venerdì 26 febbraio 2016

OBBLIGO DI LAVORI SOCIALMENTE UTILI PER I PERCETTORI DI AMMORTIZZATORI SOCIALI, CHIARIMENTI E MODIFICHE DELLA LEGGE DI STABILITA' 2016

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uanti di noi conoscono un amico o hanno un parente in mobilità alle prese con il dilemma: “Sarò o no chiamato a fare i lavori socialmente utili?”
Ebbene, con una modifica al comma 1 dell’articolo 26 del Dlgs 14 settembre 2015, n. 150, contenuta nella Legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di stabilità 2016), si chiarisce che, oltre che i lavoratori che fruiscono di strumenti di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro, anche i lavoratori sottoposti a procedure di mobilità possono essere chiamati a svolgere attività a fini di pubblica utilità a beneficio della comunità territoriale di appartenenza, sotto la direzione e il coordinamento di amministrazioni pubbliche, nel territorio del comune ove siano residenti.
È altresì chiarito però che i lavoratori in mobilità potranno ancora essere utilizzati in lavori di pubblica utilità, fino a quando esisterà l’istituto della mobilità, quindi fino a tutto il 2016.


Da allora in poi tale utilizzo sarà riservato ai soli lavoratori percettori di ammortizzatori in costanza di rapporto di lavoro (cassa integrazione e fondi di solidarietà) restando dunque esclusi i percettori di Naspi.

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