lunedì 26 agosto 2013

RIPRESO IL LAVORO NEGLI STABILIMENTI INDESIT COMPANY

E' ripresa regolarmente questa mattina, dopo tre settimane di ferie negli impianti di Melano e Albacina, a Fabriano, l'attività produttiva della Indesit Company. Il rompete le righe, era stato dato lo scorso 2 agosto, ultimo giorno lavorativo. Un periodo di ferie quest'anno dal sapore quanto mai amaro e velato dalla preoccupazione dettata dall'incertezza del futuro lavorativo. Il tutto in attesa che il 17 settembre a Roma si riapra il tavolo ministeriale sulla vertenza aperta dopo che la multinazionale dell'elettrodomestico aveva annunciato, lo scorso 4 giugno, gli ormai arcinoti 1.425 esuberi in Italia di cui 710 nella regione Marche, 480 a Fabriano e 230 a Comunanza di Ascoli; derivante dalla chiusura degli stabilimenti di Melano e Teverola a Caserta, con il conseguente trasferimento di parte della produzione in Polonia e in Turchia. Da qui al 12 settembre quando dapprima si riunirà il coordinamento sindacale nazionale, Fiom, Fim e Uilm hanno a disposizione ancora alcune ore di sciopero dell'ultimo pacchetto di otto, mentre entro l'11 settembre la Regione Marche dovrà presentare al ministero dello Sviluppo economico un progetto di piattaforma fisica di ricerca innovazione e trasferimento tecnologico per il settore elettrodomestico, che la stessa Regione Marche dovrà elaborare in collaborazione con il MIUR ed il CNR, sotto la supervisione dell'ingegner Marco Pacetti, rettore uscente dell'Università Politecnica delle Marche, il cui impatto sugli esuberi è ancora tutto da verificare compiutamente. Indesit assicura che non vuole licenziare nessuno e che investirà 70 mln di euro in tre anni negli impianti italiani. Il 24 luglio scorso l'ad Marco Milani aveva spiegato agli analisti finanziari che il piano di riassetto “si può modificare”, senza però “perdere di vista l'obiettivo di rendere la presenza industriale in Italia sostenibile nel tempo”. I sindacati temono però un disimpegno graduale del gruppo dall'Italia, e chiedono modifiche sostanziali del piano, mentre per il ministro Flavio Zanonato, così come affermato una settimana fa in un'intervista al quotidiano l'Unità. “l'obiettivo primario è non far chiudere le unità produttive nelle Marche e in Campania” Sempre che nel frattempo non cada il Governo gettando incertezza su incertezza.

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