lunedì 30 giugno 2014
domenica 29 giugno 2014
VERTENZA INDESIT ALL'ULTIMO CHILOMETRO ?
La vicenda che ruota intorno alla vendita in toto o parziale o alla partnership della Indesit Company, sembra essere arrivata all'ultimo chilometro. Ed in vista della bandiera a scacchi a giocarsi la "mano" della Indesit, così come in un arrivo di una gara ciclistica, sembrano essere rimasti solo tre pretendenti, la statunitense Whirlpool, la svedese Electrolux e la cinese Sichuan Changong Electric co con la controllata Meiling, di proprietà del governo di Pechino e terzo player cinese, a meno del colpo di reni finale di qualche outsider, rimasto coperto e sotto traccia sino ad ora, come la tedesca Bosch-Siemens, l'altra cinese Haier ed i turchi dell'Arcelik, che dopo le velleità iniziali, sembrano essere staccati. Il termine per la ricezione delle offerte vincolanti era stato fissato per lo scorso 27 giugno, ma è slittato a domani 30 giugno. In verità sulla Indesit Company, la maggiore industria di elettrodomestici tricolore, controllata dalla holding Fineldo, diretta emanazione della famiglia Merloni, c'è appeso da parecchio tempo, oltre un anno, il cartello vendesi e la possibilità di passare sotto insegne straniere sembra ormai un destino ineluttabile, da consumarsi entro poche settimane. Il tempo necessario per decidere il futuro della famiglia Merloni e il destino di una storica industria italiana, come detto da parecchio tempo entrata nel radar di una possibile vendita.
Qualunque piega prenderà la vicenda Indesit, condita anche da frizioni nella famiglia, che hanno portato ad un passo indietro di Andrea, gemelli di Aristide, figlio e delfino di Vittorio, dimessosi da presidente in favore di Milani, sarà destinata comunque a cambiare i rapporti di forza del mercato degli elettrodomestici nel vecchio continente, ed il tempo sembra stringere, anche perché il mercato del bianco è sempre più difficile ed il valore dell'azienda che stando all’attuale quotazione renderebbe assai cara Indesit, forse poco conveniente perfino per un portafoglio come quello del big Usa o cinese, all’inizio del 2012 il titolo era a 5,78 euro e l’incremento, che sfiora il +100%, potrebbe scendere. Americano, cinese, svedese o chissà quale altra lingua parlerà la Indesit del futuro. Altri caposaldo da considerare, sono la "salvaguardia occupazionale" dei lavoratori in Italia nei siti di Fabriano, Comunanza e Caserta, blindata con l'accordo quinquennale varato al Mise lo scorso dicembre, nonché la tutela del valore sociale delle attività industriali, soprattutto nell'entroterra montano e la filiera produttiva, nel caso in cui si possa generare una presunta sovrapposizione di prodotti di gamma media, e la sovraccapacità produttiva generate nel caso di alleanza con Whirlpool che ha dei plant in Italia.
sabato 28 giugno 2014
POLO MELALBA, ASSETTO DEL MESE DI LUGLIO
SI ATTENUA L'IMPATTO DELLA CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA SUI LAVORATORI DEGLI STABILIMENTI FABRIANESI DI ALBACINA E MELANO. LA DIREZIONE , INFATTI HA COMUNICATO NEI GIORNI SCORSI ALLE RSU DEI DUE PLANT DEL POLO MELALBA, L'ASSETTO DEL MESE DI LUGLIO. LO STABILIMENTO DI ALBACINA EFFETTUERA' QUATTRO GIORNATE DI FERMATA COLLETTIVA NEL MESE DI LUGLIO, NEI GIORNI 1-11-18-25, MENTRE L'ALTRO SITO, QUELLO DI MELANO ADDIRITTURA NON EFFETTUERA' PIT-STOP, LAVORANDO AD OGGI PER L'INTERA MENSILITA'. DODICI MESI ORSONO A LUGLIO IL CONSUNTIVO DEI GIORNI DI CIG (ALL'EPOCA C'ERA LA CASSA ORDINARIA), ERA DI 48 (CONTRO I 55 DEL 2014) PER ALBACINA, MENTRE A MELANO LE GIORNATE DI CHIUSURA ERANO STATE 28, CONTRO LE 24 DELL'EQUIVALENTE PERIODO DEL 2014. INOLTRE PER QUESTIONI ORANIZZATIVE DAL 7 LUGLIO, 15 LAVORATORI, SARANNO TRASFERITI, TEMPORANEAMENTE DA ALBACINA A MELANO, IPOTETICAMENTE FINO ALLA FINE DEL CORRENTE ANNO. INOLTRE, IL PERIODO DI FERIE COLLETTIVE DEL MESE DI AGOSTO, VEDRA' I DUE STABILIMENTI CONTEMPORANEAMENTE CHIUSI DAL 4 AL 22.
giovedì 26 giugno 2014
VERTENZA INDESIT, NUOVO INCONTRO A ROMA IL 1° LUGLIO
IL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE RSU FIM-FIOM-UILM ED IL MANAGEMENT DI INDESIT COMPANY TORNERANNO AD INCONTRARSI DI NUOVO IL 1° LUGLIO A ROMA PRESSO IL CENTRO CONGRESSI CAVOUR, TEATRO DEGLI ULTIM RENDEZ-VOUZ. TEMATICA DEL CONSESSO SARA' IL TENTATIVO DI RAGGIUNGERE L'ACCORDO SULLA MOBILITA' INCENTIVATA PER I SITI DI MELANO, ALBACINA, CASERTA E COMUNANZA, LA CUI DISCUSSIONE ERA COMINCIATA LO SCORSO 6 GIUGNO SEMPRE A ROMA, MA CHE AVEVA VISTO UNA FUMATA GRIGIA. LA PROCEDURA DI MOBILITA', FA ESPRESSO RIFERIMENTO AGLI ACCORDI SOTTOSCRITTI AL MISE LO SCORSO 6 DICEMBRE 2013 ED AL MINISTERO DEL LAVORO IN DATA 28 GENNAIO 2014. LA PROCEDURA DI MOBILITA' PREVEDE L'INTERESSAMENTO DI 150 LAVORATORI, CHE CONTESTUALMENTE RAGGIUNGERANNO LA QUIESCENZA DURANTE O AL TERMINE DELLA STESSA, O CHE SI LICENZIERANNO VOLONTARIAMENTE, DEI QUALI 35 (15 A MELANO E 20 AD ALBACINA) NEL POLO FABRIANESE DI MELALBA, 40 NEL PLANT DI COMUNANZA E 75 NEL SITO DI CASERTA. INOLTRE CI SARA' L'INFORMATIVA NAZIONALE CHE VEDRA' L'ESAME DEI DATI DEL 2013.
