Dal 1° luglio sono in vigore le nuove tabelle per l'assegno per il nucleo familiare (ANF), valide fino al 30 giugno 2015.
Però può capitare di dimenticarsi di richiederlo al proprio datore di lavoro tramite l'apposita modulistica. E addirittura può capitare di dimenticarsi per più anni. Come fare allora per non perdere quanto spettante? Tranquilli basta seguire questo semplice procedimento.
Però può capitare di dimenticarsi di richiederlo al proprio datore di lavoro tramite l'apposita modulistica. E addirittura può capitare di dimenticarsi per più anni. Come fare allora per non perdere quanto spettante? Tranquilli basta seguire questo semplice procedimento.
Con la circolare n. 110 del 17 aprile 1992, art. 21, l’Inps ha affermato che “Il diritto del lavoratore alla percezione dell’assegno si prescrive nel termine di cinque anni. Il termine di prescrizione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale è compreso il periodo di lavoro cui l’assegno si riferisce. Le richieste per periodi arretrati possono quindi essere accolte limitatamente al periodo di cinque anni precedente il mese in cui viene formulata la domanda. La prescrizione è interrotta dall’intimazione dell’Ispettorato del Lavoro al datore di lavoro, oltrechè in caso di richiesta scritta del lavoratore all’Inps o all’Ispettorato del Lavoro”.
Quindi il lavoratore può richiedere gli arretrati dell’Anf fino a 5 anni indietro, anche se non si è più alle dipendenze dell’azienda.
La richiesta va effettuata tramite l’apposito modulo predisposto dall’Inps (Mod. ANF/DIP – COD. SR16), compilato in ogni sua parte con i dati esatti riferiti al periodo per cui si richiedono gli arretrati; in particolare quindi bisogna avere a disposizione i dati relativi al reddito riferito all’anno della richiesta, la composizione del nucleo familiare e la Ragione Sociale dell’azienda a cui si presenta la domanda di arretrati.
Tutta la procedura risulta più semplice ovviamente se il datore di lavoro è stato sempre il medesimo, problemi invece potrebbero sorgere per aziende presso le quali non si lavora più ed è sempre meglio valutare attentamente se è conveniente o meno fare la richiesta, anche perchè non tutte le aziende sono disponibili a venire incontro ai lavoratori. Resta comunque inteso che in caso di domanda l’azienda è tenuta a versare gli arretrati, quindi in caso contrario ci si può appellare all’Ispettorato del lavoro o al giudice del lavoro.
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