lunedì 29 settembre 2014

SVEGLIA GOVERNO!!! SVEGLIA POLITICA!!! DOMANI A ROMA LA FIM DELLA INDESIT CI SARA"!!!



Anche una discreta delegazione di metalmeccanici della Indesit di Melano e Albacina sarà domani a Roma,  all’iniziativa organizzata dalla Fim Cisl nazionale per richiamare il Governo Renzi sulla priorità del rilancio dell’industria manifatturiera ed in specifico di quella metalmeccanica.
E' ovvio  che senza un rilancio dell’industria metalmeccanica difficilmente ci sarà un’inversione di tendenza alla crisi attuale, anche se la boutade attuale ruota intorno alla inutile e retorica discussione sull'abolizione o meno dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
Sono urgenti misure da tempo indicate dalla Fim e dalla Cisl: riduzione dei costi dell’energia,  riduzione del costo del lavoro attraverso la leva fiscale, incentivazione ricerca e sviluppo di nuovi prodotti e processi, che sono alcuni degli interventi in grado di incidere su variabili di costo fondamentali delle imprese manifatturiere metal meccaniche e non solo.
Se alcune di queste misure saranno effettivamente messe in campo utilizzando le risorse recuperabili dalla lotta agli sprechi ed alla evasione, ben venga allora anche l’intervento sul mercato del lavoro. Ma di tempo a disposizione ce ne è sempre di meno prima che il processo di deidustrializzazione risulti irreversibile e quindi è veramente l'ora che il Governo e la politica se ne ha la forza e la capacità, dettino le linee guida per il rilancio.

domenica 28 settembre 2014

ELEZIONI ASSEMBLEA DEI DELEGATI COMETA, VOTA LA LISTA FIM


DAL 2015 IL MODELLO CUD VA IN PENSIONE, ARRIVA LA CERTIFICAZIONE UNICA

 
Con un comunicato stampa del 26 settembre 2014, l’Agenzia delle Entrate rende noto che è pronto lo schema di Certificazione Unica (Cu), disponibile in bozza sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il nuovo modello, che dal 2015 manda in pensione il Cud, consentirà di far confluire in un unico documento tutti i redditi corrisposti nel 2014: non solo, quindi, quelli di lavoro dipendente e assimilati, ma anche quelli finora certificati in forma libera. Inoltre l’introduzione del nuovo modello CU si è resa necessaria a seguito dell’entrata in vigore della cosiddetta dichiarazione precompilata, che nel 2015 consentirà a circa 20 milioni di lavoratori dipendenti di ricevere il nuovo modello 730 precompilato. Ad oggi nel modello composto da tre pagine, ci saranno sezioni distinte: una per la certificazione da lavoro dipendente, assimilato e assistenza fiscale e una per la certificazione da lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi. In quest’ultima saranno indicate numerose informazioni quali i compensi lordi percepiti nel corso dell’anno precedente, differenziati dalle cifre corrisposte esentate dalla ritenuta, ritenute d’acconto e di imposta, addizionali, contributi pensionistici, rimborsi, ritenute di ritorno ecc…
Inoltre, come si evince dall'immagine sopra allegata,  aumenteranno le informazioni richieste: ad esempio, nel frontespizio dovranno essere indicati anche i dati relativi a coniugi e familiari a carico, comprensivi del grado di parentela, codice fiscale, percentuali di detrazioni spettanti, ecc…; altri dati da fornire saranno quelli relativi al Bonus ex art.1 D.L. n. 66/2014 (gli 80 € per capirci) e sarà aggiunta una sezione per i dati sui lavoratori socialmente utili.
E’ ancora in via di definizione e approvazione il Decreto attuativo sulla Delega Fiscale che regolerà appunto le novità sopra descritte, ma dalle informazioni ad oggi note pare che tale CU2015 dovrà essere trasmesso, dai datori di lavoro, sia ai dipendenti che all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo di ogni anno (cadendo di sabato nel 2015, il termine ultimo dovrebbe slittare al giorno 09/03/2014).

giovedì 25 settembre 2014

SVEGLIA GOVERNO!!!!! SVEGLIA POLITICA!!!! ORA BASTA!!!!



MANIFESTAZIONE PRESIDIO DELLA FIM-CISL DAVANTI A PALAZZO CHIGI DEL 30 SETTEMBRE PER DARE UNO SCOSSONE AL GOVERNO E ALLA POLITICA RICHIAMANDOLA AD ASSIUMERSI LE RESPONSABILITA' SUI TEMI CONCRETI COME IL RILANCIO DEL LAVORO, PIUTTOSTO CHE RINCORRERE FETICCI E DEMAGOGIE CHE NON CREANO OCCUPAZIONE, MA CHE LACERANO INUTILMENTE IL FRONTE SOCIALE.
 
 
SVEGLIA GOVERNO!!!!
 
SVEGLIA POLITICA!!!!
 
ORA BASTA!!!!

