Domani 7 maggio ci sarà il consiglio di amministrazione di Indesit, nello stesso giorno dell’assemblea, che sarà chiamato ad approvare il bilancio del resoconto intermedio di gestione gennaio-marzo 2014, nonché l'approvazione del bilancio consolidato 2013. Dopo l'atteso consiglio sparti-acque del 22 marzo, svoltosi in Inghilterra, quello che di fatto ha sancito l’avvio ufficiale del processo con la presentazione delle manifestazioni di interesse. E dopo la ridda di voci che si sono susseguite circa il matrimonio della Indesit, non ultimo il duello a due di questi giorni tra gli americani della Whirlpool che sembrerebbe favorita, ed i turchi di Arcelik, ogni occasione, potrebbe essere buona per dirimere il futuro della holding fabrianese degli elettrodomestici.
Resta, dunque, da capire se nella partita non siano davvero più presenti altri potenziali compratori come la tedesca Bosch e la coreana Lg, mentre si sembrerebbe essersi ritirata da tempo la cinese Haier, accreditata fino a qualche mese fa come l’acquirente disposto a mettere sul tavolo il prezzo più alto, tutti nomi ai quali ciclicamente è stato accostato quello della Indesit, per ipotetiche partnership o ipotesi di vendita.
CORSI E RICORSI STORICI....
Esattamente un anno fa, il 7 maggio del 2013, il consiglio di amministrazione di Indesit Company, nominava l'amministratore delegato Marco Milani, anche presidente della Indesit per il triennio 2013-2015. Per la prima volta a capo del board della multinazionale fabrianese dell'elettrodomestico non risultava più esserci qualcuno che non fa parte della famiglia del fondatore. Difatti Milani, rappresentante della Fineldo, la holding di Indesit, succedeva ad Andrea Merloni, delfino di Vittorio, che a tre anni dall'insediamento alla presidenza dell'aprile 2010, cedeva il timone, saldamente in mano alla famiglia da tre generazioni.
Resta, dunque, da capire se nella partita non siano davvero più presenti altri potenziali compratori come la tedesca Bosch e la coreana Lg, mentre si sembrerebbe essersi ritirata da tempo la cinese Haier, accreditata fino a qualche mese fa come l’acquirente disposto a mettere sul tavolo il prezzo più alto, tutti nomi ai quali ciclicamente è stato accostato quello della Indesit, per ipotetiche partnership o ipotesi di vendita.
CORSI E RICORSI STORICI....
Esattamente un anno fa, il 7 maggio del 2013, il consiglio di amministrazione di Indesit Company, nominava l'amministratore delegato Marco Milani, anche presidente della Indesit per il triennio 2013-2015. Per la prima volta a capo del board della multinazionale fabrianese dell'elettrodomestico non risultava più esserci qualcuno che non fa parte della famiglia del fondatore. Difatti Milani, rappresentante della Fineldo, la holding di Indesit, succedeva ad Andrea Merloni, delfino di Vittorio, che a tre anni dall'insediamento alla presidenza dell'aprile 2010, cedeva il timone, saldamente in mano alla famiglia da tre generazioni.
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