Si svolgerà domani due dicembre a Firenze, in un luogo simbolo come la stazione “Leopolda”, la prima delle tre manifestazioni nazionali che la Cisl ha in programma questa settimana. “Quella della Cisl sarà la “Leopolda” del lavoro, dei disoccupati, dei giovani precari, dei lavoratori e dei pensionati, quelli, cioe', "che rappresentano l'Italia dei più deboli e bisognosi, che chiedono più attenzione dal Governo, dalle istituzioni locali, dalla politica", aggiunge in una nota spiegando come si tratti di "iniziative di protesta e di proposte" organizzate per canalizzare la mobilitazione "in maniera costruttiva e rilanciare la nostra idea forte di un patto sociale", per fare uscire il paese dalla crisi. sul Jobs Act e sulla Legge di stabilità.
Il significato della scelta operata dal nuovo segretario Annamaria Furlan è chiarissimo: portare la sfida politica-culturale sul ruolo dei corpi intermedi nel cuore del "renzismo", del serbatoio di pensiero del premier . Una sfida che non sarà di sciopero&piazza come hanno preferito fare Cgil e Uil ma più rivolta alla sostanza. Già ad aprile 1500 delegati metalmeccanici della Fim, avevano invaso un altro luogo simbolo, quella Reggio Emilia del leader Fiom, Landini, quasi a rimarcare con forza la diversa e copernicana concezione del sindacato, un sindacato quello cislino, "utile" ai lavoratori, pensionati, ma perché no anche alle stesse imprese dalla cui sopravvivenza dipende il futuro di tante famiglie, un sindacato moderno, post-ideologico.
Il significato della scelta operata dal nuovo segretario Annamaria Furlan è chiarissimo: portare la sfida politica-culturale sul ruolo dei corpi intermedi nel cuore del "renzismo", del serbatoio di pensiero del premier . Una sfida che non sarà di sciopero&piazza come hanno preferito fare Cgil e Uil ma più rivolta alla sostanza. Già ad aprile 1500 delegati metalmeccanici della Fim, avevano invaso un altro luogo simbolo, quella Reggio Emilia del leader Fiom, Landini, quasi a rimarcare con forza la diversa e copernicana concezione del sindacato, un sindacato quello cislino, "utile" ai lavoratori, pensionati, ma perché no anche alle stesse imprese dalla cui sopravvivenza dipende il futuro di tante famiglie, un sindacato moderno, post-ideologico.
Una scelta, quella della location, che sta scatenando gli entusiasmi della base, dicono gli organizzatori, dal doppio messaggio: far entrare il 'lavoro' in un'area simbolo dell'ascesa del premier Renzi e solitamente adibita a 'pensatoio' della politica e della finanza del Pd, e marcare 'visibilmente' e mediaticamente la differenza con Cgil e Uil e il loro sciopero generale del 12 dicembre.
"Ne' finanzieri nè politici" dunque varcheranno l'atrio della stazione ma solo delegati sindacali. E nessuno "pagherà mille euro" ma solo 1 euro per panino, spiegano ancora gli organizzatori ricordando polemicamente il recente finanziamento collettivo voluto da Renzi per finanziare il Pd. Filo conduttore della giornata di mobilitazione, che legherà anche quelle di Napoli il successivo 3 dicembre e quella di Milano, subito dopo il 4 dicembre, sia il Jobs Act che la legge di stabilità ma anche fisco e sanità.
"Alla nostra Leopolda ci saranno solo delegati dei posti di lavoro che discuteranno e si confronteranno sulla riforma del mercato del lavoro e sulle modifiche necessarie alla legge di stabilità con l'esperienza e la competenza di chi il lavoro e il sociale lo difende tutti i giorni", spiega il leader Cisl, Anna Maria Furlan che ribadisce come l'anti-Leopolda non sia un passo indietro: "Non rinunciamo alla mobilitazione ma su obiettivi precisi", dice ricordando lo sciopero dei lavoratori del pubblico impiego, che aprirà il giro di mobilitazioni del sindacato, oggi 1 dicembre per protestare contro il blocco della contrattazione pubblica. A Firenze, intanto, fervono i preparativi; circa 2.500 i delegati attesi, 2000 in sala e per altri 500 via ai maxischermi.
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