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orneranno a sedersi intorno al tavolo in Confindustria a Roma, venerdì 6
maggio alle ore 10.30, Federmeccanica e Assistal, che hanno convocato Fim, Fiom, Uilm . All’ordine
del giorno la ripresa della trattativa per il rinnovo del Ccnl dei metalmeccanici,
sospesa lo scorso 24 marzo, e dopo il riuscitissimo sciopero generale nazionale
di quattro ore del 20 aprile scorso, che ha visto le unions dei metalmeccanici italiani,
unite a fianco a fianco dopo otto anni di divisioni.
Obiettivo, ritrovare al più presto la via del negoziato per il
rinnovo del Ccnl di settore scaduto lo scorso 31 dicembre, ripartendo dal punto
dove il confronto si era interrotto. Gli imprenditori metalmeccanici devono
rivedere la proposta contrattuale che hanno presentato e riproposto anche prima
e dopo la nostra mobilitazione, a partire dalla questione salariale.
Si cerca dunque di riannodare i fili del dialogo anche se la
distanza tra le parti resta profonda soprattutto, come detto sul versante del salario.
Federmeccanica, infatti, non sembra intenzionata ad abbandonare uno
schema contrattuale che veda aumenti salariali solo se legati ad aumenti di
produttività mentre nulla è previsto sul contratto nazionale eccezion fatta per
quei salari di sotto il minimo di garanzia che però rappresentano non più del 5% del totale.
Fim Fiom e Uilm invece continuano a chiedere aumenti in busta paga
per tutti i lavoratori unitamente ad una contrattazione aziendale, ma anche
territoriale, forte. È su questo punto, essenzialmente, che le parti dovranno
mediare visto che sulla parte relativa al welfare aziendale proposto da
Federmeccanica c'è una sostanziale condivisione.
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