martedì 24 giugno 2014
E' UFFICIALE, IMU E TASI SENZA SANZIONI
Anche se in maniera "postuma", dopo una settimana dal termine ultimo per il pagamento, il 16 giugno scorso, arriva il chiarimento che stabilisce che non si applichino sanzioni e interessi per mancato o insufficiente versamento di Imu e Tasi, con buona pace di chi si era ritrovato, come detto, una settimana fa ad interminabili file e code per pagare in tempo, senza incorrere nelle sanzioni suddette. Lo stesso vale anche per gli enti non commerciali. A stabilirlo è la risoluzione n. 1/DF (prot. 18240) del 23 giugno 2014 del dipartimento Finanze del Mef chiamato a rispondere a numerosi quesiti formulati dai comuni in merito all’applicabilità di sanzioni e interessi nel caso in cui, alla data del 16 giugno 2014, non sia pervenuto o risulti insufficiente il versamento da parte dei contribuenti della prima rata del tributo per i servizi indivisibili (Tasi) e dell’imposta municipale propria (Imu). La risposta dei tecnici di via dei Normanni è stata offerta basandosi sui principi dello Statuto dei diritti del contribuente. La norma di «salvataggio» è l’art. l0 della legge 27 luglio 2000, n. 212, che partendo dall’assunto che i rapporti tra contribuente e amministrazione finanziaria sono improntati al principio della collaborazione e della buona fede stabilisce, che:
- non sono irrogate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente, che si è conformato a indicazioni contenute in atti dell’amministrazione finanziaria, ancorché successivamente modificate dall’amministrazione medesima, o quando il suo comportamento è posto in essere a seguito di fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni od errori dell’amministrazione stessa;
- le sanzioni non sono comunque irrogate quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria o quando si traduce in una mera violazione formale senza alcun debito di imposta
- non sono irrogate sanzioni né richiesti interessi moratori al contribuente, che si è conformato a indicazioni contenute in atti dell’amministrazione finanziaria, ancorché successivamente modificate dall’amministrazione medesima, o quando il suo comportamento è posto in essere a seguito di fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni od errori dell’amministrazione stessa;
- le sanzioni non sono comunque irrogate quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria o quando si traduce in una mera violazione formale senza alcun debito di imposta
lunedì 23 giugno 2014
CONTO ALLA ROVESCIA AGLI SGOCCIOLI SUL FUTURO DI INDESIT COMPANY
Conto alla rovescia sul caso Indesit Company. Secondo il cronoprogramma, infatti mancano appena una manciata di giorni alla presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisto della holding dell'elettrodomestico di Fabriano, ma sia sui possibili acquirenti (quanti sono davvero e chi sono?) sia sull’attuale quotazione a piazza Affari (in due anni sostanzialmente raddoppiata, oltre la semplice speculazione da listino) si interrogano addetti ai lavori e analisti finanziari.
Una situazione complessa che fa salire la tensione e accresce la curiosità in vista del 27 giugno, termine entro il quale, dunque, dovranno arrivare le proposte alla Fineldo, la holding della famiglia Merloni che ha in pancia il 44% delle azioni Indesit. E probabilmente tra il 15 e 30 luglio, in pratica prima delle ferie d'estate si avrà il nome del partner-compratore, e si conoscerà il futuro di una delle ultime industrie familiari italiane, una di quelle che sono state protagoniste del boom economico italiano degli anni '50-'60. Sarà quindi una partnership strategica, una sinergia con un nuovo socio che possa dare maggior forza alla società o un definitivo passaggio di mano? Sta di fatto che questo continuo rincorrersi di ipotesi di alleanza o vendita, che ormai dura da oltre un anno, hanno premiato il titolo. Una svolta sulla company town di Fabriano che è sembrata piacere al mercato, con il risultato tangibile di far volare il titolo in Borsa.
Un fattore rilevante per determinare il valore dell’operazione è l’andamento del titolo in Borsa: l’attuale quotazione, renderebbe assai cara Indesit Company, forse poco conveniente perfino per un portafoglio ben dotato come quello dei big interessati all'operazione, in pole position, a tal proposito ci sarebbe Whirlpool, la cui offerta prevederebbe un misto carta-contanti All’inizio del 2012 il titolo era a 5,78 euro e l’incremento, che sfiora il+100% ,non troverebbe giustificazioni sul mercato. Come dire: oltre la «semplice» speculazione, per un titolo, che come fanno notare gli analisti performa addirittura meglio della Borsa di Milano, che oltretutto va discretamente bene.
DAL 2015, ARRIVA IL 730 PRECOMPILATO A CASA, FATTIBILITA' TUTTA DA VERIFICARE
La notizia del giorno, in nome della semplificazione voluta dal Governo Renzi, è l'invio a casa dei contribuenti a partire dal prossimo anno del 730 precompilato. Anche se non è giusto stilare giudizi sommari, sembra un operazione, la cui calibratura richiederà parecchio tempo, anche perché è vero che il 730, istituito per ovviare le problematiche del 740 "lunare", con gli anni a sua volta ha visto una involuzione tale da snaturarne, con la sua semplicità, il fine per il quale era stato istituito, stante la sua complessità,. a dichiarazione precompilata potenzialmente riguarderà 35 milioni
di contribuenti tra lavoratori pubblici, privati e pensionati e scatterà dal
2015. In pratica potranno però beneficiarne effettivamente circa 19 milioni di
persone, tutti quelli che oggi presentano il 730. Per arrivare a questo
risultato il governo dovrà essere in grado di elaborare i dati che ha già a
disposizione, come gli stipendi di tutta la Pa e gli importi delle pensioni,
raccogliere dai datori di lavoro quelli dei dipendenti privati, e calcolare
tutte le più importanti detrazioni: dagli enti di previdenza riceverà gli
importi di tutti i contributi, dalle banche gli interessi sui mutui, dalle
assicurazioni le polizze vita, e tramite la tessera sanitaria sconterà le spese
per i farmaci. Il vantaggio per il contribuente? Oltre a risparmiare tempo non
sarà soggetto ai controlli. Ovviamente cambierà il calendario delle scadenze:
entro il 28 febbraio dovranno essere trasmesse le dichiarazioni su detrazioni e
deduzioni, entro il 7 marzo datori di lavoro e sostituti di imposta dovranno
trasmettere per via telematica alle Entrate tutti i redditi corrisposti in
maniera tale da rendere possibile elaborare la dichiarazione precompilata. Che
sarà inviata direttamente per via telematica ai contribuenti, che però potranno
farla verificare anche da Caf, consulenti e sostituti d’imposta e decidere se
accettare l’imponibile pre-calcolato e la relativa imposta, oppure integrare la
dichiarazione con altre spese deducibili/detraibili ignote al Fisco. Entro il 7
luglio la dichiarazione andrà inviata alle Entrate.
