Electrolux diventa la regina degli elettrodomestici sul mercato globale con la sua più grande acquisizione di sempre: l'acquisto, per 3,3 miliardi di dollari (2,54 miliardi di euro) della divisione General Electric Appliances di proprietà della multinazionale americana. Ge Elettrodomestici nel 2013 ha realizzato ricavi per 5,7 miliardi di dollari e un Ebitda di 390 milioni e occupa circa 12 mila dipendenti. La società svedese ha deciso di acquistarla pagando in contanti 2,54 miliardi di euro accenttando la valutazione superiore di 8 volte all’Ebitda. In questo modo, gli svedesi si assicurano un ruolo di player globale sul mercato degli elettrodomestici e si rafforzanoi in maniera significativa sul mercato americano. L'operazione è una risposta al rafforzamento del concorrente statunitense Whirlpool che un mese fa, circa, ha rilevato il controllo di Indesit per aumentare la propria presenza in Europa. Il risiko del bianco vede ormai le due grandi multinazionali marcarsi strette, tanto da portare il confronto direttamente in casa del competitor.
Con l’acquisizione dell’unità degli elettrodomestici di General Electric da parte della multinazionale svedese Electrolux «è iniziata la guerra globale dell’elettrodomestico. Questo in un contesto mondiale di innalzamento dimensionale del «conflitto sull’elettrodomestico» dettato del gigante Samsung.
Per General Electric la cessione del business elettrodomestici rientrava da tempo nella propria strategia di volersi focalizzare sulle attività industriali a maggior redditività nei settori petrolifero, energetico, aeronautico e biomedicale, come ha spiegato il presidente e amministratore delegato Jeff Immelt.
Questa operazione dà nuovo smalto alla compagnia svedese che quest'anno, in Italia, aveva dovuto affrontare una difficile vertenza sindacale aperta negli stabilimenti friulani, Porcia in primis, dopo l'annunciata volontà della multinazionale degli elettrodomestici bianchi di chiudere alcuni siti produttivi italiani, che, invece, verrannno rilanciati secondo gli accordi raggiunti con il sindacato a febbraio scorso. “Per noi è un momento storico”, ha dichiarato il presidente e ceo Keith McLoughlin, “è la nostra più grande acquisizione di sempre e ci consente di proiettare il nostro gruppo a un nuovo livello in termini di copertura del mercato”. Electrolux stima che l'operazione darà vita a sinergie di costo pari a 300 milioni di dollari l'anno. A livello pro-forma i numeri del nuovo gruppo mostrano ricavi 2013 per 22,5 miliardi di dollari e un enitda di 1,5 miliardi.
Electrolux realizza il 30% dei ricavi sia in Europa che in Nord America: nel Vecchio continente però il margine operativo è appena un terzo di quello americano.Nel complesso e sulla base dei dati del 2013, Electrolux più Ge fanno 22,5 miliardi di dollari di fatturato e 1,5 miliardi di Mol. Whirlpool si ferma a 18,8 miliardi di dollari.Il sorpasso è quindi consumato proprio degli americani, ma agli svedesi manca il primato più importante quella della profittabilità: quello degli americani è il doppio.
Electrolux realizza il 30% dei ricavi sia in Europa che in Nord America: nel Vecchio continente però il margine operativo è appena un terzo di quello americano.Nel complesso e sulla base dei dati del 2013, Electrolux più Ge fanno 22,5 miliardi di dollari di fatturato e 1,5 miliardi di Mol. Whirlpool si ferma a 18,8 miliardi di dollari.Il sorpasso è quindi consumato proprio degli americani, ma agli svedesi manca il primato più importante quella della profittabilità: quello degli americani è il doppio.
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