sabato 3 maggio 2014

TASSE SULLA CASA: QUANDO E COME SI PAGA, ECCO LE IMPOSTE CON CUI FARE I CONTI

Il Senato ha approvato in via definitiva il Decreto Legge 16/2014, meglio conosciuto come Salva Roma Ter. La norma che verrà presto convertita in Legge, prevede non solo i finanziamenti per la Capitale ma anche le misure adottate in materia di finanza locale.
Al di là dei finanziamenti stanziati per Roma e delle misure adottate per il risanamento dei conti pubblici della Capitale, come anche della proroga per la rottamazione delle cartelle di Equitalia (fissata al 31 Maggio) è la disciplina in materia di tributi locali  a interessare maggiormente i contribuenti di tutta Italia. L’IMU sull’abitazione principale è, infatti, definitivamente superata e sostituita da IUC (Imposta Unica Comunale), Tari (Tassa sui Rifiuti) e Tasi (Tassa sui servizi indivisibili).
Ai Comuni viene la facoltà di elevare l’aliquota base della Tasi fino ad un massimo dello 0,8 per mille, con pesanti conseguenti sulle cifre da pagare. Questa misura dovrebbe servire proprio a recuperare il mancato gettito causato dalle detrazioni sulle rendite catastali. Come previsto  la Tasi avrà due scadenze il 16 Giugno 2014 e il 16 Dicembre 2014 per i Comuni che non riusciranno ad approvare il bilancio entro il mese di Maggio, mentre per quelli più virtuosi, sarà prevista come unica rata quella di Dicembre che eviterà anche di mettere in campo pagamenti preventivi.
La Tari, sarà pagata per intero da chi occupa un’immobile, ovvero dagli inquilini che, a qualsiasi titolo, producono effettivamente i rifiuti, mentre per quanto riguarda la Tasi il pagamento sarà diviso tra inquilini, che ne pagheranno una quota compresa tra il 10 e il 30% dell’intero valore dell’imposta e il proprietario dell’immobile che pagherà la quota restante della tassa. Come per la vecchia IMU il pagamento potrà avvenire tramite versamento con bollettino postale o con Modello F24.
Sono previste della detrazioni sulla Tasi, in base alle rendite catastali dei singoli immobili: se la rendita è inferiore o uguale a 300 euro la detrazione è di 120 euro; se la rendita va da 321 a 350 euro la detrazione è di 100 euro; nel caso in cui rendita catastale oscilli tra i 351 e 380 euro la detrazione è di 80 euro; per rendite tra 381 e 400 euro la detrazione scende a 70 euro, mentre per rendite tra 401 e 430 euro scende a 60 euro e, a seguire per le rendite tra 431 e 460 scende a 50 euro.

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