Agevolazioni addio
Con la legge di stabilità di fine anno dovrebbe essere messa in
campo la revisione delle oltre 700 agevolazioni fiscali, operazione che dovrà
servire ad assicurare le risorse per confermare anche nel 2015 il bonus fiscale
ed eventualmente ampliarlo. Sempre nella legge di stabilità potrebbero poi
venir introdotte misure a favore delle famiglie monoreddito e numerose (bonus
bebé e quoziente familiare).
domenica 22 giugno 2014
sabato 21 giugno 2014
MILANI DESCRIVE QUALE SARA' IL FUTURO DELL'ELETTRODOMESTICO IN ITALIA
MARCO MILANI, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI INDESIT COMPANY, A MARGINE DELL'EVENTO MADE-IT, INVESTIRE NEL FUTURO SVOLTOSI AD ALBACINA LO SCORSO 16 GIUGNO, IN UNA INTEVISTA DESCRIVE QUALE SARA' IL FUTURO DELL'ELETTRODOMESTICO BIANCO IN ITALIA, NEL QUALE RESTA, VALE LA PENA DI RICORDARLO, CON 120 MILA ADDETTI, IL SECONDO COMPARTO PER NUMERO DI OCCUPATI DELLA PENISOLA DOPO L'AUTOMOTIVE.
MARCO MILANI SPIEGA LA STRATEGIA DI INDESIT COMPANY
NEL VIDEO, MARCO MILANI, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI INDESIT COMPANY, SPIEGA LE MODALITA' DI RINNOVAMENTO DELLA HOLDING FABRIANESE DELL'ELETTRODOMESTICO BIANCO, DURANTE LA CONVENTION DEL 16 GIUGNO, MADE-IT, INVESTIRE NEL FUTURO, SVOLTASI PRESSO LO STABILIMENTO DI ALBACINA.
giovedì 19 giugno 2014
APERTA LA FASE ELETTORALE PER L'ELEZIONE DELLA RSU DELLO STABILIMENTO INDESIT DI MELANO
E' PARTITA OGGI 19 GIUGNO LA FASE ELETTORALE PER IL RINNOVO DELLA RSU DELLO STABILIMENTO DI MELANO, SCADUTA ESATTAMENTE UN ANNO FA, E RIMASTA IN CARICA DURANTE LA GESTIONE DELL'ACCORDO SULLA RIORGANIZZAZIONE. ORA ANCHE ALLA LUCE DI QUANTO STABILITO DAL TESTO UNICO SULLA RAPPRESENTANZA DEL 10 GENNAIO 2014, SIGLATO DA CGIL-CISL-UIL E CONFINDUSTRIA, SONO INDETTE LE ELEZIONI DELLA RSU, MEDIANTE COMUNICAZIONE SCRITTA INVIATA A CONFINDUSTRIA ANCONA, INDESIT COMPANY E A TUTTI I LAVORATORI DEL SITO, MEDIANTE AFFISSIONE SULLE BACHECHE. POI ENTRO I 15 GIORNI SUCCESSIVI, DOVRANNO ESSERE PRESENTATE LE LISTE ELETTORALI, LE QUALI POI DOVRANNO ESSERE PORTATE A CONOSCENZA DEI LAVORATORI 8 GIORNI PRIMA DELLA DATA DELLE ELEZIONI.
mercoledì 18 giugno 2014
SI STRINGONO I TEMPI SUL FUTURO DI INDESIT COMPANY
COME ANCHE IL MONDO DEL CALCIO INSEGNA, SPESSO GLI AFFARI PIU' CLAMOROSI O LE TRATTATIVE PIU' INTRIGANTI, NON SONO MAI QUELLE CHE CAMPEGGIANO SULLE PRIME PAGINE DEI GIORNALI, MA QUELLE CHE SI SVOLGONO SOTTO TRACCIA, LONTANO DAI RIFLETTORI E DAL CHIACCHIERICCIO DA BAR. COSI' POTREBBE ESSERE ANCHE PER IL FUTURO DI INDESIT COMPANY? DOPO UN ANNO E MEZZO DI VENDITE O MATRIMONI PRESUNTI CON TUTTI I BIG-PLAYER DEL SETTORE, ALL'ORIZZONTE SI E' AFFACCIATO UN NUOVO "PRETENDENTE" O PER MEGLIO DIRE "SPASIMANTE", DELL'ULTIM'ORA. TRATTASI, SECONDO ALCUNI ANALISTI BEN INFORMATI, DEL SICHUAN CHANGHONG ELECTRIC CO., SPECIALIZZATA NELL'ELETTRONICA DI CONSUMO E DI PROPRIETA' DEL GOVERNO CINESE, RISULTANDO OGGI ESSERE IL SECONDO PIU' GRANDE PRODUTTORE DI TELEVISORI IN CINA. PRODUCE ANCHE BATTERIE DI FERRO NICHEL. INOLTRE E' PROPRIETARIO DI UN PAIO DI FORNITORI DI COMPONENTISTICA DI INDESIT COMPANY. POTREBBE ESSERE IL NOME AD HOC, OPPURE UN OPERAZIONE DI DEPISTAGGIO PER PROTEGGERE FINO ALL'ULTIMO IL NOME CHE DECIDERA' IL FUTURO DELLA MULTINAZIONALE FABRIANESE DEGLI ELETTRODOMESTICI. COMUNQUE ENTRO IL 27 GIUGNO, GIORNO IN CUI E' FISSATO IL CONSIGLIO DELLA FINELDO, LA HOLDING DELLA FAMIGLIA MERLONI, CHE DETIENE IL 44% DELLE AZIONI, DOVRANNO ARRIVARE LE OFFERTE VINCOLANTI PER LA SCELTA DEL PARTNER O COMPRATORE. POI UNA VOLTA NOTO IL VENTAGLIO DELLE OFFERTE, L'ULTIMO ROUND PASSERA' ALLA FAMIGLIA DI VITTORIO, CON L'OBIETTIVO PIU' VOLTE DICHIARATO ANCHE DAL PRESIDENTE- AD DI INDESIT, MARCO MILANI, DI ARRIVARE ENTRO LUGLIO, O COMUNQUE ENTRO L'ESTATE AL MATRIMONIO E METTERE LA PAROLA FINE AD UNA QUERELLE, DELLA QUALE SI DISCUTE DA TROPPO TEMPO.
