mercoledì 29 gennaio 2014

L'AD DI BOSCH ITALIA: "LA JOINT VENTURE TRA INDESIT E BSH A RISCHIO ANTITRUST". FRANCESCO MERLONI: "INDESIT NON PUO' STARE DA SOLA, SERVE UN PARTNER GLOBALE"

Proprio mentre imperversava su tutti gli organi di informazione la bufera intorno alla vicenda Electrolux e le ricadute della multinazionale sui cinque plant italiani, l'amministratore delegato di Bosch Italia - dichiarava in una intervista rilasciata all'agenzia giornalistica Reuters- di non essere a conoscenza di un eventuale interesse da parte della joint venture Bsh per Indesit Company, ritenendo tuttavia  che un'eventuale alleanza tra i due gruppi andrebbe incontro a problemi antitrust non accettabili. Una notizia, quella del matrimonio tra  i due colossi del bianco, che nei giorni scorsi aveva riempito in lungo e largo le pagine dei media. "Non posso rispondere perché è un settore di cui non sono responsabile. E' un'altra società e non ho alcuna informazione in merito, ma sono curioso anche io", ha risposto Gerhard Dambach, a margine di un convegno nella sede della società, a chi gli chiedeva un commento sulle indiscrezioni di un interesse di Bsh per Indesit.Il manager ha aggiunto: "Secondo me (in caso di fusione), ci sarebbe un problema di antitrust perché insieme avremmo una quota di mercato non accettabile. Cambiare il mercato così non sarebbe accettabile. Ma sono fuori dalle trattative". Bosch Italia è controllata dalla joint venture Bsh tra Bosch e Siemens. Sempre nelle stesse ore  Francesco Merloni, ex azionista di Indesit Company, che ha girato la sua partecipazione alla figlia Claudia, sosteneva che la società fondata dal fratello Vittorio, non può stare da sola in un mercato globale, ma ha bisogno di un partner. Parlando a margine di un convegno, Merloni ha detto: "Indesit ha bisogno di un partner, se è globale è meglio. L'azienda non può stare sul mercato da sola". Merloni ha poi aggiunto: "Parlo da ex azionista perché ho ceduto il pacchetto del 7% circa a mia figlia". Merloni ha poi aggiunto che "bisogna vedere i progetti e i programmi" di eventuali partner. Secondo il manager, tuttavia, "quello che è importante è mantenere in loco le attività e le potenzialità che ci sono ancora". Lo scorso 4 novembre Fineldo, azionista di riferimento di Indesit, ha comunicato al Cda di aver conferito un mandato per esplorare le alternative strategiche, alimentando speculazioni su potenziali operazioni che coinvolgano il gruppo di Fabriano. 

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