WHIRLPOOL AL RIASSETTO IN ITALIA

In attesa dell'ok dell'Antitrust europea, atteso entro la fine ottobre,  sull'opa annunciata da Whirlpool su Indesit, il colosso americano dell'elettrodomestico sta riorganizzando, in maniera spedita la propria presenza sul territorio italiano. In particolare, come riporta oggi il quotidiano economico Milano Finanza, la newco Whirlpool Italia Holdings, che avrà sede a Comerio (Varese), controllerà la newco Whirlpool Italia International. Prevista per la società guidata da Joseph Allen Lovecchio e da Marc Zaal un'attività di holding, ossia di compravendita di quote societarie. Il progetto di Whirlpool è quello di creare un polo italiano dell'elettrodomestico e la stessa Indesit è stata scelta per il suo buon posizionamento in Europa. una seconda mossa a testimonianza dell'intenzione di Whirlpool di costituire un nuovo polo italiano in cui far confluire le attivita' presenti sul territorio.
Nell'atto costitutivo si legge infatti che la neonata societa', "avra' come oggetto sociale l'attivita' di holding, specificatamente la vendita e l'acquisto di partecipazioni societarie in altre societa', di beni finanziari, in qualita' di holding per i propri investimenti e non allo scopo di rivendita a breve termine.

lunedì 22 settembre 2014

TASI, ECCO I COMUNI DELLE MARCHE E DELL'UMBRIA NEI QUALI SI DOVRA' PAGARE LA PRIMA RATA ENTRO IL 16 OTTOBRE

La lista definitiva dei Comuni di Marche ed Umbria dove si verserà l'acconto della Tasi  entro il 16 ottobre è ufficiale. Il pagamento interesserà i cittadini di quei comuni che non avevano deliberato entro il 23 maggio con il pagamento entro il  16 giugno 2014 scorso.
Ecco quindi l’elenco definitivo dei Comuni, dai quali provengono i lavoratori che operano nelle fabbriche Indesit del polo Melalba  nei quali si pagherà la TASI entro il 16 ottobre o al contrario come in alcuni casi, ad esempio Genga, l'aliquota fissata sarà pari a zero e quindi nulla sarà dovuto.
 
REGIONE MARCHE
 
PROVINCIA DI ANCONA
Agugliano, Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Camerano, Castelbellino, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Corinaldo, Cupramontana, Filottrano, Genga, Loreto, Mergo, Monte San Vito, Montemarciano, Morro d'Alba, Numana, Osimo,Ostra, Poggio San Marcello, Polverigi, San Marcello, Sassoferrato, Senigallia, Serra San Quirico, Sirolo, Staffolo.
PROVINCIA DI MACERATA
Apiro, Castelraimondo, Cingoli, Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pievebovigliana, Pioraco, San Severino Marche, Sefro, Serrapetrona.
PROVINCIA DI PESARO URBINO
Acqualagna, Cagli, Cantiano, Pergola.
 
REGIONE UMBRIA
PROVINCIA DI PERUGIA
Costacciaro, Fossato di Vico, Gubbio, Nocera Umbra, Sigillo.
 
Per qualsiasi informazione rivolgersi ai delegati di fabbrica ed al Caf Cisl più vicino.

domenica 21 settembre 2014

ASSETTO STABILIMENTO DI MELANO MESE DI OTTOBRE

Mentre si attende la verifica del piano industriale il prossimo 7 ottobre a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, la direzione dello stabilimento di Melano Marischio, ha comunicato nei giorni scorsi, alla RSU, l'assetto del mese di ottobre. Lo stabilimento del polo Melalba, osserverà 6 giornate di fermo produttivo, coperte con cassa integrazione guadagni straordinaria, nei giorni 1-2-3-10-24-31.
Dopo i quattro giorni complessivi di cigs effettuati da maggio a settembre (luglio e agosto chiusi a zero), gli effetti dell'embargo della Russia sulle importazioni dall'Europa, applicato come ritorsione per le sanzioni economiche subite dall'Ue nell'ambito della crisi Ucraina, cominciano a farsi sentire, unitamente al classico calo fisiologico delle vendite in questi mesi. Difatti nello scorso periodo del 2013, il plant aveva osservato allora, addirittura 9 giornate di stop collettivo delle produzioni.
Ma i problemi non vengono solo dalle sanzioni, perché anche se queste si fermeranno alle misure contro gli individui, ci sarà da fronteggiare una serie di guai a catena, come le  incertezze sui cambi sono quelle che preoccupano di più, e l’ennesima rivalutazione dell’euro penalizzerà inevitabilmente i nostri beni di consumo in vendita a Mosca. E Indesit Company, market leader assoluta in Russia, con importanti quote di mercato, già in passato aveva pagato il deprezzamento della divisa russa, il rublo nei confronti del supereuro.