INDESIT, AL VIA IL PIANO TRIENNALE DA 83 MILIONI
Debutta ufficialmente, esattamente o quasi dopo un anno da quelle tristi pagine, di angoscia e disperazione per centinaia di lavoratori, il piano Italia di Indesit Company. Un programma di investimento da 83 milioni, previsto dall'accordo del dicembre scorso con Governo e sindacati, da realizzare in tre anni. L'obiettivo, è quello ambizioso di varare "un nuovo modello industriale" per i tre poli produttivi italiani e ne rinnoverà "completamente la gamma" per puntare con «prodotti innovativi ad alto contenuto tecnologico» alle fasce medio-alte della domanda europea. Negli stabilimenti italiani arrivano anche produzioni oggi realizzate in Polonia, Francia e Turchia.
Il piano di investimenti in Italia 2014-2016 è "una risposta al contesto di mercato e una dimostrazione di come anche nel nostro Paese si possano realizzare prodotti innovativi e di qualità in modo competitivo", commenta Marco Milani, ad e presidente del gruppo di Fabriano: "83 milioni di euro di investimento - sottolinea - ci permetteranno di consolidare la nostra superiorità su tre prodotti, del lavaggio e della cottura, di cui siamo leader di mercato in Europa e che produciamo in Italia nei siti di Fabriano, Comunanza e Caserta".
Prende così forma un progetto che - spiega l'azienda della famiglia Merloni - prevede di "rinnovare completamente la gamma dei prodotti realizzati in Italia, in termini sia di prestazioni che di competitività di costo, e di ridisegnare i 3 poli produttivi italiani del gruppo per aumentarne l'efficienza".
L'accordo del dicembre 2013, al tavolo al ministero dello Sviluppo con sindacati e istituzioni, archiviò sei mesi di tensioni (dopo l'annuncio a giugno 2013 di 1400 esuberi) con un programma di ammortizzatori sociali che ha scongiurato il rischio di licenziamenti e con l'impegno a mettere in campo investimenti per 83 milioni di euro per il rilancio degli stabilimenti italiani del gruppo. Il piano è stato presentato oggi nella fabbrica di Albacina con un evento in cui l'Ad ha "dato ufficialmente il via", presente, tra gli altri, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Le "azioni intraprese da Indesit", sottolinea l'azienda, ribadiscono "il ruolo centrale ricoperto dall'Italia nel rilancio competitivo e industriale" di un gruppo internazionale (leader in Italia, Regno Unito e Russia e con stabilimenti anche in Polonia e Turchia) e dimostrano come nonostante le "oggettive difficoltà del momento storico" la società "creda fortemente nella possibilità e nell'opportunità di continuare a investire e produrre nel nostro Paese".
Ad Albacina, storico stabilimento di Indesit nato nel 1957 a pochi chilometri dal quartier generale di Fabriano, un piano da 19 milioni di euro prevede "un centro di eccellenza nella produzione di forni da incasso, dove saranno prodotti anche quelli oggi realizzati in Polonia": l'azienda punta sulle «smart technologies» con "un passo decisivo verso le cucine del futuro", dove "i forni saranno in grado di capire lo stato di salute e l'umore del consumatore e di proporre programmi di cottura su misura".
Sempre nell'area di Fabriano, Melano «diventa centro di eccellenza per la realizzazione dei forni di piccole dimensioni oggi realizzati in Francia (microonde e vapore) e di altri prodotti speciali per la cottura». Comunanza «sarà il centro per l'innovazione e la produzione di lavabiancheria e lavasciuga di alta gamma», e Caserta «il centro esclusivo per la produzione di frigoriferi da incasso ad alto contenuto d'innovazione, compresi quelli oggi realizzati in Turchia, e dei piani cottura a gas da incasso, attualmente prodotti a Fabriano, che verranno completamente rinnovati a partire dal 2015».
Infine, si stringono i tempi per la holding Fineldo per la ricerca di un partner per Indesit Company. Sono in 3, a quanto si apprende, in corsa dopo primi contatti con una rosa più ampia: L'americana Whirlpool, la svedese Electrolux e il gruppo di proprietà del governo cinese Sichuan Changhong Electric con la controllata Meiling (e non la cinese Haier, nome circolato con insistenza). Il Cda Fineldo si riunirà il 27 giugno, quando scadrà il termine per le proposte. Poi il dossier dovrebbe arrivare a metà luglio al Cda Indesit.
domenica 15 giugno 2014
DOMANI 16 GIUGNO, INGORGO FISCALE, STRESS TEST PER LE FAMIGLIE E LE IMPRESE, MA NON PER TUTTI
Dal punto di vista meteorologico il caldo torrido dei giorni scorsi sembra avere avuto una attenuazione temporanea, ma di sicuro domani 16 Giugno resterà comunque torrido per i contribuenti italiani e le imprese. La prima tappa di uno stress test domestico, di giugno e luglio, mesi nei quali sono previste ben 29 scadenze fiscali, che dovrebbe garantire allo Stato, un gettito di 75 miliardi di euro, quindi non proprio noccioline, soprattutto se non si inizia concretamente a mettere mano agli sprechi ed alle inefficienze, con l'inevitabile conseguenza di vedere le tasche degli italiani, ridotte come un bancomat, da cui prelevare al bisogno.
Il paradosso, sarà che l'appuntamento con il fisco, di domani può essere doppio o in alcuni casi,addirittura triplo, ma non per tutti. Dipende infatti esclusivamente dal comune di residenza. C'è da saldare il conto sulla Tasi e ci sono anche l'Imu sulle seconde case (per le abitazioni principali si paga solo se sono di lusso) e la Tari, che lo Stato vuole vedere versata in un'unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno a patto che il Comune abbia deciso le scadenze di pagamento. E sempre entro lunedì il contribuente deve consegnare il modello 730 relativo al 2013 e il 730-1 (scelta per la destinazione dell'otto e cinque per mille) al proprio Caf, commercialista o esperto contabile, con la dichiarazione dei redditi. la cui scadenza originaria era fine maggio, essendo prorogata proprio al 16 giugno, con la conseguenza di finire per imballare un motore già in sofferenza e vedere le sedi dei Caf sindacali, commercialisti, Comuni letteralmente presi d'assalto da cittadini, letteralmente smarriti di fronte a questa vera e propria babele normativa e fiscale. In alcune zone d'Italia, alcune sedi dei Caf terranno aperto anche oggi domenica, anche se il Governo (per bocca del viceministro Orlando) ha deciso che, per la Tasi, gli errori saranno perdonati. Nessuna sanzione in caso di errore, insomma.
Complici forse anche le continue cervellotiche "rivoluzioni" normative spesso di difficile comprensione, nel passaggio tra l'Ici e la Tasi, passando per l'Imu, il primato di tassa più odiata è saldamente detenuto proprio dalle tasse sulla casa.
