Si incominciano a gettare le basi per la nuova governance che nascerà con l'acquisizione da parte di Whirlpool della Indesit Company. Ancorché non ci sia il lasciapassare da parte dell'antitrust, previsto tra l'altro per il prossimo autunno, sull'operazione di merger, prossimamente prenderà il via la verifica delle strutture manageriali, volto all'ottimizzazione delle stesse.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera nei giorni scorsi, il colosso di Benton Harbor, sarebbe pronto ad affidare alla società specializzata tedesca Egon Zehnder, la realizzazione di un’operazione puramente basata sul confronto delle rispettive esperienze professionali e sulle capacità dei 250 manager di primo livello nei vari paesi, di Whirlpool Europa e Indesit per individuare, tra di loro, la figure migliori da destinare ai ruoli strategici previsti dalla nuova struttura di governance generata dall’integrazione tra i due gruppi. In pratica, sempre secondo quanto riporta il più importante quotidiano nazionale, ciò significa che i manager europei del colosso dell'elettrodomestico stelle e strisce, non avranno alcuna corsia preferenziale, rispetto agli omologhi della holding fabrianese del bianco. Sempre secondo il quotidiano milanese, diretto da Ferruccio de Bortoli, gli americani nel frattempo stanno lavorando alle strategie del gruppo sui mercati europei, anche perché negli ultimi anni, contrariamente all'epilogo della vicenda della vendita, la Indesit nel contesto della grande crisi del "bianco", ha saputo reggere meglio le spallate della crisi, consolidando la leadership nelle vendite, soprattutto in due paesi chiave come la Russia e il Regno Unito, al contrario di quanto accaduto a Whirlpool Europa, che ha perso posizioni, dimezzando addirittura la quota di mercato.
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