IN ARRIVO IL "BUSTONE INPS", COSA FARE


In questi giorni, con il recapito a casa della busta dei percettori di pensione, è partita la seconda fase della campagna Red. 2014, in pratica a tutti coloro che non hanno ancora trasmesso le dichiarazioni relative alla situazione reddituale (modelli Red) e/o alle prestazioni assistenziali (Icric, Iclav, Acc.As/Ps) l’Inps invierà in formato cartaceo il “Bustone 2014” .
Il plico contiene, a seconda delle situazioni personali e delle dichiarazioni richieste, i seguenti documenti: lettera di presentazione, diversificata per i residenti in Italia e all'estero, con una breve informativa sui servizi online a disposizione del cittadino; modello RED italiano o modello RED estero, con le relative istruzioni per la compilazione; modello 503 AUT, per i residente in Italia le cui pensioni siano assoggettabili alla trattenuta per lavoro autonomo; richiesta di integrazione delle informazioni relative alla campagna RED 2012, per coloro i cui dati reddituali trasmessi dall'Agenzia delle Entrate per l'anno 2011 non sono risultati sufficienti per consentire la verifica di tutte le prestazioni; modelli di dichiarazione per i titolari di provvidenze economiche di invalidità civile, relativamente ad eventuali perdio di ricovero gratuito/frequenza e all'eventuale svolgimento di attività lavorativa.
La comunicazione dell’Inps è personalizzata in funzione delle dichiarazioni richieste ed è corredata con le stringhe (codici identificativi) necessarie per la trasmissione dei modelli reddituali e delle dichiarazioni di responsabilità e che saranno utilizzate per l’invio dei suddetti modelli all’Inps dai Caf, Patronato. Qui di seguito saranno analizzati i differenti modelli per spiegare il significato delle diverse sigle e sarà evidenziata la data di scadenza entro cui ogni modello deve essere trasmesso:
Dichiarazioni reddituali
i modelli Red sono inviati a pensionati delle gestioni private e gestioni dello sport/spettacolo e a titolari di prestazioni assistenziali. La tipologia del modello Red è in funzione alla residenza del pensionato, pertanto vi è il Modello Red Ita per i residenti in Italia e il Modello Redest, per i residenti all’estero. Si precisa che se la dichiarazione reddituale viene integralmente resa sia dal pensionato che dai suoi familiari con presentazione all’Agenzia delle Entrate dei modelli 730/2014 o Unico 2014, non deve essere compilato il modello Red. In tal caso, infatti, le informazioni vengono trasmesse direttamente dall’Agenzia delle Entrate all’Istituto. Il Modello Red deve essere trasmessa all’Inps entro il 15 febbraio 2015.
Modello 503 Aut
Questo modello viene inviato ai soli residenti in Italia le cui pensioni siano assoggettabili alla trattenuta per lavoro autonomo ai sensi dell’articolo 10 del D.lgs. 30 dicembre 1992, n. 503. La dichiarazione riguarda i redditi, posseduti dal solo titolare, consuntivi del 2013 e quelli presuntivi dell’anno in corso e dovrà essere trasmessa all’Inps entro il 30 settembre 2014.
Richiesta di integrazione delle informazioni relative ai redditi dell’anno 2011
Ai soggetti per i quali i dati reddituali trasmessi dall’Agenzia delle Entrate per l’anno 2011 non sono risultati sufficienti per consentire la verifica di tutte le prestazioni godute, viene inviata la richiesta di dichiarazione dei redditi per l’anno 2011.
Dichiarazioni relative ai requisiti per le prestazioni assistenziali
Ai titolari della pensione di invalidità civile viene richiesta la dichiarazione annuale relativa a eventuali periodi di ricovero gratuito (Modello Icric o Modello Icric – Indennità di frequenza scolastica) e all’eventuale svolgimento di attività lavorativa (Modello Iclav). Ai titolari di assegno sociale (Modello Ac.As/Ps) ovvero di pensione sociale viene richiesta l’attestazione della permanenza del requisito della residenza stabile e continuativa in Italia. Le dichiarazioni devono essere trasmesse all’Inps entro il 15 febbraio 2015.
Indennità di Frequenza
Dal corrente anno, la dichiarazione relativa alla condizione di frequenza scolastica obbligatoria deve essere resa solo nel caso in cui l’istituto scolastico frequentato sia variato rispetto all’anno precedente. Dovrà essere, invece, sempre resa la dichiarazione di frequenza ad altro titolo (es: centri di formazione – addestramento professionale o di centri ambulatoriali, etc). In questi casi la relativa documentazione potrà essere consegnata alla sede territorialmente competente.
Recandosi presso il Caf Cisl più vicino, si potrà trovare tutta la competenza, l'assistenza necessaria per assolvere velocemente e correttamente al disbrigo della pratica.