Recentemente,la nuova classifica delle "imposte odiose" è stata stilata dalla Doxa. Gli italiani non smentiscono il loro "livore fiscale" ed indicano ai primi tre posti: tasse sulla casa (56%), tasse sulla benzina (36%) e quasi pari merito il canone Rai (35%). Con poco stacco seguono le tasse sull'energia elettrica, gas, telefonia, conti correnti bancari, (il 32% indica le utenze in generale), i ticket sanitari (25%), il bollo auto (21%). Il 16% invece odia le tasse di successione. Anche se ormai non ci sono più e si paga solo l'imposta catastale e di registro. Ma voci recenti parlano dell'intenzione del governo di rimettere mano alla "pratica" successioni. Non piace neanche l'imposta di bollo (9%), la tassa su passaporti e patenti (6%) che si contendono il nono posto a pari merito con la Tobin tax (la tassa sulle transazioni finanziarie). Chiudono il quadro la tassa sulle vincite di giochi e lotterie (5%) e quella sui tabacchi (4%). Non è tutto. Alla domanda su quale sia il livello fiscale ritenuto adeguato rispetto ai servizi ricevuti dallo Stato, 6 italiani su 10 dicono che sarebbe adeguato un livello più basso (inferiore al 30%) rispetto al livello medio registrato (45%).
venerdì 13 giugno 2014
CGIL, CISL E UIL MARCHE: TASI, EVITARE SANZIONI AI CITTADINI
Cgil Cisl Uil Marche denunciano la situazione
di grande confusione e disorientamento che stanno affrontando in questi giorni
i cittadini di vari comuni marchigiani per il pagamento della prima rata della Tasi, con scadenza che lo Stato
ha fissato al 16 giugno. Una babele normativa, che non fa che acuire lo stress test a cui sono sottoposti in questo periodo i cittadini, smarriti di fronte a questo "bestiario" fiscale.
Cgil Cisl Uil Marche
hanno scritto al Presidente dell’ANCI
Marche per chiedere che i Comuni che hanno già deliberato in materia
di Tasi concedano,
sulla base di quanto previsto dall’art.
10 dello Statuto del contribuente,
un differimento di 30 giorni per il pagamento di quanto dovuto, senza sanzioni,
come già disposto da altri Comuni italiani, ad esempio quello di Vicenza. Le segreterie regionali dei sindacati hanno richiesto inoltre un
incontro urgente con il Presidente dell’Anci
Marche Mangialardi, per valutare eventuali proposte che consentano ai Comuni che
non hanno ancora deliberato in materia di Tasi, di elaborare soluzioni più lineari e chiare nell’interesse dei
cittadini contribuenti.
LA FIM CISL HA DATO AVVIO ALLA CAMPAGNA PER IL RINNOVO DEGLI ORGANISMI DEL FONDO COMETA
"Il 10 giugno la Fim Cisl ha dato avvio, con un incontro al quale hanno partecipato la Segreteria Nazionale e le Fim Regionali, alle azioni per l'elezione dei nuovi Organi del Fondo Cometa". Lo dichiara il segretario nazionale Fim Cisl Anna Trovò. "Cometa, il primo fondo di previdenza complementare per importanza e dimensioni in Italia -prosegue- istituito nel 1997 attraverso la contrattazione nazionale di categoria, è oggi uno degli strumenti essenziali di welfare integrativo di tutela previdenziale per i metalmeccanici italiani. Quest'anno per la prima volta dalla nascita di Cometa, si andrà al rinnovo degli organismi di gestione del fondo con liste separate; la Fiom ha preferito partecipare con una propria lista, anziché procedere come sempre fatto con una lista unitaria, abbiamo comunque definito delle intese che non comprometteranno la governance unitaria del fondo.
La Fim si presenterà con una propria lista di candidati per candidarsi ad avere un ruolo da protagonista per la prossima fase di gestione, come lo è stata, con convinzione, dall' inizio della vita del Fondo. Abbiamo infatti, da sempre sostenuto e dato grande valore al welfare integrativo contrattato per tutelare i lavoratori; per questo abbiamo voluto con forza la nascita di Cometa e di mètaSalute, il fondo sanitario integrativo del settore metalmeccanico nel 2011. Il voto dell'Assemblea dei Delegati rappresenta un importante momento democratico per la vita del Fondo, un impegno che coinvolge tutti i 417.000 iscritti al Fondo e che differenzia Cometa e gli altri fondi contrattuali dagli strumenti previdenziali aperti disponibili sul mercato.
La Fim si presenterà con una propria lista di candidati per candidarsi ad avere un ruolo da protagonista per la prossima fase di gestione, come lo è stata, con convinzione, dall' inizio della vita del Fondo. Abbiamo infatti, da sempre sostenuto e dato grande valore al welfare integrativo contrattato per tutelare i lavoratori; per questo abbiamo voluto con forza la nascita di Cometa e di mètaSalute, il fondo sanitario integrativo del settore metalmeccanico nel 2011. Il voto dell'Assemblea dei Delegati rappresenta un importante momento democratico per la vita del Fondo, un impegno che coinvolge tutti i 417.000 iscritti al Fondo e che differenzia Cometa e gli altri fondi contrattuali dagli strumenti previdenziali aperti disponibili sul mercato.
I dati relativi alla gestione di Cometa, ai suoi costi, ai rendimenti delle quote di risparmio previdenziale dimostrano solidità, competitività, risultati eccellenti e qualificano positivamente il nostro Fondo di categoria. Il prossimo triennio di gestione sarà prezioso per qualificare e migliorare ulteriormente la gestione, la capacità di rispondere ai bisogni degli aderenti e per costruire un rapporto più forte tra Cometa come investitore istituzionale e
l'economia reale.
Come Fim riteniamo sia venuto il momento per lavorare in modo costruttivo attraverso i fondi pensione affinché gli investimenti non vadano in modo prevalente verso le grandi multinazionali quotate principalmente nel mercato USA, ma che, garantendo la rivalutazione del risparmio previdenziale, si utilizzino le risorse anche come leva finanziaria a sostegno dell'industria nazionale e dell' economia reale del nostro Paese.
l'economia reale.
Come Fim riteniamo sia venuto il momento per lavorare in modo costruttivo attraverso i fondi pensione affinché gli investimenti non vadano in modo prevalente verso le grandi multinazionali quotate principalmente nel mercato USA, ma che, garantendo la rivalutazione del risparmio previdenziale, si utilizzino le risorse anche come leva finanziaria a sostegno dell'industria nazionale e dell' economia reale del nostro Paese.
