La notizia del giorno, in nome della semplificazione voluta dal Governo Renzi, è l'invio a casa dei contribuenti a partire dal prossimo anno del 730 precompilato. Anche se non è giusto stilare giudizi sommari, sembra un operazione, la cui calibratura richiederà parecchio tempo, anche perché è vero che il 730, istituito per ovviare le problematiche del 740 "lunare", con gli anni a sua volta ha visto una involuzione tale da snaturarne, con la sua semplicità, il fine per il quale era stato istituito, stante la sua complessità,. a dichiarazione precompilata potenzialmente riguarderà 35 milioni
di contribuenti tra lavoratori pubblici, privati e pensionati e scatterà dal
2015. In pratica potranno però beneficiarne effettivamente circa 19 milioni di
persone, tutti quelli che oggi presentano il 730. Per arrivare a questo
risultato il governo dovrà essere in grado di elaborare i dati che ha già a
disposizione, come gli stipendi di tutta la Pa e gli importi delle pensioni,
raccogliere dai datori di lavoro quelli dei dipendenti privati, e calcolare
tutte le più importanti detrazioni: dagli enti di previdenza riceverà gli
importi di tutti i contributi, dalle banche gli interessi sui mutui, dalle
assicurazioni le polizze vita, e tramite la tessera sanitaria sconterà le spese
per i farmaci. Il vantaggio per il contribuente? Oltre a risparmiare tempo non
sarà soggetto ai controlli. Ovviamente cambierà il calendario delle scadenze:
entro il 28 febbraio dovranno essere trasmesse le dichiarazioni su detrazioni e
deduzioni, entro il 7 marzo datori di lavoro e sostituti di imposta dovranno
trasmettere per via telematica alle Entrate tutti i redditi corrisposti in
maniera tale da rendere possibile elaborare la dichiarazione precompilata. Che
sarà inviata direttamente per via telematica ai contribuenti, che però potranno
farla verificare anche da Caf, consulenti e sostituti d’imposta e decidere se
accettare l’imponibile pre-calcolato e la relativa imposta, oppure integrare la
dichiarazione con altre spese deducibili/detraibili ignote al Fisco. Entro il 7
luglio la dichiarazione andrà inviata alle Entrate.
Agevolazioni addio
Con la legge di stabilità di fine anno dovrebbe essere messa in
campo la revisione delle oltre 700 agevolazioni fiscali, operazione che dovrà
servire ad assicurare le risorse per confermare anche nel 2015 il bonus fiscale
ed eventualmente ampliarlo. Sempre nella legge di stabilità potrebbero poi
venir introdotte misure a favore delle famiglie monoreddito e numerose (bonus
bebé e quoziente familiare).
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