sabato 20 settembre 2014

TUTTI A ROMA - ORA BASTA: DIAMO LA SVEGLIA AL GOVERNO E ALLA POLITICA



Mentre la politica italiana si stà dilaniando su temi lontani anni luce dalle esigenze dei cittadini, delle cittadine, dei lavoratori e dei pensionati che ogni mese fanno una fatica boia a far quadrare i conti, e non sempre ci si riesce, come la riforma della legge elettorale, nonché l'ultima tragicomica lotta al potere politico legata alla consulta, che non fanno che bruciare la credibilità stessa della classe politica italiana a 360°, nessuno escluso. L'industria, vero ed unico motore dell'Italia dal boom  economico a qualche anno fa, che oggi sembra avere grippato, è forma di buoni propositi del politico di turno, salvo poi tornare a discutere di temi triti e ritriti. "The last but not the least", l'ultimo ma non meno importante  la distriba intorno all'articolo 18 e alla sua abolizione. E giù fiumi di inchiostro, ore sui tg, sciopero si, sciopero no, sciopero generale si oppure no, indignazioni da ogni latitudine, e chi più ne ha ne metta. E l'opinione pubblica si distoglie così, facendola cibare di questo feticcio, ormai quasi inutile nel mondo del lavoro. La sua abolizione non creerebbe un solo posto di lavoro in più, tuttalpiù un gioco a somma zero, così come il suo mantenimento. Oggi le aziende licenziano, perché chiudono i battenti... Ma intanto le aziende, nei migliori dei casi passano in mano straniere, o come detto, vittime della globalizzazione feroce escono dal mercato e migliaia di lavoratori, sono avvolti dalla più cupa disperazione, alla faccia dell'articolo 18 e con buona pace dei redattori della legge 300 del 1970, lo statuto dei lavoratori. Vale la pena ricordare che nel 2000 fallì miseramente il referendum abrogativo dell'articolo 18 per i lavoratori delle aziende con più di 15 dipendenti e qualche anno dopo stessa sorte toccò a quello che voleva estendere il medesimo ai lavoratori delle aziende con meno di 15 dipendenti. E allora Renzi ed il suo Governo, se ne ha ancora la forza e le capacità, dia linfa al mondo del lavoro, puntando su argomenti seri e non sbandierati tanto per farlo, che lasciano il tempo che trovano....

mercoledì 17 settembre 2014

ELEZIONI FONDO COMETA, VOTA LA LISTA FIM!!!


STRUMENTI PER CAPIRE - QUANTO DEBBO CONSERVARE LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI?

Quante volte quando abbiamo un po' di tempo libero ci prende la frenesia di fare un repulisti in casa di carte e scartoffie, conservate, quasi dimenticate in cassetti di polverosi armadi. Dichiarazioni dei redditi redatte ancora in lire, ma anche le prime in euro. Salvo poi farci prendere dal rimorso: "e se poi mi dovesse servire?". E' vero, in tempo di burocrazia imperante, di fisco oppressivo, un pelino di prudenza non gusta mai, ma comunque a tutto c'è un limite, soprattutto di tempo, ma comunque è sempre bene accertarsi che nessuno possa pretendere quel pagamento, prima di distruggere un documento.
Il contribuente che, ad esempio,  ha  presentato nei mesi scorsi il modello 730/2014, di norma, deve conservare la documentazione fino al 31 dicembre 2018, da esibire su richiesta dell’ufficio.
Le spese di ristrutturazione della casa, che hanno dato diritto alla detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi, si devono conservare fino alla fine del quinto anno successivo a quello per il quale è stata detratta l’ultima quota della detrazione Irpef del 36, 41 o del 50%.
Le stesse regole valgono per le spese relative al risparmio energetico che danno diritto alla detrazione del 55 o del 65 per cento.
Ad esempio, il contribuente che, avendo sostenuto spese nel 2004, indica l’ultima quota della detrazione del 36% nel modello 730/2014 o Unico 2014, per i redditi del 2013, deve conservare la relativa documentazione fino al 31 dicembre 2018.
In pratica, per 15 anni deve conservare la documentazione delle spese sostenute nel 2004.
Gli altri documenti del 2013 da conservare fino al 31 dicembre 2018 sono, in particolare, i seguenti:
1. certificazioni delle ritenute e redditi 2013, quali, ad esempio, i modelli Cud 2013 o Cud 2014;
2. scontrini “parlanti” per i farmaci acquistati, ricevute, fatture per spese mediche;
3. altre spese che danno diritto ad oneri deducibili od oneri detraibili;
4. deleghe di versamento, modello F24;
5. copia della polizza attestante i requisiti chiesti per i premi di assicurazione sulla vita;
6. contratto di mutuo e contratto di compravendita per l’acquisto dell’immobile adibito ad abitazione principale, per la detrazione degli interessi passivi;
7. contratto di mutuo per la costruzione e la ristrutturazione dell’immobile adibito ad abitazione principale, per la detrazione degli interessi passivi.
Il contribuente che, a seguito di richiesta degli uffici, non è in grado di esibire la documentazione per deduzioni, detrazioni, ritenute, crediti di imposte o per versamenti eseguiti, rischia di subire il disconoscimento dei benefici fiscali con conseguente richiesta di imposte, sanzioni ed interessi.