Come Fim a partire dai prossimi giorni e fino alle elezioni programmate in ottobre daremo vita ad una capillare azione informativa, di coinvolgimento e di sensibilizzazione nei posti di lavoro.
mercoledì 11 giugno 2014
L'INPS PUBBLICA LE NUOVE TABELLE PER IL CALCOLO DEGLI ASSEGNI PER IL NUCLEO FAMILIARE VALIDE DAL 1.7.2014 AL 30.6.2015
Con circolare numero 76 dell’11 giugno 2014 l’Inps rende note le nuove tabelle per il calcolo degli assegni familiari, o più correttamente degli assegni per il nucleo familiare relative al periodo 01/07/2014 – 30/06/2015.
La legge n. 153/88 stabilisce che i livelli di reddito familiare da tener conto, per il calcolo dell’assegno per il nucleo familiare spettante, sono rivalutati annualmente, con effetto dal 1° luglio di ciascun anno, in misura pari alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, calcolato dall’ISTAT.
Per il 2014, la variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo tra l’anno 2012 e l’anno 2013, secondo i calcoli dell’Istat è risultata pari al 1,1%.
Alla circolare vengono quindi allegate le tabelle contenenti i nuovi livelli reddituali, nonchè i corrispondenti importi mensili della prestazione, da applicare dal 1° luglio 2014 al 30 giugno 2015, alle diverse tipologie di nuclei familiari.
Come fare:
Per richiedere l’assegno per il nucleo familiare dal 1 luglio 2014 al 30 giugno 2015 il lavoratore deve compilare, anche tramite il supporto dei delegati di fabbrica della Fim-Cisl, il modulo fornito dall’Inps con i dati del proprio nucleo familiare e i redditi relativi al 2013 e consegnarlo al proprio datore di lavoro il quale provvederà al calcolo dell’importo corretto in base alle informazioni inserite nel modulo e alla corresponsione dell’assegno, andando poi a recuperare l’importo direttamente dall’Inps.
FONDO COMETA: RENDIMENTI MESE DI MAGGIO 2014
CONTINUANO AD ESSERE POSITIVE ANCHE NEL MESE DI MAGGIO LE PERFORMANCES DELLA PENSIONE DI SCORTA DEI METALMECCANICI. TUTTE E QUATTRO LE LINEE DI INVESTIMENTO, MACINANO UNA CRESCITA IMPETUOSA, SPINTA DA QUEI FATTORI CHE NE HANNO CARATTERIZZATO L'ANDAMENTO POSITIVO DA INIZIO D'ANNO. I COMPARTI AZIONARI, HANNO TROVATO FORZA IN ALCUNE BORSE DELL'AREA EURO, A PARTIRE DALLA NOSTRANA PIAZZA AFFARI, CHE PERFORMA IN MANIERA OTTIMALE. NEI LISTINI DELL'EUROZONA E' INVESTITO IL 15% ED IL 40% DEGLI ASSET AZIONARI DEI COMPARTI REDDITO E CRESCITA. CONTINUA A VELEGGIARE ALLA GRANDE IL COMPARTO SICUREZZA CON IL 6,33% NEI PRIMI CINQUE MESI DEL 2014, BENEFICIANDO NELLA COMPONENTE OBBLIGAZIONARIA DEL RECUPERO DELLE QUOTAZIONI DEI BTP, IN SEGUITO AL NETTO CALO DELLO SPREAD NEL PERIODO.
lunedì 9 giugno 2014
ELEZIONI RINNOVO ASSEMBLEA DEI DELEGATI DEL FONDO COMETA
Lo scorso 29 aprile ai sensi dello Statuto sono state indette le elezioni per il rinnovo dell’Assemblea.
Le elezioni si terranno a partire dal 1° ottobre 2014 secondo le modalità stabilite dal regolamento elettorale predisposto dalle Parti istitutive.
Le elezioni coinvolgeranno sia i lavoratori aderenti a Cometa che le aziende associate e prevedono l’elezione di 90 delegati: 45 in rappresentanza dei lavoratori associati e 45 in rappresentanza delle aziende associate.
All’elezione dei rappresentanti dei lavoratori concorrono:
liste presentate, congiuntamente o disgiuntamente, dalle organizzazioni sindacali parti istitutive del Fondo o firmatarie del CCNL;
liste sottoscritte da almeno il 5% dei lavoratori associati distribuiti in non meno di 50 imprese presenti in almeno 6 regioni.
La votazione avviene su collegio unico nazionale.
Le liste dovranno essere presentate alla Commissione elettorale entro il 1° luglio 2014.
Almeno un mese prima dello svolgimento delle elezioni saranno inviate presso tutte le aziende associate le liste dei candidati che dovranno rimanere esposte in luoghi visibili e accessibili a tutti presso le aziende nei 15 giorni che precedono lo svolgimento delle elezioni.
Nel mese di settembre gli aderenti riceveranno al proprio domicilio la scheda per poter esercitare il proprio diritto di voto.
La scheda potrà essere restituita presso i punti di raccolta che potranno essere organizzati dalle Parti Istitutive nelle aziende associate o, in assenza degli stessi, tramite invio postale utilizzando la busta preaffrancata che sarà inviata all’aderente con la scheda elettorale.
A MAGGIO BONUS RENZI SARA' DI 80,97 €, MASSIMA ATTENZIONE PERO' SE SI POSSEGGONO ALTRI REDDITI!!!
Sulla busta paga che si percepirà il 16 giugno prossimo, che riguarderà le competenze del mese di maggio, troveremo gli ormai arcinoti 80 euro, cha anzi questo mese saranno di qualche spicciolo in più, come potrete evincere nelle righe successive, ma la cosa alla quale bisogna prestare la massima attenzione è il possesso di ulteriori redditi, compresi immobili diversi dall'abitazione principale, che possono far sforare la soglia dei 24.000,00 euro per il 2014, calcolati su una proiezione del progressivo annuo sul quale il sostituto d'imposta fa il calcolo, con la conseguenza poco piacevole di dover restituire tutti od una parte dei 640,00 euro .
Calcolo del bonus mensile
Per i lavoratori a tempo indeterminato che lavorano 365 presso la stessa azienda, il sostituto d’imposta dovrà procedere al calcolo del Bonus dovuto e poi dividere l’importo per 245 (numero di giorni che vanno dal 1 maggio al 31 dicembre 2014) e successivamente determinare l’importo che il sostituto deve erogare in ciascun periodo di paga.
