L’Inps, con messaggio n. 6973 dello scorso 12 settembre fornisce un importante chiarimento circa il rientro anticipato dalla malattia. In particolare afferma che il lavoratore in malattia che, considerandosi guarito, intenda riprendere anticipatamente il lavoro rispetto alla prognosi formulata dal proprio medico curante, potrà essere riammesso in servizio solo in presenza di un certificato medico di rettifica dell’originaria prognosi.
L’Inps con la Circolare 79 del 2 maggio 2017 ha rilasciato le istruzioni sull’obbligo di rettifica del certificato di malattia, spiegando cosa deve fare il lavoratore in caso di rientro anticipato dalla malattia, rispetto ai giorni di prognosi prevista.
E’ fatto obbligo dunque, per il dipendente che intendesse rientrare anticipatamente al lavoro dopo l’evento di morbilità, recarsi dal proprio medico di base e farsi “rettificare” il certificato in corso, modificando i termini della prognosi, diverso quindi dal produrre un nuovo certificato che attesti la chiusura della malattia.
Naturalmente ricadrà sul medico certificatore la responsabilità di verificare che l’evento sia veramente concluso e che ciò non pregiudichi la riammissione in salute del lavoratore.
E qualora il dipendente decidesse di chiudere la malattia durante il fine settimana o quando il proprio medico sia assente, potrà rivolgersi al servizio di guardia medica che vaglierà la possibilità di effettuare la “rettifica” necessaria.
Nessun commento:
Posta un commento