sabato 13 settembre 2014

PRIMO PIANO - L'ESTATE DELLA DEFLAZIONE

 Questa anomala estate che sta ormai volgendo al termine, oltre alle angosce del clima, ai mondiali di calcio è stata caratterizzata da un vocabolo  che ci ha martellato quasi quotidianamente: la deflazione. Eravamo abituati all'inflazione, che si ha quando i prezzi aumentano, la deflazione è in definitiva il suo contrario: la riduzione del livello assoluto dei prezzi. Per anni gli economisti ci hanno riempito le orecchie con lo spauracchio dell’inflazione che erodeva i risparmi, che riduceva il potere d’acquisto dei salari e che, provocando aumento dei tassi d’interesse, impediva alle imprese di accedere al credito, oltre che rendere i mutui per l'acquisto di case esorbitanti da rimborsare.
La deflazione deriva dalla debolezza della domanda di beni e servizi, cioè un freno nella spesa di consumatori e aziende, che, in regime di deflazione, sono incentivati a posticipare nel tempo gli acquisti di beni e servizi non indispensabili, con l'aspettativa di ulteriori cali dei prezzi, con l'effetto di innescare una spirale negativa. Le imprese, non riuscendo a vendere a determinati prezzi parte dei beni e servizi, cercano di collocarli a prezzi inferiori.
La riduzione dei prezzi si ripercuote conseguentemente per le imprese sui ricavi, anch'essi generalmente in calo. Ne deriva il tentativo da parte delle imprese di ridurre i costi, attraverso la diminuzione dei costi per l'acquisto di beni e servizi da altre imprese, del costo del lavoro e tramite un minor ricorso al credito.
La deflazione  può essere buona, quando la diminuzione dei prezzi è dovuta ad abbondanza di offerta: ad esempio un favorevole raccolto agricolo o i progressi tecnologici o salto di qualità nella concorrenza,  basti pensare alle riduzioni nel tempo dei prezzi dei gadget elettronici o agli effetti della liberalizzazione delle telecomunicazioni, come le tariffe dei telefonini. Oppure, purtroppo come quella in atto, può essere cattiva, quando è dovuta a bassa domanda,  una sorta di anoressia dell'economia e complica la politica monetaria, perché per stimolare l'economia bisognerebbe spingere i tassi d'interesse sotto lo zero, cosa che non è possibile. Ma paradossalmente  c'è anche chi dalla deflazione riesce a guadagnarci qualcosa: per esempio, i pensionati. Più deflazione c'è, più aumenta il potere d'acquisto del loro reddito. Storture di una economia malata che nessuno sembra in grado di guarire...

venerdì 12 settembre 2014

SLITTA AL 7 OTTOBRE LA VERIFICA DEL PIANO INDESIT AL MISE

Slitta di ventiquattro ore  al prossimo 7 ottobre a Roma presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, in via Molise, l'incontro per la verifica del piano industriale Indesit siglato lo scorso 16 dicembre 2013. L'incontro capitolino era stato originariamente programmato per il giorno precedente. Intorno al tavolo si siederanno oltre al Mise, anche il Ministero del Lavoro, le regioni Marche e Campania, Confindustria Ancona, Ascoli Piceno e Caserta, ed il coordinamento sindacale delle Rsu di Fim, Fiom, Uilm e Ugl e appunto Indesit Company. All'esame del rendez-vouz l'avanzamento e l'implementazione del piano di Salvaguardia e razionalizzazione.

giovedì 11 settembre 2014

RINNOVO DEGLI ORGANISMI DEL FONDO COMETA, VOTA A FAI VOTARE LA LISTA FIM-CISL

IN QUESTI GIORNI STANNO ARRIVANDO PRESSO LE CASE DEI LAVORATORI METALMECCANICI ADERENTI A COMETA LE LETTERE CON ALL'INTERNO LE SCHEDE PER VOTARE IL RINNOVO DEGLI ORGANISMI DI COMETA. VOTA E FAI VOTARE LA LISTA DELLA FIM-CISL!!!!

mercoledì 10 settembre 2014

VERIFICA AL MISE DEL PIANO INDESIT FISSATA AL 6 OTTOBRE

E' stato fissato al prossimo 6 ottobre a Roma presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico l'incontro per la verifica del piano industriale Indesit siglato lo scorso 16 dicembre 2013. Intorno al tavolo si siederanno oltre al Mise, anche il Ministero del Lavoro, le regioni Marche e Campania, Confindustria Ancona, Ascoli Piceno e Caserta, ed il coordinamento sindacale delle Rsu di Fim, Fiom, Uilm e Ugl e appunto Indesit Company. All'esame del rendez-vouz l'avanzamento e l'implementazione del piano di Salvaguardia e razionalizzazione.

martedì 9 settembre 2014

COMUNICATO RIUNIONE FIM CISL INDESIT COMPANY, AREA FABRIANO

Oggi 9 settembre 2014, si sono riunite a Fabriano le RSU Indesit FIM CISL di Melano, Albacina e delle sedi impiegatizie di Ca'Maiano, Campo Sportivo e Sede Centrale.
Dall'incontro é emerso quanto segue: 

 * L'accordo firmato al Ministero dello Sviluppo Economico a Dicembre 2013 rimane la pietra d'angolo su cui costruire le future relazioni sindacali con Whirlpool.  * Si sollecita la verifica dell'avanzamento del piano industriale, tramite specifico incontro, come previsto nell'accordo firmato il 16/12/13 presso il M.I.S.E.
 * L'utilizzo ed eventuale revisione degli ammortizzatori sociali sia per quanto riguarda i siti produttivi che le sedi impiegatizie.
 * La necessitá di un incontro tra le Rsu di Indesit Company e Whirlpool.

Auspicando che tutte le parti firmatarie dell'accordo (Fim, Fiom, Uilm, Ugl, Ministero Sviluppo Economico e del Lavoro, Regione Marche e Campania, Azienda e Confindustria Ancona e Caserta) rispettino gli impegni presi;
 
Noi della Fim Cisl lo faremo e ci saremo sempre!!!
 