Per questo motivo non in tutti i mesi l’importo del bonus irpef in busta paga sarà di 80.00 €, ma l’importo varierà in base al numero dei giorni che compongono il mese di riferimento. Per il mese di maggio l’importo è di 80,97 euro (640 / 254 x 31). Se il reddito complessivo non supera il 24.000 € il
contribuente (capiente) avrà diritto al bonus di 80 €; se il reddito
complessivo è compreso tra 24.000 e 26.000 euro il credito spetta per la parte
corrispondente al rapporto tra l’importo di 26.000 euro, diminuito del reddito
complessivo, e l’importo di 2.000 euro.
Nel calcolo del reddito complessivo vanno inclusi :
•i redditi di unità immobiliari che non siano adibiti ad abitazione principale anche se regolati con cedolare secca;
•redditi per prestazioni a sostegno del reddito (ASpI, mini-ASpI, Cassa Integrazione, mobilità ecc.);
•le prestazioni pensionistiche complementari e le pensioni integrative qualificate come fondi di previdenza complementare;
•i redditi da pensione pensioni di ogni genere e gli assegni ad esse equiparati;
•i redditi da lavoro autonomo, anche occasionale;
•i redditi diversi.
•redditi per prestazioni a sostegno del reddito (ASpI, mini-ASpI, Cassa Integrazione, mobilità ecc.);
•le prestazioni pensionistiche complementari e le pensioni integrative qualificate come fondi di previdenza complementare;
•i redditi da pensione pensioni di ogni genere e gli assegni ad esse equiparati;
•i redditi da lavoro autonomo, anche occasionale;
•i redditi diversi.
Vanno invece esclusi dal reddito complessivo :
•il reddito derivante dall’abitazione principale e relative pertinenze;
•i redditi assoggettati all’imposta sostitutiva per gli incrementi di produttività (fino a 3.000 euro);
•i redditi assoggettati all’imposta sostitutiva per gli incrementi di produttività (fino a 3.000 euro);
Sono inoltre esclusi dal bonus i titolari di redditi
professionali ed in ogni caso i redditi prodotti da titolari di partita IVA in
forma autonoma o d’impresa e redditi derivanti da attività politica (es.
assessori, gettoni di presenza nei vari consigli comunali, provinciali ecc.)
I redditi inclusi ed esclusi come sopra indicati non sono
comunque tutti quelli indicati nella normativa ma sono riportati a titolo d’esempio.
Per maggiori dettagli fare riferimento alle Circolari dell’Agenzia delle
Entrate.
Va inoltre precisato che anche ai titolari di trattamenti a
sostegno del reddito spetta il bonus (pagato direttamente dall’INPS come
vedremo in seguito). Fra le prestazioni rientrano:
•indennità di disoccupazione ASpI e MiniASpI di cui all’art. 2 della legge n. 92/2012;
•indennità di mobilità ordinaria di cui all’art. 7 della legge n. 223/1991;
•trattamenti di disoccupazione speciali per l’edilizia di cui all’art. 11 della legge 223/1991,di cui all’ art. 3 comma 3 del decreto legge n. 299/1994 convertito in legge n. 451/1994;
•sussidi per lavoratori socialmente utili, sussidi straordinari o speciali, sussidi erogati in attivazione di programmi di Welfare to Work;
•crediti da lavoro di cui agli artt. 1 e 2 del d.lgs. n. 80/1992 (cd. ultime tre mensilità) pagati a carico del Fondo di garanzia;
•indennità di maternità per congedo obbligatorio di cui agli artt. 16, 17 e 26 del d.lgs. n. 151/2001;
•congedo obbligatorio del padre ai sensi dell’art. 4, comma 24, lett. a) della legge 28 giugno 2012, n. 92.
•indennità di mobilità ordinaria di cui all’art. 7 della legge n. 223/1991;
•trattamenti di disoccupazione speciali per l’edilizia di cui all’art. 11 della legge 223/1991,di cui all’ art. 3 comma 3 del decreto legge n. 299/1994 convertito in legge n. 451/1994;
•sussidi per lavoratori socialmente utili, sussidi straordinari o speciali, sussidi erogati in attivazione di programmi di Welfare to Work;
•crediti da lavoro di cui agli artt. 1 e 2 del d.lgs. n. 80/1992 (cd. ultime tre mensilità) pagati a carico del Fondo di garanzia;
•indennità di maternità per congedo obbligatorio di cui agli artt. 16, 17 e 26 del d.lgs. n. 151/2001;
•congedo obbligatorio del padre ai sensi dell’art. 4, comma 24, lett. a) della legge 28 giugno 2012, n. 92.
sabato 7 giugno 2014
ACCORDO SULLA MOBILITA' VOLONTARIA, NULLA DI FATTO ANCORA, PROBABILE INCONTRO A BREVE
Indesit Company e sindacati non hanno ancora raggiunto un accordo nella trattativa sulla mobilità volontaria per un centinaio di dipendenti pensionabili in Italia, prevista dal piano di riorganizzazione aziendale. Questo è quanto emerso dopo l'incontro svoltosi a Roma. L'azienda, si è riservata di decidere sulle richieste di Fim, Fiom e Uilm per l'integrazione salariale a carico dell'azienda, ossia la copertura per gli anni della mobilità della quota parte dello stipendio lordo durante i periodi di mobilità, che accompagneranno il lavoratore che maturerà il trattamento pensionistico entro il periodo di mobilità, alla quiescenza. In pratica l'incentivo lordo, sarà determinato, così come del resto adottato per i lavoratori di None, Brembate e Refrontolo, dalla differenza tra la somma lorda mensilmente corrisposta dall'Inps a titolo di indennità di mobilità e una percentuale (per None l'87%) della normale retribuzione lorda, moltiplicata per i mesi di permanenza in lista di mobilità mancanti per la decorrenza della pensione, intendendosi come retribuzione lorda mensile la normale retribuzione annua lorda diviso 12 e con esclusione della parte variabile. Ancora da definire la data del prossimo incontro. Durante la trattativa dei mesi scorsi, secondo stime fornite dall'azienda i lavoratori pensionabili entro il 2018, potrebbero essere circa 300 unità delle quali gran parte nei siti casertani. Intanto nei prossimi giorni Fim Fiom e Uilm, invieranno una lettera al Ministero dello Sviluppo Economico per chiedere di riunire entro il mese di giugno, secondo quanto previsto dall'accordo del 3 dicembre 2013, il Comitato Tecnico Paritetico che ha il compito di monitorare semestralmente l'avanzamento del Piano di salvaguardia e razionalizzazione. Il Comitato, vale la pena ricordare, prevede la partecipazione del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, delle Regioni Campania e Marche, delle Provincie di Ancona, Ascoli e Caserta, dei Comuni di Fabriano, Comunanza, Carinaro e Teverola, da Fim, Fiom e Uilm e Ugl, dal coordinamento sindacale e dalla Confindustria di Ancona, Ascoli Piceno e Caserta.
giovedì 5 giugno 2014
DAL MONDO DEL BIANCO - EX ANTONIO MERLONI, PRESTO INCONTRO AL MISE PER LE REGIONI MARCHE ED UMBRIA
Le Regioni Marche e Umbria saranno nuovamente convocate dal ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, per affrontare le questioni legate all'Accordo di programma delle aree di crisi dell'ex Antonio Merloni. Lo riferisce l'assessore alle Attivita' Produttive delle Marche, Sara Giannini, che ha partecipato nel pomeriggio, a Roma presso il Ministero, all'incontro del settore degli elettrodomestici bianchi. Un appuntamento nazionale per proseguire l'esame della situazione e delle prospettive del comparto.
