Non riescono a decollare i rendimenti dei cinque comparti del fondo di previdenza complementare dei metalmeccanici. Infatti si continua a rimanere intorno al valore di chiusura dello scorso anno, complice la velocità dei movimenti dei mercati alquanto instabili e l'incertezza degli operatori del settore nell'interpretare le variabili economiche che ne derivano. Ed intanto sono cominciate ad arrivare le prime buste arancioni, dove oltre alla data di pensionamento, ci sarà da considerare e valutare il gap previdenziale, ossia il tasso di sostituzione che rappresenta in percentuale la differenza tra la prima rata di pensione e l'ultimo stipendio percepito in qualità di lavoratore. Una attenta pianificazione previdenziale futura, in grado di assicurare un tenore di vita, abbastanza simile tra dipendente e pensionato è la chiave di lettura per costruirsi una pensione complementare in grado di supportare quella pubblica.
Nessun commento:
Posta un commento