FIM-CISL MARCHE
RSU FIM CISL Melano, Albacina,
Ca' Maiano, Campo sportivo e Sede centrale

FONDO COMETA: RENDIMENTI MESE DI AGOSTO 2014

 
MESE DI AGOSTO CON PERFORMANCES DA RECORD PER I QUATTRO COMPARTI DEL FONDO COMPLEMENTARE DEI METALMECCANICI CON RIALZI NOTEVOLI RISPETTO AL MESE PRECEDENTE, CHE VANNO DAL + 1% ( 0,98 PER MONETARIO PLUS E 1,08 PER SICUREZZA) AL +1,5% (1,38 REDDITO E 1,58 CRESCITA). IL COMPARTO CRESCITA RIESCE COSI' AD AZZERARE LA LIEVE FLESSIONE PATITA APPUNTO NEL MESE DI LUGLIO.

lunedì 8 settembre 2014

DAL MONDO DEL "BIANCO"- ELECTROLUX COMPRA GLI ELETTRODOMESTICI DELLA GENERAL ELECTRIC, INIZIATA LA GUERRA GLOBALE DELL'ELETTRODOMESTICO

Electrolux diventa la regina degli elettrodomestici sul mercato globale con la sua più grande acquisizione di sempre: l'acquisto, per 3,3 miliardi di dollari (2,54 miliardi di euro) della divisione General Electric Appliances di proprietà della multinazionale americana. Ge Elettrodomestici nel 2013 ha realizzato ricavi per 5,7 miliardi di dollari e un Ebitda di 390 milioni e occupa circa 12 mila dipendenti. La società svedese ha deciso di acquistarla pagando in contanti 2,54 miliardi di euro accenttando la valutazione superiore di 8 volte all’Ebitda. In questo modo, gli svedesi si assicurano un ruolo di player globale sul mercato degli elettrodomestici e si rafforzanoi in maniera significativa sul mercato americano. L'operazione è una risposta al rafforzamento del concorrente statunitense Whirlpool che un mese fa, circa, ha rilevato il controllo di Indesit per aumentare la propria presenza in Europa.   Il risiko del bianco vede ormai le due grandi multinazionali marcarsi strette, tanto da portare il confronto direttamente in casa del competitor.
Con l’acquisizione dell’unità degli elettrodomestici di General Electric da parte della multinazionale svedese Electrolux «è iniziata la guerra globale dell’elettrodomestico. Questo in un contesto mondiale di innalzamento dimensionale del «conflitto sull’elettrodomestico» dettato del gigante Samsung.
Per General Electric la cessione del business elettrodomestici rientrava da tempo nella propria strategia di volersi focalizzare sulle attività industriali a maggior redditività nei settori petrolifero, energetico, aeronautico e biomedicale, come ha spiegato il presidente e amministratore delegato Jeff Immelt.    
 
Questa operazione dà nuovo smalto alla compagnia svedese che quest'anno, in Italia, aveva dovuto affrontare una difficile vertenza sindacale aperta negli stabilimenti friulani, Porcia in primis, dopo l'annunciata volontà della multinazionale degli elettrodomestici bianchi di chiudere alcuni siti produttivi italiani, che, invece, verrannno rilanciati secondo gli accordi raggiunti con il sindacato a febbraio scorso. “Per noi è un momento storico”, ha dichiarato il presidente e ceo Keith McLoughlin, “è la nostra più grande acquisizione di sempre e ci consente di proiettare il nostro gruppo a un nuovo livello in termini di copertura del mercato”. Electrolux stima che l'operazione darà vita a sinergie di costo pari a 300 milioni di dollari l'anno. A livello pro-forma i numeri del nuovo gruppo mostrano ricavi 2013 per 22,5 miliardi di dollari e un enitda di 1,5 miliardi.
Electrolux realizza il 30% dei ricavi sia in Europa che in Nord America: nel Vecchio continente però il margine operativo è appena un terzo di quello americano.Nel complesso e sulla base dei dati del 2013, Electrolux più Ge fanno 22,5 miliardi di dollari di fatturato e 1,5 miliardi di Mol. Whirlpool si ferma a 18,8 miliardi di dollari.Il sorpasso è quindi consumato proprio degli americani, ma agli svedesi manca il primato più importante quella della profittabilità: quello degli americani è il doppio.
 

domenica 7 settembre 2014

SVEGLIA POLITICA!!!! MANIFESTAZIONE DELLA FIM CISL IL 30 SETTEMBRE FUORI PALAZZO CHIGI

La Fim Cisl insieme a centinaia di delegati, lavoratori, cassaintegrati, delle aziende in crisi dell’industria metalmeccanica del Paese saranno presenti il prossimo 30 settembre con un grande presidio sotto Palazzo Chigi a Roma, per suonare la sveglia alla politica e al Governo.
Una mobilitazione necessaria perché, se da una parte apprezziamo l’impegno dei Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro nella gestione delle singole vertenze, dall’altra è necessario che politica, parlamento e il governo, affrontino una volta per tutte i veri nodi competitivi (infrastrutture e costo dell’energia, costo del denaro e credito, giustizia e regole certe, ecc.) che sono all’origine delle più importanti crisi del paese.
 A questo si aggiungono poi gli ammortizzatori in scadenza per migliaia lavoratori e che rischiano di diventare l’emergenza sull’emergenza.
 Per questo bisogna agire, è ora che Governo e Parlamento comincino a dire quale politica industriale intendono promuovere per l’Italia, senza perdere altro tempo prezioso.
Il segretario generale della Fim Farina commentando l’iniziativa dice: “porteremo la crisi dell’industria sotto i Palazzi, perché se non si agisce subito rischiamo di perdere un patrimonio enorme della nostra industria metalmeccanica italiana fatta di: competenze, eccellenze e saperi e non ce lo possiamo permettere ”.
Roma, 7 settembre 2014 Ufficio stampa Fim Cisl