Confindustria e Ceced (l'associazione dei produttori di elettrodomestici) hanno presentato il Progetto "Orizzonte" che mira a rilanciare il comparto degli apparecchi domestici e professionali, riducendo il carico fiscale e sostenendo l'innovazione.
"Come Marche – ha riferito la Giannini - abbiamo dato la disponibilita', per le competenza attribuite alle Regioni, a lavorare sulle attivita' di sostegno all'elettrodomestico, cosi come abbiamo sempre mostrato anche nelle ultime occasioni collegate all'accordo sull'Indesit. Dentro la discussione abbiamo, pero', sollevato le questioni marchigiane - sottolinea -, in particolare evidenziando la strategicita' nazionale della piattaforma fisica di innovazione degli elettrodomestici, che di fatto e' divenuta un contributo che le Marche offrono allo sviluppo della politica nazionale di settore. Abbiamo ribadito che la piattaforma rappresenta un'opportunita' per il Tavolo nazionale di settore, a sostegno di un indotto di qualita'. Abbiamo sollevato anche la questione della Jp Industries la cui vicenda rischia di rimettere in discussione un pezzo importante del programma di rilancio dello sviluppo industriale dell'area appenninica coinvolta dalla crisi della ex Merloni. Il ministro - conclude - ha garantito che ci convochera' nuovamente per affrontare questi temi al Tavolo".
"Il settore dell'elettrodomestico rimane fondamentale per l'economia italiana con un fatturato e un numero di addetti ancora significativo nonostante la crisi. Per questi motivi deve essere oggetto di attenzione e sostegno attuando, nel breve termine, strategie di rilancio, anche a livello europeo, per sostenere scelte come quella di Indesit Company ed Electrolux di rimanere a produrre in Italia salvaguardando tutti i posti di lavoro
L'argomento dello sviluppo produttivo - si legge in una nota - e' stato al centro del tavolo permanente sugli elettrodomestici che si e' riunito oggi al Ministero dello Sviluppo economico alla presenza del ministro Federica Guidi, del vice ministro Claudio De Vincenti e di rappresentati del Miur, dei massimi rappresentanti delle regioni con presenze importanti di stabilimenti produttivi, della Conferenza Stato Regioni e delle associazioni di categoria".
MODELLO 730, VIA LIBERA ALLA PROROGA FINO AL 16 GIUGNO
Dopo un' attesa snervante, il fisco concede più tempo ai contribuenti per la consegna ed ai Caf-dipendenti ed ai professionisti abilitati per la trasmissione telematica del modello 730/2014 all’Agenzia delle entrate. Quindi il nuovo calendario degli adempimenti è contenuto in un apposito Dpcm datato 3 giugno 2014 e pubblicato in G.U. n.127 di ieri. Per quanto riguarda il modello 730 il decreto concede dunque uno slittamento del calendario degli adempimenti relativi all’assistenza fiscale dei lavoratori dipendenti e pensionati. Si parte dallo slittamento dal 31/05 al 16/06 per la consegna della dichiarazione ai Caf-dipendenti ed ai professionisti abilitati. Questi ultimi avranno poi tempo fino al 24/06 per consegnare al contribuente la copia della dichiarazione elaborata con il relativo prospetto di liquidazione.
mercoledì 4 giugno 2014
E' NATO MATTEO!!!
QUESTA SERA ALLE 20.28 E' NATO MATTEO. TANTI AUGURI ALLA MAMMA GESSICA ROSCIOLI, AL PAPA' GABRIELE ED AL FRATELLINO LEONARDO.
martedì 3 giugno 2014
VALORE ORARIO DELLA CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA/ STRAORDINARIA
QUESTO PROSPETTO RISULTA UTILE PER CAPIRE A QUANTO AMMONTA MENSILMENTE IL VALORE ORARIO DELLA CIGO-CIGS. COME NOTO I MASSIMALI INPS SONO DUE E PER IL CALCOLO DELLA RETRIBUZIONE MENSILE (FINO OD OLTRE 2.098,04€), SI DEVE TENERE CONTO DEI RATEI DI MENSILITA' AGGIUNTIVE, ED INOLTRE LE FESTIVITA' INFRASETTIMANALI, SONO CONSIDERATE UTILI AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DEL DIVISORE. L'INDENNITA' ORARIA DI CIGO/CIGS SI CALCOLA DIVIDENDO L'INDENNITA' MENSILE AL NETTO DELLE TRATTENUTE SOCIALI (5,84%), PER LE ORE LAVORABILI DEL MESE CONSIDERANDO I GIORNI DAL LUNEDI' AL VENERDI', ED INCLUDENDO COME DETTO LE ORE RELATIVE ALLE FESTIVITA' CADENTI IN GIORNATE NORMALMENTE LAVORATE.
lunedì 2 giugno 2014
MELALBA, PIANO CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA DEL MESE DI GIUGNO
Domani 3 giugno, lo stabilimento di Albacina, rimarrà chiuso in quanto effettuerà il primo degli otto giorni di cassa integrazione straordinaria prevista nel mese di giugno. La direzione aziendale ha comunicato nei giorni scorsi alle RSU degli stabilimenti fabrianesi di Melano ed Albacina le fermate collettive di cassa integrazione straordinaria per il mese di Giugno. Oltre al 3 quindi, le altre fermate collettive saranno effettuate nei giorni 12-13-19-20-26-27-30. Il sito di Melano, invece, ad ora, ha preventivato un solo giorno di chiusura per cassa integrazione straordinaria, per il 30 giugno, mentre invece il 23 giugno, in occasione del ponte per la festività del Santo patrono di Fabriano, San Giovanni, il 24, sarà utilizzato un giorno di Par collettivo, di quelli previsti dal Contratto Nazionale dei metalmeccanici. Nel mese di maggio per il plant di Melano, ove inizialmente erano stati calendarizzati due giorni di cigs, alla fine uno era stato annullato per esigenze produttive.
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