domenica 11 agosto 2013

DAL MONDO DELL'ELETTRODOMESTICO: NUOVI ORDINI PER ELECTROLUX CHE ACCORCIA LE FERIE, NIENTE PONTE DI FERRAGOSTO

Sempre più numerose imprese del Nordest agganciano la ripresa grazie ad accordi sindacali sempre meno ideologici. E grazie anche a lavoratori stranieri che si lasciano mettere in gioco più dei giovani italiani. Fiom, Fim e Uilm dell’Electrolux, per decenni il sindacato più antagonista in Veneto, ha rinunciato al ponte di ferragosto per consentire al "gigante del freddo" di realizzare una commessa improvvisa di 2 mila frigoriferi, nello stabilimento di Susegana. Nel giugno scorso aveva accettato di interrompere il contratto di solidarietà (6 ore al giorno con 2 di integrazione) per ritornare a quello normale, in modo da fronteggiare un ordine di 22 mila frigo richiesti da Nord Europa, la maggior parte dei quali per l'Ikea. I nuovi ordini consolidano un periodo particolarmente positivo per le vendite di frigo a incasso – perché di questi si tratta – anche grazie alla buona accoglienza che il mercato ha riservato al nuovo prodotto "Cairo" e per questo Fim-Fiom e Uilm hanno accettato la proposta aziendale di lavorare in regiome di straordinario, su base volontaria il 16 agosto. Una congiuntura favorevole, che vede questo segmento del settore di elettrodomestici a incasso (built in) tirare, in un contesto di generale difficoltà del comparto, in particolare per i prodotti a libera istallazione (free standing). La direzione aziendale ha già comunicato che con settembre l’orario proseguirà su due turni da 8 ore, il che significa la non attivazione, per ora, del contratto di solidarietà di 2 ore al giorno. Continuano nel frattempo le giornate di straordinario da 8 ore, nei sabati 10, 24 e 31 agosto con orario 6 alle 14. L'accordo sulla solidarietà firmato lo scorso marzo, prevedeva il ricorso a questo strumento per due anni, con i lavoratori che sarebbero dovuti rimanere a casa mediamente per due ore al giorno,anche fino a tre ore in particolari situazioni di bassa produzione, garantendo l'80% dello stipendio quest'anno. Inoltre l'intesa prevedeva anche la continuazione degli incentivi ale dimissioni. I 30 mila euro di scivolo per chi decide di lasciare volontariamente l'azienda aumentano fino a 42 mila fino alla fine del 2013. Un vento favorevole per l'Electrolux che nello scorso febbraio, aveva annunciato ben 532 nuovi esuberi , che si andavano ad aggiungere ai 597 già previsti nel piano 2012 di ristrutturazione per un totale di 1129 nei quattro stabilimenti italiani di Susegana, Porcia, Solaro e Forlì.

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