venerdì 5 settembre 2014

ULTIMI GIORNI DECISIVI PER LA TASI

I cittadini dei Comuni ritardatari, ossia quelli che non hanno deliberato le aliquote 2014, entro lo scorso 23 maggio, come inizialmente stabilito, chiamati al primo pagamento della nuova Tasi 2014 il prossimo 16 ottobre: in questi Comuni, tra cui figurano anche le grandi metropoli come  Firenze, Roma, Milano, Padova, Palermo, le nuove aliquote di pagamento dovranno esser decise entro il 10 settembre e pubblicate entro il 18 dello stesso mese. Se ancora una volta si farà ritardo, la nuova tassa sui servizi indivisibili comunali verrà versata in un’unica soluzione il 16 dicembre (giorno di pagamento di saldo per chi ha già versato l’acconto) e calcolata sull’aliquota base dell’1 per mille e facendo sì che la somma delle aliquote della TASI e dell’IMU previste per ciascuna tipologia di immobile non sia superiore al 10,6 per mille o alla diversa aliquota massima consentita dalla legge statale per l’IMU in relazione alle diverse tipologie di immobile..
 
Ricordiamo che il versamento si effettua mediante modello F24 (in posta, banca o per via telematica) o bollettino postale. I codici da utilizzare per il pagamento con mod. F24 sono 3958 per abitazione principale e relative pertinenze, 3959 per fabbricati rurali ad uso strumentale, 3960 per aree fabbricabili, 3961 per altri fabbricati.

DAL MONDO DEL "BIANCO" - DAL 1° SETTEMBRE CHIUSO LO STABILIMENTO WHIRLPOOL DI SPINI DI GARDOLO

Dal 1 settembre è scattata la cassintegrazione per tutti i 450 dipendenti di Whirlpool a Spini di Gardolo, in Trentino. E a settembre il via al piano di formazione e riqualificazione professionale per garantire la ricollocazione. Solo poche decine di addetti continueranno a operare, per settembre e ottobre con attività di manutenzione e smaltimento, dentro le mura della storica fabbrica del freddo trentina. Scatteranno infatti i presidi degli ammortizzatori sociali per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, in totale circa 450 dipendenti, anche per quelli che fino ad oggi non sono stati interessati dalla cassa integrazione. La chiusura della fabbrica, che aveva una bassa capacità produttiva utilizzata, e dove si producevano frigoriferi da incasso e di libera installazione (free standing), rientra nel piano industriale Whirlpool Emea, presentato il 28 giugno 2013 e che contiene una serie di interventi focalizzati sul riassetto dei siti industriali, il contenimento dei costi e l'ottimizzazione della capacità produttiva del comparto della refrigerazione Nel sito  che occupava oltre 460 dipendenti, erano rimasti 150 lavoratori in attività, usciti a fine agosto e che anch'essi seguiranno i corsi di riqualificazione e formazione professionali. In precedenza erano oltre 300 i dipendenti usciti. Di essi, 50 circa avevano chiuso il rapporto di lavoro, tra chi si è ricollocato e chi è in mobilità. Il resto è in cassa integrazione straordinaria e, in gran parte, segue i corsi di riqualificazione professionale.

"REGALARE" GIORNI DI FERIE AI COLLEGHI MALATI, FORSE TRA UN PO' SARA' POSSIBILE

Quante volte parlando con i nostri colleghi di lavoro, questi ci dicono: " ho terminato i giorni di ferie" e noi gli rispondiamo:  " se vuoi te ne regalo uno io". Quella che adesso si riduce ad una battuta o quasi, potrebbe forse a breve trovare realizzazione. Un sorta welfare solidale "fai da te". Una solidarietà a costo zero per lo Stato, ma dai grandi benefici per i cittadini e i lavoratori. Un emendamento al Jobs act, presentato da una senatrice leghista, vorrebbe introdurre la possibilità di cedere giorni di ferie ai colleghi che ne hanno bisogno, evitando così che questi siano costretti ad assentarsi dal lavoro o, in caso ancora più gravi, a licenziarsi. Il provvedimento nei prossimi giorni passerà al vaglio della commissione lavoro al Senato e ha già guadagnato il parere favorevole della maggioranza di governo.
In Francia ad esempio, esiste già una legge che permette ai dipendenti di "regalare" giorni di ferie. E' la "legge Mathys", il nome di un bimbo di dieci anni malato di cancro e morto pochi mesi fa. Nel 2009, dopo l’ennesima ricaduta, il padre aveva utilizzato tutti i giorni di vacanza e di permesso a sua disposizione: così i suoi colleghi avevano messo insieme i loro giorni liberi e glieli avevano ceduti. Tutto tempo prezioso per l'uomo che è riuscito ad essere al fianco del figlio fino all'ultimo giorno.
Una stessa gara di solidarietà era andata in scena a Pisa dove un'autista dei bus cittadini aveva sfruttato i giorni di ferie ceduti da colleghi e colleghe per curarsi. Tornata a lavoro era stata lei stessa, poi, a regalare i permessi "avanzati" ad altri dipendenti in difficoltà.
Nel caso italiano si è stabilito, per ora, di garantire questa possibilità in caso di figli minori affetti da gravi malattie, patologie, handicap o vittime di incidenti che necessitino di presenza fisica e cure. Questo forse è il giusto modo  di concepire il luogo di lavoro, dove passiamo una buona parte della nostra giornata, come una comunità di persone nella quale dotarsi di servizi solidali, soprattutto verso coloro che sono meno fortunati di noi.

