E' stato presentato ai Sindacati oggi a Roma il Piano di salvaguardia e razionalizzazione dell'assetto di Indesit Company in Italia. Il Piano conferma la centralità strategica dell'Italia e prevede l'efficientamento delle strutture di governo e il consolidamento del ruolo dell'Italia come motore strategico sul fronte delle competenze e della ricerca e sviluppo. Il Piano prevede una razionalizzazione dell'assetto produttivo e il ruolo cruciale dell'Italia per l'industrializzazione e produzione dei modelli ad alta innovazione e contenuto tecnologico destinati alle fasce medio alte della domanda.
La riorganizzazione si rende necessaria come risposta all'attuale scenario competitivo europeo che vede il mercato ancora negativo rispetto ai volumi del 2007 (Europa Occidentale -10% e Italia -25%) e la continua espansione di nuovi produttori provenienti dai Paesi a miglior costo, che operano con una forte aggressività di prezzo e prodotto, con conseguente deterioramento di prezzi e margini e una
sovraccapacità produttiva ormai strutturale.
Negli ultimi anni, con intensificazione nel 2012 e nel primo semestre del 2013, la situazione di mercato ha fortemente impattato le produzioni italiane di Indesit, con il conseguente ricorso a cassa integrazione ordinaria per gli stabilimenti (25% delle giornate lavorate) e da aprile 2013 anche per gli uffici centrali (20% delle giornate lavorate).
La missione strategica dei 3 poli industriali italiani del Gruppo sarà ridisegnata con interventi di riassetto produttivo che verranno implementati nel periodo 2013-2016. Il sito produttivo di Fabriano (AN) sarà driver dell'innovazione per i forni da incasso, il sito produttivo di Comunanza (AP) sarà driver dell'innovazione per le lavabiancheria a carica frontale e il sito di Caserta sarà dedicato alla produzione di frigoriferi e i piani cottura a gas da incasso destinati principalmente ai mercati ad alto valore aggiunto italiano e dei Paesi dell'Europa occidentale. Nel sito di Fabriano, che diventa l'unico polo produttivo del Gruppo per i forni, saranno concentrate anche le produzioni oggi realizzate in Polonia mentre le produzioni italiane non più sostenibili (principalmente destinate ai Paesi dell'Est) saranno riallocate in Paesi a miglior costo, con la saturazione della capacità produttiva di Indesit in Polonia e il rafforzamento delle capacità produttive in Turchia (anche per cogliere le opportunità dei mercati in forte espansione del Middle East e Nord Africa).
Sono inoltre previsti 70 milioni di Euro di investimenti in Italia, nel triennio 2014-2016, destinati all'innovazione di prodotto e di processo con forte attenzione al contenimento dei consumi idrici ed energetici, alla riciclabilità e alle tecnologie digitali.
La struttura del Piano prevede poi lo snellimento delle direzioni centrali, finalizzato a rendere i processi più rapidi, efficaci e con costi adeguati alla fase competitiva.
La riorganizzazione dell'assetto italiano del Gruppo, che attualmente impiega circa 4.300 addetti, coinvolge complessivamente oltre 1.400 persone tra dirigenti (25), impiegati delle sedi centrali (150) e operai e impiegati di fabbrica (1.250). Il dialogo avviato con le parti sociali, nel solco della tradizione
Indesit di trasparenti relazioni industriali e gestione socialmente responsabile di ogni riorganizzazione, è finalizzato alla individuazione di ogni soluzione possibile e sostenibile a sostegno dell'occupazione dei dipendenti coinvolti, attraverso un adeguato utilizzo degli ammortizzatori sociali.
La riorganizzazione si rende necessaria come risposta all'attuale scenario competitivo europeo che vede il mercato ancora negativo rispetto ai volumi del 2007 (Europa Occidentale -10% e Italia -25%) e la continua espansione di nuovi produttori provenienti dai Paesi a miglior costo, che operano con una forte aggressività di prezzo e prodotto, con conseguente deterioramento di prezzi e margini e una
sovraccapacità produttiva ormai strutturale.
Negli ultimi anni, con intensificazione nel 2012 e nel primo semestre del 2013, la situazione di mercato ha fortemente impattato le produzioni italiane di Indesit, con il conseguente ricorso a cassa integrazione ordinaria per gli stabilimenti (25% delle giornate lavorate) e da aprile 2013 anche per gli uffici centrali (20% delle giornate lavorate).
La missione strategica dei 3 poli industriali italiani del Gruppo sarà ridisegnata con interventi di riassetto produttivo che verranno implementati nel periodo 2013-2016. Il sito produttivo di Fabriano (AN) sarà driver dell'innovazione per i forni da incasso, il sito produttivo di Comunanza (AP) sarà driver dell'innovazione per le lavabiancheria a carica frontale e il sito di Caserta sarà dedicato alla produzione di frigoriferi e i piani cottura a gas da incasso destinati principalmente ai mercati ad alto valore aggiunto italiano e dei Paesi dell'Europa occidentale. Nel sito di Fabriano, che diventa l'unico polo produttivo del Gruppo per i forni, saranno concentrate anche le produzioni oggi realizzate in Polonia mentre le produzioni italiane non più sostenibili (principalmente destinate ai Paesi dell'Est) saranno riallocate in Paesi a miglior costo, con la saturazione della capacità produttiva di Indesit in Polonia e il rafforzamento delle capacità produttive in Turchia (anche per cogliere le opportunità dei mercati in forte espansione del Middle East e Nord Africa).
Sono inoltre previsti 70 milioni di Euro di investimenti in Italia, nel triennio 2014-2016, destinati all'innovazione di prodotto e di processo con forte attenzione al contenimento dei consumi idrici ed energetici, alla riciclabilità e alle tecnologie digitali.
La struttura del Piano prevede poi lo snellimento delle direzioni centrali, finalizzato a rendere i processi più rapidi, efficaci e con costi adeguati alla fase competitiva.
La riorganizzazione dell'assetto italiano del Gruppo, che attualmente impiega circa 4.300 addetti, coinvolge complessivamente oltre 1.400 persone tra dirigenti (25), impiegati delle sedi centrali (150) e operai e impiegati di fabbrica (1.250). Il dialogo avviato con le parti sociali, nel solco della tradizione
Indesit di trasparenti relazioni industriali e gestione socialmente responsabile di ogni riorganizzazione, è finalizzato alla individuazione di ogni soluzione possibile e sostenibile a sostegno dell'occupazione dei dipendenti coinvolti, attraverso un adeguato utilizzo degli ammortizzatori sociali.
(FONTE LA STAMPA.IT)
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