 163,07%.
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