giovedì 4 settembre 2014

ASSENZE TATTICHE DAL LAVORO: SECONDO LA CASSAZIONE LEGITTIMO IL LICENZIAMENTO

Allungare le ferie, un week end, un ponte festivo con la malattia? Attenzione, potrebbe scattare il licenziamento. Secondo, infatti, una sentenza (numero 18678) della Cassazione di oggi, l’assenteista tattico che – guarda caso – si ammala puntualmente prima o dopo i giorni di riposo lede, così facendo, il rapporto di fiducia col suo datore e, pertanto, compie una di quelle condotte talmente gravi da giustificare il recesso dal rapporto di lavoro (con preavviso). E ciò vale anche se il periodo di comporto relativo alla malattia non è stato ancora superato. Scatta il licenziamento per giustificato motivo soggettivo quando la prestazione lavorativa non è adeguata e non fornisce utilità all’azienda, a causa della mancata presenza in servizio per un paio di giorni al mese, che crea malcontento fra i colleghi costretti alle sostituzioni.
Scarso rendimento punito
Chi cade puntualmente malato in occasione del week end, delle festività o di altre ricorrenze solo allo scopo di allungare i giorni di riposo o fare altrettanti “ponti” penalizza l’organizzazione aziendale. La malattia “a macchia di leopardo”, strategicamente agganciata alle feste comandate rende il dipendente non più proficuamente utilizzabile da parte del datore. La sua condotta, dunque, integra i presupposti richiesti dalla legge, secondo cui “il licenziamento per giustificato motivo con preavviso è determinato da un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del prestatore di lavoro oppure da ragioni inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa”.
Il licenziamento è deciso dall’azienda per ragioni tecniche: non viene in rilievo la malattia, ma la quantità di assenze che, pure incolpevoli, danno luogo a uno scarso rendimento del dipendente e finiscono col danneggiare la produzione aziendale per via degli scompensi organizzativi.
La Cassazione ha quindi confermato il licenziamento intimato all'uomo da un'azienda di materiale edile della provincia di Chieti. La corte d'appello de l'Aquila aveva, infatti, accertato, ascoltando come testimoni i colleghi, le assenze sistematiche, per «un numero esiguo di giorni», ma «reiterate», a «macchia di leopardo» e «costantemente agganciate» ai giorno di riposo.
La Corte ribadisce sì che «il datore di lavoro non può recedere dal rapporto prima del superamento del limite di tollerabilità dell'assenza», tuttavia in questo caso le assenze per malattia assumono rilevo per la prestazione lavorativa «inadeguata sotto il profilo produttivo e pregiudizievole per l'organizzazione aziendale». Infatti, spiega la Corte, le assenze «comunicate all'ultimo momento determinavano la difficoltà, proprio per i tempi particolarmente ristretti, di trovare un sostituto», considerando che le assenza si verificavano soprattutto in coincidenza «del fine settimane o del turno di notte».









lunedì 1 settembre 2014

BREMBATE E REFRONTOLO, PROROGATA LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA FINO AL 31 DICEMBRE 2014

Oggi a Roma presso la sede del  Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, c'è stato l'incontro che ha visto prorogare fino al 31 dicembre, della cassa integrazione in deroga, per gli stabilimenti di Brembate di Sopra e Refrontolo. L'ammortizzatore sociale era scaduto il 31 agosto, e quindi la sua vigenza, andrà dal 1° Settembre a come detto al 31 dicembre prossimo. Dopo 24 mesi di cassa integrazione straordinaria per cessazione attività di entrambi gli stabilimenti, secondo quanto stabilito nell'accordo al MISE  del 21 dicembre 2010 ed un anno di cassa integrazione in deroga dal 29 marzo 2013 al 29 marzo 2014, con prima proroga fino appunto al 31 agosto, ecco la seconda fino alla fine dell'anno. Il ricorso alla proroga della cig in deroga, oltre ad essere l'unico strumento, previsto dalla legislazione ordinaria utilizzabile, è volto ad accompagnare  i processi di reindustrializzazione dei due plant, secondo quanto illustrato nel verbale ministeriale del 30 giugno scorso ed al contempo assicurare una misura di sostegno al reddito dei lavoratori interessati, che risultava ammontare intorno alle 110 unità complessive, delle quali 102 a Brembate e 8 a Refrontolo. I processi di reindustrializzazione, sono affidati alla FG Pallets per quello che riguarda Brembate e alla Sech Metal per Refrontolo, che tra i loro impegni, prevede l'assunzione di parte del personale, appartenente alla Indesit Company.