Un corteo di alcune centinaia di operai dell'Indesit di Fabriano ha rallentato il traffico e la circolazione stradale nella zona di accesso alla statale 76, che collega l'area con Ancona. La manifestazione, guidata da rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm, e' partita dallo stabilimento di Albacina per poi dirigersi, dalla strada provinciale verso la supestrada che connette il fabrianese con il capoluogo di regione. L'iniziativa di protesta e' mirata a sensibilizzare ulteriormente le istituzioni e l'opinione pubblica circa il piano di riordino di Indesit Company previsto per l'Italia. Fim, Fiom e Uilm, hanno giudicato "insufficienti" le aperture fatte dall'azienda nelle scorse settimane. Alle 8,30, approfottando della concomitante giornata di cassa integrazione i lavoratori di Melano e Albacina, hanno deciso di dare vita alla nuova iniziativa di protesta proprio ad Abacina. Tra cori, bandiere e striscioni, sotto lo sguardo vigile delle forze dell'ordine, i lavoratori hanno prima bloccato il traffico a intermittenza davanti all'unita' produttiva creando diverse code di auto lunghe fino a qualche centinaio di metri, poi si sono diretti in corteo verso il vicino svincolo alla Statale 76 per fare altrettanto. Solo nella tarda mattinata hanno tolto il blocco alla circolazione stradale per l’accesso alla superstrada. I lavoratori e le lavoratrici del polo Melalba, nel chiedere scusa ai cittadini per il disagio arrecato, al contempo con forza rimarcano le loro istanze di questa vertenza che il 4 novembre compirà 5 mesi esatti, essendo incominciata con l'annuncio shock del management della holding fabrianese dell'elettrodomestico e gridano forte che la disperazione, non lascerà mai posto alla rassegnazione. Servono anche a livello governativo, risposte concrete per un futuro industriale dell'area ma anche di un comparto, affinchè non si trasformi in una spoon river dell'elettrodomestico.
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